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COMMENTO ALLA SECONDA LETTERA DI S.GIOVANNI

Ultimo Aggiornamento: 09/01/2012 11:35
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09/01/2012 11:30
 
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[12]Molte cose avrei da scrivervi, ma non ho voluto farlo per mezzo di carta e di inchiostro; ho speranza di venire da voi e di poter parlare a viva voce, perché la nostra gioia sia piena.

Le molte cose che il presbitero “avrebbe da scrivere loro”, non sono certamente cose di convenienza, di opportunità, di relazioni amicali.

Il presbitero scrive per dare alla verità di Cristo la sua purezza, integrità, bellezza, splendore, santità.

Il presbitero scrive perché quanto si è introdotto di non buono, di non santo, di non vero, frutto del pensiero umano, nella verità di Cristo venga da essa tolto, allontanato, cacciato fuori.

Il presbitero è il custode della verità di Cristo Gesù. La sua vigilanza deve essere sempre al sommo dell’attenzione. Una sola falsità che si introduce nella verità di Cristo Gesù la rende tutta falsa.

Per la verità di Cristo vale quanto il Qoelet dice a proposito dell’unguento del profumiere: “Una mosca morta guasta l'unguento del profumiere: un po’ di follia può contare più della sapienza e dell'onore” (Qo 10,1).

Un solo errore può contaminare tutta la bellezza della verità del Vangelo e rovinarla, ridurla in falsità.

Oggi, proprio a motivo di questa non attenzione, disattenzione, incapacità di discernimento, molte “mosche morte”, molti pensieri umani, introdotti anche per ignoranza colpevole nella verità di Cristo, l’hanno resa quasi tutta falsità.

Oggi è difficile separare nella verità di Cristo Gesù il pensiero di Dio dal pensiero dell’uomo, la volontà di Dio dalla volontà dell’uomo.

Questa quasi impossibilità di operare il sano e santo discernimento, questa tendenza a confondere pensiero di Dio con pensiero dell’uomo fa sì che tutto il Vangelo venga ridotto a falsità, secondo quanto il Signore rimproverava agli scribi del tempo di Geremia.

Ecco cosa accade quando la falsità viene introdotta nella Parola del Signore.

Geremia - cap. 8,1- 23: “In quel tempo oracolo del Signore si estrarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei suoi capi, dei sacerdoti, dei profeti e degli abitanti di Gerusalemme. Esse saranno sparse in onore del sole, della luna e di tutta la milizia del cielo che essi amarono, servirono, seguirono, consultarono e adorarono. Non saranno più raccolte né sepolte, ma rimarranno come letame sulla terra. Allora la morte sarà preferibile alla vita per tutti quelli che resteranno di questa razza malvagia in ogni luogo, dove li avrò dispersi. Oracolo del Signore degli eserciti.

Tu dirai loro: Così dice il Signore: Forse chi cade non si rialza e chi perde la strada non torna indietro? Perché allora questo popolo si ribella con continua ribellione? Persistono nella malafede, rifiutano di convertirsi.

Ho fatto attenzione e ho ascoltato; essi non parlano come dovrebbero. Nessuno si pente della sua malizia, dicendo: Che ho fatto? Ognuno segue senza voltarsi la sua corsa come un cavallo che si lanci nella battaglia.

Anche la cicogna nel cielo conosce i suoi tempi; la tortora, la rondinella e la gru osservano la data del loro ritorno; il mio popolo, invece, non conosce il comando del Signore. Come potete dire: Noi siamo saggi, la legge del Signore è con noi? A menzogna l'ha ridotta la penna menzognera degli scribi! I saggi saranno confusi, sconcertati e presi come in un laccio. Essi hanno rigettato la parola del Signore, quale sapienza possono avere?

Per questo darò le loro donne ad altri, i loro campi ai conquistatori, perché, dal piccolo al grande, tutti commettono frode; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. Essi curano la ferita del mio popolo ma solo alla leggera, dicendo: Bene, bene! ma bene non va.

Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sanno neppure arrossire. Per questo cadranno con le altre vittime, nell'ora del castigo saranno prostrati dice il Signore.

Li mieto e li anniento, dice il Signore, non c'è più uva nella vigna né frutti sui fichi; anche le foglie son avvizzite. Ho procurato per loro degli invasori.

Perché ce ne stiamo seduti? Riunitevi, entriamo nelle fortezze e moriamo in esse, poiché il Signore nostro Dio ci fa perire. Egli ci fa bere acque avvelenate, perché abbiamo peccato contro di lui. Aspettavamo la pace, ma non c'è alcun bene; l'ora della salvezza, ed ecco il terrore.

Da Dan si sente lo sbuffare dei suoi cavalli; al rumore dei nitriti dei suoi destrieri trema tutta la terra. Vengono e divorano il paese e quanto in esso si trova, la città e i suoi abitanti.

Ecco, io sto per mandarvi serpenti velenosi contro i quali non esiste incantesimo, ed essi vi morderanno, dice il Signore.

