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Manipolazioni nella "bibbia" dei testimoni di Geova

Ultimo Aggiornamento: 13/08/2023 17:59
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19/05/2013 21:16
 
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PRINCIPALI ERRORI E FORZATURE NELLA TRADUZIONE  DEL NUOVO TESTAMENTO NELLA TNM DEI TDG 

SCRITTURE GRECHE – CRISTIANE
(esempi di alterazioni del testo originale con importanti implicazioni dottrinali)

N.B.: il testo originale da cui è stata ricavata la traduzione corretta è il testo critico di Westcott e Hort riconosciuto e pubblicato dalla stessa Società Torre di Guardia nella versione interlineare greco/inglese che riporta due traduzioni: una parola per parola quasi sempre corretta ed una "ufficiale", sulla colonna destra, che risultaalterata. Nella prefazione dell’interlineare viene spiegato che la TNM si basa essenzialmente su questo testo critico, ma ne sono stati consultati anche altri. Ciò potrebbe far a pensare che le differenze tra la traduzione di "sinistra" e quella di "destra" siano giustificate dall’esame di testi critici più aggiornati. Tuttavia l’ultima edizione (1993) del Nestle Aland, il principale e più completo testo critico del Nuovo Testamento, utilizzato da tutti gli studiosi, non presenta differenze nei punti in cui la TNM si discosta dal Westcott e Hort.

"...se qualcuno aggiunge qualcosa alle parole di questo Libro, Dio aggiungerà ai suoi mali le piaghe in esso descritti, e se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del Libro Dio gli toglierà la sua parte dall’albero della vita" - Riv.22:18-19.

 

Errori e forzature

Altre traduzioni

Note

GIOV.1:1
...e un dio era la Parola

...e Dio era la Parola

La mancanza dell’articolo davanti a theos non indica un’inferiorità di Gesù, come sostengono i TdG, ma semplicemente evita di identificare la Parola con il Padre altrimenti ci sarebbe una totale identificazione tra soggetto e predicato (come ad es. in I GIOV. 3:4) Giovanni infatti non voleva identificare il Logos (Gesù) con il Padre (Geova) ma voleva dire che entrambi hanno la stessa natura divina: es.: il ghiaccio e la nebbia sono cose distinte ma sono entrambe acqua. In ogni caso l’assenza dell’articolo davanti a theos riferito a Gesù non dimostra comunque che sia inferiore al Padre in quanto inGIOV. 20:28 theos con l’articolo viene riferito a Gesù, mentre ad es. in II COR.1:3theos senzaarticolo viene riferito al Padre.
Se infine fosse corretta l’interpretazione dei TdG al versetto 1 sarebbe scritto: "in principio Dio creò la Parola". Facendo di Gesù un dio minore i TdG dimostrano di essere influenzati dalla filosofia greca (la credenza nel "demiurgo" di Platone). È curioso tuttavia il fatto che accusino gli altri di essere influenzati dalla Filosofia!

GIOV. 7:29
Io sono un Suo Rappresentante[riferito a Gesù rispetto al Padre]

GIOV. 14:9-10
Chi ha visto me ha visto anche il Padre ... Non credi che il Padre sia unito a me?

GIOV. 14:13
...affinché il Padre sia glorificato riguardo alFiglio

GIOV. 17:8
Sono uscito come Tuo Rappresentante
Ecc. ecc.

 

Io sono (vengo) da Lui


Chi ha visto me ha visto il Padre ... Il Padre è in me

 

...affinché il Padre sia glorificato nel Figlio


Sono uscito da te

Esempi di versetti tradotti in modo da evitare un’uguaglianza di natura tra il Padre ed il Figlio.

