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    00 09/03/2021 12:10
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    Apocalissi. La fine dei tempi nelle religioni,
    Editrice SugarCo

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    A cura di: Mario POLIA e Gianluca MARLETTA

    “Le profezie sui Tempi Ultimi non hanno mai mancato di attrarre con il loro fascino irresistibile e a volte inquietante. ‘Apocalissi’ è un viaggio inedito, e unico nel suo genere, alla scoperta di questo filone mitico presente in tutte le religioni: in un percorso universale che va dalle fedi monoteistiche alle tradizioni orientali, dall’America precolombiana all’Europa precristiana, interrogandola Bibbiae il Corano, il Vishnu Purana indù e il Popol Vuh maya, nell’ottica scientifica ma affascinante della moderna storia delle religioni. Un viaggio nel futuro dell’umanità così come immaginato, con impressionati analogie nelle sue tappe fondamentali, dal pensiero religioso d’ogni tempo e luogo: dalla decadenza spirituale dell’uomo all’allontanamento dal Divino, dalla corruzione della società agli sconvolgimenti naturali, dal regno oscuro e grottesco dell’uomo-che-si-fà-dio alla vittoria finale della luce”.


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    00 22/03/2021 12:42





    Dio lo ha Davvero Detto?: Perché dovremmo credere che la Bibbia sia vera? (DGRST-Ita)






    Harold Lerchapr 2019

    Word to the World Ministries



     





     








    La Bibbia è l'infallibile Parola Dio. È affidabile. Buona scienza e archeologia sostengono la sua accuratezza. Dobbiamo seguire il piano di Dio.



    INFORMAZIONI SULL'AUTORE





    Harold A. Lerch, Sr., è laureato presso la Pennsylvania State University, College of Engineering, e un ingegnere professionista in pensione. La sua carriera era nel campo dell'amministrazione edile e della gestione per una grande società. Priore, è stato responsabile progetti speciali per la stessa società, specializzata nella produzione alimentare e nella movimentazione dei materiali. L'autore ha fondato Word ai ministeri mondiali, un'organizzazione che pubblica e distribuisce risorse di testimonianza gratuite. Harold e sua moglie, Jeanne, hanno due figli e otto nipoti, e risiedono nei pressi di Middleburg, PA., USA.





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    00 06/04/2021 16:01





    Il mistero della vita dopo la morte. Scoperte scientifiche, tradizioni spirituali e coscienza - Deepak Chopra - copertinaIl mistero della vita dopo la morte. Scoperte scientifiche, tradizioni spirituali e coscienza













    Editore: Macro Edizioni

    Collana: Nuova saggezza

    Anno edizione: 2011

    In commercio dal: 1 gennaio 2009

    Pagine: 320 p.



    • EAN: 9788862292368



















    Descrizione

















    Cosa accade dopo la morte? Abbiamo una risposta a questa domanda? Oppure non siamo autorizzati a saperlo? E' forse un enigma la cui soluzione l'Universo tiene per sé? Il famoso autore di bestseller Deepak Chopra ci dà le prove che l’aldilà non è separato da questo mondo da un muro impenetrabile. Una sola realtà, infatti, abbraccia tutti i mondi, tutti i tempi e i luoghi. Alla fine della nostra vita noi “trapassiamo” in una nuova fase del medesimo viaggio dell’anima in cui ci troviamo proprio in questo minuto. In quest’opera Chopra ci conduce all’estremo limite a cui sono giunte finora le scoperte scientifiche e le grandi tradizioni di sapienza spirituale per fornirci una mappa della “vita che segue”. E' un viaggio affascinante attraverso molti livelli di consapevolezza. Ma molto più importante è l’urgenza del suo messaggio: chi incontrerai nell’aldilà e ciò di cui là farai esperienza rappresentano le tue presenti convinzioni, aspettative e livelli di consapevolezza. Nel presente, qui ed ora, tu puoi modellare ciò che ti accadrà dopo la tua morte. Portando l’aldilà nel momento presente, Il Mistero della Vita dopo la Morte spalanca una immensa nuova area di creatività. In definitiva non c’è divisione fra vita e morte, c’è soltanto un continuo progetto creativo. Chopra ci invita a diventare co-creatori in questo regno sottile, e nel momento in cui arriviamo a comprendere l’unica realtà, noi lasciamo cadere le nostre paure irrazionali e ci incamminiamo verso un’esperienza sacra e celata con una sensazione di meraviglioso stupore e di potere personale.








    [Modificato da Credente 06/04/2021 16:08]
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    00 18/05/2021 18:24


    Un importante contributo al dibattito sulle origini dell’universo e sulle leggi della fisica, che getta una nuova luce sulle polemiche in materia.


