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CITAZIONI E PENSIERI DI SCIENZIATI

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09/12/2012 17:53
 
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Arthur Holly Compton1892, fisico e premio Nobel, cristiano
Premio nobel per la fisica nel 1917.  

  • «Il grande compito che ci è riservato è niente meno che sviluppare una civiltà in cui gli uomini crescano in vera libertà, per essere degni della loro grande eredità di figli di Dio”
    (da 
    “Zeitschrift für Wissenschaft, Kunst und Literatur”, Stoccarda 1957, 6, p. 613)

 

  • «Per quanto mi riguarda, la fede inizia con una consapevolezza che una intelligenza suprema ha portato l’universo in essere e ha creato l’uomo. Non è difficile per me avere questa fede, perché è incontrovertibile che dove c’è un piano c’è l’intelligenza. L’ordine di svolgimento dell’universo testimonia la verità dell’affermazione più maestosa mai pronunciata: “In principio era Dio”»
    (A. Compton, intervista al “Chicago Daily News”, Magazine Section, 12/4/1936)

 

  • «Dalla più tenera infanzia ho imparato a vedere in Gesù come l’esempio supremo di colui che ama i suoi vicini e che esprime l’amore nelle azioni che contano, che sa che le persone possono trovare la loro anima per perdere se stessi in qualcosa di grande valore, che morirà piuttosto di negare la verità. Quello spirito di Gesù vive così vitale negli uomini di oggi che mi fa sperare che seguendo le sue orme nel mio piccolo, anch’io possa vivere per sempre».
    (citato in M. Johnston, “The Cosmos of Arthur Holly Compton”, Alfred A. Knopf 1967, pag. 372)

 

  • «Per valutare se la religione sia accettabile per la scienza è importante esaminare l’ipotesi di una Intelligenza al lavoro nella natura. La discussione delle prove per un Dio intelligente è antica quanto la filosofia stessa. L’argomento basato sul “design”, anche se banale, non è mai stato confutata in modo adeguato. Al contrario, da quanto sappiamo sempre più sul nostro mondo, la probabilità che tutto sia dato da processi casuali diventa sempre più remota, in modo che pochi, infatti, sono gli uomini di scienza di oggi che difendono un atteggiamento ateo»
    (A.H. Compton, “The Freedom of Man”, Yale University Press 1935, pag. 73)

 

  • «Per me Dio appare in tre aspetti, che sono tutti strettamente correlati. Il primo aspetto di Dio è universalmente riconosciuto ed è attraverso l’amore dei propri simili, in particolare quelli per i quali si ha una responsabilità particolare. Il secondo aspetto di Dio che io riconosco è la base dell’esistenza e della vita e della motivazione, che credo essere come un potere cosciente. Questo potere mi appare come un particolare interesse per le sue creature coscienti che condividono la responsabilità di plasmare la loro parte del mondo. Più in particolare, seguo l’insegnamento di Gesù nel guardare a questo Potere come un padre saggio e amorevole. Questo riconoscimento di una sorta di parentela con il Creatore è per me una questione di vitale importanza. Come figli di Dio, tutti gli uomini sono dotati dal loro Creatore di certi diritti inalienabili e questa “base cristiana” per la dignità dell’uomo è condivisa da tutti coloro che riconoscono la paternità di Dio, anche se non vengono chiamati con il nome di “cristiani”. Il terzo aspetto di Dio che riconosco è quello che si manifesta nella vita dei grandi uomini, il cui loro esempio è Gesù. Il suo insegnamento e l’esempio della sua vita costituiscono la guida più affidabile che ho trovato per modellare le mie azioni. E’ perché io accetto la sua leadership che mi definisco un cristiano»
    (A.H. Compton, “Atomic Quest: A Personal Narrative”, Oxford University Press 1956, pag. 344-347)

 

  • «La scienza ha creato un mondo in cui il cristianesimo è una necessità»
    (citato in H.E. Fosdick, “Dear Mr. Brown: Letters to a Person Perplexed about Religion”, Harper and Brothers Publishers 1961, pag. 16)

 

  • «Credo che nella sua insistenza sul valore intrinseco dei singoli uomini e donne il cristianesimo sia la chiave per la sopravvivenza e una buona vita nel mondo moderno».
    (A.H. Compton, “Atomic Quest: A Personal Narrative”, Oxford University Press 1956, pag. 344)

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