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CORSO BIBLICO SUI SALMI

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2012 17:45
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17/11/2012 16:43
 
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ESEGESI

 

L'orgoglio

Questo verso delinea la tentazione dell'orgoglio che è antitesi della fiducia.

La persona orgogliosa pensa di bastare a sé stessa, crede che senza di lei il mondo . si fermi. L'orgoglio è quel difetto che ci porta a guardare le persone e le situazioni dall'alto in basso (perché noi ci riteniamo i più bravi) e a guardare in alto con invidia e con desiderio il superamento. Tale atteggiamento crea frustrazione e porta al peccato (Adamo ed Eva).

Di solito chi è eccessivamente orgoglioso è anche profondamente invidioso delle fortune degli altri e ritiene di aver sempre ragione.

L'orgoglio può però anche essere positivo, se nella giusta misura.

lnfatti, se I'uomo non avesse coltivato : il desiderio di superamento non avremmo avuto il

progresso.

 

L'umiltà

L'umiltà vera non consiste nel ritenersi inferiori a tutti (come I'umiltà pelosa" o il "masochismo" suggerirebbero), ma nel riconoscere che le nostre doti sono doni che Dio ci ha dato perché siano messe al servizio della Chiesa.

Sono umile se riconosco che ciò che possiedo viene dal Signore.

Teniamo presente che non sempre nella Chiesa c'è stata una corretta visione dell'umiltà, la quale è la consapevolezza di essere un niente, ma un niente grandioso.

La vera umiltà è cantata nel "Magnificat".

Il v. 1 ci presenta I'orgoglioso non solo in un rapporto verticale (alzare lo sguardo con superbia ma anche orizzontale (camminare in mezzo a "Gadól", "grandezza di Dio", e a "nifla'ot", "miracoli dell'Esodo"):L'orgoglioso si ritiene grande come Dio, capace di compiere i suoi stessi miracoli. L'uomo, che si sente potente come Javhe ha perso il senso delle cose e manca completamente di umiltà.

Ricapitolando: il superbo, I'orgoglioso è colui che vuole raggiungere le stesse mete di Dio. Ecco Adamo ed Eva, ecco il peccato originale ( "... e diventereste come Dio ... ").

nel v.2 al cammino dell'orgoglioso si contrappone visione di quiete e di beatitudine e, I'immagine normalissima di una mamma con il suo bambino in braccio.

Per I'orgoglioso la vita non si presenta facile perché é difficile restare sempre sul gradino più alto, mentre la vita del credente che si fida del Signore scorre nella quiete e nella serenità.

Molti interpreti vedono il bimbo come il lattante che, saziatosi del latte della madre, dorme tranquillo.

Si tratta, invece, di un bambino di almeno tre anni (a questa età terminava in Oriente. lo svezzamento) che non ha più bisogno del latte materno.

Ecco perché in questo salmo non si chiede nulla e non si ringrazia. La beatitudine di questo bimbo deriva semplicemente dal fatto che !a mamma c'è. Allo stesso modo la nostra beatitudine trae origine dalla constatazione che Dio esiste.

Questo è l'amore di Dio ( I'Agàpe) che ama perché ama, che trova in sé stesso la sua ragione di esistere. Che cose grandi ci propone il Signore!

Dio dilata moltissimo la nostra anima per consentirci di arrivare alla totale fiducia in Lui. Ecco allora il nostro atteggiamento fondamentale: la fiducia in Dio che c'è.

Noi abbiamo una grande missione da compiere, dobbiamo portare questo nostro Signore al mondo d'oggi che non crede più, che - angosciato ed impaurito - non avverte I'esistenza di Dio. E la gente smarrita è disposta ad aggrapparsi a qualunque cosa perché il senso religioso è insito nell'uomo.

Senza Dio resta solo la disperazione.

Noi dobbiamo annunciare con la nostra vita che Dio c'è, anche a Sondrio.

II salmo è chiarissimo: questo atteggiamento interiore del singolo deve diventare (l'atteggiamento di tutta la comunità. E ricordiamoci che abbiamo bisogno anche noi dei non - credenti i quali, a volte, ci danno lezioni di carità e che noi viviamo per dare al. mondo Cristo e non per cospargerci il capo di cenere (non autoflagelliamoci !).

È importante metterci nei confronti del mondo con tanta umiltà, non con orgoglio, e ricordare sempre le parole di Gesù: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo..." (Mt. 28, 19).

v. 3

L'atteggiamento interiore diventa prospettiva corale e liturgica che si celebra, per noi cristiani, in modo particolare nella Messa e nell'Eucarestia.

Qui c'è il ribaltamento delle posizioni : Israele attende il Signore; per noi invece è iI Signore che ci attende.

 

SALMO 131 (130)

 

UN BIMBO IN BRACClO A SUA MADRE:

COSI' È LA MIA ANIMA

 

1 Cantico delle ascensioni. Di Davide.

Jahweh, non si esalta il mio cuore,

non si levano superbi i miei occhi

non cammino verso cose grandi

o per me prodigiose.

 

2 lo, invece, ho I'anima mia distesa e tranquilla:

come un bimbo svezzato in braccio a sua madre,

come un bimbo svezzato è in me I'anima mia.

 

3 Israele, attendi Jahweh,

ora e sempre!

 

 

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Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». At 8,30
 
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