CREDENTI

CREDENTI DA IMITARE (Eb.13,7)

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    00 13/11/2018 07:37
    Sant' Abbone di Fleury


    Nacque nella diocesi di Orleans verso il 945. In tenera età i genitori l’affidarono al monastero di san Benedetto di Fleury sulla Loira. Conseguì presto una buona formazione letteraria e artistica al punto che già da giovane ebbe l’incarico di insegnare. Approfondì poi le sue conoscenze di filosofia e astronomia a Parigi e a Reims. Ritornato a Fleury, riprese l’insegnamento e scrisse un’opera contro i millenaristi. La sua fama giunse fino in Inghilterra dove il vescovo di Worcester lo invitò a dirigere la scuola monastica di Ramsey. Eletto abate di Fleury, mise la sua influenza al servizio del monastero. Contro il vescovo Arnoldo, che minacciava i diritti dell’abbazia, rivendicò l’autonomia dei monaci. Il re Ugo Capeto lo inviò dal Papa a Roma per evitare l’interdetto a causa di un matrimonio illecito. Abbone, tuttavia, conquistato dalle nuove idee di riforma della Chiesa, si schierò dalla parte del Papa. Da questo momento si adoperò con entusiasmo per accrescere il fervore spirituale della sua abbazia e dei monasteri ad essa soggetti. In viaggio verso il monastero di Réole, cercò di fare da paciere in un scontro tra Franchi e Guasconi. Ferito, uno dei primi esponenti dell’umanesimo monastico, morì nel 1004 e fu subito venerato come santo.Nel monastero di La Réole nella Guascogna in Francia, transito di sant'Abbone, abate di Fleury, uomo mirabilmente versato nella Sacra Scrittura e nelle lettere, che, difensore della disciplina monastica e coraggioso promotore di pace, morì trafitto da una lancia.


    Beato Veremondo (Varmondo) Arborio di Ivrea


    È uno dei più illustri pastori della Chiesa eporediese. Veremondo nasce intorno al 930 dalla nobile famiglia vercellese degli Arborio e studio a Pavia dove, sembra, divenne avvocato. Su indicazione dell'imperatore Ottone I, venne scelto come guida della diocesi di Ivrea, tra il 983 e il 984, città piemontese che allora era sede di un importante marchesato. Nel 969 presenziò al Sinodo di Milano dove vennero riorganizzate le diocesi del Piemonte meridionale devastate dalle incursioni dei Saraceni. Nella guida alla diocesi si distinse nell'abbinare la carità evangelica alla fermezza della giustizia soprattutto nell'affrontare la questione relativa al marchese Arduino il quale mirava a realizzare un regno d'Italia laico, libero dalle ingerenza della Chiesa. Morì tra il 1010 e il 1014; è stato beatificato da Pio IX nel 1857 ed è sepolto nella Cattedrale di Ivrea.

    Mitra, PastoraleA Ivrea in Piemonte, commemorazione del beato Varmondo, vescovo, che fu insigne per la sua viva fede, la pietà e l'umiltà, rivendicò la libertà della Chiesa dalle insidie dei potenti, costruì la cattedrale e promosse la vita monastica e istituì una scuola episcopale.


    San Brizio di Tours


    Nativo della Turenna, Brizio fu affidato a san Martino che lo portò con sé nel monastero di Marmoutier dove, completata l'educazione, emise i voti religiosi. Il suo carattere ribelle lo portò ad avversare il suo stesso maestro. Tuttavia nel 397 si trovò a succedergli sulla cattedra di Tours. Dopo trentatré anni di episcopato, uno scandalo ravvivò antichi malumori nei suoi confronti. Destituito, partì per Roma, lasciando il posto a Giustiniano e poi ad Armenzio, con la speranza di essere riabilitato dal papa. Rimase a Roma per sette anni e, riconosciuto finalmente innocente, tornò a Tours dove guidò la comunità locale ancora per sette anni. Edificò una modesta chiesa in onore di san Martino, nella quale depose il suo corpo, e cinque parrocchie nei villaggi di Clion, Brèches, Ruan, Rédoré, Chinon. Morì nel 444.