Cercai di rasserenarmi, superando il mio dolore, ma il mio cuore vien meno. Ecco odo le grida della figlia del mio popolo da una terra lunga e larga: Forse il Signore non si trova in Sion, il suo re non vi abita più? Perché mi hanno provocato all'ira con i loro idoli e con queste nullità straniere? E` passata la stagione della messe, è finita l'estate e noi non siamo stati soccorsi. Per la ferita della figlia del mio popolo sono affranto, sono costernato, l'orrore mi ha preso. Non v'è forse balsamo in Gàlaad? Non c'è più nessun medico? Perché non si cicatrizza la ferita della figlia del mio popolo? Chi farà del mio capo una fonte di acqua, dei miei occhi una sorgente di lacrime, perché pianga giorno e notte gli uccisi della figlia del mio popolo?”.

La falsità provoca morte, dolore, sofferenza, tristezza, lutto, guai infiniti. La falsità è il nemico distruttore della fede e della vita.

Per questo il presbitero deve porre ogni attenzione a che nessuna falsità si introduca nella Parola del Signore Gesù.

Per il momento Egli si è occupato del comandamento principale. Non ha voluto entrare in altri punti.

Ha ritenuto non fosse opportuno farlo per mezzo di carta e di inchiostro. Ci sono delle cose che è giusto che si dicano a viva voce.

Lui ha speranza di potersi un giorno recare da loro e parlare da cuore a cuore. Ha il desiderio di manifestare loro tutta la sua preoccupazione circa la verità della Parola del Signore.

Di sicuro il Signore esaudirà questa sua speranza e allora la gioia del presbitero sarà piena.

Quando la gioia di un presbitero è piena? Solo quando ogni discepolo di Gesù cammina nella pienezza della verità.

Poiché il dono della pienezza della verità è stato posto da Cristo Gesù nel cuore e sulla bocca del presbitero, lo stesso presbitero è nella pienezza della gioia perché svolge la stessa missione di Cristo Gesù.

Lui dona la verità di Cristo ai discepoli del Signore e la sua gioia è piena.

La sua gioia è piena perché la salvezza si compie.

Senza dono della verità non c’è salvezza; mai ce ne potrà essere, perché la salvezza è nella verità vissuta, nel comandamento attuato.

La salvezza è il nostro cammino nella luce della Parola, del Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo.

Se è gioia del presbitero, è anche gioia di chi riceve la verità. È gioia perché anche loro possono percorrere la via sicura che li conduce al Cielo.

[13]Ti salutano i figli della eletta tua sorella.

La Chiesa di Dio è considerata come una Madre dalle molte figlie.

La Chiesa è una, perché uno è il corpo di Cristo. Essa però vive incarnata in un territorio, in una comunità, in una regione.

Ogni comunità formata – ed è comunità formata solo quella a capo della quale c’è un presbitero che la presiede – è Chiesa, nella quale vive tutta intera la Chiesa di Dio.

Non è un’altra Chiesa, non è una Chiesa differente. È l’unica Chiesa. Essendo molte le comunità, il legame che le unisce le une alle altre è quello di “sorelle”.

Sono chiese sorelle. Sono sorelle perché figlie dell’unica Madre.

Ecco come il Nuovo Testamento parla di “Chiesa” e anche di “Sorella”:

E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” (Mt 16,18).

E un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose” (At 5,11).

Saulo era fra coloro che approvarono la sua uccisione. In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme e tutti, ad eccezione degli apostoli, furono dispersi nelle regioni della Giudea e della Samaria” (At 8,1).

Saulo intanto infuriava contro la Chiesa ed entrando nelle case prendeva uomini e donne e li faceva mettere in prigione” (At 8,3).

La Chiesa era dunque in pace per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria; essa cresceva e camminava nel timore del Signore, colma del conforto dello Spirito Santo” (At 9,31).

La notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, la quale mandò Barnaba ad Antiochia” (At 11,22).

In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa” (At 12,1).

Pietro dunque era tenuto in prigione, mentre una preghiera saliva incessantemente a Dio dalla Chiesa per lui”. (At 12,5).

Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono tutto ciò che Dio aveva compiuto per mezzo loro” (At 15,4).

Allora gli apostoli, gli anziani e tutta la Chiesa decisero di eleggere alcuni di loro e di inviarli ad Antiochia insieme a Paolo e Barnaba: Giuda chiamato Barsabba e Sila, uomini tenuti in grande considerazione tra i fratelli” (At 15,22).

Giunto a Cesarèa, si recò a salutare la Chiesa di Gerusalemme e poi scese ad Antiochia” (At 18,22).

Da Milèto mandò a chiamare subito ad Efeso gli anziani della Chiesa” (At 20,17).

Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come vescovi a pascere la Chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il suo sangue” (At 20,28).

Vi raccomando Febe, nostra sorella, diaconessa della Chiesa di Cencre” (At 16,1).

Alla Chiesa di Dio che è in Corinto, a coloro che sono stati santificati in Cristo Gesù, chiamati ad essere santi insieme a tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signore nostro Gesù Cristo, Signore nostro e loro” (1Cor 1,2).

