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L' EFFUSIONE DELLO SPIRITO SANTO

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2023 11:23
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05/06/2014 10:06
 
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Il contrario di ciò che fa il mondo: nel mondo più sono grandi gli obbiettivi da conseguire più l'apporto dei mezzi è complicato; quando poi si vuole arrivare sulla luna questo apparato diventa gigantesco. Se la semplicità è il marchio dell'agire divino, bisogna preservare assolutamente questo marchio nel conferire l'effusione dello spirito. Per questo la semplicità deve risplendere in tutto: nella preghiera e nei gesti; niente cose teatrali, gesti eccitati, multiloquio ecc.....La Bibbia fa notare, a proposito del sacrificio del Carmelo, il contrasto stridente tra l'agire dei sacerdoti di Baal che gridano, danzano da scalmanati e si fanno incisioni a sangue, e l'agire di Elia che prega invece semplicemente così: "Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe...rispondimi e questo popolo sappia che tu sei il Signore Dio e che converti il loro cuore!"(1Re 18,25-38). Il fuoco del Signore calò sul sacrificio di Elia e non su quello dei sacerdoti di Baal. Elia stesso, poco dopo, fece l'esperienza che Dio non era nel vento impetuoso, non era nel terremoto, non era nel fuoco, ma era nel mormorio di un vento leggero (cfr.1 Re 19,11-13). Da dove viene la grazia che si sperimenta nell'effusione? Dagli astanti?...No!...Dal soggetto che la riceve?...No!...Viene da Dio!Non ha senso chiedersi se viene da dentro il soggetto o da fuori: Dio è dentro e fuori. Possiamo solo dire che tale grazia ha rapporto con il battesimo perché Dio agisce sempre con coerenza e con fedeltà, non fa e disfà. Egli fa onore all'impegno e all'istituzione di Cristo. Una cosa è certa: non sono i fratelli a conferire lo Spirito Santo; essi non danno lo Spirito Santo al fratello, ma invocano lo Spirito Santo sul fratello. Lo Spirito non può essere dato da nessun uomo, neppure dal Papa o dal vescovo, perché nessun uomo possiede in proprio lo Spirito Santo. Solo Gesù può dare in senso proprio lo Spirito Santo; gli altri non possiedono lo Spirito Santo, ma piuttosto sono posseduti da lui. Quanto al modo di questa grazia possiamo parlare di una nuova venuta dello Spirito Santo, di una nuova missione da parte del Padre attraverso Gesù Cristo o di una nuova unzione corrispondente al nuovo grado di grazia. In questo senso, l'effusione, se non è un sacramento, è però un evento spirituale: questa potrebbe essere la definizione che più si avvicina alla realtà. Un evento, dunque qualcosa che avviene, che lascia il segno, che crea una novità in una vita; ma un «evento spirituale» (non storico). Spirituale perché avviene nello spirito, cioè nell'interiore dell'uomo e gli altri possono benissimo non accorgersi di nulla; spirituale, soprattutto perché esso è opera dello Spirito Santo. Concludo questo insegnamento con un bel testo dell'apostolo Paolo che parla proprio della riviviscenza del dono di Dio, Ascoltiamolo come un invito a ciascuno di noi:

 
Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te
per l'imposizione delle mani.
Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza,
ma di forza, di amore, di saggezza. (2Tm 1,6-7).

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