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LA FEDE E LE OPERE

Ultimo Aggiornamento: 19/07/2019 12:20
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19/07/2019 12:20
 
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UNA VOLTA SALVATI, SI RESTA SEMPRE SALVATI?


Trattazione della lettera agli Ebrei

Questa lettera é rivolta a veri credenti in Cristo, nati di nuovo.
La Bibbia dice che "TUTTA LA SCRITTURA", e tutte le cose che sono state scritte per noi, quindi anche la lettera agli Ebrei é scritta per noi (Romani 15:4; 2Tim 3:16).

Infatti proprio nella conclusione di questa lettera ci viene detto che é "una lettera di esortazione" rivolta a veri credenti in Cristo.

Ebrei 13:22-25 (Luzzi, CEI, Gerusalemme)

"Or, FRATELLI, accogliete, vi prego, la mia parola d'esortazione; perché v'ho scritto brevemente. 23 Sappiate che IL NOSTRO FRATELLO TIMOTEO è stato messo in libertà; con lui, se vien presto, io vi vedrò. 24 Salutate tutti i vostri conduttori e tutti i santi. Quei d'Italia vi salutano. 25 La grazia sia con tutti voi. Amen."

Attenti a coloro che cercano con i loro discorsi pomposi di annulare le scritture.
Nel caso di questa lettera agli Ebrei, costoro vi dicono che la lettera agli Ebrei era rivolta a non credenti, cioé a persone che si dovevano ancora convertire, questo che affermano é falso.
Notate dalle parole conclusive della lettera che l'autore si rivolge a veri credenti chiamandoli "fratelli", inoltre dice: "il nostro fratello Timoteo", questo significa che erano fratelli in Cristo insieme al fratello Timoteo.

Ebrei 3:1 (CEI- Diodati- Luzzi)

"Perciò, fratelli santi, partecipi di una vocazione celeste, fissate bene lo sguardo in Gesù, l'apostolo e sommo sacerdote della fede che noi professiamo".

Notate bene che i beneficiari della lettera vengono chiamati "FRATELLI SANTI, PARTECIPI DELLA VOCAZIONE CELESTE". Inoltre viene detto che sia i beneficiari della lettera sia l'autore, professavano la loro la fede in Cristo.
"fissate bene lo sguardo in Gesù, l'apostolo e sommo sacerdote DELLA FEDE CHE NOI PROFESSIAMO" (Ebrei 3:1)
"manteniamo ferma la professione della nostra fede" (Ebrei 4:14).
Quindi erano veri credenti anche se ancora erano "bambini" spiritualmente parlando (Leggi Ebrei 5:12-14).

Leggiamo alcuni brani di questa lettera ed esaminiamoli.

" LA SUA CASA SIAMO NOI, SE RITENIAMO FERMA SINO ALLA FINE la nostra franchezza e il vanto della nostra speranza." (Ebrei 3:6)
La casa di Dio é la chiesa (Leggi 1Tim 3:15; 1Cor 3:9).
Notate che l'autore della lettera si include anche lui stesso in queste parole, dicendo "la casa di Dio SIAMO NOI, SE..."

Il "se" in Italiano secondo il vocabolario é un condizionale, che indica una condizione da seguire. L'autore della lettera sta affermando che anche lui é parte della casa di Dio cioé la chiesa "SE" = CONDIZIONALE che indica una condizione da seguire. La condizione da seguire é questa " SE riteniamo ferma fino alla fine la speranza".

"bisogna che ci applichiamo con maggiore impegno a quelle cose che abbiamo udito, per non andare fuori strada. 2 Se, infatti, la parola trasmessa per mezzo degli angeli si è dimostrata salda, e ogni trasgressione e disobbedienza ha ricevuto giusta punizione, 3 come potremo scampare NOI se trascuriamo una salvezza così grande?" (Ebr 2:1-3)

