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Dibattendo su interpretazioni bibliche divergenti

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2013 15:21
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03/01/2013 17:35
 
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Un saluto a tutti! Sono un ragazzo di 25 anni, credente in Cristo Gesù. Sono contento di poter condividere con voi la mia fede, un abbraccio fraterno.
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03/01/2013 18:45
 
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un saluto a te
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03/01/2013 19:09
 
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Grazie!
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03/01/2013 19:50
 
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Perdonato, 03/01/2013 17:35:

Un saluto a tutti! Sono un ragazzo di 25 anni, credente in Cristo Gesù. Sono contento di poter condividere con voi la mia fede, un abbraccio fraterno.



Caro Perdonato
siamo felici di poter condividere con te tutto quello che ci accomuna nel nostro cammino di fede come fratelli "perdonati" dal Signore Gesù.
E' bello sapere che tanti hanno incontrato personalmente Gesù nella propria vita. E che come te hanno fatto l'esperienza della misericordia di Dio.
Il nick che hai scelto, sembra dire proprio questo.
Ci farebbe piacere se vorrai condividere una tua testimonianza, o tutto quello che riterrai opportuno.
Con affetto in Cristo.
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03/01/2013 21:02
 
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Grazie coordinatrice, comunque si... è proprio questo il senso che ha il nik.
Questa è una esperienza che ci accomuna tutti se siamo in Cristo, perché non possiamo essere
in Cristo senza aver ricevuto il Suo perdono divino. Quello che posso dire è che Gesù Cristo
è potente a salvare e liberare. Lo ringrazio per essere entrato nella mia vita e averla resa
nuova. Solo Gesù poteva pagare quel debito insoluto e solo Lui può liberare dai vizi e le
catene...
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03/01/2013 21:13
 
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Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna (Gv 3, 16)

Innanzitutto l'amore di Dio

Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. (Gv 3, 17)

poi l'amore di Dio


altro che pagare un debito

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03/01/2013 21:17
 
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Perdonato posso farti una domanda) (alla quale sei libero di non rispondere)

Sei cattolico?
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03/01/2013 22:29
 
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Carissimo, no... non sono cattolico.
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03/01/2013 22:34
 
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grazie
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04/01/2013 12:17
 
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E che come te hanno fatto l'esperienza della misericordia di Dio.
Il nick che hai scelto, sembra dire proprio questo.
Cosa ha attestato questo? Cosa ti dice che sei Perdonato?
04/01/2013 14:05
 
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Tutti siamo perdonati se chiediamo perdono a Dio, e decidiamo di essere tra le sue braccia tramite la nostra santa chiesa,ricordate che Dio col pentimento perdona tutto ricordate cosa disse Gesù al paralitico va ti sono rimessi i tuoi peccati, tutti possiamo essere perdonati se ci pentiamo col cuore e vogliamo riabbracciare nostro signore
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04/01/2013 14:20
 
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ma c'è differenza dal pensare di esserlo ed esserlo veramente attraverso un'azione sacra che è il sacramento
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04/01/2013 14:45
 
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In effetti per noi cattolici è fondamentale il sacramento della confessione per avere la certezza della remissione dei peccati, a condizione che ci sia il sincero pentimento e che ci sia almeno l' intenzione di non ripetere il peccato.
Noi infatti ci basiamo su quanto promesso da Cristo agli apostoli:
"a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, a chi li non li rimetterete resteranno non rimessi." oppure ""cio che avrai legato/ sciolto in terra sarà legato/sciolto in cielo.

Va comunque ricordato, che noi siamo legati al sacramento, e quindi dobbiamo ottemperare ad ottenere la grazia per la via ordinaria stabilita da Dio, ma Dio non è legato al sacramento e quindi può rimettere se vuole, le colpe anche in altre circostanze; ad esempio quando il penitente, per motivi indipendenti da lui, non ha la possibilità di confessarsi.
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04/01/2013 14:57
 
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Va comunque ricordato, che noi siamo legati al sacramento, e quindi dobbiamo ottemperare ad ottenere la grazia per la via ordinaria stabilita da Dio, ma Dio non è legato al sacramento e quindi può rimettere se vuole, le colpe anche in altre circostanze; ad esempio quando il penitente, per motivi indipendenti da lui, non ha la possibilità di confessarsi.