    Calimera (LE)Bastone pastoraleA Tours nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Brizio, vescovo, che, discepolo di san Martino, succedette al maestro e per quarantasette anni fece più volte fronte a varie avversità.


    Sant' Agostina (Livia) Pietrantoni


    Sant'Agostina Pietrantoni (al secolo Livia) morì non ancora 30enne pugnalata da un suo assistito all'ospedale Santo Spirito di Roma. Era il 13 novembre del 1894. Giuseppe Romanelli - uno dei malati più violenti - l'aveva minacciata più volte. Ma lei aveva continuato ad aiutare sia lui che la mamma cieca. Così si concluse una vita dedicata agli altri. Livia era nata a Pozzaglia Sabina nel 1864. A 22 anni entrò tra le Suore della carità di santa Giovanna Antida Thouret e fu mandata nel celebre ospedale, detto il «ginnasio della carità cristiana». Vi trovò un ambiente ostile alla fede (siamo in piena questione romana) e la morte.

    Agostina = piccola venerabile, dal latinoA Roma, santa Agostina (Livia) Pietrantoni, vergine della Congregazione delle Suore della Carità, che si dedicò nell'ospedale di Santo Spirito con cristiana misericordia alla cura degli infermi e morì accoltellata da un malato preso da furore omicida.


    Sant' Omobono di Cremona


    Oltre a essere patrono di Cremona, Omobono Tucenghi è protettore di mercanti, lavoratori tessili e sarti. Egli stesso, infatti, fu commerciante di stoffe stimatissimo in città. Era abile negli affari e ricco. Oltretutto viveva solo con la moglie, senza figli. Ma il denaro - nella sua concezione della ricchezza, vista non fine a se stessa - era per i poveri. La sua azione lo portò ad essere un testimone autorevole in tempi di conflitto tra Comuni e Impero (Cremona era con l'imperatore). Quando morì d'improvviso, il 13 novembre del 1197, durante la Messa, subito si diffuse la fama di santità. Innocenzo III lo elevò agli altari già due anni dopo. Riposa nel duomo di Cremona.

    Cremona, Mercanti, Lavoratori tessili, SartiA Cremona, sant'Omobono, che, negoziante, mosso da carità per i poveri, rifulse nel raccogliere ed educare i ragazzi abbandonati e nel riportare la pace nelle famiglie.


    Beato Roberto Montserrat Beliart


    Sacerdote novello, progettava di fuggire in un istituto in Argentina. Era molto entusiasta della sua vocazione religiosa e sacerdotale. Liturgista e un buon musicista. Il Sabato 18 luglio 1936 ha celebrato una S. Messa per dire addio alle loro famiglie nel santuario della Misericordia della sua città natale. Tornando a Barcellona, domenica 19, e non poteva rientrare al seminario. Nel nascondimento, opera a Barcellona, ma il 13 novembre fu arrestato con altri sacerdoti nella foresteria dove ha vissuto e portato a S. Elia, sono stati uccisi lo stesso giorno il muro del cimitero Montcada. Il 18 agosto, era stati giustiziati anche suo padre e suo fratello Vittorino, a Alcover (Tarragona), in quanto cattolici e parenti di un sacerdote. I suoi resti non sono stati localizzati.


    Santi Antonino, Niceforo, Zebina, Germano e Manatha


    Il Martyrologium Romanum commemora in data odierna la passione dei santi Antonino, Niceforo, Zebina, Germano e Manatha, vergine. Quest'ultima, sotto l'imperatore Galerio Massimino, fu massacrata di botte e quindi data alle fiamme. Gli altri invece, per aver pubblicamente accusato di empietà il governatore Firmiliano che sacrificava ai falsi dei pagani, vennero decapitati presso Cesarea di Palestina.A Cesarea in Palestina, passione dei santi martiri Antonino, Niceforo, Zebina, Germano e Mánatas, vergine. Costei, dopo aver patito la fustigazione, fu poi messa al rogo sotto l'imperatore Galerio Massimino; gli altri, invece, furono decapitati per avere accusato di empietà con coraggio e schiettezza il governatore Firmiliano, perché immolava agli dèi.