GIOV. 14:14
Se voi chiederete qualcosa [si intende al Padre] nel mio nome io la farò

Se voi MI chiederete qualcosa io la farò

Nella traduzione NM il "mi" scompare (ma c’è nella traduzione interlineare greco/inglese) in questo modo si evita  un’equivalenza tra Gesù ed il Padre (v. GIOV. 15:16).
In nota la NM "grande" specifica che in alcuni codici il MI è presente! Ma questo non dimostra la buona fede dei traduttori: infatti, prendendo per buona proprio quella nota, si può verificare che n° 3 codici NON conterrebbero il "MI" ma ben 7 lo contengono. Riguardo i 3 che non lo conterrebbero 1 è la vetus latina che non è un originale ma è una traduzione in latino, mentre i codici A e D risalgono al V-VI secolo e quindi non sono tra i più antichi. A parte la differenza numerica tra i codici che lo contengono e quelli che non lo contengono, se un codice più antico lo contiene ed uno successivo non lo contiene, quale è più attendibile? Non per niente sia il testo critico di Westcott e Hort che il Nestle Aland, riconosciuti da tutti COMPRESO IL CORPO DIRETTIVO, riportano il "MI"!
Con queste e altre "piccole correzioni" anche Gesù, che evidentemente rischia l’apostasia, viene messo d’accordo con le dottrine della Torre di Guardia.

ATTI 7:59
Stefano fa appello a Gesù

 

Stefano invoca = prega Gesù

Nel libro La verità che conduce alla vita eterna,  pag. 152, si dice che Gesù non va pregato né che abbia mai insegnato a farlo. È vero che il verbo epikaleosignifica anche "fare appello" in senso giuridico-legale, come attestato anche dalla letteratura greca. Tuttavia i termini nel NT non sempre sono usati con il significato principale che avevano nel greco classico. L'esempio più noto è proprio quello di "stauros". Per quanto riguarda inveceepikaleo, questo verbo viene usato nel NT col significato giuridico-legale di "fare appello" in ATTI 25:11, 21. In altri casi questo verbo viene usato per rendere l'equivalente significato dell'ebraico "invocare" (vedi ad esempio Gioele 2:32 o Salmo 86: 6-7 nella TNM), dove "invocare il Signore" (Adonai, nell'ebraico originale") ha l'evidente significato di "pregare" e non certo di "fare appello". In questo senso quindi i Cristiani "invocavano il Signore" (vedi 1 Corinti 1:2 o Atti 9:21) e in questo senso Stefano "invoca" Gesù: quelle di Stefano sono due evidenti preghiere precedute da due invocazioni al Signore (Kyrienel testo originale):
1) "Signore Gesù accogli il mio spirito, e
2) "Signore non imputare loro questo peccato".
Per Brooklyn invece solo la 2 è una preghiera e quindi ha sostituito, come al solito arbitrariamente, il secondo "Kyrie" con "Geova". Ci troviamo quindi di fronte in realtà non ad una ma a due alterazioni nel testo.
Nel NT il verbo epikaleo quando è rivolto a Dio o a Gesù vuol dire: a) sempre "invocare", eccetto un caso in cui ha il senso di "chiamare a testimonio"; b) c'è un senso di appello giuridico, che vale per Cesare come termine tecnico; c) una sola volta serve a dire che uno aveva un certo "soprannome", e infine d) semplicemente "chiamare".
In Atti-Luca ci sono solo i sensi a-b-c, ma quando si tratta del Padre o di Cristo ha sempre il senso di  "invocare". E la TNM stessa quando si riferisce al Padre mette "invocare", e anche per il Figlio in 1Corinzi 1:2 . 
Ecco i passi in cui si usa il verboepikaleo nel NT:
a) invocare: Atti 2:21, 9:14, 15:17, Rom.10:12-13, 1Corinzi 1:2, Giacomo 2:7, 2 Timoteo 2:22, 1Pietro1:17.
b) appellare: Atti 25:11, 21, 2Corinzi 1:23.
c) cognominari: Atti 1:23.
d) vocare: Matteo 10:25, Ebrei 11:16.

La nota su questo versetto nella TNM dice: «"Faceva appello": o, "invocava; pregava"», lasciando così intendere che sia indifferente tradurre in un modo o nell'altro. Fra le accezioni possibili il CD ha scelto però proprio quella più improbabile e che meglio si adatta alla sua teologia, mettendo nella nota in calce "invocare, pregare" come significati secondari. 

GIOV. 8:54-58
...prima che Abramo venisse all’esistenza Io ero

Gesù dichiara la propria eguaglianza di natura con il Padre anche in Riv. 1:8 ed inRiv. 22:13. I TdG "risolvono" il problema sostenendo, contro ogni evidenza data dal contesto, che questi versetti si riferiscono a Geova.

