Peter Andreas Grünberg, 1939, fisico e premio Nobel, cattolico
Nobel per la Fisica 2007 per la scoperta della magnetoresistenza gigante. Ha anche vinto il Premio Wolf, il Premio del Giappone 2007 e nel 2006 è stato nominato Inventore europeo dell’anno.
«Sono cresciuto come cattolico conservatore. Io ora vedo le religioni più o meno nello spirito del drammaturgo tedesco Lessing». Le religioni gli appaiono equivalenti, quello che conta «è come le religioni sono praticate, per esempio, con tolleranza». Conclude poi: «Io credo anche che esista più di quanto noi possiamo vedere, sentire ecc.. o rilevare con gli strumenti. Ma questa è una sensazione corroborata da molti dettagli della mia esperienza personale e quindi è impossibile da condividere e comunicare»
(da NobelPrize/Autobiography).
«Credo in Dio? Si, naturalmente. Sono cresciuto come cattolico conservatore e credo di aver ricevuto molto da questo. Ciascuna delle tre principali religioni del mondo può essere giusta o sbagliata. E’ una ricerca senza fine». Alla domanda se crede nell’immortalità, ha risposto: «Sì. Un cielo e una vita dopo la morte però non riesco ad immaginarle. Il Paradiso e l’Inferno sono per me, anche se io sono un cattolico, aspettative un pò ingenue. L’immagine dell’aldilà non è disponibile»
(da Cicero 2007)
Nathan Aviezer, 1938, fisico, ebreo
Ricercatore della Royal Society ed ex presidente del Dipartimento di Fisica della Università Bar-Ilan. Membro d’onore della American Physical Society.
«Le prove scientifiche scoperte negli ultimi anni forniscono una spiegazione del testo biblico che è del tutto coerente con le attuali conoscenze scientifiche». E ancora:«Nelle parole di alcuni delle più importanti cosmologi, la creazione dell’universo è avvenuta al di fuori del campo di applicazione delle leggi note attualmente dalla fisica” e rimane inspiegabile. Il Libro della Genesi dà una spiegazione: “In principio Dio creò…” [...]. La cosmologia ha stabilito che l’improvvisa e inspiegabile apparizione della palla di fuoco primordiale è la creazione dell’universo. Il passo biblico “Sia la luce” può quindi essere inteso nel senso della creazione della palla di fuoco primordiale – il big bang – che segnala la creazione dell’universo [...]. La teoria del big bang spiega che l’universo originariamente era costituito da una miscela di plasma. Appariva scuro a causa del plasma. Ma l’improvvisa trasformazione del plasma in atomi, poco dopo la creazione, ha causato la radiazione elettromagnetica (“luce”) della palla di fuoco primordiale. Questa separazione è chiamata disaccoppiamento nella terminologia scientifica. Il passo biblico “E Dio separò la luce dalle tenebre” può essere riferito alla dissociazione della luce [...]. Il ruolo del caos nello sviluppo del primo universo è diventato un argomento importante in cosmologia. Questo è rilevante per la nostra discussione: il libro della Genesi afferma che l’universo è cominciato in uno stato di caos [...]. Centinaia di anni di intenso sforzo scientifico da parte di alcune delle migliori menti che siano mai vissute ha finalmente prodotto un quadro delle origini dell’universo che concorda con le semplici parole che compaiono nell’apertura del Libro della Genesi»
(da WordGems).