Certo se non ne ha la possibilità, non non lo ritiene necessario e dunque posso farne a meno, basta che lo senta nel mio cuore, ma deve comunque essere confermato, specie nei peccati mortali, qualora ce ne sia la possibilità.

Ma io ponevo l'accento sulla differenza fra il sentirsi perdonato e l'esserlo attraverso una azione che ratifica questo, fermo restando il fatto che senza pentimento e proposito l'azione è superflua.

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04/01/2013 19:12
 
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Ulisseitaca, la risposta è: FEDE. Nella lettera agli Ebrei capitolo 11 versetto 3 si legge: "Per fede comprendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio...". Questo fatto non dipende ne dai tuoi sentimenti ne tanto meno da un'azione che ratifica questo. Tu sai che le cose stanno così perché la Sua parola dice: "Nel principio Dio creò i cieli e la terra..." Io so di essere stato perdonato da Dio perché la Sua Parola me lo dice. A me sono stati rimessi tutti i vecchi peccati mediante la sola fede in Cristo Gesù... si, per aver soltanto creduto nel nome del Figliuolo di Dio. Non sono affatto un presuntuosi nel fare questa affermazione perché il Signore Gesù stesso ha attestato che la remissione dei peccati si ottiene credendo in lui quando disse a Saulo: "Ai quali (ai Gentili) io ti mando per aprir loro gli occhi, onde si convertano dalle tenebre alla luce e dalla potestà di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, la remissione dei peccati e la loro parte d’eredità fra i santificati" (Atti 26:18). Ed oltre a Gesù lo ha attestato in maniera inequivocabile anche l’apostolo Pietro quando disse a casa di Cornelio: "Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remissione de’ peccati mediante il suo nome" (Atti 10:43). In virtù del suo perdono, lo Spirito Santo mi ha dato anche la certezza della salvezza.
Tu sei così sicuro di aver ricevuto il perdono dei peccati perché un uomo ha dichiarato l'assoluzione su di te? C'è, questa ratificazione di cui parli da pace alla tua coscienza? Quando il prete dice, ti assolvo nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito, tu hai la certezza di essere stato perdonato da Dio?
[Modificato da Perdonato 04/01/2013 19:14]
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04/01/2013 19:34
 
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Si la sua parola dice che ci sono stati perdonati i pecacti dovuti alla nostra natura e apaprtenenza al genere umano, ma quelli commessi nel tempo, quelli che contrastano coi comandamenti e col comandamento dell'amore, o credi di essere così perfetto che dal momento in cui hai accettato il perdono del Signore, perchè perchè sia efficace bisogna accettarlo, redi di essere esente dal commetterli?

All'udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Che cosa dobbiamo fare, fratelli?". E Pietro disse loro: "Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo (At 2, 12-13)

e dunque col battesimo si riceve il perdono dei peccati

Detto questo, soffiò e disse loro: "Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati". (Gv 20, 22-23)

Ma da anche agli apostoli e ai discepoli, per il potere dello Spirito santo, di rimettere i peccati, e non venirmi a dire che si è limitato a darlo solo ai presenti, altrimenti alla loro morte non sarrebbe più stato possibile esercitare questo mandato
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04/01/2013 19:39
 
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Tu sei così sicuro di aver ricevuto il perdono dei peccati perché un uomo ha dichiarato l'assoluzione su di te? C'è, questa ratificazione di cui parli da pace alla tua coscienza? Quando il prete dice, ti assolvo nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito, tu hai la certezza di essere stato perdonato da Dio?

Certo perchè non lo dice da se ma mediante il ministero della Chiesa nel nome della Trinita, attraverso il perdono del Padre che ha riconciliato a se il mondo nella morte e risurrezzione del Figlio avendo effuso lo spirito per la remissione dei pecacti

Dio, Padre di misericordia,
che ha riconciliato a sé il mondo
nella morte e risurrezione del suo Figlio,
e ha effuso lo Spirito Santo
per la remissione dei peccati,
ti conceda, mediante il ministero della Chiesa,
il perdono e la pace.

