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La CHIESA CATTOLICA: fondazione, storia, organizzazione, fede

Ultimo Aggiornamento: 29/04/2014 10:53
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06/08/2012 11:46
 
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Organizzazione ecclesiastica

Suddivisioni territoriali

La Chiesa cattolica è composta da tutti i suoi battezzati, e da un punto di vista territoriale è suddivisa in sedi o chiese particolari, chiamate diocesi nella Chiesa latina ed eparchie nelle Chiese orientali. Alla fine del 2004 il numero delle sedi era 2.755 (Annuario Pontificio del 2005). Le diocesi sono affidate ad un vescovo (eparca per le eparchie), che è considerato il successore degli apostoli. A capo del collegio dei vescovi sta il vescovo di Roma, il papa, che è considerato il successore dell'apostolo Pietro.

Le diocesi sono a loro volta suddivise in parrocchie, rette dai parroci. Col Concilio di Trento (XVI secolo) venne data grande importanza anche alle parrocchie rurali, mentre più anticamente erano state le pievi, raggruppamenti di paesi intorno al centro più grande della zona, a segnare la divisione delle diocesi.

Chiese e riti cattolici

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi le voci: Chiesa particolarediocesi e Chiesa sui iuris.

Diversamente dalle "famiglie" o "federazioni" di Chiese formate dal riconoscimento mutuo di corpi ecclesiali distinti, la Chiesa cattolica si considera un'unica chiesa incarnata in una pluralità di chiese locali o particolari, in quanto "realtà ontologicamente e temporalmente preesistente ad ogni chiesa individuale particolare".

La Chiesa cattolica riconosce grande importanza alle chiese particolari, la cui importanza teologica è stata evidenziata dal Concilio Vaticano II; il termine chiesa particolare ha due usi distinti:

  • può riferirsi ad una diocesi, che nel Decreto sulla pastorale dei vescovi Christus dominus viene descritta come: "una porzione del popolo di Dio affidata alle cure pastorali del vescovo, coadiuvato dal suo presbiterio, in modo che, aderendo al suo pastore, e da questi radunata nello Spirito Santo per mezzo del Vangelo e della eucaristia, costituisca una Chiesa particolare nella quale è presente e opera la Chiesa di Cristo, una, santa, cattolica e apostolica."
  • oppure ad una chiesa sui iuris che si differenzia per una maggiore autonomia come riconosciuto dal Concilio Vaticano II nel decreto sulle chiese cattoliche orientali Orientalium Ecclesiarum che riconosce le chiese o riti particolari.

L'Ordine sacro

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi le voci: Ordine sacro e Ordini minori.

La struttura ecclesiastica cattolica è organizzata secondo una gerarchia di livelli dell'ordine sacro. In ordine decrescente essi sono:

Questi ordini (insieme, in passato, agli ordini minori) costituiscono nel complesso il clero.

Il Papa

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi le voci: PapaPrimato di Pietro e Primato papale.

La Chiesa cattolica insegna che Cristo conferì all'apostolo Pietro l'autorità ultima su tutta la comunità dei suoi discepoli: secondo l'interpretazione cattolica Cristo conferì a Pietro nei pressi di Cesarea di Filippo il primato sugli altri apostoli e su tutta la Chiesa (Matteo 16,13-20) e lo riconfermò dopo la resurrezione nell'apparizione presso il lago di Tiberiade (Giovanni 21,15-19).

Il contesto del primo episodio è quello della domanda di Gesù ai discepoli riguardo alla sua identità. Alla risposta di Pietro «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente», Gesù replica: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degliinferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del Regno dei Cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli.»

Nel secondo episodio invece Gesù chiede per tre volte a Pietro: «Simone di Giovanni, mi ami?», e ogni volta alla sua risposta affermativa replica: «Pasci le mie pecorelle.»

Tali passi sono interpretati dalla Chiesa cattolica nel senso forte di un primato di insegnamento e giurisdizione su tutta la Chiesa, e sono la base della dottrina del primato papale.

Il ruolo del papa è andato crescendo nel II millennio, fino a raggiungere il suo apice nel XIX secolo con la dichiarazione sull'infallibilità papale del Concilio Vaticano I.

Secondo questa dottrina il Papa può esercitare il diritto di dare insegnamenti riguardo alla fede ed alla morale da ritenere parte del deposito della fede o sviluppi con essa compatibili, quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il "suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani" e "definisce una dottrina circa la fede e i costumi".

Comunque, a partire dalla definizione dell'infallibilità del 1870, quest'ultima è stata chiamata in causa una sola volta da papa Pio XII nel 1950, nella promulgazione del dogma dell'Assunzione di Maria.

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