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Il caso non esiste

Ultimo Aggiornamento: 14/02/2013 13:32
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10/02/2013 01:03
 
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«Egli non permetterà che il tuo piede vacilli;
colui che ti protegge non sonnecchierà…
Il SIGNORE è colui che ti protegge;
il SIGNORE è la tua ombra;
egli sta alla tua destra…
Il SIGNORE ti preserverà da ogni male;
egli proteggerà l'anima tua.»

Salmi 121:3-7

«Or sappiamo che tutte le cose cooperano
al bene di quelli che amano Dio.»

Romani 8:28

IL CASO NON ESISTE

Il CASO, la FORTUNA, sono parole che coprono l’ignoranza umana: gli uomini che non conoscono Dio, danno la responsabilità delle cose che accadono a queste parole astratte, che non hanno alcun significato. Esse traducono, in modo cosciente o no, il rifiuto di ammettere L’INTERVENTO DI DIO nella vita di tutti i giorni. Attribuire un avvenimento felice ad un semplice concorso di circostanze significa non voler trovare una ragione per ringraziare Dio. Perché dovrei ringraziare un Dio che non conosco, per le cose belle della mia vita? Pensare che un problema, od anche una disgrazia, provengano dalla sfortuna, significa escludere Dio da ciò che ci succede e rifiutare di credere nelle Sue promesse. Se Dio non esiste, perché dovrei rivolgermi a Lui perché si prenda cura del mio futuro? Ammettere che una prova o una difficoltà qualsiasi, possa capitare senza che Dio l’abbia permessa, significa negare, di fatto, la Sua potenza, il Suo amore, la Sua saggezza, la Sua fedeltà.

Carissimo/a,
per il credente il caso non esiste. Dio dirige tutti i nostri passi. «Chi mai dice una cosa che si avveri, se il Signore non l'ha comandato?» (Lamentazioni 3:37) È Dio che comanda, che ordina, che guida, che dirige ogni singolo fatto della mia vita e dunque ha l’autorità su di me. Non dimenticare che i capelli che hai sul capo sono contati da Colui che veglia su di te: Gesù ha detto: «Quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete dunque…» (Matteo 10:30) Non devo temere nulla, se anche un capello che cade dalla mia testa dipende dalla volontà di Dio! Pensa che Dio conta anche i tuoi passi: «Ma ora tu conti i miei passi.» (Giobbe 14:16) Questo ci permette di essere tranquilli, di riposare in sicurezza. Nessun caso, tutto viene da Dio, da un Dio che ci ama, che agisce per il nostro bene e che non sbaglia mai.

[Modificato da Perdonato 10/02/2013 01:06]
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10/02/2013 08:38
 
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approvo in toto, ma fallo capire a quanti, credenti compresi, si affidano alle varie fortune e in esse sperano
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10/02/2013 11:20
 
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Eh, lo so... Dio vuole tutta la gloria. Ogni volta che non riconosciamo il Suo intervento nei fatti della nostra vita quotidiana dimostriamo di vivere come se Dio non esistesse. Confidare nella fortuna o attribuire gli eventi al caso significa avere un rapporto superficiale con il Signore... Egli, per la Sua grazia sa comunque come riprendere i suoi. Dio ci benedica!
[Modificato da Perdonato 10/02/2013 11:21]
10/02/2013 15:47
 
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Dio, non gioca a dadi, il caso non esiste , esiste il volere e la bontà di Dio, se succede qualcosa, e perchè Dio lo permette, sempre per il nostro bene.
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10/02/2013 19:54
 
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 Pensare che un problema, od anche una disgrazia, provengano dalla sfortuna, significa escludere Dio da ciò che ci succede e rifiutare di credere nelle Sue promesse....
È Dio che comanda, che ordina, che guida, che dirige ogni singolo fatto della mia vita...

::::::::::::::::::::::::

Vorrei riportare una mia riflessione riguardo a questo argomento:

Possiamo dire senz'altro che tutto ciò che accade è PERMESSO da Lui, ma non tutto quello che accade è gradito a Lui, perchè molte delle cose che accadono dipendono dal male che noi possiamo liberamente fare. Se si affermasse che tutto dipende da Dio, negheremmo la libertà che Dio ha dato all'uomo, di fare il bene ma anche il male.

