Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva

PAPA FRANCESCO

Ultimo Aggiornamento: 13/05/2020 16:01
Autore
Stampa | Notifica email    
22/01/2015 22:19
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La disinformazione dei vaticanisti
 e la contraccezione

In questi mesi Francesco, forse stufo di questa strumentalizzazione, ha spinto l’acceleratore sui temi etici. In poco tempo ha condannato ogni ridefinizione del matrimonio naturale, ha proclamato il diritto dei bambini di crescere con un padre e una madre maturando «nella relazione, nel confronto con ciò che è la mascolinità e la femminilità»ha condannato aborto e eutanasia come«falsa compassione» e «peccati contro il Creatore»invitando platealmente i medici a praticarel’obiezione di coscienza. Si è opposto alla fecondazione artificiale e a chi ritiene una «conquista scientifica “produrre” un figlio considerato come un diritto invece di accoglierlo come dono»ha incoraggiato la Marcia per la Vita e benedetto la raccolta firme “Uno di noi” a sostegno delriconoscimento giuridico dell’embrioneha abbracciato il Movimento per la Vita ringraziando «per tutto il lavoro che ha fatto in tanti anni», ha incontrato in Vaticano la Manif pour tous. Proprio nella conferenza stampa in ritorno dalle Filippine, ha parlato della «colonizzazione ideologica», includendo tra questi anche la teoria del gender, paragonandola alla manipolazione mentale tentata dalle dittature fasciste e naziste.

I vaticanisti, da ottobre a oggi, hanno ripreso -seppur molti timidamente e con imbarazzo- le parole scomode di Francesco. L’astinenza a ritoccare le parole e i pensieri del Papa si è però interrotta proprio in occasione di questa conferenza stampa, nella quale Francesco ha apertamente -ancora una volta- valorizzato Paolo VI e la sua Humanae Vitae, da anni sessantottinamente contestata per la sua nettachiusura alla contraccezione«Il rifiuto di Paolo VI […] guardava al neo-Malthusianismo universale che era in corso» che è «il meno dell’1% del livello delle nascite in Italia, lo stesso in Spagna». Ma «alcuni credono che per essere buoni cattolici dobbiamo essere come conigli, no? No. Paternità responsabile. Questo è chiaro e per questo nella Chiesa ci sono i gruppi matrimoniali, ci sono gli esperti in questo, ci sono i pastori, e si cerca. E io conosco tante e tante vie d’uscita lecite che hanno aiutato a questo». Molti osservatori e qualche vaticanista, purtroppo, hanno scritto che il Papa si riferisse allacontraccezione andando, così, contro ai suoi predecessori e alla la dottrina della Chiesa.

Il sostituto della segreteria di Stato della Santa Sede, monsignor Angelo Becciu, uno dei più stretti collaboratori di papa Bergoglio, ha spiegato che «il Santo Padre, con il quale ho parlato ieri, ha sorriso ed è rimasto un pochino sorpreso del fatto che le sue parole – volutamente semplici – non sono state pienamente contestualizzate rispetto a un passo chiarissimo della Humanae Vitae sulla paternità responsabile». Molti vaticanisti (lo vedremo più sotto) hanno scritto che il Papa avrebbe consigliato 3 figli a coppia«Ma no! Il numero tre si riferisce unicamente al numero minimo indicato da sociologi e demografi per assicurare la stabilità della popolazione. In nessuno modo il Papa voleva indicare che esso rappresenta il numero ‘giusto’ di figli per ogni matrimonio. Ogni coppia cristiana, alla luce della grazia, è chiamata a discernere secondo una serie di parametri umani e divini quale sia il numero di figli che deve avere. Il Papa è davvero dispiaciuto che si sia creato un tale disorientamento, non voleva assolutamente disconoscere la bellezza e il valore delle famiglie numerose».

