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Chi garantisce l'origine divina dei Testi sacri e la retta interpretazione?

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2014 08:11
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02/06/2012 17:26
 
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Interessante estratto dal testo " Il Criterio della verità " dal sito evangelico:


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 Come Dio non ci ha lasciato andare a tastoni al buio nella nostra ricerca della verità, ma si è rivelato a noi attraverso la Bibbia, allo stesso modo Egli ha vegliato affinché il contenuto fondamentale della Bibbia venisse preservato attraverso la storia, come pure venisse preservata e garantita la sua corretta interpretazione nonostante gli alti e bassi di fedeltà che le chiese, sempre fatte di deboli esseri umani, hanno saputo dimostrare.

11 La preservazione provvidenziale della corretta interpretazione dei dati fondamentali del messaggio biblico ( = ortodossia) è avvenuta tramite i Credo della chiesa universale dei primi secoli e poi dalle confessioni di fede di quelle chiese che, attenendosi esclusivamente al messaggio biblico ne hanno preservata storicamente la sostanza.

12 Nel Nuovo Testamento non vi sono formulazioni di credo, ma brevi formule confessionali come: Gesù è il Messia (Mc.8:29; Gv. 11:27), Gesù è Signore (Ro. 10:9; Fil. 2:11; Cl. 2:6), o Gesù è il Figlio di Dio (At. 8:37; Mt. 14:33). Frequentemente si esprime pure interesse per una sana dottrina e un credere corretto (es. 1 Ti. 6:3,4; 2 Ti. 1:13,14).

Queste brevi formule crebbero fino a diventare dettagliate e composite affermazioni della fede cristiana, le quali tracciarono confini fra ortodossia ed eresia in termini di accettazione o di rifiuto di un credo. Erano brevi proclamazioni della fede della chiesa come pure strumenti per verificare la conformità di credenti singoli con quella fede.

13 Certamente l’autorità dei Credo e delle confessioni di fede è senz’altro secondaria e dovrà essere in ogni caso sempre verificata e comprovata riflettere effettivamente ciò che la Scrittura stessa insegna. Questi documenti legano la coscienza umana nella misura in cui riflettono accuratamente ciò che afferma la Scrittura, mentre la forma di ciò che è affermato lega solo coloro che volontariamente hanno sottoscritto alla Confessione.

14 L’ortodossia è essenziale. Quando Priscilla ed Aquila udirono Apollo che predicava ad Efeso, c’era molto nel suo parlare che a loro piaceva. C’era però pure qualcosa in lui che sembrava "non quadrare molto", anzi, che era decisamente errato. Così "Quando Priscilla ed Aquila lo udirono, lo presero con loro e gli esposero più a fondo la via di Dio" (At. 18:26). Fin dall’inizio i seguaci di Gesù avevano una precisa coscienza che a loro era stato affidato un deposito di verità che essi dovevano proclamare e custodire.

15 Quando parliamo di ortodossia intendiamo dire che il messaggio della Bibbia è stato di fatto considerato e spiegato nella chiesa cristiana fino al giorno d’oggi. Sarebbe folle per chiunque cercare di edificare le proprie credenze dal terreno in su, ignorando nel contempo tutti gli evangelisti, le confessioni ed i predicatori del passato. Tutti coloro che hanno cercato di farlo, non hanno fatto altro che sostituire tutta una serie di preconcetti con degli altri. Indubbiamente ciò che hanno fatto era solo sostituire i maturi pensieri di quei pii maestri con i loro preconcetti cotti a metà e mal concepiti. Cercare di ricominciare da zero tutto quanto ("basto io e la mia Bibbia"), come molti presuntuosi gruppi eretici hanno fatto, è un atto di disobbedienza e di orgoglio.

Impossibilità di un’interpretazione "pura"

16 Oggi infatti alcuni polemicamente affermano di non credere a "un Credo basato su tradizioni umane". Quest’argomentazione è pretestuosa e non è oggettivamente possibile perché inevitabilmente tutti fanno per forza riferimento ad un Credo fondato su tradizioni ed autorità umane, che ne siano coscienti oppure no, o che lo vogliano ammettere oppure meno. L’interpretazione della Bibbia sarà sempre influenzata da "tradizioni umane" più o meno valide ed accreditate e talora essa può essere senz’altro influenzata anche da pregiudizi o da travisamenti pilotati ad arte.

17 Chi rifiuta pregiudizialmente l’assistenza fornita dalle affermazioni dottrinali elaborate lentamente e definite dalla Chiesa cristiana nel corso dei secoli, dovrà elaborare in ogni caso il proprio Credo con l’aiuto della propria sapienza. La vera questione non è così - come spesso si pretende - fra la Parola di Dio e "i credi basati su tradizioni umane", ma fra la fede e le esperienze provate dell’insieme del popolo di Dio attraverso i secoli, e il giudizio privato e la sapienza non assistita di chi ripudia i credi, fra l’esperienza storica consolidata e la presunzione e le ambizioni di chi, staccandosi dalla tradizione, si atteggia ad unico interprete autorevole della verità.

L’elaborazione delle confessioni di fede

18 E’ un fatto che la Chiesa cristiana abbia avanzato molto gradualmente in quest’opera di accurata interpretazione della Scrittura e nella definizione delle grandi dottrine che compongono il sistema di verità che essa rivela. L’attenzione della Chiesa cristiana è stata diretta in modo particolare allo studio di una dottrina in un’epoca, e di un’altra dottrina in un’altra epoca. Nell’avanzare nella chiara definizione della verità evangelica, in periodi diversi, essa ha fissato in accurate affermazioni il risultato delle sue riflessioni allo scopo sia di conservare che di istruire.

19 L’ortodossia cristiana è stata definita nel contesto delle grandi controversie con l’eresia che hanno segnato la storia della chiesa. Le sue meticolose chiarificazioni che si trovano nei grandi credi, articoli di fede e confessioni della chiesa cristiana sono come i segni sul muro che mostrano la crescita di un bambino fino alla maturità. I figlioli di Dio, il Padre li ammaestra sempre.

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Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». At 8,30
 
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