Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

La DONNA di Apoc. cap.12

Ultimo Aggiornamento: 11/08/2012 09:43
Autore
Stampa | Notifica email    
11/08/2012 09:41
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Nel cielo apparve poi un segno grandioso:

L’espressione usata e la donna che partorisce rimandano alla profezia di Isaia 7,10 ss in cui il re Acaz ottiene questa promessa: "Il Signore stesso darà a voi un SEGNO: ecco la vergine concepirà e partorirà un figlio e gli porrà nome Emanuele.

Il Segno raggiunge la sua pienezza che è determinata dall’aggettivo "grandioso". Una DONNA ha come vestito il sole della inscrutabile Divinità. Essa è ricolma dello splendore divino.

Troviamo agli inizi della storia umana, in Gen.3,15 questa promessa da parte di Dio: "io porrò inimicizia tra te e la DONNA tra la tua stirpe e la sua stirpe, questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai i calcagno.

Con queste parole primordiali pronunciate subito dopo il peccato, la DONNA dei disegni salvifici, entra nella storia dell’uomo, dando alla luce Colui che avrebbe schiacciato la testa del serpente.

E’ il segno, che si realizza al di sopra della terra e nello stesso tempo si innalza partendo dalla terra.

una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle.

Consideriamo attentamente quella APPARIZIONE della DONNA ammantata della luce del sole. Di fronte a questa DONNA fasciata di luce, sospesa sulla luna, coronata da una costellazione di dodici astri, allusione alle tribù d’Israele e agli apostoli, potremmo domandarci, come si fa nel Cantico dei Cantici davanti a una figura simile: "Chi è costei che sorge come l’aurora, bella come la luna, splendente come il sole?" (6,10).

L’interpretazione più naturale e immediata che è anche quella trasmessaci da coloro che ci hanno preceduto nei secoli trascorsi, è quella che identifica nella donna, Maria che genera il Cristo.

Il primo di cui si conservi il riferimento scritto a questo passo di apoc.12, fu sant’Epifanio, vescovo di Salamina nell’isola di Cipro, nato nei pressi di Gaza in Palestina attorno al 315: Egli ritiene che il passo si riferisca a Maria.

Maria, va considerata, in prima istanza, come il segno grandioso che apparve nel cielo. Anche se con tale segno sono connessi altri significati riferibili al popolo eletto e alla Chiesa, (di cui Maria è figura eminente come singolare figlia di Sion che discende dalla genealogia di Abramo e Davide e diventa la capostipite del nuovo popolo di Dio), non bisogna ignorare quelli materialmente descritti nei Vangeli come avvenuti sul piano individuale nella vicenda terrena di colei che viene espressamente chiamata DONNA da Gesù stesso.

 

Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto.

Lett. grida, essendo in doglie e tormentata per partorire.

Per lunghi secoli Israele portò nel suo seno la promessa del Redentore, promessa che venne assumendo forme sempre più definite e precise per opera dei profeti.

Poichè tale passo è stato interpretato esplicitamente da Mt.1,22-23 in senso messianico-individuale, è da ritenere che Giovanni qui, pensando al Messia-individuo, alluda alla Madre-individuale del Messia stesso, e cioè a Maria....."

Anche l'esegesi "evangelica" non può fare a meno di riconoscere un chiaro riferimento a Maria in questo versetto; così riferisce il commentario di laparola.net:

"A misura che le circostanze esterne del popolo si fecero più tristi con l'esilio, con la perdita dell'indipendenza nazionale, con la persecuzione, l'aspirazione dei credenti verso l'adempimento della "speranza d'Israele" divenne più angosciosa ed è raffigurata qui dalle doglie del parto le quali, fisicamentenon toccarono se non alla vergine israelitica che portò nel suo seno il bambino Gesù. L'aspettazione della "consolazione d'Israele", della nascita del Re dei Giudei, al principio dell'era cristiana, era generale (Luca 2:25,38; Cfr. Michea 4:9-10; 5:1-3; Isaia 8:23-9:6).

Le doglie del parto vengono viste come letterali da parte non cattolica, mentre da parte cattolica sono riferibili alle sofferenze morali e fisiche che Maria dovette affrontare sin dal momento della sua risposta: "Eccomi, sono la serva del Signore": la sofferenza per la possibile incomprensione e rifiuto di Giuseppe e di tutti, la concitazione e il disagio del viaggio per il censimento, la difficoltà di trovare un alloggio, il parto improvviso e in stato di estrema indigenza, la profezia della spada che le avrebbe trafitto il petto, unendosi misticamente al suo Figlio crocifisso.

Maria è la prima credente e quindi Chiesa prima della Chiesa, dal momento che ha portato in grembo il Messia partorendolo nella realtà, è legittimo e doveroso vedere la Madre di Gesù nella Donna del grande segno. Anzi è illogico e fuorviante ignorare questa principale e lampante interpretazione.