E io ti assolvo dai tuoi peccati
nel + nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo.
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04/01/2013 19:43
 
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Poi se c'è qualcuno che mi conferma quello che io spero accada sono più sicuro altrimenti mi resta il dubbio che sia solo illusione, visto che non ho nessun previlegio di parlare direttamente con Dio e dunque ricevere da lui la conferma delle mie speranze
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04/01/2013 19:55
 
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Si la sua parola dice che ci sono stati perdonati i pecacti dovuti alla nostra natura e apaprtenenza al genere umano, ma quelli commessi nel tempo, quelli che contrastano coi comandamenti e col comandamento dell'amore, o credi di essere così perfetto che dal momento in cui hai accettato il perdono del Signore, perchè perchè sia efficace bisogna accettarlo, redi di essere esente dal commetterli?



Carissimo, non facciamo confusione. Non sto dicendo di essere perfetto, perché il perfetto è uno solo: Gesù Cristo. So benissimo di essere un peccatore e di aver trasgredito alla legge di Dio, non sto certamente coprendo i miei errori, ammetto solamente di essere un peccatore, ma soprattutto... un peccatore SALVATO PER GRAZIA. Proprio perché riconosco di essere stato salvato per grazia non mi reputo presuntuoso e ho la certezza di esserlo per la fede in Cristo. Se dipendesse da me non potrei mai raggiungere questa consapevolezza e soprattutto non sarei umile nel pretendere di essere salvato per mezzo della MIA giustizia. In Cristo abbiamo il perdono di TUTTI i peccati, passati, presenti e futuri... quelli che noi stessi abbiamo commesso, non abbiamo la remissione dei peccati che qualcun'altro ha commesso! Se hai ricevuto la salvezza per grazia non è che a ogni peccato che commetti perdi la grazia e la riprendi... Ogni volta che hai trasgredito a un comando dei tuoi genitori sicuramente hai ricevuto una riprensione da parte loro per il tuo bene e la tua correzione ma non è che hai smesso di essere loro figlio...


All'udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: "Che cosa dobbiamo fare, fratelli?". E Pietro disse loro: "Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo (At 2, 12-13)

e dunque col battesimo si riceve il perdono dei peccati



Infatti, Pietro disse che prima dovevano convertirsi e poi battezzarsi... si presuppone che una persona convertita già sia salvata! Questa era la procedura che seguivano gli apostoli quando predicavano il vangelo... prima predicavano la parola, poi quando le persone accettavano questa parola e si convertivano venivano battezzate. Se la salvezza dipendesse dal battesimo non sarebbe più per grazia ma per opere. Gesù e gli apostoli si sarebbero contraddetti insieme all'intera Scrittura.

Detto questo, soffiò e disse loro: "Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati". (Gv 20, 22-23)

Ma da anche agli apostoli e ai discepoli, per il potere dello Spirito santo, di rimettere i peccati, e non venirmi a dire che si è limitato a darlo solo ai presenti, altrimenti alla loro morte non sarrebbe più stato possibile esercitare questo mandato

Se Cristo con quelle parole avesse istituito questo sacramento della confessione così come lo intendi tu dovrebbero esserci a tale proposito delle conferme ben precise sia negli Atti degli apostoli che nelle epistole degli apostoli tenendo presente anche il fatto che esso è reputato indispensabile per conseguire la salvezza perché tramite esso vengono rimessi i peccati "mortali" commessi dopo il battesimo. Bisogna dire però che in tutti questi scritti del Nuovo Testamento non c’è nessuna traccia di questo cosiddetto sacramento amministrato dagli apostoli ai credenti. Difatti non una volta, dico nemmeno una volta, si trova che gli apostoli richiesero che i credenti si andassero a confessare da loro per ottenere la remissione dei loro peccati. A te risulta diversamente?
[Modificato da Perdonato 04/01/2013 19:55]
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04/01/2013 20:00
 
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non l'hanno chiesto gli apostoli lo ha detto Gesù stesso: a chi rimetterete i peccati saranno rimessi
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04/01/2013 20:11
 
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Non esiste nessuna azione, sacra o meno, che può essere confermata nella sua validità se non per mezzo di qualcuno o qualcosa, di autorità che lo confermi.