    Beata Maria Teresa di Gesù (Maria Scrilli)


    Maria Teresa di Gesù (al secolo Maria Scrilli), sin giovinezza aderì alla spiritualità carmelitana, che incarnò nell'attività apostolica. Si consacrò all'educazione della gioventù femminile e alla carità verso i bisognosi. Con alcune compagne fondò a Montevarchi (Arezzo) un nuovo istituto religioso, oggi chiamato Congregazione delle Suore di Nostra Signora del Carmelo. Le vicende di quest'opera furono molto travagliate, soprattutto a causa delle vicende politiche dell'unità d'Italia. Il buon seme gettato dalla fondatrice si sviluppò dopo la sua morte. Fu dichiarata "venerabile" il 20 dicembre 2003 ed il miracolo per la sua beatificazione è stato riconosciuto il 19 dicembre 2005. E' stata dichiarata "beata" l'8 ottobre 2006.


    Santi Arcadio, Pascasio, Probo, Eutichiano e Paulillo


    In Africa, commemorazione dei santi martiri spagnoli Arcadio, Pascasio, Probo ed Eutichiano, che, non tollerando in nessun modo di asservirsi all'eresia ariana, furono dapprima defraudati dei loro beni dal re dei Vandali Genserico, poi mandati in esilio e sottoposti ad atroci torture e, infine, trucidati con diversi generi di martirio. Rifulse nella circostanza anche la fermezza del piccolo Paolillo, fratello di Pascasio ed Eutichiano, che per la sua tenace determinazione nel mantenersi nella fede cattolica fu a lungo percosso a colpi di bastone e poi condannato alla più vile schiavitù.


    Beata Maria del Patrocinio di S. Giovanni (Maria Cinta dell'Assunta Giner Gomis)


    Beatificata l'11 marzo 2001 da Papa Giovanni Paolo II.Nel villaggio di Portichol de Tavernes vicino a Carcaixent nello stesso territorio della Spagna, beata Maria Patrocinio di San Giovanni Giner Gomis, vergine dell'Istituto delle Suore Missionarie Claretiane di Maria Immacolata e martire, che nella stessa persecuzione, combattendo per la fede, ottenne la vita eterna.


    Santa Maxellendis


    Donzella dì Cambrai che, avendo scelto Cristo come sposo, rifiutò il fidanzato al quale era stata promessa dai suoi genitori. Indignato, il pretendente la trafisse con la spada.Nel territorio di Cambrai in Francia, santa Massellenda, vergine e martire, che, come si tramanda, avendo scelto Cristo come sposo, si rifiutò di seguire l'uomo a cui era stata promessa dai suoi genitori e morì, così, da lui trafitta con la spada.


    Beato Josaphat Chichkov


    A Sofia in Bulgaria, beati Pietro Vicev, Paolo (Giuseppe) Džidžov e Giosafat (Roberto Matteo) Šiškov, sacerdoti della Congregazione degli Agostiniani dell'Assunzione, che, ingiustamente accusati di tradimento sotto un regime ateo e gettati in carcere in quanto cristiani, nel loro combattimento mortale meritarono di ricevere la ricompensa di eternità dei fedeli discepoli di Cristo.


    Beato Kamen Vitchev


    A Sofia in Bulgaria, beati Pietro Vicev, Paolo (Giuseppe) Džidžov e Giosafat (Roberto Matteo) Šiškov, sacerdoti della Congregazione degli Agostiniani dell'Assunzione, che, ingiustamente accusati di tradimento sotto un regime ateo e gettati in carcere in quanto cristiani, nel loro combattimento mortale meritarono di ricevere la ricompensa di eternità dei fedeli discepoli di Cristo.