Prima che Abramo venisse all’esistenza Io SONO

I TdG cercano di giustificare questa "traduzione" sostenendo che vi sono casi in cui il verbo all’indicativo presente si traduce al passato. Chi non si fida e va a controllare scopre... che è lo stesso trucco del caso successivo: quando non si altera il senso della frase si può anche tradurre liberamente, ma non quando si sovverte il significato!

A parte il fatto che in greco vi è l’indicativo presente, dal contesto del discorso si comprende che finché gli Ebrei avevano creduto che Gesù volesse dire che ai tempi di Abramo Egli c’era già (come traduce e vuole fare intendere la NM) lo prendono solo in giro, ma quando Egli si autodefinisce come Dio (v. Esodo 3:14) allora si scandalizzano e lo vogliono lapidare.

COLOSSESI 1:15 – 16
Egli è il primogenito di tutta la creazione perché per mezzo di lui tutte le altre cose sono state create.

LUCA:13:2
... questi galilei e tutti (gli altri) galilei

Egli fu generato prima di ogni creatura poiché per mezzo di lui tutte le cose furono create

 

Pur non essendoci "gli altri" in greco si può anche aggiungere perché il significato non cambia.

Il verbo generare è diverso da creare: solo il secondo significa venire dal nulla. Anche in italiano "genitore" non è colui che crea i figli dal nulla (infatti un figlio ha la stessa natura del padre) ma essi vengono generati a partire da elementi che esistevano fin dall’inizio nel genitore altrimenti sarebbe un Creatore cioè uguale a Dio. Infatti Gesù è l’Unigenito (GIOV.1:14, 3:16 – I GIOV. 4:9): se inseriamo "altre" Gesù diventa una creatura sia pure la prima, ma poiché "altre" non c’è Egli diventa il Creatore. "Ragioniamo" a pag. 406 spiega che "altre" è stato inserito in analogia ad altri vv. come Luca 13:2 ove, pur non essendoci nel greco, varie Bibbie lo inseriscono. Ciò che non viene detto però è che in tutti questi versetti si confrontano categorie omogenee per cui il senso non cambia. Esempio:
Se io dico: i TdG e le Sette sostengono di conoscere la verità...oppure i TdG e le altre Sette sostengono di conoscere la verità... sono due affermazioni ben diverse!

Verbo greco "PROSKUNEO"
Nella traduzione del NM ogni qual volta ha per oggetto Gesù viene tradotto "rendere omaggio" (tranne nella traduzione del 67 dove in Ebrei 1:6 venne reso "adorare") es. Matteo 2:2, 29:9, Luca 24:52 ecc., mentre quando ha per oggetto il Padre (I Giov. 4:20-24, Atti 8:27, o Satana Mt. 4:9, o gli idoli Atti 7:43), viene sempre tradotto ADORARE.

 

In effetti tale verbo si può tradurre sia con "adorare" sia con "rendere omaggio".

Non si spiega però la discriminazione tra Gesù e tutto il resto se non con un preconcetto teologico.

STAUROS: palo o croce?
Come si può verificare in ogni dizionario greco, stauros nel greco classico significa palo ma ai tempi di Gesù (6 secoli dopo) aveva assunto il significato di croce. Così come avviene per molte parole: "canzonare" 6 secoli fa voleva dire comporre canzoni" oggi vuol dire "prendere in giro qualcuno" cioè quello che fa "Ragioniamo" verso chi lo usa.
Che Gesù sia morto in croce è provato anche da scoperte archeologiche e testimoniato da scrittori extrabiblici di quel periodo.
I TdG pensano che la croce sia un simbolo pagano, ma Gesù non poteva essere certo ucciso con uno strumento "cristiano". Ma da allora è diventato un simbolo cristiano di vittoria (Gal. 6:14)
Il palo invece è rimasto un simbolo pagano, mentre la "Torre" è addirittura il più antico simbolo pagano e segno della ribellione a Dio (Genesi 11:4)

In GIOV.20:25 viene detto ..se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi....
se Gesù fosse stato messo al palo come raffigurato nelle pubblicazioni della WTS ci sarebbe stato scritto: ...il segno del chiodo...
In Mt 27:37 è scritto: “gli posero al sopra della sua testa…”. Se Gesù fosse morto su un palo ci sarebbe scritto “ al di sopra della mani” così come  raffigurato nelle pubblicazioni della Società WT.

