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13/02/2013 08:30 | |
O Dio, tu mi conosci, «e io conoscerò te come tu conosci me(1Cor 13,12).
O forza della mia anima, entra in essa e rendila simile a te così da possederla senza macchia né ruga.
Questa è la mia speranza; per essa parlo e in essa trovo la gioia, ed è una gioia sana. Su altri beni di questa vita si dovrà piangere tanto meno quanto più si suole invece piangere per essi, e, viceversa, c’è tanto più da piangere quanto meno per essi si piange. «Tu hai amato la verità» (Sal 51,8) poiché chi opera la verità giunge alla luce; io voglio servire la verità con la confessione fatta nell’intimo del mio cuore.
E anche se non volessi confessarti nulla, che cosa di mio potrebbe rimanere nascosto a te, Signore, al cui sguardo si apre l’abisso dell’umana coscienza? Non potrei mai nascondermi a te:semmai nasconderei te a me! Ma ora il mio pianto dimostra quanto io dispiaccia a me stesso, e quanto invece tu risplenda e mi piaccia, quanto io ti ami e ti desideri, al punto da disprezzarmi e da respingermi per scegliere te.
Agostino d’Ippona, Le Confessioni 10,1-2 |