Carissimi, provo a fare una mia considerazione del tutto personale sul messaggio postato da Ulisse:
Occorrerebbe innanzitutto sapere se tale messaggio sia stato tradotto in maniera precisa dalla lingua in cui sia stata recepita in origine.
Così come è reso in italiano, sembrerebbe che Cristo abbia un cuore duro e che per poterlo aprire occorrano forti insistenti preghiere. Ciò sembra andare in un verso differente da quanto si ricava dalla Rivelazione che ci parla di un Dio sempre pronto a riaccogliere perfino chi è lontano, quanto più ad ascoltare chi è vicino.
basti pensare ad espressioni come questa:
Is 65,1 Mi feci ricercare da chi non mi interrogava, mi feci trovare da chi non mi cercava. Dissi: «Eccomi, eccomi» a gente che non invocava il mio nome.
Senza dimenticare l'attenzione che il Padre riserva ai peccatori che si pentono e per i quali si fa festa in cielo.
La frase attribuita alla madonna solleva dunque qualche perplessità anche in me.
Oppure vi sarebbe da supporre, se effettivamente il messaggio è di origine soprannaturale, che vada tradotto o almeno interpretato nel senso che assuma una comprensione del tipo:
"...Oggi vi invito ad essere forti e decisi nella fede e nella preghiera affinché le vostre preghiere siano tanto forti da commuovere il cuore del mio amato Figlio Gesù..."
In tal caso potremmo ricollegarlo al sentimento che il Signore prova di fronte a chi si accosta a Lui:
Os 11,8 Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione.
Si tratta ovviamente solo di una mia opinione e in attesa che la commissione istituita per studiare appunto tutto ciò che concerne Medjugorie, si pronunci in merito.