Perdonato, 12/02/2013 11:11:
Ovviamente le affermazioni della meditazione non volevano essere così restrittive. Il significato va preso considerando il fatto che molti attribuiscono questi eventi al caso, alla fortuna o alla sfortuna... ma così facendo escludono Dio dalla propria vita. E' vero che Dio permette determinate cose e a volte gli uomini fanno cose che Dio non vorrebbe, ma attribuire ogni cosa al caso vuol dire non credere che Dio abbia un progetto per la propria vita. Posso ad esempio pagare le conseguenze di un mio peccato, ma, credere che queste conseguenze siano semplicemente una casualità che si è abbattuta sulla mia vita non è la stessa cosa che credere che Dio possa aver permesso di farmi passare attraverso determinate situazioni per portarmi al pentimento, al ravvedimento o per altri scopi... magri al momento non ce ne rendiamo conto, ma io credo ad esempio che se Pietro non avesse rinnegato per 3 volte il Signore non avrebbe sperimentato poi quel pianto di pentimento che lo ha portato al ravvedimento... Dio lo sapeva.
Si, questa precisazione permette di inquadrare meglio l'argomento del topic.
Possiamo condividere pertanto l'argomento. Non avevo dubbi.
Anche se in passato i cosiddetti riformatori ebbero su questa questione dei pareri discutibili (come ad esempio il "servo arbitrio" di Lutero)
, che però non vale la pena di rivangare in questa sede.
Ci basta essere noi convinti che Dio non è responsabile del male che facciamo noi ma che segue provvidenzialmente le vicende umane in modo da far concorrere tutte le cose al bene di coloro che Lo amano.