Nella devozione cattolica i santi sono oggetto di venerazione (gr. dulìa) e non di adorazione (gr. latria), che è dovuta solo e soltanto a Dio e che non può essere tributata ad una creatura, per quanto grande sia. Uno degli esempi più antichi della venerazione dei santi lo si è scoperto in seguito agli scavi di Cafarnao del 1968 , città di Simon Pietro secondo i vangeli. Sotto il pavimento di una chiesa dedicata all’apostolo sin dal V secolo (la più antica che si conoscesse in Palestina), si è trovata quella che gli archeologi hanno provato in modo indiscutibile essere appunto la casa di Pietro . Si tratta di una povera abitazione, simile in tutto alle altre che la circondano tranne che in un particolare: le mura sono coperte di affreschi e graffiti (in greco, in siriaco, in aramaico, in latino) con invocazioni a Pietro per chiederne la protezione . È accertato che la casa fu trasformata in luogo sacro sin dal primo secolo: è quindi la più antica “chiesa” cristiana conosciuta. Testimonia che prima del 100 (prima ancora, cioè, che la tradizione si fissasse completamente in testi scritti e definitivi) non solo già vigoreggiava il culto di Gesù ma giungeva a maturazione addirittura la “canonizzazione” dei suoi discépoli, già invocati come “santi” protettori.
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A seconda delle confessioni protestanti si trovano maggiori o minori riserve sulla preghiera verso i santi: la Chiesa anglicana, ad esempio, ha mantenuto un suo calendario dei santi e una ritualità vicina al Cattolicesimo. Anche le diverse chiese luterane hanno un calendario liturgico in cui vengono commemorati i santi. Il rivolgersi in preghiera ai santi è lasciato alla decisione dell'individuo, ma si pone l'accento sulla necessità che non diventi una pratica pubblica, della congregazione intera (ed infatti in quasi tutte le confessioni protestanti le chiese vengono intitolate ai Santi, proprio come avviene per quelle cattoliche ed ortodosse). I fedeli, come si è detto, devono confidare solo in Cristo per la loro salvezza.
L'opera di Walter Nigg, teologo protestante svizzero, dimostra come anche in ambito riformato si sia sentita, anche di recente, la necessità di un recupero della figura del santo.