Per quanto riguarda la contraccezione, invece, Francesco ha ribadito semplicemente di non «dividere il carattere unitivo e procreativo dell’atto sessuale». Infatti, per chi conosce il magistero della Chiesa sa benissimo che si parla di «genitorialità responsabile» proprio nella Humana Vitae, per respingere ogni«tentativo di giustificare i metodi artificiali di controllo delle nascite» e poco prima del paragrafo sulle«gravi conseguenze dei metodi di regolazione artificiale della natalità». Infatti, Francesco invita a chiedere ai pastori perché ci sono «via d’uscite lecite» per evitare di procreare ad oltranza. Come già disseGiovanni Paolo II: «il pensiero cattolico è sovente equivocato, come se la Chiesa sostenesse un’ideologia della fecondità ad oltranza, spingendo i coniugi a procreare senza alcun discernimento e alcuna progettualità. Ma basta un’attenta lettura dei pronunciamenti del Magistero per constatare che non è così». Come ha spiegato Mimmo Muolo, vaticanista di “Avvenire”, da una parte il Papa sta disinnescando la bufala della “bomba demografica”, dall’altra -come ha spiegato Lucetta Scaraffia sull’Osservatore Romanoha sottolineato «l’efficacia dei metodi naturali». Ottimo l’articolo di Andrea Morigi su “Libero” che ha parlato di sponsorizzazione «planetaria dei metodi naturali per la regolamentazione della fertilità».

Che il Papa si riferisca ai metodi naturali lo ha capito perfino Vito Mancuso, seppur deluso dal fatto che Francesco abbia dimostrato di non pensarla affatto come lui o come il card. Martini (ne parleremo a breve): «Per evitare la procreazione indiscriminata come i conigli, secondo l’esempio scelto dal Papa, o come tante nostre donne delle generazioni precedenti, secondo la memoria di molti», ha scritto Mancuso, «la Chiesa propone i cosiddetti “metodi naturali”». Come sempre Andrea Tornielli de “La Stampa” rimane tra le fonti più affidabili: «Il messaggio veicolato da molti media», ha scritto, «era stato infatti quello di un invito al controllo delle nascite – qualcuno ha parlato di un’apertura alla contraccezione  – come pure della benedizione del numero di tre figli come ideale per la famiglia cattolica. È sempre utile, in questi casi, rifarsi al testo originale […]. Il Papa non ha mai detto che la famiglia modello ha tre figli, come gli è stato erroneamente attribuito». In secondo luogo «ribadisce che ci sono tante persone nella Chiesa in grado di aiutare le coppie in difficoltà e ci sono anche “tante vie d’uscita lecite” (e quel lecite va probabilmente inteso come “in accordo con l’insegnamento morale della Chiesa”) che possono aiutare la paternità responsabile».

Eppure, dicevamo, per molti vaticanisti non solo la parola “metodi naturali”, ovvero le “vie lecite”, è un tabù, ma alcuni hanno addirittura paventato aperture sulla contraccezione artificiale. La regina della disinformazione in questo caso è stata Franca Giansoldati, oltretutto presente alla conferenza stampa di Francesco.

 

FRANCA GIANSOLDATI.
La vaticanista de “Il Messaggero” aveva intervistato il Papa nel giugno scorso ponendogli per ben tre volte di seguito (compresa una critica) domande sulle donne, con uno spiccato accento femminista: il Papa aveva risposto alla prima domanda, ma la Giansoldati -non contenta- replicò parlando (o accusandolo, non si è ben capito) di “misoginia”; il Papa reagì prendendola in giro«Il fatto è che la donna è stata presa da una costola…(ride di gusto)». La vaticanista ripropose il discorso delle donne a capo del clero e Francesco trovò il modo di liquidare queste ideologiche domande con una seconda battuta: «Beh, tante volte i preti finiscono sotto l’autorità delle perpetue… (ride)». La Giansoldati, finalmente, si arrese. In questa occasione ha invece ha scritto«La contraccezione secondo Bergoglio. Per le coppie di sposi si aprono spiragli […]». Sui contraccettivi «naturalmente la Chiesa non muta posizione, tuttavia all’interno del matrimonio per una coppia è anche possibile farvi ricorso. Si dovrebbe valutare caso per caso». Ma quando mai Francesco ha parlato di contraccezione nel suo discorso o ha autorizzato la coppia a farvi ricorso? Francesco ha parlato dell’esistenza di “vie lecite” ed è ovvio che la contraccezione non è tra queste, nemmeno caso per caso.

