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CITAZIONI E PENSIERI DI SCIENZIATI

Ultimo Aggiornamento: 04/10/2023 21:49
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29/11/2012 15:20
 
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Wernher von Braun1912, ingegnere aerospaziale, cristiano
Fu il primo direttore della Nasa e una delle figure principali nello sviluppo della missilistica. E’ ritenuto il capostipite del programma spaziale americano.

  • «Non si può essere esposti alla legge e l’ordine dell’universo senza giungere alla conclusione che ci deve essere una progettazione e uno scopo dietro a tutto. Più si comprende la complessità dell’universo e più dobbiamo ammirare il progetto inerente su cui si basa [...]. Il metodo scientifico non ci consente di escludere i dati che hanno portato alla conclusione che l’universo, la vita e l’uomo siano basati su un progetto. Essere costretti a credere ad una sola conclusione – che tutto nell’universo è accaduto per caso – sarebbe in contrasto con l’oggettività della scienza stessa. Certo, ci sono quelli che sostengono che l’universo si è evoluto da un processo casuale, ma quale processo casuale potrebbe produrre il cervello di un uomo o il sistema dell’occhio umano? [...]. L’elettrone è materialmente impensabile, eppure è perfettamente conosciuto grazie ai suoi effetti, come l’illuminazione delle nostre città. Quale strana logica rende accettabile da alcuni fisici l’inconcepibile realtà dell’elettrone, mentre li fa rifiutare l’accettazione di un Progettista solo per il fatto che non possono concepirLo? Temo che, anche se in realtà non capiscono cosa sia l’elettrone, sono pronti ad accettarlo perché sono riusciti a riprodurre un modello piuttosto maldestro, ma non saprebbero da dove cominciare per costruire un modello di Dio [...]. La resistenza primaria a riconoscere la causa “della progettazione”, come una valida alternativa alla corrente scientifica “della casualità” si trova nel inconcepibilità, agli occhi di alcuni scienziati, di un progettista. Ma l’inconcepibilità di alcuni non dovrebbe consentire di escludere qualsiasi teoria che spiega l’interrelazione dei dati osservati [...]. Noi, alla NASA abbiamo avuto successo perché abbiamo cercato di non trascurare nulla. E’ in questo stesso senso di onestà scientifica che mi associo alla presentazione di teorie alternative per l’origine dell’universo, la vita e l’uomo dal punto di vista scientifico. Sarebbe un errore trascurare la possibilità che l’universo sia stato pianificato piuttosto che sia avvenuto per caso»
    (W. Von Braun, “
    Lettera a Mr. Grose“, del 14/9/1972)

 
  
  

Melvin Calvin1911, biochimico e premio Nobel, ebreo
Nobel per la chimica grazie ai suoi studi sulla fotosintesi e per la scoperta del ciclo di Calvin.

  • «Nel cercare di discernere le origini della convinzione sull’ordine dell’universo, mi pare di trovarle in un concetto fondamentale scoperto duemila o tremila anni fa, ed enunciato per la prima volta nel mondo occidentale dagli antichi ebrei: ossia che l’universo è governato da un unico Dio e non è il prodotto dei capricci di molti dèi, ciascuno intento a governare il proprio settore in base alle proprie leggi. Questa visione monoteistica sembra essere il fondamento storico della scienza moderna»
    (M. Calvin, “Chemical Evolution”, Oxford 1969, pag. 258)

 
  
 

Lucien Morren1906, ingegnere ed elettrotecnico, cattolico
Stimato docente di elettrotecnica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Cattolica di Louvain La Neuve e fondatore e presidente del SIQS (Segretariato Internazionale per le Questioni Scientifiche). Scrisse più volte sulla responsabilità degli scienziati cattolici nel mondo.

  • «L’uomo è aperto all’orizzonte illimitato dell’essere, è chiamato ad operare nello spartiacque tra il divenire e il nulla, tra il senso e il non-senso»
    (L. Morren, 
    “Temps et Deveir”, 1984)

 
  
 

Nevill Mott1905, fisico e premio Nobel, cristiano
Vincitore del premio Nobel per la fisica nel 1977, per le indagini teoriche sulla struttura elettronica dei sistemi magnetici e disordinati, presidente della Physical Society.

  • «Io credo in Dio, in Colui che è in grado di rispondere alle preghiere, in Colui a cui si può dare fiducia e senza il quale la vita su questa terra sarebbe senza significato (“una favola raccontata da un idiota”). Io credo che Dio ha rivelato Se stesso a noi in molti modi e attraverso molti uomini e donne, e che per noi, qui in Occidente, la più chiara rivelazione è avvenuta per mezzo di Gesù e attraverso quelli che lo hanno seguito»
    (citato in E.A. Davis, “Nevill Mott: Reminiscences and Appreciations”, Taylor & Francis Ltd, 1998, pag. 329)

 

  • «I miracoli della storia umana sono quelli in cui Dio ha parlato agli uomini. Qualcosa è successo a quei pochi uomini che conoscevano Gesù, che hanno creduto che Gesù fosse ancora in vita con tanta intensità e convinzione che questa fede rimane la base della Chiesa cristiana duemila anni dopo».
    (citato in H. Margenau & R.A. Varghese, “Cosmos, Bios, Theos: Scientists Reflect on Science, God, and the Origins of the Universe, Life, and Homo sapiens”, 4th ed. Open Court Publishing Company 1997, pag. 68)

 

  • «La scienza può avere un effetto purificante sulla religione, liberandola da credenze di un’età pre-scientifica e aiutandoci ad avere una concezione più vera di Dio. Allo stesso tempo, sono ben lungi dal credere che la scienza ci possa sempre dare le risposte a tutte le nostre domande [...]. La mia comprensione di Dio inizia con alcune convinzioni. La prima è che le leggi della natura non sono violate: Dio opera, io credo, nel rispetto delle leggi naturali e, secondo le leggi naturali».
    (citato in H. Margenau & R.A. Varghese, “Cosmos, Bios, Theos: Scientists Reflect on Science, God, and the Origins of the Universe, Life, and Homo sapiens”, 4th ed. Open Court Publishing Company 1997, pag. 65)

 

  • «Credo che né la scienza, né la psicologia fisica possano mai “spiegare” la coscienza umana. Per me, quindi, la coscienza umana è al di fuori della scienza, ed è qui che cerco il rapporto tra Dio e l’uomo».
    (N. Mott, “Can Scientists Believe?”, James & James Science Publishers Ltd, 1991, pag. 8)

 

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