Io non posso pensare di aver ricevuto qualcosa senza che ci sia un qualcosa di evidente che lo confermi.

Se ad esempio il rettore dell'università mi dicesse, vai tranquillo sei laureato e non mi desse in mano alcun documento potrei pensare di esserlo?
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04/01/2013 20:20
 
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Carissimo comprendo la tua perplessità ma nel campo della fede non funziona allo stesso modo. Se potessimo avere la ratificazione da parte di qualcuno che ci stringe la mano e ci dice "congratulazioni lei è stato salvato" "lei è stato perdonato" non sarebbe più per fede. Chi è più autorevole della Parola di Dio? La Sua Parola dice che se confessi a Dio i tuoi peccati e ti ravvedi ricevi il perdono per mezzo di Cristo. Se per fede accetti la grazia che ti è stata fatta in Cristo Gesù e credi alla morte e resurrezione di Cristo per la tua giustificazione sei salvato. Insomma, se lo dice Dio posso fidarmi! Se non lo credessi lo farei bugiardo! Un uomo o un rito può darti la stessa certezza? Il prete come fa a dichiararti perdonato a nome di Dio? Conosce il tuo cuore?
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04/01/2013 20:33
 
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La Sua Parola dice che se confessi a Dio i tuoi peccati e ti ravvedi ricevi il perdono per mezzo di Cristo?
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04/01/2013 20:49
 
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Innanzi tutto bisogna capire che la salvezza dell'anima nostra è un dono di Dio. Alla salvezza si giunge attraverso la conversione che inizia con il ravvedimento. L’esperienza del ravvedimento è sempre una conseguenza di una rivelazione personale da parte di Dio alla Sua creatura attraverso l’azione dello Spirito Santo.

Un esempio di ravvedimento lo leggiamo nella parabola del figlio prodigo nel Vangelo di Luca (15:11-32), dove si racconta di un giovane che chiede al ricco padre la parte dei beni che gli spetta, va via di casa, sperpera tutto nel modo peggiore, fino a trovarsi senza un soldo, senza amici ma con tanta sporcizia addosso. Ad un certo punto si ferma, riflette sulla sua drammatica situazione, rientra in sé, capisce di aver sbagliato (con la mente), si pente (con il cuore), fa dietro-front rispetto a quella vita (con la volontà), torna alla casa del padre, gli confessa il proprio errore e gli chiede perdono. E il padre lo abbraccia, lo riprende in casa come quel figlio “che era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”, gli dona una nuova dignità.

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04/01/2013 21:01
 
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e allora perchè avrebbe dato il mandato agli apostoli di rimettere i peccati?
certo non per loro autorità e potere ma per la forza dello Spirito Santo
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04/01/2013 21:11
 
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E io ti richiedo, perché non c'è nessuna conferma precisa di questo negli Atti degli Apostoli o nelle epistole degli Apostoli? Visto che esso è reputato indispensabile per conseguire la salvezza perché tramite esso vengono rimessi i peccati "mortali" commessi dopo il battesimo.

Una chiara conferma che gli apostoli non richiedevano ai credenti di andarsi a confessare da loro per ottenere la remissione dei loro peccati e quindi che essi non avevano quell'autorità di riconciliare i credenti con Dio (che invece alcuni pretendono di avere) l’abbiamo nel caso di Simone, negli Atti degli apostoli. Luca dice che "Simone credette anch'egli; ed essendo stato battezzato, stava sempre con Filippo..." (Atti 8:13), quindi era diventato anche lui un credente. Ma quando gli apostoli Pietro e Giovanni vennero a Samaria a pregare per i credenti affinché ricevessero lo Spirito Santo avvenne che egli "vedendo che per l’imposizione delle mani degli apostoli era dato lo Spirito Santo, offerse loro del danaro, dicendo: Date anche a me questa potestà, che colui al quale io imponga le mani riceva lo Spirito Santo" (Atti 8:18,19). Ecco dunque un credente che dopo il battesimo cade in un peccato (secondo la teologia cattolica un peccato ‘mortale’ perché simonia e quindi egli aveva l’obbligo di confessarsi agli apostoli per ottenerne la remissione), quindi, dato che Pietro e Giovanni erano là, quello che ci si aspetterebbe è che essi gli dicano di pentirsi e di venire a confessarsi da loro. Ma non avviene nulla di tutto ciò perché Pietro gli dice: "Ravvediti dunque di questa tua malvagità; e prega il Signore affinché, se è possibile, ti sia perdonato il pensiero del tuo cuore.." (Atti 8:22). Perché questo?
[Modificato da Perdonato 04/01/2013 21:14]
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04/01/2013 21:19
 
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Metti in dubbio la parola di Gesù perchè non vi è risscontro negli atti e nelle lettere?

