|
16/01/2013 21:40 | |
Al termine delle catechesi e dei saluti nelle varie lingue, Benedetto XVI ha ricordato l’inizio, venerdì prossimo, della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani con questa esortazione:
“Invito tutti a pregare, chiedendo con insistenza a Dio il grande dono dell’unità tra tutti i discepoli del Signore. La forza inesauribile dello Spirito Santo ci stimoli ad un impegno sincero di ricerca dell'unità, perché possiamo professare tutti insieme che Gesù è il Salvatore del mondo”.
la risposta
Sia ben chiaro quindi: fino a quando il papa dei Cattolici romani e i suoi vescovi e tutti i loro seguaci si mostreranno sordi alla voce del Signore nostro Gesù Cristo rifiutando di convertirsi dai loro idoli al Signore e rifiutando di riconoscere nella sola Scrittura la sola ed unica regola di fede mettendo al bando la loro perversa tradizione secolare non ci potrà essere nessuna comunione tra di noi e loro, come non ci può essere comunione tra uno che adora Dio e uno che adora Satana. No, della loro amicizia non ci importa nulla, della loro cosiddetta comunione neppure, di dialogare con i sordi neppure, perché sappiamo bene che per ottenere queste cose bisogna accondiscendere in qualche cosa ad essa, bisogna attenersi alle sue direttive! Con questo vogliamo dire che noi facciamo benissimo a meno dell’amicizia e dell’apparente e falsa comunione che ci offrono i Cattolici romani, |