 

MANILA ALFANO.
La vaticanista de “Il Giornale” ha invece trovato l’apertura rivoluzionaria nel numero 3 dei figli che il Papa avrebbe consigliato: «Secondo Francesco, il numero ideale di figli è tre. Nessun Pontefice prima d’ora si era spinto a tanto, addirittura a quantificare il numero “giusto” di figli». E’ una bufala che corre per il web, in realtà -come ha chiarito mons. Becciu- a citare il numero tre per i figli è stato il giornalistaCristoph Schmidt che ha posto la domanda al Papa: «Santo Padre, nella media una donna nelle filippine partorisce più di tre bambini nella sua vita […]. Che cosa ne pensa?». E il Papa ha risposto: «Io credo il numero di 3 per famiglia che lei menziona, credo che è quello che dicono i tecnici: che è importante per mantenere la popolazione, no? 3 per coppia, no?». Dunque Francesco non ha affatto teorizzato che i 3 figli sono l’ideale, ma ha supposto che sia il consiglio degli esperti. L’importante per lui è che non vi sia un rifiuto dei figli o una procreazione irresponsabile.

 

GIAN GUIDO VECCHI.
Il vaticanista de “Il Corriere” ha fatto dire al Papa una cosa che in realtà non ha mai detto«Credo che il numero tre sia un buon numero», per quanto riguarda i figli. Una citazione messa tra virgolette, parole che il Papa non ha mai pronunciato come si evince dalla trascrizione ufficialeP.S. Il vaticanista ci ha riferito di non essere lui l’autore di questa attribuzione di parole al Santo Padre, ma è stata «la redazione» del “Corriere”. Lui ha pubblicato soltanto le parole della conferenza stampa. Rimane comunque questa -a nostro avviso- falsa e fuorviante citazione come titolazione del suo articolo, la parte che solitamente viene letta da tutti, anche da chi non continua la lettura del pezzo.

 

GIANNINO PIANA.
Il teologo Piana, martiniano di ferro come Mancuso, ha teorizzato invece che Francesco avrebbe voluto«sollecitare l’episcopato […] aprendo ai contraccettivi in alcune situazioni particolari, tipo il caso di una coppia con coniuge sieropositivo». Piana è andato oltre la Giansoldati, specificando addirittura i casi specifici verso i quali il Papa avrebbe “aperto”. Non si capisce da dove lo abbia dedotto. Perché manipolare così il Pontefice e mistificare la realtà? Con quale coraggio, oltretutto, dato che il testo dell’intervento di Francesco è accessibile a chiunque?

 

MARCO ANSALDO.
Il vaticanista di “Repubblica” ovviamente ha dovuto censurare la condanna del Pontefice alla teoria del gender: nella sua pubblicazione delle risposte del Pontefice, guarda caso ha fatto iniziare la risposta appena dopo tale pronunciamento. Furbizie per salvarsi il posto a “Repubblica”?

 

FRANCESCO ANTONIO GRANA.
Il vaticanista de “Il Fatto” addirittura si inventa di sana pianta una frase, attribuendola a Francesco:«Sentir dire che 3 figli già sono troppi mi mette tristezza perché per una coppia sono il minimo necessario a mantenere stabile la popolazione». E’ una sorta di telefono senza fili, ogni vaticanista copia l’altro e ognuno aggiunge ciò che vuole, così la frase assume sempre più connotati surreali.

 

E poi ci si stupisce del perché Papa Francesco dica«Sempre ci sono timori, però perché non leggono le cose, o leggono una notizia in un giornale, un articolo, e non leggono quello che si è pubblicato […]. Io ho scritto un’enciclica a quattro mani, e un’esortazione apostolica, di continuo faccio dichiarazioni e omelie, e questo è magistero. Questo sta lì, è ciò che penso, non ciò che i media dicono che io pensi»Ricordando spesso che «i peccati dei media: la disinformazione, la calunnia e la diffamazione. Questi tre sono i peccati dei media».


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:32. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com