Il libro “Ragioniamo”, a pag. 85, cita in modo scorretto (usando dei puntini ... di sospensione) l’autorevole  dizionario greco “Le Monnier” in modo da indurre chi fa ricerca a pensare che staurossignifichi solo palo mentre al posto dei puntini il dizionario metteva la parola ...croce. Ciò ha indotto la casa editrice “Le Monnier” ad inviare una lettera di protesta alla Congregazione centrale in data 23/8/88 ricevendo per risposta solo un tentativo di corruzione (si vedaquesta pagina).
È ovvio che se io scrivo: tizio...è un ladro, il lettore capisce una cosa, se io scrivo: tizio non è un ladro, il lettore ne capisce un’altra.

ATTI 3:15
...mentre uccideste ilprincipale agente della vita

...avete ucciso l’Autoredella vita

Una delle tante "piccole" manipolazioni per degradare il ruolo e la figura di Gesù.

ATTI 20:28
...la congregazione di Dio che Egli acquistò col sangue del suo proprio Figlio.

La Chiesa di Dio che Egli acquistò col suo proprio sangue.

Almeno in questo caso nelle note della NM viene detto chiaramente che la parola "del Figlio" non c’è nell’originale. Tuttavia si afferma che "sicuramente" una volta c’era ma poi sarebbe andato perduto nei manoscritti successivi. Naturalmente ciò è possibile ma sorge una domanda: se l’autore riteneva che Gesù è uguale a Dio l’omissione della parola "del Figlio" non è grave perché non cambia il significato del discorso. Ma se Gesù non è uguale a Dio allora la "perdita" di questa parola altera completamente il significato. Perché Dio in questo caso non avrebbe preservato l’integrità della Sua Parola?

ROMANI 14:7-9
Nessuno di noi vive infatti solo per se stesso e nessuno muore solo per se stesso poiché se viviamo viviamo perGeova e se moriamo moriamo per Geovaperciò sia che viviamo sia che moriamo apparteniamo a Geova. Poiché per questo Cristo morì e tornò in vita, per essere Signore sia dei vivi che dei morti

"Signore" (riferito a Gesù) va al posto di "Geova".

Nel testo originale vi è "Kyrios" = Signore. Qui come in altri casi è stato arbitrariamente sostituito con Geova sempre per evitare un’equivalenza tra Geova e Gesù. È evidente però l’alterazione in quanto se i versetti 7 e 8 fossero riferiti a Geova risulterebbe senza senso il versetto 9 in cui Paolo a conclusione del suo discorso afferma che Gesù (e non Geova) è il Signore dei vivi e dei morti.

ROMANI 10:13
Chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato.
ATTI 2:21
Chiunque invoca il nome di Geova sarà salvato.
[Sono entrambe citazioni di GIOELE 2:32]

Chiunque invoca il nome del Signore sarà salvato.

Un altro esempio in cui il termine "Kirios" è stato sostituito con "Geova", mentre i Cristiani applicavano queste scritture che citavano l’Antico Testamento a Gesù. Anche qui dal contesto si capisce infatti che il "Signore" da invocare è Gesù (vedi versetto 9 di Romani e Atti 4:10-12).

ATTI 10:36
…Gesù Cristo. Questi è il Signore di tutti gli altri

…Gesù Cristo. Egli è il Signore di tutti

Nel Nuovo Testamento la TNM sostituisce impropriamente Signore con Geova. Qui non poteva farlo e allora ha aggiunto "altri" usando lo stesso trucco già noto (vedi Colossesi 1:15-16)

ROMANI 8:32
Colui che non risparmiò nemmeno il proprio Figlio...non ci darà con lui benignamente anche tutte le altre cose

Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio…non ci donerà forse tutte le cose con Lui

Qui Gesù diventa una delle tante "cose" che Geova ci ha donato. L’alterazione è in armonia (si fa per dire) con quelle di Atti 10:36, Filippesi 2:9, Colossesi 1:15-16, ecc.

ROMANI 13:1
…le autorità esistenti sono poste nelle loro rispettive posizioni da Dio.

