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CAMMINO DI PERFEZIONE (s.Teresa d'Avila)

Ultimo Aggiornamento: 03/08/2013 09:06
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03/08/2013 08:59
 
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CAPITOLO 63 (36)
Tratta di queste parole del Pater noster: Dimitte nobis debita nostra.
1. Il nostro buon Maestro vedendo, dunque, che con questo nutrimento tutto ci è facile, purché non siamo noi a mancare, e che possiamo adempiere assai bene ciò che abbiamo detto al Padre circa il compimento in noi della sua volontà, lo prega ora di perdonarci i nostri debiti, perché noi perdoniamo a nostra volta. Perdonaci, Signore, i nostri debiti, come noi li perdoniamo ai nostri debitori.
2. Considerate, sorelle, che non dice: «come perdoneremo», ma «come perdoniamo», per farvi capire che chi chiede un dono così grande come il precedente e chi ha ormai rimesso la sua volontà in quella di Dio, deve aver già fatto questo. Chi avrà, pertanto, detto di tutto cuore al Signore: Fiat voluntas tua, deve aver già perdonato tutto, o almeno deve esserselo proposto. Considerate quindi, sorelle, perché i santi godevano di patire offese e persecuzioni: per aver qualcosa da offrire al Signore quando lo pregavano. Ma che farà mai una misera creatura come me, alla quale c’è tanto da perdonare? Questa è una verità, sorelle, su cui dobbiamo molto riflettere. Una grazia così grande e tanto importante, come il perdono da parte di nostro Signore dei nostri peccati meritevoli del fuoco eterno, ci è concessa in cambio di una cosa di così poco prezzo com’è quella di perdonare anche noi cose che non sono oltraggi o cose da nulla. Infatti, a una come me che cosa si può dire se non ingiurie, perché merita di essere sempre maltrattata dai demoni? Se essi mi trattano male in questo mondo, non è forse cosa giusta? Infine, mio Signore, in questo non ho proprio nulla da offrirvi per ricevere il perdono dei peccati. Mi perdoni vostro Figlio, perché nessuno mi ha fatto ingiustizie e, così, non devo perdonare nemmeno per voi. Però, Signore, accettate il mio desiderio: mi sembra di essere pronta a perdonare qualsiasi cosa, purché voi perdonaste a me ed io riuscissi a fare incondizionatamente la vostra volontà. Non so, però, cosa farei, in pratica, se fossi condannata senza colpa. Per il momento, mi vedo così colpevole ai vostri occhi che tutti [gli accusatori] rimangano lontani dalla verità e, non sapendo quella che sono, come lo sapete voi, credano di offendermi. Perciò, Padre mio, dovete perdonarmi gratuitamente! Questa è una bella occasione per l’attuazione della vostra misericordia. Siate benedetto perché mi sopportate, misera qual sono, accogliendo la preghiera che il vostro sacratissimo Figlio fa in nome di tutti, ma in cui io non dovrei esser compresa per il fatto d’esser io quella che sono.
3. Ma, mio Signore, non ci saranno altre persone che mi rassomiglino e non abbiano inteso, come me, questa verità? Se ci sono, io le prego, in vostro nome, di pensarci e di non dare importanza a certe piccole offese: far caso a questi punti d’onore è come quando i bambini vogliono costruire casette con le pagliuzze. Oh, mio Dio, sorelle, se riuscissimo a capire che cos’è il vero onore e in cosa consista il perderlo! Con questo io non mi riferisco a voi, che commettereste un gran male se ancora non lo aveste compreso, ma parlo di me nel tempo in cui facevo caso dell’onore, senza sapere che cosa fosse. Seguivo l’opinione comune per ciò che sentivo dire. Oh, di quante cose mi sentivo offesa, al punto da vergognarmene! E pensare che non ero di quelle che badavano particolarmente a questi punti d’onore; ma non andavo al nocciolo della questione, perché non consideravo né davo importanza all’onore in cui è implicito un profitto, cioè quello che è utile all’anima. Come ha detto bene colui che ha affermato che onore e profitto non possono stare insieme! Io non so se lo ha detto a questo proposito, ma è esattamente così, perché il profitto dell’anima e quello che il mondo chiama onore non possono mai andare d’accordo. Oh Signore, come il mondo va alla rovescia. Sia benedetto il Signore, per averci tirato fuori da esso! Voglia Sua Maestà che simili cose siano sempre lontane da questa casa, come lo sono ora! Dio ci liberi dai monasteri in cui si cercano punti di onore! In essi non si onora mai molto il Signore.
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