Per questo appunto vi ho mandato Timòteo, mio figlio diletto e fedele nel Signore: egli vi richiamerà alla memoria le vie che vi ho indicato in Cristo, come insegno dappertutto in ogni Chiesa” (1Cor 4,17).

Se dunque avete liti per cose di questo mondo, voi prendete a giudici gente senza autorità nella Chiesa?” (1Cor 6,4).

Non date motivo di scandalo né ai Giudei, né ai Greci, né alla Chiesa di Dio” (1Cor 10,32).

Non avete forse le vostre case per mangiare e per bere? O volete gettare il disprezzo sulla chiesa di Dio e far vergognare chi non ha niente? Che devo dirvi? Lodarvi? In questo non vi lodo!” (1Cor 11,22).

Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi vengono i miracoli, poi i doni di far guarigioni, i doni di assistenza, di governare, delle lingue” (1Cor 12,28).

Io infatti sono l'infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio” (1Cor 15,9).

Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla chiesa di Dio che è in Corinto e a tutti i santi dell'intera Acaia” (2Cor 1,1).

Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi” (Gal 1,13).

Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa” (Ef 1,22).

Perché sia manifestata ora nel cielo, per mezzo della Chiesa, ai Principati e alle Potestà la multiforme sapienza di Dio” (Ef 3,10).

A lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli! Amen” (Ef 3,21).

Il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo” (Ef 5,23).

E come la Chiesa sta sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto” (Ef 5,24).

E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei” (Ef 5,25).

Al fine di farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata” (Ef 5,27).

Nessuno mai infatti ha preso in odio la propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la Chiesa” (Ef 5,29).

Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa!”(Ef 5,32).

Quanto a zelo, persecutore della Chiesa; irreprensibile quanto alla giustizia che deriva dall'osservanza della legge” (Fil 3,6).

Ben sapete proprio voi, Filippesi, che all'inizio della predicazione del vangelo, quando partii dalla Macedonia, nessuna Chiesa aprì con me un conto di dare o di avere, se non voi soli” (Fil 4,15).

Egli è anche il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose” (Col 1,18).

Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1,24).

E quando questa lettera sarà stata letta da voi, fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete quella inviata ai Laodicesi” (Col 4,16).

Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia a voi e pace!” (2Ts 1,1).

Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre nostro e nel Signore Gesù Cristo” (2Ts 1,1).

Perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio?” (1Tm 3,5).

Ma se dovessi tardare, voglio che tu sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità” (1Tm 3,15).

Se qualche donna credente ha con sé delle vedove, provveda lei a loro e non ricada il peso sulla Chiesa, perché questa possa così venire incontro a quelle che sono veramente vedove” (1Tm 5,16).

Chi è malato, chiami a sé i presbiteri della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore” (Gc 5,14).

Essi hanno reso testimonianza della tua carità davanti alla Chiesa, e farai bene a provvederli nel viaggio in modo degno di Dio” (3Gv 1,6).

Ho scritto qualche parola alla Chiesa ma Diòtrefe, che ambisce il primo posto tra loro, non ci vuole accogliere” (3Gv 1,9).

Per questo, se verrò, gli rinfaccerò le cose che va facendo, sparlando contro di noi con voci maligne. Non contento di questo, non riceve personalmente i fratelli e impedisce di farlo a quelli che lo vorrebbero e li scaccia dalla Chiesa” (3Gv 1.10).

All'angelo della Chiesa di Efeso scrivi: Così parla Colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro” (Ap 2,1).

All'angelo della Chiesa di Smirne scrivi: Così parla il Primo e l'Ultimo, che era morto ed è tornato alla vita” (Ap 2,8).

All'angelo della Chiesa di Pèrgamo scrivi: Così parla Colui che ha la spada affilata a due tagli” (Ap 2,12).

All'angelo della Chiesa di Tiàtira scrivi: Così parla il Figlio di Dio, Colui che ha gli occhi fiammeggianti come fuoco e i piedi simili a bronzo splendente” (Ap 2,18).

All'angelo della Chiesa di Sardi scrivi: Così parla Colui che possiede i sette spiriti di Dio e le sette stelle: Conosco le tue opere; ti si crede vivo e invece sei morto” (ap 3,1).

All'angelo della Chiesa di Filadelfia scrivi: Così parla il Santo, il Verace, Colui che ha la chiave di Davide: quando egli apre nessuno chiude, e quando chiude nessuno apre” (Ap 3,7).

All'angelo della Chiesa di Laodicèa scrivi: Così parla l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio” (Ap 3,14).

Ti salutano i figli della eletta tua sorella”(2Gv 1,13).

Come si può facilmente constatare la Chiesa è una. Essa è una e indivisibile. Il “Credo” la dichiara: una, santa, cattolica, apostolica.

Essa però si incarna in un luogo e in un tempo, in molti luoghi e in molti tempi, fino alla consumazione dei secoli.



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Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». At 8,30
 
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