“Ogni tralcio che in me non dà frutto, Egli lo toglie via” (Giovanni 15:1, 2)
IL FRUTTO È IL FINE
Ogni tralcio che è in me. Certamente non basta essere in Lui. Il fatto di essere in Cristo non può ridursi a una mera professione di fede o a un’ortodossa religiosità. È necessariamente molto più dell’espressione di una vita morale. Il privilegio e la posizione non ci esimono dalla necessità di portare buoni risultati, anzi, essi ne costituiscono l’obbligo imprescindibile. Che cosa succede al tralcio che non dà frutto? “Ogni tralcio che in me non dà frutto, Egli lo toglie via: e ogni tralcio che dà frutto, lo rimonda affinché ne dia di più ... Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e v’ho costituiti perché andiate, e portiate frutto”. Per Lui, per noi e per gli altri, il frutto è il fine e la prova dell’autenticità della nostra vita. Se non c’è frutto, siamo di fronte a un fallimento. Il campo ha questo scopo: per questo è custodito, annaffiato e concimato. Il contadino lavora e si affatica in vista di un obiettivo ben preciso. A questo scopo si succedono le stagioni. Per questo motivo tutte le funzioni di una pianta vengono coinvolte: le radici affondano nella terra, le foglie assorbono la rugiada, la linfa circola incessantemente, fino a quando appaiono i germogli e i fiori. Se non c’è frutto, tutto è stato un fallimento. Lasciamo che questa verità penetri profondamente nel nostro cuore. Perché siamo qui? Siamo stati creati a immagine di Dio, dotati di ragione, resi capaci di amare, destinati all’immortalità, “coronati di gloria e onore”: non siamo venuti al mondo soltanto per guadagnare lo stipendio, mangiare, dormire e poi, alla fine di tutto, svanire per sempre. Siamo qui con lo scopo di portare frutto per il Signore. Per questo motivo siamo circondati di privilegi, piantati nel giardino del Signore, con la rugiada della Sua benedizione e la luce del Suo volto. Se non portiamo frutto, allora tutto è privo di senso. Renderemmo la croce di Cristo priva di qualsiasi effetto. Il Vignaiolo viene a cercare il frutto. Se in noi non ne trova, l’amore di Dio Padre resta privo di risultati, l’agonia del Salvatore è resa vana, l’opera dello Spirito Santo non ha avuto alcun riscontro in noi, tutte le preziose promesse, i privilegi e le opportunità ci sono stati offerti da Dio inutilmente. Tutto questo è stato messo a nostra disposizione, eppure non c’è stato frutto: la nostra vita, allora, sarà un completo e terribile fallimento.