…le autorità che esistono sono stabilite da Dio.

Per il geovismo tutti i governi fanno parte del sistema satanico destinato alla distruzione. Un TdG non può partecipare all’attività sociale e politica. Questo versetto è stato tradotto in modo da attenuare la dichiarazione di Paolo non "in armonia" con le direttive di Brooklyn.

FILIPPESI 2:6
Egli non considerò una rapina: che dovesse essere uguale a Dio..

Egli era come Dio (in forma di Dio) ma non considerò l’essere uguale a Dio come qualcosa da conservare gelosamente, ma svuotò se stesso e prese la forma di uno schiavo...

È il versetto fondamentale per comprendere perché Gesù, quando era sulla terra, si definiva inferiore al Padre, in quanto aveva rinunciato alla Sua natura divina. Nella traduzione del NM, in cui la premessa viene capovolta, diventa oscuro il senso del discorso.

COLOSSESI 2:9
Perché in Lui dimora corporalmente tutta la pienezza della qualità divina.

Perché in Lui abita corporalmente tutta la pienezza della Divinità

In italiano "divinità" può significare:
  a.  essenza divina cioè l’essere Dio, Deità;
  b. "qualità divina".
In greco si dice nel primo caso "theotes" da theos = Dio, mentre nel secondo "theiotes" da theios= divino. In questo caso vi è "theotes".

II COR. 4:6
..con la gloriosa conoscenza di Diomediante la faccia di Cristo

...la conoscenza della gloria di Dio che è sulvolto di Cristo

Sembrano sfumature ma queste correzioni contribuiscono, insieme alle alterazioni più gravi, ad inquadrare la figura di Gesù nello schema dottrinale del Corpo Direttivo

ROM 9:5
...dai quali sorse il Cristo secondo la carne: Dio, che è sopra tutti, sia benedetto per sempre.

TITO 2:13
Mentre aspettiamo...la gloriosa manifestazione del grande Dio e del Salvatore nostro Cristo Gesù

TITO 3:4-5
Comunque quando si manifestò la benignità e l’amore per l’uomo da parte del nostro Salvatore, Dio, non per opere di giustizia che noi avessimo compiuto, ma secondo la sua misericordia egli ci salvò...

 

...dai quali è venuto, secondo la carne, il Cristo che è sopra tutte le cose Dio benedetto per sempre

mentre aspettiamo l’apparizione della gloria del nostro grande Iddio e Salvatore Gesù Cristo

comunque quando la benignità di Dio, nostro Salvatore, ed il suo amore verso gli uomini si sono manifestati, Egli ci ha salvati non per opere di giustizia...

Mentre Rom. 9:5 e Tito 2:13 si trovano nella Bibbia originale in una forma volutamente (?) "ambigua" per cui è grammaticalmente giustificata anche la traduzione del NM (così come riportato in appendice a questa Traduzione e come peraltro riportato anche in altre Bibbie), in TITO 3:4-5 il termine "Dio" non può che concordare con "Salvatore" in quanto non separato né da punteggiatura né da congiunzioni o altro.

È significativo che la Traduzione NM non dia in questo caso nessuna spiegazione per la sua contorta "traduzione".

II COR. 13:14
La grazia di Cristo, l’amore di Dio, la partecipazione nelloSpirito Santo

