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MARIA NELLA STORIA DELLA SALVEZZA

Ultimo Aggiornamento: 02/03/2023 18:36
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21/05/2012 13:28
 
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  1. Maria discepola ai piedi della croce

    Ora, come abbiamo detto, dobbiamo trasferirci ai piedi della croce. È un momento culminante sia della vita di Gesù che dei suoi insegnamenti. Ritorneremo su questo momento drammatico, quando parleremo di Maria prima discepola nella sofferenza. Adesso vogliamo fissare lo sguardo solo su alcune parole di Gesù, che fanno capire a Maria, e con lei a tutti noi, quando sia vasto l’orizzonte della sua maternità.
    Questa lezione non è del tutto nuova. Gesù l’ha iniziata quando è rimasto tre giorni del tempio e alla domanda di Maria ha risposto:”Non sapete che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?” (Lc. 2,49). Allora le parole di Gesù rimasero enigmatiche anche per la ‘prima discepola’. Luca ci dice: “…essi non compresero le sue parole” (Lc. 2,50). Forse più tardi, conoscendo che il suo Figlio è il buon pastore, che cerca anche la pecorella smarrita come compito affidatogli dal Padre, Maria ha imparato che Gesù deve “occuparsi” di molte altre cose e persone, benché egli abbia data la preferenza a Maria per circa trent’anni nella vita di famiglia.
    Questo per essere ‘per gli altri’ e perciò ‘madre per gli altri’, specie per i discepoli di Gesù nella persona di Giovanni, è il sunto della lezione sublime ed esigente, impartita da Gesù agonizzante a sua madre Maria, ed in lei a tutti i credenti.
    Le parole riportate da Giovanni evangelista: “Donna, ecco il tuo figlio”, riferite al discepolo che egli amava, sono supplica amorevole e un comando premuroso di Gesù che, insegnando a Maria ad aprire il cuore ad altri “figli” e ad avere per loro un premuroso amore, le fa capire tutta la portata della sua divina maternità. Così come le parole corrispondenti indirizzate al discepolo: “Ecco la tua madre”, sollecitano una risposta filiale, prima da Giovanni e poi da tutti i discepoli, rappresentati dalla persona del discepolo “che egli amava”.
    Questo dover esser “madre” di tutti i discepoli del Figlio, entra nel dinamismo del singolare privilegio concesso a Maria di essere la Madre immacolata di Gesù, perché ogni carisma, come abbiamo già ricordato, è concesso a beneficio di tutti (1Cor.14,13.26), e il dover servire “all’edificazione della Chiesa” ha tanta maggior forza quanto più egregio è il dono elargito da Dio Padre, per mezzo del suo Spirito.
    Che Maria abbia accettato senza indugio questo compito si essere Madre per gli altri, specie per Giovanni, lo possiamo dedurre dalle parole con cui Giovanni finisce questo racconto: “ E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa” (Gv. 19,27), e certamente con il pieno consenso di Maria.

    Così Gesù affida a Maria, sua Madre, il compito di essere vincolo di unione tra i “parenti” di Gesù, quando sono diventati credenti in lui, e i discepoli. Impegno espletato da Maria con sollecitudine materna, come si ricava dagli Atti. A questo proposito “ ritornarono a Gerusalemme, e salirono al piano superiore dove abitavano” Luca ci dà la lista di tutti questi discepoli cominciando da Pietro, e ci dice che tutti erano assidui e concordi nella preghiera, “insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui” (At. 1,14).
    Il ruolo materno di Maria, una volta che i “fratelli di Gesù” sono diventati credenti, è appunto il legame di unione con i discepoli, specie con gli undici, che già l’avevano accettata come madre per mezzo di Giovanni.
    Le tensioni che sorgeranno tra la Chiesa giudeo-cristiana e pagano-cristiana, che recenti studi in merito hanno chiarito maggiormente, fanno palese da una parte la lungimirante previsione del Maestro, il quale chiede a sua Madre che voglia esser madre dei suoi discepoli, e dall’altra il ruolo importante di Maria per unire queste due parti della Chiesa che in un primo tempo si erano trovate in contrasto.
    Così l’insegnamento ricevuto da Maria abbraccia tutto l’arco di tempo intercorrente fra le prime ‘lezioni’ nel focolare di Nazareth e l’inizio della Chiesa, sino alla fine dei tempi.
    In tutto ciò possiamo asserire che Maria è stata la ‘prima discepola’ di suo Figlio Gesù. E per essere stata la ‘prima’, nel doppio senso indicato, diventa anche Madre, Maestra e Modello di tutta la Chiesa e di ciascun discepolo di Gesù, l’unico Maestro di tutti.

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