Quindi, paradossalmente in questo nostro mondo non sempre avviene ciò che Dio vuole ma spesso ciò che non vorrebbe, anche se noi credenti potremmo pensare che tutto è direttamente voluto e determinato da Dio. La prova più evidente di questo è che i Comandamenti, dati da Dio quale espressione del suo volere per il bene degli uomini, non sono quasi mai messi in pratica; e quindi ciò che accade in noi o intorno a noi è spesso il risultato non della compiacenza di Dio ma della Sua contristata sopportazione.

Quando Gesù dice che non cade a terra un passero senza la volontà del Padre, intende dire che tutto accade per permissione di Dio, ma non che tutto gli è gradito. Dio è la causa prima di tutte le cose e non si potrebbe far nulla se Lui non avesse dato inizio alla creazione e non permettesse ciò che noi decidiamo liberamente di fare, ma non è direttamente responsabile delle cause seconde e cioè degli effetti conseguenti ai nostri continui errori, anche se li tollera o li permette in vista di motivazioni che cercheremo di individuare nella Scrittura.

Quando diciamo: “Sia fatta la tua volontà” oltre a chiedere che tutto si svolga secondo i progetti di Dio, dovremmo anche intendere “sia fatta da noi la Tua volontà” oppure “sia fatta la tua volontà come rimedio ai nostri errori”.

La libera volontà di Dio, per quanto possiamo dedurre, interagisce con la libera volontà dell’uomo e spesso è conseguente ad essa. Ad esempio Cristo non sarebbe stato costretto ad incarnarsi, a soffrire e morire se l’uomo non avesse deciso superbamente di diventare come Dio sostituendosi a Lui. Dio non avrebbe mandato il diluvio se gli uomini non fossero stati tanto malvagi. Prima di distruggere Sodoma e Gomorra, Dio avrebbe voluto che vi fosse almeno un manipolo di giusti per risparmiare tali città, ma non ne trovò che uno solo. Cambiò la sua volontà decisa di distruggere Ninive quando i suoi malvagi abitanti si pentirono, risparmiando la città. Così pure in tante manifestazioni della volontà divina, troviamo che il più delle volte Egli opera in modo da servirsi di taluni mali per riportare l’armonia nelle creature, analogamente a quanto fa per esempio un chirurgo che per ottenere la guarigione di un organo malato deve usare metodi e strumenti che fanno male durante l’uso ma sono finalizzati alla salute finale. Dio quindi, quando non ottiene che noi compiamo ciò che direttamente desidera e cioè la sua reale volontà, mette provvidenzialmente in atto la volontà di poter comunque trovare un rimedio, cercando di raddrizzare, restaurare o migliorare ciò che noi andiamo man mano distorcendo o distruggendo, analogamente a quanto fa un premuroso padre di famiglia che cerca di rimediare alle cadute e agli errori dei figli.

Siccome non è estraneo ai nostri mali, né incapace di risolverli, Dio sa come trovare la soluzione agli errori, alle colpe e ai danni prodotti dall’uomo che non ha né desiderati né predeterminati Lui, altrimenti sarebbe andato contro se stesso, ma che essendo onnisciente sapeva in anticipo che si sarebbero concretizzati.

Prima ancora che l’uomo decidesse di rovinare il meraviglioso disegno originario, Dio sapeva come avrebbe dovuto porvi rimedio (cf Gen.3,15). E allo stesso modo Dio sa già come rimediare ai mali provocati da ogni uomo, facendo in modo che non venga lesa la libertà umana che Egli stesso ha donato, che le leggi della natura trovino la loro attuazione, che non venga meno la Sua stessa libertà, che l’uomo non debba credere per forza alla Sua esistenza e non si debba piegare coercitivamente e immediatamente alla Sua volontà.
Quindi, molto di ciò che Lui fa, intervenendo a tempo opportuno e in maniera spesso discreta e non plateale, è teso a riparare i danni che facciamo noi uomini.

11/02/2013 16:02
 
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Se si affermasse che tutto dipende da Dio, negheremmo la libertà che Dio ha dato all'uomo, di fare il bene ma anche il male.Ma io non mi riferivo a questo, l'uomo è libero si, ma c' è anche la volontà divina , certo molte cose ci accadono dipendono anche da noi , è vero, ma non volevo escludere la libertà dell'uomo
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11/02/2013 16:07
 
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certo che molte cose dipendono da noi, sia nel ben, sia nel male, nei nostri e nell'altrui confronto, pee questo è assurdo parlare di caso.