La via da seguire per essere salvati é Cristo (Giovanni 14:6)
Ma si puó andare fuori strada e perdere la salvezza, se non ci mettiamo impegno. E se andiamo fuori strada non scamperemo, come non scamparono il popolo Ebreo che molti di loro Dio li fece morire nel deserto, e non entrarono nella terra promessa.
E queste cose cose dice la scrittura furono scritte per noi (Leggi 1Corinzi 10:1-12)
Cosí anche noi possiamo rischiare di non entrare nel regno dei cieli, se non "ci applichiamo con maggiore impegno a quelle cose che abbiamo udito, per non andare fuori strada" (Ebre 2:1).
Notate che l'autore della lettera si include lui stesso in queste parole dicendo:
"come potremo scampare NOI se trascuriamo una salvezza così grande?" (Ebr 2:3)

Ebrei 3:12-14

"Guardate, FRATELLI, che talora non si trovi in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che vi porti a ritrarvi dall'Iddio vivente; 13 ma esortatevi gli uni gli altri tutti i giorni, finché si può dire: 'Oggi', onde nessuno di voi sia indurato per inganno del peccato; 14 poiché siam diventati partecipi di Cristo, A CONDIZIONE CHE RITENIAMO FERMA FINO ALLA FINE LA FIDUCIA CHE AVEVAMO DA PRINCIPIO".

Notate che ancora una volta l'autore della lettera chiama i beneficiari "fratelli" e si include lui stesso in queste parole ad indicare che la condizione era valida per lo stesso scrittore della lettera.

Ebrei 4:1

"Dobbiamo dunque temere che, mentre ancora rimane in vigore la promessa di entrare nel suo riposo, qualcuno di voi ne sia giudicato escluso".

Significa che anche i credenti possono essere esclusi dalla salvezza, questo puó succedere se non si conserva la fede fino alla fine.

"Gesú divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono" (Ebr 5:9) Quindi é necessaria l'ubbidienza, ubbidire a Cristo.

"Quelli infatti che sono stati una volta illuminati, che hanno gustato il dono celeste, SONO DIVENTATI PARTECIPI DELLO SPIRITO SANTO 5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le meraviglie del mondo futuro. 6 Tuttavia se sono caduti, è impossibile rinnovarli una seconda volta portandoli alla conversione, dal momento che per loro conto crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio e lo espongono all'infamia" (Ebr 6:4-6 CEI)

É chiaro che quí si sta parlando di credenti nati di nuovo.
Solo una persona spiritualmente cieca, puó ostinarsi a negare delle scritture cosi chiare e cosí semplici.

A CHI ERA RIVOLTA LA LETTERA AGLI EBREI?
LA SALVEZZA SI PUÓ PERDERE? (SECONDA PARTE)

Come abbiamo visto nella prima parte di questo studio, coloro a cui scrive l'autore della lettera, erano persone che avevano creduto e avevano fede in Cristo ed erano veri credenti nati di nuovo. A questi lo scrittore della lettera li esorta a rimanere fermi nella fede in Cristo Gesú ( Leggi Ebrei 3:1, 6, 14; 13:22-35).

Ebrei 4:14
"Avendo dunque un gran sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, RITENIAMO FERMAMENTE LA NOSTRA CONFESSIONE DI FEDE."

Poi lo scrittore dice che sia lui che anche coloro a cui scriveva, erano veri credenti che erano stati santificati dal sangue di Cristo.

Ebrei 10:10
"Ed è appunto per quella volontà che NOI SIAMO STATI SANTIFICATI, PER MEZZO DELL'OFFERTA DEL CORPO DI GESÚ CRISTO, fatta una volta per sempre."

Quindi la lettera é rivolta a veri credenti nati di nuovo.
Notate che leggendo le successive parole della lettera, si comprende che anche un vero credente nato di nuovo puó perdere la salvezza.

L'autore della lettera agli Ebrei si include anche lui stesso in queste parole dicendo:

Ebrei 10:26-27

"Infatti, SE NOI PECCHIAMO volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verità, non rimane più alcun sacrificio per i peccati, 27 ma soltanto una spaventosa attesa di giudizio e un ardore di fuoco che divorerà gli avversari."