La grazia di Cristo, l’amore di Dio, la partecipazione delloSpirito Santo

Ennesima grave alterazione del testo per dimostrare che lo Spirito Santo è solo una forza impersonale.
Obiezione dei TdG: è contro la ragione affermare che tre persone sono uguali e distinte nello stesso tempo. Contro obiezione: poiché si parla della natura di Dio non si deve rifiutare una interpretazione solo perché incomprensibile per la logica umana. Forse che possiamo comprendere l’eternità di Dio?
(Si possono comunque fare degli esempi: l’acqua esiste in 3 forme solido, liquido ed aeriforme eppure la molecola è sempre la stessa). In MATTEO 28:19 viene detto di battezzare anche nel nome di Gesù e dello Spirito Santo. Poiché in nome di.. significa con l’autorità di..., se Dio è soltanto il Padre che senso ha unire l’autorità di Dio a quella di un angelo (Gesù) e di una cosa (lo Spirito Santo) come se l’autorità del Padre non fosse sufficiente? Se lo Spirito Santo è una cosa perché il peccato contro di Lui è più grave di quello contro Cristo? V. MATTEO 12:31-32.
Obiezione dei TdG: se lo Spirito è una persona come può riempire tutti gli apostoli? Risposta: anche Cristo e Dio possono "dimorare" negli uomini: GIOV. 14,23 e I GIOV. 4:6.
I TdG hanno una concezione antropomorfica e semplicistica di Dio: Geova sarebbe una "persona" con una dimora precisa nei cieli. Se così fosse dove era prima di crearli? Se non è onnipresente non è onnipotente perché ha bisogno di una dimora, non è eterno perché il luogo che lo contiene non è eterno, ecc. V. I RE 8:27, GEREMIA 23:24, SALMO 139:8 = Dio non ha una dimora precisa. Se si abbandona il concetto di Dio come "persona" in senso antropomorfico diventa meno "illogico" il concetto di un’unica divinità che si manifesta in più "forme.

LUCA 17:20-21
Il Regno di Dio è in mezzo a voi.

Il Regno di Dio è dentro di voi.

Alcune Bibbie, traducono come la NM “in mezzo a voi” (ma in genere riportano anche la traduzione letterale). Anche in questo caso la TNM si allontana dal testo originale per giustificare un preconcetto teologico, che peraltro è lo stesso che avevano già i farisei ai quali Gesù stava parlando, vanificando in questo modo la correzione che Gesù stava impartendo al loro punto di vista (vedi anche quanto riportato nello studio La Verità secondo la Bibbia)

MATTEO 24:3, 32-33
...dicci, quale sarà il segno della tuapresenza e del termine del sistema di cose?...
versetto 33: così anche voi quando vedrete queste cose sappiate che Egli è vicino

RIV. 1:7
Ecco = Guarda! Egliviene con le nuvole ed ogni occhio lo vedrà....

 

Dicci quali saranno i segni della Tua venuta?

32-33: [traduzione NM corretta]

Pur avendo la parola "parousia" il significato principale di presenza, ha anche quello di "essere vicino", "venuta". Dalla conclusione del discorso di Gesù si comprende chiaramente che il significato corretto è il secondo. Infatti disse ...comprendete l’illustrazione: quando vedete il fico germogliare sapete che l’estate è vicina [l’estate quindi NON c’è ancora, deve ancora arrivare]. Quindi prima vengono i segni e poi ritorna Gesù, e non viceversa come sostiene la WTS per giustificare il fallimento della "profezia" del 1914 (dove il tempo della fine iniziava per Russell nel 1799 anno del colpo di stato di Napoleone e fine dei 1260 anni di dominazione papale), e si attendeva per il 1914 la "venuta" di Cristo (vedi pag. 120 Annuario1983). Russell utilizzò quindi la stessa "scappatoia" adoperata dai predecessori dei TdG ovvero dagli Avventisti (e da Barbour in particolare che poi la "insegnò" a Russell), per giustificare il fallimento delle "profezie del 1844 e del 1874. [Riguardo a questa e altre "previsioni" fallite, leggi quanto avverte la Bibbia inDEUTERONOMIO 18:22].
Al contrario la Bibbia dice: "nessuno sa il giorno e l’ora" (Marco 13:32 , Matteo 24:36, ecc., e aggiunge: molti diranno: la fine è vicina. Non seguiteli! (LUCA 21:8)

I TIMOTEO 2:3-6
Questo è eccellente ed accettevole di fronte al nostro Salvatore, Dio, il quale vuole che ogni sorta di uomini siano salvati e vengano all’accurataconoscenza della verità. Poiché vi è un solo Dio, ed un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che diede se stesso quale riscattocorrispondente per tutti.

Questa è una cosa bella e gradita a Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati, e arrivino alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti è il mediatore tra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se stesso in riscatto per tutti.