Ti faccio un esempio: se investo una persona sulle strisce pedonali, mentre sono in macchina in stato di ubriachezza, crcolando fuori del limite di velocità coinsentito, a quale situazione del caso possiamo appellarci?
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11/02/2013 16:10
 
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Tranquilla Lady,
era solo una precisazione riguardante alcune frasi del topic aperto da Perdonato.

Comunque è da tener presente che Dio non vorrebbe tanti mali che ci sono nel mondo per colpa nostra. E naturalmente non possiamo addossare a Dio quelli che invece sono i risultati di una gestione ribelle dell'umanità.

Per questo, è vero che non cade a terra un passero senza che Dio lo permetta, (lo ha detto Gesù) ma non gradisce che tanti poveri e deboli esseri vengano uccisi da una libera scelta dell'uomo.
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11/02/2013 16:14
 
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ma non gradisce che tanti poveri e deboli esseri vengano uccisi da una libera scelta dell'uomo. [SM=g7372] [SM=g7372]
11/02/2013 16:21
 
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E naturalmente non possiamo addossare a Dio quelli che invece sono i risultati di una gestione ribelle dell'umanità.
Questo è vero, verissimo, l'umanità non sta seguendo una buona strada, e questo non è certo colpa di Dio.
Una persona che muore in un incidente? bhe secondo me c'è un motivo perchè un ubriaco investe proprio quella persona, forse per Dio, anche se la persona è giovane , ha scelto che concludesse la sua vita terrena, ma non sapremo mai una risposta certa, certo si può evitare di guidare ubriachi!, e questo è tutto!
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11/02/2013 16:26
 
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bhe secondo me c'è un motivo perchè un ubriaco investe proprio quella persona
certo che c'è: l'ubriaco a contravvenuto alle regole del codoice civile e stradale, non un caso, e la persona era in quel luogo perchè stava andando da qualche parte e correttamente ha attraversato sulle strisce, non un caso.

errori dell'umanità? forse. ma cominciamo a guardare i nostri comportamenti e a correggere prima quelli e poi vedremo che anche gli errori dell' "umanità" saranno più lievi
11/02/2013 16:36
 
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Gli errori dell'umanità esistono , e si devono evitare, ricordiamoci l'uomo sbaglia sempre, tutto sta lasciarsi abbracciare da Dio
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11/02/2013 17:05
 
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l'errore è sempre singolo, poi grava su molti e si propaga per a da molti
una guerra, ad esempio non nasce inizialmente dai molti, ma da un singolo o dei singoli che prendono delle decisoni e coinvolgono alrti, volenti o non volenti
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11/02/2013 18:24
 
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Noi cattolici, distinguiamo negli eventi che accadono una causa prima che è sempre riferita a Dio, e una causa seconda che può essere imputabile agli uomini, agli angeli, compreso quelli cattivi, o ad altre cause accidentali spesso dovuti comunque ad incuria umana (vedi ad esempio una casa che crolla perchè non costruita bene)

La causa prima è Dio perchè se Lui non avesse fatto ogni particella di questo universo, compreso noi uomini, nulla potrebbe accadere.
Le cause seconde sono quelle che si esplicano attraverso il concomitante concorso di azioni prossime o remote di tutti gli esseri e delle parti del creato soggette a mutamento.
In questo secondo caso non è necessario un intervento continuo di Dio, anche se Dio, nella sua Sovranità può, se e quando vuole, interferire con l'esplicarsi delle leggi naturali di cui Egli è l'Autore. Se però Egli interviene per modificare tali leggi, dobbiamo parlare di MIRACOLO. Cosa che ordinariamente invece Egli non fa ma lascia che le leggi naturali abbiano il loro corso.
Perciò se uno guida ubriaco a folle velocità è molto probabile cheinvesta qualcuno o vada fuori strada per un concorso di situazioni naturali, non imputabili a Dio, pur essendo Egli la causa prima.
Possiamo obiettare che Dio sapeva che quell'ubriaco andava a schiantarsi e che quindi che in sostanza lo ha voluto Lui. Noi cattolici rispondiamo che Dio preconosce anche le cause seconde, ma non le predetermina e quindi non ne è responsabile.