Ora non mi venite a dire che chi ha scritto la lettera agli Ebrei,
non era lui stesso un vero credente nato di nuovo.
Notate che anche lo scritore si include in queste parole dicendo:
"SE NOI PECCHIAMO VOLONTARIAMENTE". Non dice se voi peccate, ma scrive "NOI" includendosi anche lui stesso.
Questo sta ad indicare che la salvezza la puó perdere anche un vero credente nato di nuovo, se persiste nel peccare volontariamente.

Inoltre legiamo ancora: Ebrei 10:29
"Quale peggiore castigo pensate voi merita colui che ha calpestato il Figlio di Dio e ha considerato profano il sangue del patto col quale É STATO SANTIFICATO, e ha oltraggiato lo Spirito della grazia?"

Dicendo "colui che calpesta il sangue del patto col quale É (ESSERE) STATO SANTIFICATO"
si riferisce a persone SANTIFICATE dal sangue di Cristo. Ora come la stessa lettera agli Ebrei spiega, i santificati solo coloro che sono nati di nuovo, infatti leggiamo:

Ebrei 2:11
"Infatti colui che santifica e quelli che sono santificati provengono tutti da uno; per questo motivo Egli (Gesú) non si vergogna di chiamarli fratelli".

Ebrei 10:14
"Con un'unica offerta, infatti, Egli ha reso perfetti per sempre coloro che sono santificati."

Ebrei 13:12
"Perciò anche Gesù, per santificare il popolo con il proprio sangue, ha sofferto fuori della porta."

"Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, per santificarla, avendola purificata col lavacro dell'acqua per mezzo della parola" (Efesini 5:25, 26).

Quindi i santificati chi sono? Sono la chiesa.

E tra questi santificati dal sangue di Cristo vi sono sia lo scrittore della lettera agli Ebrei, sia i beneficiari della lettera, secondo ció che leggiamo nello stesso contesto della lettera agli Ebrei.

Ebrei 10:10
"Ed è appunto per quella volontà che NOI SIAMO STATI SANTIFICATI, PER MEZZO DELL'OFFERTA DEL CORPO DI GESÚ CRISTO, fatta una volta per sempre."

Quindi lo scrittore e i beneficiari della lettera erano santificati, nati di nuovo, e "partecipi dello Spirito Santo" (Ebrei 6:4)
Ora la scrittura dice chiaramente :

"colui che avrá calpestato il Figlio di Dio e avrá considerato profano IL SANGUE DEL PATTO COL QUALE É STATO SANTIFICATO" (Ebrei 10:29) cioé per i membri della chiesa giá stati santificati, che "persistono nel peccare volontariamente dopo avere ricevuto la conoscenza della veritá, non rimane piú alcun sacrificio dei peccati." (Ebrei 10:26)

Quindi la salvezza si puó perdere. La dottrina "una volta salvati sempre salvati" o ipergrazia É FALSA.
State dunque fermi nella fede e rigettate i falsi insegnamenti che vanno contro le scritture.

Ebrei 10:19-31

"Avendo dunque, fratelli, piena libertà di entrare nel santuario per mezzo del sangue di Gesù, 20 per questa via nuova e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioè la sua carne; 21 avendo noi un sacerdote grande sopra la casa di Dio, 22 accostiamoci con cuore sincero nella pienezza della fede, con i cuori purificati da ogni cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. 23 Manteniamo senza vacillare la professione della nostra speranza, perché è fedele colui che ha promesso."

G.Longo

Risulta dunque chiaro in molti punti della Scrittura che la salvezza operata da Cristo resta operativa finchè uno resta PERSEVERANTE. Lo ha detto con chiarezza lo stesso Gesù: "chi avrà PERSEVERATO FINO ALLA FINE SARA' SALVATO".
Gesù stesso è la Via della Verità che porta alla Vita. Se uno rimane sulla Via, arriverà alla Vita. Se uno ad un certo punto lascia quella Via (che è stretta) per prendere altre strade larghe e comode ma non conformi al Vangelo, (il che è possibile perchè noi siamo esseri realmente LIBERI), allora c'è il serio rischio di finire nel burrone, qualora non ci reimmettiamo nella Via che è Gesù stesso.
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Così non saremo più fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina, ingannati dagli uomini con quella astuzia che trascina all'errore. Ef.4,14
 
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