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18/11/2012 22:52 | |
Arthur Schawlow, 1921, fisico e premio Nobel, cristiano Nobel per la fisica nel 1981 per il contributo allo sviluppo della spettroscopia laser, è anche promotore del metodo della comunicazione facilitata con i pazienti di autismo. «Mi sembra che di fronte alle meraviglie della vita e dell’universo, ci si debba chiedere “perché” e non solo “come”. Le uniche risposte possibili sono religiose [...]. Per me questo significa che il cristianesimo protestante, alla quale sono stato introdotto da bambino, ha resistito alle prove di una vita». (citato in H. Margenau & R. Varghese, “Cosmos, Bios, Theos: Scientists Reflect on Science, God, and the Origins of the Universe, Life, and Homo sapiens”, Open Court Publishing Company 1992)
«Sento un bisogno di Dio nell’universo e nella mia vita. Siamo fortunati ad avere la Bibbia, e specialmente il Nuovo Testamento, che ci racconta di Dio in termini umani ampiamente accessibili». (citato in H. Margenau & R. Varghese, “Cosmos, Bios, Theos: Scientists Reflect on Science, God, and the Origins of the Universe, Life, and Homo sapiens”, Open Court Publishing Company 1992, p. 107)
«Il contesto della religione è uno sfondo ideale per fare scienza. Nelle parole del Salmo 19, “I cieli narrano la gloria di Dio e il firmamento proclama la sua opera”, in questo modo la ricerca scientifica è un atto di adorazione, in quanto rivela più meraviglie della creazione di Dio» (citato in H. Margenau & R. Varghese, “Cosmos, Bios, Theos: Scientists Reflect on Science, God, and the Origins of the Universe, Life, and Homo sapiens”, Open Court Publishing Company 1992, p. 105-106)
«Ci sono culti e sette religiose enormemente diversi e penso che non sia irragionevole, perché penso che Dio – se Egli è meraviglioso come noi crediamo – è anche molto complesso, e che diverse persone lo vedano in modo diverso. Non puoi aspettarti che un contadino e un filosofo abbiano la stessa immagine di Dio. Penso che Dio è grande abbastanza per coprire tutti, anche gli scrittori di scienza. Anch’essi possono avere la loro immagine di Dio» (A.L. Schawlow, “Optics and Laser Spectroscopy, Bell Telephone Laboratories 1951-1961″, Chapter I, Part 5, Stanford University Since 1998)
«L’imitazione di Gesù è la strada per salvare la tua vita. Oltre a questo non so» (citato in D. Brian, “The Voice of Genius: Conversations with Nobel Scientists and Other Luminaries”, Perseus Publishing 1995, pag. 242)
Margherita Hack, 1922, astrofisica, atea Ha diretto l’Osservatorio Astronomico di Trieste portandolo a rinomanza internazionale ed è membra delle più prestigiose società fisiche e astronomiche. «La scienza non riesce a dare una risposta totale. Quindi il mistero c’è certamente. Se quando morirò dovessi scoprire che c’è la vita eterna, direi a Dio che ho sbagliato. E forse tutto sommato, sarebbe bello essersi sbagliati [...]. Gesù è stato certamente la maggior personalità della storia. Il suo insegnamento, se è resistito per 2000 anni, significa che aveva davvero qualcosa di eccezionale: ha trasmesso valori che sono essenziali anche per un non credente». (M. Hack, “Dove nascono le stelle”, Sperling & Kupfer 2004, pag. 198)
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