Mi piacerebbe però avere un cenno di riscontro anche da Perdonato, visto che è stato Lui ad aprire questo topic.
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11/02/2013 18:39
 
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Mi piacerebbe però avere un cenno di riscontro anche da Perdonato, visto che è stato Lui ad aprire questo topic.

Giusto piacerebbe anche a me.
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12/02/2013 11:11
 
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Ovviamente le affermazioni della meditazione non volevano essere così restrittive. Il significato va preso considerando il fatto che molti attribuiscono questi eventi al caso, alla fortuna o alla sfortuna... ma così facendo escludono Dio dalla propria vita. E' vero che Dio permette determinate cose e a volte gli uomini fanno cose che Dio non vorrebbe, ma attribuire ogni cosa al caso vuol dire non credere che Dio abbia un progetto per la propria vita. Posso ad esempio pagare le conseguenze di un mio peccato, ma, credere che queste conseguenze siano semplicemente una casualità che si è abbattuta sulla mia vita non è la stessa cosa che credere che Dio possa aver permesso di farmi passare attraverso determinate situazioni per portarmi al pentimento, al ravvedimento o per altri scopi... magri al momento non ce ne rendiamo conto, ma io credo ad esempio che se Pietro non avesse rinnegato per 3 volte il Signore non avrebbe sperimentato poi quel pianto di pentimento che lo ha portato al ravvedimento... Dio lo sapeva.
[Modificato da Perdonato 12/02/2013 11:12]
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12/02/2013 12:22
 
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Dio lo sapeva.
appunto non era un caso ma una condizione in linea con l'indole irruenta e battagliera di Pietro, lo sapeva che si sarebbe comportsto così, come lo sapeva di Giuda
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12/02/2013 12:58
 
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Sapeva che si sarebbe comportato così... ma sapeva anche che questa esperienza lo avrebbe portato al ravvedimento. Da la in poi c'è un bel cambiamento nella vita di Pietro. Io credo che Dio avesse un piano per Pietro, non era il frutto del caso.
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12/02/2013 13:10
 
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[SM=g3228775]
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12/02/2013 13:39
 
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Perdonato, 12/02/2013 11:11:

Ovviamente le affermazioni della meditazione non volevano essere così restrittive. Il significato va preso considerando il fatto che molti attribuiscono questi eventi al caso, alla fortuna o alla sfortuna... ma così facendo escludono Dio dalla propria vita. E' vero che Dio permette determinate cose e a volte gli uomini fanno cose che Dio non vorrebbe, ma attribuire ogni cosa al caso vuol dire non credere che Dio abbia un progetto per la propria vita. Posso ad esempio pagare le conseguenze di un mio peccato, ma, credere che queste conseguenze siano semplicemente una casualità che si è abbattuta sulla mia vita non è la stessa cosa che credere che Dio possa aver permesso di farmi passare attraverso determinate situazioni per portarmi al pentimento, al ravvedimento o per altri scopi... magri al momento non ce ne rendiamo conto, ma io credo ad esempio che se Pietro non avesse rinnegato per 3 volte il Signore non avrebbe sperimentato poi quel pianto di pentimento che lo ha portato al ravvedimento... Dio lo sapeva.



Si, questa precisazione permette di inquadrare meglio l'argomento del topic.
Possiamo condividere pertanto l'argomento. Non avevo dubbi.
Anche se in passato i cosiddetti riformatori ebbero su questa questione dei pareri discutibili (come ad esempio il "servo arbitrio" di Lutero) [SM=g3228779] , che però non vale la pena di rivangare in questa sede.
Ci basta essere noi convinti che Dio non è responsabile del male che facciamo noi ma che segue provvidenzialmente le vicende umane in modo da far concorrere tutte le cose al bene di coloro che Lo amano. [SM=g7430]
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12/02/2013 13:47
 
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[SM=g3228775]
12/02/2013 15:23
 
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Niente è frutto del caso, certe volte nemmeno le azioni umane Dio non gioca a dadi
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14/02/2013 11:40
 
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amen! [SM=g7348]
14/02/2013 13:32
 
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Ma non che le azioni umane siano tutte giostrate da Dio, sennò quale sarebbe la nostra libertà, solo alcune possono esserlo, sempre per volere di Dio
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