Comunque se io commettessi un peccato contro mia madre o mio padre e volessi sapere se mi hanno perdonato vorrei avere la certezza tramita la loro diretta dichiarazione o qualora non fosse possibile che me lo dichiarino diorettamente di qualcuno che in loro vece me la dia
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04/01/2013 21:48
 
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Hai detto benissimo, se peccassi contro i tuoi genitori e chiedessi perdono a loro vorresti che siano loro stessi ad accordartelo. Questa è la stessa cosa che credevano gli apostoli! Come tu chiederesti scusa direttamente ai tuoi genitori e ti aspettassi il perdono da parte loro così è con Dio! Che la confessione dei peccati i credenti la dovevano fare direttamente a Dio ai giorni degli apostoli mentre loro erano in vita lo si deduce chiaramente anche dall'epistola di Giovanni, proprio uno degli apostoli a cui tra l'altro Gesù disse: "A chi rimetterete i peccati, saranno rimessi" (Giov. 20:23). Nella sua prima epistola egli afferma: "Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità" (1 Giov. 1:9). Ma a chi li dovevano confessare quei peccati? A Dio certamente, perché egli dice che se essi (quindi lui si includeva) li confessavano a Dio egli nella sua fedeltà e giustizia glieli avrebbe rimessi e li avrebbe purificati da ogni iniquità. Non può essere altrimenti perché Giovanni sapeva che Gesù aveva loro detto che quando pregavano dovevano dire: "Padre nostro che sei nei cieli... rimettici i nostri debiti" (Matt. 6:9,12) e quindi si dovevano rivolgere direttamente a Dio. Più avanti Giovanni afferma: "Figliuoletti miei, io vi scrivo queste cose affinché non pecchiate; e se alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo, il giusto; ed egli è la propiziazione per i nostri peccati..." (1 Giov. 2:1,2): come puoi vedere, egli non disse: ‘Se qualcuno ha peccato avete gli apostoli del Signore, o gli anziani delegati da loro a rimettere i peccati’ no, ma "noi abbiamo un avvocato presso il Padre, cioè Gesù Cristo". Questo significa che Giovanni credeva che quand’anche un credente avesse peccato egli avrebbe trovato perdono presso Dio Padre andando direttamente a lui nel nome del suo Figliuolo.
[Modificato da Perdonato 04/01/2013 21:49]
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04/01/2013 21:56
 
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Ma certo che i peccati vanno confessati a Dio, il sacerdote è solo orecchio e voce

Ma perchè poi i pecati potevano rimetterli solo gli apostoli e solo quando erano in vita e morti loro chi avrebbe potuto?

Andate e proclamate il vangelo ad ogni creatura, se fosse rivolta solo ed esclusivamente agli apostoli per il tempo della loro vita cosa ci serve evangelizzare e proclasmare il nome di Gesù?

Finita la vita degli apostoli è finita la possibilità della grazia
04/01/2013 22:01
 
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Non confondiamo le cose a nessuno ha dato il potere personale di rimettere i pecacti per atto della propria persona ma con il potere dello spirito, cioè dello stesso Dio ha dato il ministero di farsi voce e suggello di questo perdono
Dunque non è il sacerdote che perdona ma Dio stesso, ma la sua voce è conferma di questo perdono

Dio, Padre di misericordia,che ha riconciliato a sé il mondo
nella morte e risurrezione del suo Figlio,
e ha effuso lo Spirito Santo
per la remissione dei peccati,
ti conceda, mediante il ministero della Chiesa,
il perdono e la pace.

E io ti assolvo dai tuoi peccati
nel + nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo. (cioè per mezzo della sua persona)
[Modificato da ulisseitaca 04/01/2013 22:03]
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