 

Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; 4 la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. 5

Ricorda innanzitutto sul piano storico, la diabolica furia di Erode che scatena un eccidio violento contro i bimbi di Betlemme pur di eliminare il Bambino Gesù. Rimanda anche all’editto del Faraone di far uccidere tutti i bimbi ebrei tra cui Mosè che si salva per divina disposizione.

Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro,

E’ solo Maria che sul piano fisico ha partorito Cristo il cui riferimento è diretto e chiarito dalla sua speciale missione di Re di tutti i popoli.

e il figlio fu subito rapito verso Dio e verso il suo trono.

La maggioranza degli esegeti vi vedono l’assunzione di Cristo al cielo, però risulta strano che la visione passi immediatamente all’epilogo della vicenda umana del Messia. Può indicare più verosimilmente un nascondiglio divino preparato per il Figlio di Maria che è al tempo stesso Figlio di Dio, subito dopo la sua nascita. Paolo, riferendosi alla nostra vicenda terrena.di credenti, usa ad esempio una espressione che può rendere l’idea qui espressa: "la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio "(Col 3,3).

6 La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.

Possibile allusione alla sua permanenza in Egitto in attesa che termini la persecuzione di Erode.

7 Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, 8 ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. 9 Il grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. 10 Allora udii una gran voce nel cielo che diceva:

"Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo, poiché è stato precipitato l`accusatore dei nostri fratelli, colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. 11 Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell`Agnello e grazie alla testimonianza del loro martirio, poiché hanno disprezzato la vita fino a morire. 12 Esultate, dunque, o cieli, e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, terra e mare, perché il diavolo è precipitato sopra di voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo".
Si tratta della lotta e del canto di vittoria contro il diavolo, prima in cielo e poi sulla terra, per mezzo del sangue di Cristo, in mezzo a durissime prove, che continuano fino a che duri il poco tempo previsto.
13 Or quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio.Ancora un riferimento alla madre del Messia da cui è stato effettivamente partorito.14 Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente.Il versetto 13 è simile al versetto 6, ma è difficile pensare ad una ripetizione dello stesso concetto. Può essere una ripresa del motivo interrotto dal cantico della salvezza. Può anche trattarsi però del trasferimento di Maria in cielo, dal momento che si fa riferimento a "due ali della grande aquila" che la portano nel rifugio preparato per lei che resta un luogo deserto (che in questo caso potrebbe significare che non è ancora abitato dai corpi di altri risorti) e lontano dalle brighe umane e diaboliche. L’espressione: " ali d’aquila" rimanda anche ad Esodo 19,4 in cui Dio aveva liberato Israele portandolo su ali d’aquila lontano dall’oppressione egiziana, e può altresì essere inteso come prefigurazione del rapimento dei credenti durante il regno dell’Anticristo, la cui durata sarebbe appunto di tre anni e mezzo.15 Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d`acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acque. 16 Ma la terra venne in soccorso alla donna, aprendo una voragine e inghiottendo il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca.Il tentativo del diavolo di travolgere la DONNA fallisce, in quanto essa è stata portata al sicuro.17 Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù. 18 E si fermò sulla spiaggia del mare

La DONNA è la madre del Messia e dei fedeli. Troviamo che sotto la Croce, Gesù, affida alla madre il discepolo Giovanni che Egli amava, dicendo: DONNA ecco tuo figlio. Proprio durante il momento più atroce dello spasimo per la morte del Figlio e in cui effettivamente la spada le trapassava il petto, come per le doglie di un parto, Maria diventa madre di un altro figlio.

Come Abramo fu padre secondo la fede in Dio Padre, di una discendenza numerosa, Maria, fu madre di una discendenza spirituale, secondo la fede in Dio Figlio, che essa per prima accolse nell’anima, attraverso l’annuncio della Parola, e nel suo corpo, attraverso l’incarnazione della Parola. I veri fratelli di Gesù non possono non essere veri figli di Maria.

Maria, che è in tal senso, madre della Chiesa, diventa anche il segno e la prefigurazione di quanto la Chiesa dovrà sostenere nel suo cammino verso la patria celeste attraversando le tappe e le prove significate nel grandioso segno visto da Giovanni. Dunque è Maria la Donna che viene vista come segno grandioso, nella luce radiosa del sole e circondata dagli altri luminari celesti, è legittimo e consequenziale concludere che essa sia stata assunta in cielo, come lo erano stati già anche Enoch ed Elia.

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
MARIA ALLA LUCE DELLA SCRITTURA (17 messaggi, agg.: 02/03/2023 19:13)
Maria, la Madre del Signore (5 messaggi, agg.: 27/02/2016 20:56)
Maria, cooperatrice del disegno salvifico (8 messaggi, agg.: 27/03/2021 22:14)
La figura di Maria ha ispirato poeti e scrittori di ogni tempo (15 messaggi, agg.: 05/01/2011 21:19)
CANTI A MARIA (video) (39 messaggi, agg.: 05/11/2019 17:10)
La Vergine Maria in S.Agostino (8 messaggi, agg.: 29/04/2014 08:43)
L'ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE (Luca 1,48)
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 16:10. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com