    Beato Pavel Djidjov


    A Sofia in Bulgaria, beati Pietro Vicev, Paolo (Giuseppe) Džidžov e Giosafat (Roberto Matteo) Šiškov, sacerdoti della Congregazione degli Agostiniani dell'Assunzione, che, ingiustamente accusati di tradimento sotto un regime ateo e gettati in carcere in quanto cristiani, nel loro combattimento mortale meritarono di ricevere la ricompensa di eternità dei fedeli discepoli di Cristo.


    San Florido (Fiorenzo) di Città di Castello e Amanzio


    Bastone pastoraleA Città di Castello in Umbria, commemorazione dei santi Fiorenzo, vescovo, del quale il papa san Gregorio Magno attesta la retta dottrina e santità di vita, e Amanzio, suo sacerdote, pieno di carità per gli ammalati e di ogni virtù.


    San Leoniano di Vienne


    A Vienne nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Leoniano, abate, che, condotto dai nemici della fede prigioniero in questa regione dalla Pannonia, fu per più di quarant'anni dapprima ad Autun e poi a Vienne santa guida di monaci e monache.


    San Quinziano


    Quinziano = (come Quinto) il quinto figlio nato, dal latinoPalmaA Clermont-Ferrand in Aquitania, ora in Francia, san Quinziano, vescovo, che dapprima tenne la sede di Rodez e poi, mandato poi in esilio dai Goti, divenne vescovo di questa città.


    Beato Giovanni (Juan) Gonga Martinez


    Nel villaggio di Simat de Valldigna nel territorio di Valencia in Spagna, beato Giovanni Gonga Martínez, martire, che versò il sangue per Cristo durante la persecuzione contro la fede.


    San Mitrio (Mitria)


    Ad Aix-en-Provence nella Gallia narbonense, ora in Francia, san Mitria, che, sebbene di condizione servile, libero tuttavia in Cristo, migrò vincitore da questo mondo.


    San Dalmazio di Rodez


    Bastone pastoraleA Rodez in Aquitania, san Dalmazio, vescovo, la cui generosità verso i poveri è lodata da san Gregorio di Tours.


    Sant' Imerio


    Nella valle della Suze nell'odierna Svizzera, sant'Imerio, eremita, che predicò il Vangelo in questa regione.

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    00 14/11/2018 05:35
    San Lorenzo O'Toole


    Nato a Castledermot, contea di Kildare nel 1128, Lorenzo (Lorcan Ua Tuathail) era figlio di Murtagh, capo del clan Murray. Nel 1140 entrò nella scuola monastica di Glendalough, dove fu abate dal 1154 al 1162. Contribuí anche alla fondazione dell'abbazia di Baltinglass per i Cistercensi e di una casa per i Canonici Agostiniani a Ferns. Eletto arcivescovo di Dublino nel 1162, egli mise mano alla riforma di quella Chiesa. Ebbe un ruolo da mediatore con gli invasori normanni che nel 1170 presero la città. Quando Enrico II giunse nell'isola e convocò un sinodo a Cashel, Lorenzo accettò la Bolla papale «Laudabiliter» con cui il papa inglese Adriano II autorizzava Enrico II ad operare in Irlanda. Con l'arcivescovo di Tuam ed i vescovi di Limerick, Kildare, Waterford e Lismore, partecipò al III concilio Lateranense in Roma nel 1173. Nel 1179, Lorenzo tornò in Irlanda e convocò un sinodo a Clonfert per le regioni settentrionali dell'isola. Nel 1180, Lorenzo si recò in Inghilterra per incontrare Enrico II, che però era assai incollerito con il vescovo per i privilegi papali ricevuti e costrinse Lorenzo a vivere in esilio. Tornando dalla Normandia, dove aveva seguito il re, si ammalò e morí il 14 novembre 1180.

    Bastone pastoraleA Eu nella Normandia, in Francia, transito di san Lorenzo O'Toole (Lorcan Ua Tuathail), vescovo di Dublino, che, nonostante le difficoltà del suo tempo, promosse strenuamente l'osservanza della disciplina della Chiesa e, impegnato a riportare la concordia tra i príncipi, passò alla gioia della pace eterna mentre si recava da Enrico re d'Inghilterra.


