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IL BATTESIMO DEI BAMBINI

Ultimo Aggiornamento: 09/11/2018 11:05
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10/01/2013 19:38
 
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Da quanto sopra mi è lecito concludere che il testo di Giovanni 3,5 faccia riferimento all’elemento naturale dell’acqua, come segno efficace della grazia battesimale, attraverso cui viene donato lo Spirito all’umanità .

L’interpretazione spirituale non può prescindere a mio parere dall’elemento naturale, scelto espressamente da Cristo per comunicarci la Sua Grazia. Lo stesso problema lo avevamo incontrato quando abbiamo affrontato l’interpretazione di Gv 6,63, se ricordi.

Le parole di Gesù riportate da Giovanni hanno una valenza universale. Condizione essenziale per entrare nel regno di Dio, per ottenere la salvezza operata da Cristo, è la rinascita alla vita di figli adottivi di Dio, che si ottiene col battesimo . Perciò san Paolo chiama il battesimo "un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo" (Tito 3,5; cf Romani 6,4; Efesini 5,26).

Su base biblica possiamo dunque concludere che i bambini non possono essere esclusi da questo lavacro universale di rigenerazione.

Che anche l'Apostolo Paolo fosse convinto della necessità assoluta e universale del battesimo appare chiaro dal fatto che egli paragona il battesimo cristiano alla circoncisione, anche se il battesimo supera di molto in quanto ad efficacia salvifica l'antico rito giudaico: Scrive l'apostolo:

"In lui (Cristo) voi siete stati anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo. Con lui (Cristo) infatti siete stati sepolti insieme nel battesimo, in lui anche siete stati risuscitati per la fede nella potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti" (Colossesi 2,11-12).

Non solo gli adulti che si aggregavano al popolo ebraico (i proseliti), ma anche i neonati ebrei erano sottoposti al rito della circoncisione dopo appena otto giorni dalla nascita (cf. Luca 2,2 1). Se il parallelo fatto dall'Apostolo tra circoncisione e battesimo non è vanificato, ne segue che i bambini possono e devono ricevere il beneficio della vera circoncisione, ossia del battesimo, che li aggrega all'Israele di Dio (cf. Galati 6,16).

Chi crederà ... (Marco 16,16)

- Contro la dottrina e la prassi della Chiesa Cattolica di battezzare i bambini alcune confessioni non cattoliche (Lutero non solo ammetteva il battesimo dei bambini ma difese tale pratica, dal momento che sostenere la libera decisione da adulti avrebbe significato entrare in contraddizione col suo sistema di pensiero che toglieva all'uomo ogni iniziativa all'opera della Grazia che egli assegnava unicamente a Dio) obiettano le parole di Gesù in san Marco 16,16:

a) Certo, per ricevere il battesimo da adulti è necessaria la fede, ossia l'adesione libera e cosciente al Vangelo. La Chiesa Cattolica esige sempre questa condizione prima di amministrare il battesimo a una persona adulta.

Affinchè un adulto possa essere battezzato, è necessario che abbia manifestato la volontà di ricevere il battesimo, sia sufficientemente istruito nelle verità di fede e sui doveri cristiani e sia provato nella vita cristiana per mezzo del catecumenato; sia anche esortato a pentirsi dei propri peccati".

b) Anche per il battesimo dei bambini la Chiesa Cattolica esige un'analoga condizione. Analoga nel senso che il bambino non può fare direttamente una scelta di fede; ma la può fare indirettamente tramite i suoi genitori o chi ne fa legittimamente le veci che si impegna ad accompagnarlo nella vita di fede.

- che vi sia la fondata speranza che sarà educato nella religione cattolica; se tale speranza manca del tutto, il battesimo venga differito, secondo le disposizioni dei diritto particolare, dandone ragione ai genitori".

c) Possiamo perciò parlare di un diritto-dovere dei genitori, specie del padre, a far battezzare i bambini alle dovute condizioni. Questo diritto-dovere è giustificato dalla Bibbia: è un diritto biblico.

E' normale che poi una volta acquisita la facoltà di scegliere, sarà la persona a decidere se accogliere o respingere la fede attraverso la quale egli è stato accompagnato, se rimanere o non rimanere nel seno del popolo di Cristo nel quale egli ha ricevuto il battesimo.

troviamo dunque come parallelo di questo, l'ordine dato da Dio ad Abramo relativo alla circoncisione dei neonati:

"Disse Dio ad Abramo: Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la discendenza dopo di te di generazione in generazione. Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra voi ogni maschio" (Genesi 17,9-10).

E ancora:

"L'ottavo giorno si circonciderà il bambino" (Levitico 12,3; cf. Luca 1,59; 2,21).

E' chiaro che il bambino non era capace di esprimere la sua volontà, di decidere da sè se rispettare l'alleanza o seguire altre vie.Eppure Dio impone l'obbligo ai genitori di circonciderlo, di introdurlo nell'alleanza col Dio di Abramo. Come mai obbliga il suo popolo ad imporre ai figli un’appartenenza che essi non hanno scelta e che potrebbero rifiutare da grandi con le proprie infedeltà ?

Su questa domanda dovremmo interrogarci.

d) Nella Chiesa, che è l'Israele di Dio (Galati 6,16), questo diritto non è stato annullato, come risulta dai testi del NT in cui risulta il battesimo di intere famiglie.

 

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