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Eunuchi per il regno dei cieli

Ultimo Aggiornamento: 06/02/2021 12:15
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12/07/2013 19:29
 
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Il celibato venne introdotto nel rito latino,  lo dicono espressamente i documenti dell’epoca, per semplice opportunità, in una situazione assai difficile per la chiesa occidentale.
Il Concilio Vaticano II nella Presbyterorum Ordinis riafferma l’opportunità (nota, opportunità e non necessità) di conservare l’obbligo del celibato
I padri del Concilio Vaticano II , nella Presbyterorum Ordinis, hanno affrontato anche questo aspetto della missione sacerdotale. La parte del documento  è al numero 16 del suddetto documento.
 “La perfetta e perpetua continenza per il Regno dei cieli, raccomandata da Cristo Signore (Cfr. Mt 19, 12), nel corso dei secoli e anche ai nostri giorni volentieri abbracciata e lodevolmente osservata da non pochi fedeli, è sempre stata considerata dalla chiesa come particolarmente confacente alla vita sacerdotale. È infatti segno e allo stesso tempo stimolo della carità pastorale, e fonte speciale di fecondità spirituale nel mondo (Lumen Gentium, n 42). Certamente essa non è richiesta dalla natura stessa del sacerdozio, come risulta evidente dalla prassi della chiesa primitiva (1 Tm 3, 2-5; Tit 1, 6) e dalla tradizione delle chiese orientali, nelle quali, oltre a coloro che assieme a tutti i vescovi scelgono con l’aiuto della grazia di osservare il celibato, vi sono anche degli eccellenti presbiteri coniugati: ma questo sacrosanto sinodo, nel raccomandare il celibato ecclesiastico, non intende tuttavia mutare quella disciplina diversa che è legittimamente in vigore nelle chiese orientali, anzi esorta amorevolmente tutti coloro che hanno ricevuto il presbiterato quando erano allo stato matrimoniale, a perseverare nella santa vocazione, continuando a dedicare pienamente e con generosità la propria vita per il gregge loro affidato.”

Dal punto di vista storico,  nel tempo apostolico sia presbiteri che vescovi potevano essere scelti tra le persone sposate. La continenza non era  la norma per nessuno, anche se già Paolo la considera come utile nella prima lettera ai corinzi.
 Persone che seguissero invece Cristo nella professione spontanea.ei consigli evangelici di povertà castità e obbedienza iniziarono ad esserci già ai tempi di s.Gerolamo, che lodava molto lo stato di castità. Vi erano anche alcune donne, che pur condividendo in tutto la vita degli altri fedeli, facevano di fronte al vescovo voto di restare vergini a vita. 
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