    San Serapio


    Di origine inglese, San Serapio, nacque verso l'anno 1179. Militare nella corte d'Austria, partecipò alla crociata in Terra Santa nel 1217, in seguito fu destinato ad andare in Spagna a combattere contro i mori. Ebbe così occasione di conoscere S. Pitero Nolasco e attratto dalla eroica carità dei mercedari, nel 1222 chiese di ricevere l'abito come cavaliere laico dell'Ordine. Dal fondatore venne nominato maestro dei novizi, incarico che cercò di rifiutare ritenendosi indegno, ma infine, non potendo fare altrimenti, accettò affidandosi al Signore e alla Vergine della Mercede. Insegnò più con la vita, che con le parole, infatti dalla sua scuola uscirono religiosi illustri, il più importante è S. Raimondo Nonnato. Realizzò varie redenzioni, qual'era suo vero desiderio, e sebbene non fosse sacerdote, ardente di zelo per la salvezza delle anime, riuscì a portarne moltissime a Cristo. Nell'ultima redenzione che compì ad Algeri in Africa, dovette restare in pegno per alcuni schiavi in pericolo, ma la somma pattuita per il riscatto non arrivò in tempo e i mori lo inchiodarono ad una croce come quella di S. Andrea e lo squartarono crudelmente. Ricevette la palma del martirio il 14 novembre 1240.Ad Algeri nell'Africa settentrionale, san Serapione, che, primo nell'Ordine della beata Maria della Mercede, meritò di ottenere la palma del martirio lottando per la liberazione dei prigionieri cristiani e la predicazione della fede.


    Beato Giovanni Liccio


    Giovanni Licci fu discepolo e continuatore di Pietro Geremia nell'opera della restaurazione della vita regolare nei conventi Domenicani di Sicilia. Nacque nel 1426 a Caccamo; la madre morì nel darlo alla luce e lui venne da una zia. Fin da bambino praticò quell'astinenza non ne accorciò la lunga vita, superò, infatti i 100 anni. Giunto ai quindici anni, essendosi recato a Palermo, entrò nella Chiesa di Santa Zita, tenuta dai Domenicani, per confessarsi. Qui incontrò padre Geremia, il quale, scorgendo in quel giovane la divina chiamata, lo invitò ad entrare nell'Ordine. Giovanni si fece molto onore nello studio e Dio gli fece il dono di saperla esporre con tanta forza da riuscire a convertire i più induriti peccatori. Fondò nel suo paese natale un Convento di cui fu il primo priore. Compiva con la più grande semplicità i più strepitosi miracoli. Dopo la sua morte, avvenuta il 14 novembre 1511, i ventiquattro ceri accesi intorno al suo cadavere arsero senza consumarsi. Papa Benedetto XIV il 25 aprile 1753 ha confermato il culto. È stato il primo domenicano di Sicilia ad essere iscritto nell'elenco dei Beati.

    A Cáccamo in Sicilia, beato Giovanni Liccio, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori, che, insigne per la sua instancabile carità verso il prossimo, per l'impegno nella propagazione della preghiera del Rosario e per l'osservanza della disciplina, riposò a centoundici anni nel Signore.


    Beato Antonio Piscina


    Antonio Piscina nacque ad Antignano (Asti) da nobile famiglia. Convinto che ilcorpo nutrito nelle morbidezze rende l'anima inetta, entrò nell'ordine francescanotra i Minori Osservanti.Divenne predicatore rinomato e maestro dei novizi, distinto per preghiera epenitenza. Visitava gli infermi.Ammalatosi a Firenze, ricevette la visita di insigni personaggi. Vi morì nel 1499.Alla morte il popolo andò a gara per averne le reliquie. Era festeggiato il 14novembre.Si noti che alle soglie del 1500 Firenze aveva più di 100 conventi, di cui 49femminili.


    Santi Nicola Tavelic, Stefano da Cuneo, Deodato Aribert da Ruticinio e Pietro da Narbona


    PalmaA Gerusalemme, santi Nicola Tavelic, Deodato Aribert, Stefano da Cuneo e Pietro da Narbonne, sacerdoti dell'Ordine dei Minori e martiri, che furono arsi nel fuoco per aver predicato coraggiosamente nella pubblica piazza la religione cristiana davanti ai Saraceni, professando con fermezza Cristo Figlio di Dio.