Una delle dottrine che allontana il Geovismo dal Cristianesimo, è che Gesù non è il mediatore di tutti ma solo di alcuni (gli "Unti" o 144.000). Per cui hanno alterato questo, ed altri versetti per sostenere questa dottrina. Nello stesso versetto vi è un’altra grave alterazioni: la conoscenza che porta alla salvezza per la Bibbia è semplice ma per il Corpo Direttivo deve essere "accurata" (e quindi richiede lo studio delle sue pubblicazioni). Infine non bastava che il sacrificio di Cristo sia un riscatto per l’umanità, ma bisognava aggiungere "corrispondente" sottinteso ad Adamo, che non era certamente Dio ma solo un uomo e quindi anche Gesù è solo un uomo sia pure "perfetto" come Adamo! Con un solo versetto alterato il CD è riuscito a stravolgere il messaggio cristiano.

....di casa in casa = ex oikias eis oikian

ATTI 5:42 di casa in casa
ATTI 20:20-21 non mi sono trattenuto... dall’insegnarvi pubblicamente e di casa in casa, ma ho completamente reso testimonianza ai giudei e greci...

Nelle case (sottinteso dei discepoli con significato distributivo ovvero "in ognuna delle vostre case").

I TdG cercano di giustificare la loro interpretazione con il contesto: in particolare il versetto 21 di Atti 20. Solo che qui si trova un’altra alterazione: un "MA" al posto di una "E" che indicava due azioni diverse e separate.

Il termine di casa in casa con significato di spostamento da una casa all’altra viene usato da Luca solo in LUCA 10:7 ma non è riferito al metodo di diffusione della buona notizia infatti Gesù invita qui gli apostoli a NON andare di casa in casa, mentre negli altri versetti usati dai TdG per sostenere la "necessità" di seguire tale metodo (indubbiamente il migliore per distribuire riviste e far arricchire i Dirigenti della casa editrice WTS), tale termine non viene usato. Gesù non è mai andato di casa in casa né ha mai detto di farlo, ma dava esclusivamente testimonianza pubblica e si recava nelle case solo se invitato.

II TIM. 3:14
...persuaso a credere...

...ti sei accertato o ti sei convinto

[in ogni caso indica il frutto di un atteggiamento mentale attivo e non passivo]

Con questo versetto il CD vuole convincere il riluttante TdG, o aspirante tale, ad affidare a loro il proprio cervello e non prestare più ascolto a nessun altro tipo di argomentazione per quanto convincente sia! Come dire: diventa TdG e smetti di pensare. Ora pensiamo noi per te! (Vedi il noto romanzo di Orwell: 1984)

I PIETRO 2:17
Onorate uomini di ogni sorta

Onorate tutti

Sembra quasi la stessa cosa, ma la traduzione del NM vuole far intendere: dovete onorare bianchi, neri, gialli, poveri, ricchi...purché buoni cioè TdG, e non semplicemente TUTTI senza limitazioni.

MATTEO 28:19
...fate discepoli di persone di tutte le nazioni

Istruite tutti i popoli

Il compito dei primi discepoli era quello di diffondere la buona notizia, prima tra il popolo Ebreo e poi tra le altre nazioni, che Gesù è il nostro Salvatore ed avendo fede in Lui possiamo avere la vita eterna. Gesù non aveva mai dato loro il compito di creare una organizzazione isolata, una setta. Infatti la predicazione degli apostoli era ben diversa da quella dottrinale svolta dai "proclamatori" TdG e finalizzata a distribuire pubblicazioni (pagate ben 2 volte: dal proclamatore e da chi le accetta) e a reclutare altre persone disposte a lavoratore gratis per la Casa Editrice americana WTS!

GALATI 3:7
Sicuramente sapete che quelli cheaderiscono alla Fede, quelli sono figli di Abramo.

Riconoscete dunque chequanti hanno Fede sono figli di Abramo

Il Corpo direttivo ha alterato questo ed altri versetti per dimostrare che per essere salvati bisogna "aderire" ad una Organizzazione religiosa (ovviamente quella dei TdG).

GIOVANNI 13:35
Da questi tutti conosceranno che siete i miei discepoli: se avrete amore fra voi.
[
Da notare che nei versetti precedenti lo stesso termine viene tradotto correttamente]

...amore gli uni verso gli altri.

Si vuole evidenziare che l’amore doveva distinguere in modo settario (all’interno della Organizzazione) i Cristiani, mentre Gesù da un significato opposto: vedi Matteo 5:46 – Luca 10:25-28.

 
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Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una TORRE, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un NOME...Gen 11,4
 
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