    L’autore propone, insomma, un testo indispensabile per tutti coloro che meditano sulle grandi questioni della vita. A detta degli esperti contemporanei, la scienza avrebbe messo da parte Dio e tutte le spiegazioni sull’origine del mondo che ne derivavano. L’ateismo – ci viene detto – è l’unica posizione accettabile dal punto di vista intellettuale e qualsiasi tentativo di reintrodurre il concetto di Dio probabilmente ostacolerebbe il progresso in ambito scientifico.


    In questo libro stimolante e al tempo stesso provocatorio, Lennox ci invita a riconsiderare queste affermazioni con la dovuta cautela. È proprio vero che la scienza incoraggia l’ateismo? È possibile che una visione teista sia più coerente con le finalità scientifiche? In altre parole, siamo proprio sicuri di non avere più bisogno di Dio?


    Titolo: Dio e la scienza
    Autore: 
    John Lennox
    Editore: ARMENIA, Milano, pp. 286
    ISBN: 9788834428030


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    00 18/05/2021 18:26
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    Da Galileo in poi la fede in Dio e quella nella scienza hanno abitato due territori piuttosto distanti e spesso non comunicanti fra loro. Eppure la scienza più avanzata non è in conflitto con l’idea che esista un Dio in grado di ascoltare le nostre preghiere e prendersi cura delle nostre anime. È quello che sostiene Francis S. Collins in questo libro. Partendo dalla propria esperienza di genetista, e affermando che non c’è conflitto tra l’essere uno scienziato rigoroso e il credere in Dio, affronta tanto le obiezioni degli scienziati contro la fede, quanto quelle degli uomini di fede che negano le verità scientifiche. Prende in esame campi di indagine come la fisica, la chimica e la biologia, riconoscendo in esse gli unici strumenti per la comprensione del mondo naturale. Ma ne mostra anche i limiti davanti alle nostre domande sul senso dell’esistenza e su ciò che ci attende dopo la morte, limiti che non rappresentano una sconfitta della scienza ma solo l’ingresso in un’altra sfera, quella della spiritualità.


    Titolo: Il linguaggio di Dio
    Autore: Francis S. Collins
    Edito: Sperling & Kupfer Editori, Milano 2007. pp: 223-229
    ISBN: 
    8820042819


    [Modificato da Credente 18/05/2021 18:27]
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    00 14/09/2021 13:59


    L’ipotesi di derivazione secondo la teoria evoluzionistica deLL’UOMO DALLA SCIMMIA, basata da Darwin nel momento della sua formulazione sull’aspetto esteriore, presenta, con il procedere delle conoscenze scientifiche, la possibilità di verifica ed analisi nelle varie discipline, verifica richiesta da Darwin stesso, da vero scienziato quale lui era, che richiedeva conferma alle sue ipotesi

    . L’avvento della genetica, scienza che si vanta di analizzare in modo profondo le caratteristiche di unicita’ di ogni individuo umano, descrive le conclusioni delle sue analisi in un libro di genetica per medici specialisti dove vengono descritte le differenze osservate in una tabella intitolata “organizzazione genomica ed espressione genica: confronto fra  l’uomo e le grandi scimmie antropomorfe”: (TAB 14.4 Dal libro di Genetica Umana Molecolare Edizione italiana a cura di Gian Antonio Danieli).

    Dettagliatamente in essa sono citate molte caratteristiche, difficilmente comprensibili anche per addetti ai lavori, (a parte che la genetica stessa, dopo aver analizzato tutto ciò che riusciva ad analizzare, e che pensava ad esempio con la mappatura del genoma umano di raggiungere traguardi di conoscenza elevati si ritrova al contrario ad avere ancora più punti oscuri di prima) ma in un paragrafo definito: SCHEMI DI BENDAGGIO DEI CROMOSOMI, scrive:

    “molto simili, le uniche grosse differenze sono la fusione di due cromosomi che ha prodotto il cromosoma 2 umano………….. “, ciò significa che la scimmia ha 2 cromosomi in più dell’uomo, uno da parte di ogni genitore, totale  48 cromosomi, mentre l’uomo  ne ha in totale 46 . Ma è molto importante un cromosoma o 2 in più? Si sa molto bene come cultura comune ed lo sanno molto bene i genetisti, quando danno la risposta sullo studio del numero dei cromosomi con l’amniocentesi: “il mongolismo o tecnicamente TRISOMIA 21 “ è l’aggiunta di un cromosoma in più alla coppia n°21 e sappiamo cosa significa tale aggiunta, derivata da un errore nella moltiplicazione e divisione delle cellule che hanno originato l’individuo nato dai due genitori.