    Santo Stefano Teodoro Cuénot


    PalmaNella fortezza di Binh Dinh in Cocincina, ora Viet Nam, santo Stefano Teodoro Cuénot, vescovo della Società per le Missioni Estere di Parigi e martire, che, dopo venticinque anni di impegno nell'apostolato, durante la persecuzione contro i cristiani scatenata dall'imperatore T? D?c, fu gettato nella gabbia di un elefante e morì sfinito dalle sofferenze.


    Sant' Ipazio di Gangra


    Ipazio di Gangra, vescovo e martire a Luziana in Paflagonia (sul mar Nero) nel IV secolo. Nel suo ministero episcopale a Gangra (Asia Minore settentronale) si sarebbe distinto per la lotta contro il paganesimo. Fu ucciso da eretici novaziani.A Gangra in Paflagonia, sempre in Turchia, sant'Ipazio, vescovo, che morì martire lapidato per strada dai novaziani.


    San Giovanni


    A Traù in Dalmazia, nell'odierna Croazia, san Giovanni, vescovo, che, eremita nel monastero camaldolese di Osor, dopo l'ordinazione nel ministero episcopale difese con successo la città dall'assalto del re Colomanno.


    San Siardo


    A Malgarten in Frisia, nell'odierna Olanda, san Siardo, abate dell'Ordine Premostratense, insigne per l'osservanza della regola e per la generosità verso i poveri.


    San Rufo di Avignone


    Ad Avignone nella Provenza in Francia, san Rufo, che si ritiene abbia per primo guidato la comunità cristiana del luogo.


    Beato Giovanni da Tufara


    Nel cenobio di Santa Maria di Gualdo Mazocca vicino a Campobasso, beato Giovanni da Tufara, eremita.


    Beata Maria Merkert


    Cofondatrice e Prima Superiora Generale della Congregazione delle Suore di Santa Elisabetta.


    San Dubricio


    Nell'isola di Bardsey sulla costa del Galles settentrionale, san Dubricio, vescovo e abate.


    San Clementino


    Clementino (come Clemente) = indulgente, generoso, dal latinoPalma

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    00 15/11/2018 07:16
    Sant' Alberto Magno


    Nacque in Germania verso il 1200. Molto giovane venne in Italia per studiare le arti a Padova e forse anche a Bologna e Venezia. Durante il soggiorno nella penisola conobbe i domenicani, dai quali fu inviato a Colonia per la formazione religiosa e per lo studio della teologia. Approdò infine a Parigi dove tenne la cattedra di teologia per tre anni, durante i quali ebbe un allievo d’eccezione:Tommaso d’Aquino. Rimandato dai superiori a Colonia per fondarvi lo studio teologico, portò con sé Tommaso con il quale avviò un progetto molto ambizioso: il commento dell’opera di Dionigi l’Areopagita e degli scritti filosofico­naturali di Aristotele. Alberto vedeva il punto d’incontro di questi due autori nella dottrina dell’anima. Posta da Dio nell’oscurità dell’essere umano (Dionigi), secondo Aristotele l’anima si esprime nella conoscenza e negli aspetti pratici dell’esistenza umana.In questo agire complesso e meraviglioso, essa svela la sua origine divina. Alberto dava così avvio all’orientamento mistico nel suo ordine che sarà sviluppato da maestro Eckhart, mentre la ricerca filosofico-teologica verrà proseguita da san Tommaso. Grande studioso delle scienze naturali, Alberto non rifuggì dagli incarichi pastorali. Fu provinciale dell’ordine domenicano per il nord della Germania, per breve tempo vescovo di Ratisbona, partecipò al concilio di Lione. Il «dottore universale» morì nel 1280.ScienziatiAlberto = di illustre nobiltà, dal tedescoBastone pastoraleSant'Alberto, detto Magno, vescovo e dottore della Chiesa, che, entrato nell'Ordine dei Predicatori, insegnò a Parigi con la parola e con gli scritti filosofia e teologia. Maestro di san Tommaso d'Aquino, riuscì ad unire in mirabile sintesi la sapienza dei santi con il sapere umano e la scienza della natura. Ricevette suo malgrado la sede di Ratisbona, dove si adoperò assiduamente per rafforzare la pace tra i popoli, ma dopo un anno preferì la povertà dell'Ordine a ogni onore e a Colonia in Germania si addormentò piamente nel Signore.