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    00 05/08/2022 09:59






     















    La bellezza del creato
    Salvaguardia del Creato

    Vera e propria ‘summa’ del pensiero di Antonino Zichichi, l’ultima fatica del grande fisico siciliano rappresenta un salto di qualità nel suo approccio alla fede. Se in alcuni lavori precedenti Zichichi aveva infatti spiegato perché crede in Colui che ha creato il mondo, in quest’opera della sua senescenza, prova a mostrare la bellezza di questa creazione e l’ottimismo che dovrebbe infondere negli animi di ognuno. La stessa logica che lo ha condotto a ritenere plausibile l’esistenza di Dio, lo porta, attraverso raffinati percorsi intellettuali, a incoraggiare l’umanità a ‘godere’ di questa certezza. Soggetto attivo di questa vera e propria missione è la scienza, che, come scriveva il citatissimo Giovanni Paolo II, è un dono di Dio e ha il compito di provare a svelare le bellezze del creato. Il professore Zichichi prende molto sul serio questo auspicio papale, tanto da tuffarsi in una bellissima cavalcata divulgativa tra sentieri, battuti e non, della scienza nelle sue varie espressioni, confermando tutta la sua smisurata stima per Galileo Galilei, qui ancora una volta eletto a Sommo con la maiuscola, e, celebrato anche nella sua dimensione di fedele, per Zichichi indiscutibile. Un gigante come Galileo porta, secondo Zichichi, la rivoluzione scientifica al livello di quella del linguaggio, nonostante lo scarto, a vantaggio della seconda, di una sedimentazione storica straordinariamente ampia. Storia nella quale il libro non esita ad entrare, attraverso le fessure aperte dalle tante scoperte scientifiche, ma anche dai tanti appuntamenti mancati, come quelli con la comprensione dei meccanismi del fuoco e della ruota, ignorati dall’umanità per millenni. Nella universale ‘Bellezza del creato’ di Zichichi c’è posto anche per una orgogliosa ‘sicilianità’, indirettamente espressa attraverso il ruolo, assegnato al siracusano Archimede, di vero e proprio Galileo ante-litteram, sciaguratamente non compreso dai suoi contemporanei, e, ancora, lungo 1.800 anni, fino, appunto, al grande pisano. Ecco quindi, che, piano piano, ‘La Bellezza del Creato’ diventa anche un testo autobiografico, capace di descrivere, non senza gratitudine, la bellezza di una vita da grande scienziato, spesso al crocevia di snodi storici di grande importanza, o, almeno testimone indiretto di molti di questi. Dall’ammirazione per il clima di fruttuosa collaborazione e interdisciplinarietà scientifica del ‘Progetto Manhattan’, capace, in pochissimo tempo, di gettare le premesse di progressi tecnologici straordinari, fino agli accenni al risolutivo contributo tecno-bellico anti-nazista del suo maestro Blackett, durante la Seconda Guerra Mondiale. E poi, inevitabilmente, passando attraverso le sue grandi scoperte nella fisica sub-nucleare, orgogliosamente e puntigliosamente ricordate, fino ad arrivare alle grandi avventure dei due grandi centri di ricerca fondati in onore di due ‘maestri’ del calibro di Ettore Maiorana ed Enrico Fermi.

    La scienza, per Zichichi, svolge il suo cruciale compito spesso per caso, ed ecco quindi una suggestiva rassegna delle maggiori scoperte in salsa ‘serendipity’ (protagonisti geni di ogni epoca) dall’autore raccolte come ulteriore conferma dell’esistenza di Dio, creatore di ogni cosa, e sempre avanti a noi per intelligenza. E ricorre nel libro lo sforzo di fornire, nel solo ambito dell’immanenza, le prove dell’esistenza di Dio, in un percorso simmetrico a quello, operato nella sfera trascendente, da Tommaso d’Aquino.
    ‘La Bellezza del Creato’, pur nella sua concisione, è molto altro, e non manca di riprendere alcuni temi forti dello Zichichi controcorrente (dalla meteorologia all’evoluzionismo), ma è essenzialmente un’opera pacificata, conciliante, capace di sorprenderci anche per inaspettati onori delle armi, come quello felicemente concesso all’onestà intellettuale dell’atea Margherita Hack. Di tutto ciò non poteva non risentirne lo stile, piano, semplice, mai compiaciuto, con quella straordinaria forza divulgativa, in grado di dare a tutti l’illusione della comprensione di fenomeni, in realtà inafferrabili dai più. Grazie anche a quelle ripetizioni e a quegli schematismi, che, lungi dall’essere difetti, rappresentano, invece, l’essenza di ogni sapiente opera di divulgazione.

    Insomma, un’opera coraggiosa nei suoi assunti di partenza e mai banale, ma pronta a farsi leggere tutta di un pezzo, magari in un caldo pomeriggio di tarda primavera. Per poi meditarla molto più a lungo.


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