    San Raffaele di San Giuseppe (Josef Kalinowski)


    Nato a Vilnius, in Lituania, nel 1835, Josef Kalinowski è ingegnere militare e capitano di Stato maggiore. Lavora a ferrovie e fortezze. Partecipa, sia pur controvoglia, alla rivolta polacco-lituana contro i russi. Conosce per questo i lavori forzati in Siberia, dove porta con sé il Vangelo, l'«Imitazione di Cristo» e un crocifisso, beneficando chi incontra. Liberato, entra quarantaduenne nel Carmelo di Graz. Divenuto fra' Raffaele di San Giuseppe, va in Polonia, a Czerna dove passa le sue giornate esercitando per ore e ore il ministero della Confessione. Vorrebbe restare lì, ma il suo ordine lo chiamo a fondare nuove comunità nel Paese. L'ultima la fonderà a Wadowice, dove morirà nel 1907. E proprio qui, tredici anni più tardi, nascerà Karol Wojtyla, che proprio grazie all'eredità di Kalinowski scoprirà l'universo carmelitano, cui resterà sempre molto legato. E sarà proprio lui, divenuto Papa, a canonizzarlo nel 1991.

    Presso Wadowice in Polonia, san Raffaele di San Giuseppe (Giuseppe) Kalinowski, sacerdote, che, durante un'insurrezione popolare contro gli oppressori, fu catturato nel corso della guerra dai nemici e deportato in Siberia, dove patì molte tribolazioni, e, dopo essere stato liberato, entrò nell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, a cui diede grande impulso.


    San Leopoldo III il Pio


    Nato a Melk, nel 1073 venne educato dal monaco Altmanno, santo vescovo di Passau. Succedendo sul trono al padre, che era margravio della Marca d'Austria, la sua prima preoccupazione fu quella di promuovere la riforma ecclesiastica. Alleato dell'imperatore di Germania Enrico V, ne sposò la sorella, vedova di Federico di Hohenstaufen. Un matrimonio benedetto con 18 figli. I 40 anni del suo regno furono giusti e prosperosi, per quanto dovesse guerreggiare contro gli Ungheresi, che finalmente sconfisse. Il popolo lo chiamò Leopoldo il Pio e «Padre dei poveri». Alla morte di Enrico V venne proposto come imperatore di Germania, ma rinunciò. Fondò diversi monasteri e si adoperò in maniera particolare per il monastero di Melk, sua città natale. Fondò anche quello di Neuburg, dove venne sepolto. Ma alla sua memoria è legato Mariazell, nato prima come semplice cappella, o «cella», dedicata alla Vergine, e poi, sotto la guida dei monaci benedettini, diventato il più antico e il più importante santuario mariano di tutta l'Austria. Leopoldo morì nel 1136.

    AustriaLeopoldo = che si distingue, dal tedescoNel cenobio di Klosterneuburg in Austria, deposizione di san Leopoldo, che, margravio di questo territorio, chiamato Pio già da vivo, fu promotore di pace e amico dei poveri e del clero.


    Beata Lucia (Broccadelli) da Narni


    Della famiglia Broccadelli, già a 12 anni si consacrò a Dio con voto di verginità. Suo malgrado, fu costretta dai familiari a sposarsi. Dopo un breve ma penoso periodo di vita matrimoniale, si separò dal marito, il quale più tardi diventerà frate francescano. Nel 1494 entrò nel Terz'Ordine domenicano a Narni. Fu a Roma e poi a Viterbo dove il 25 febbraio 1496 ricevette le stimmate, verificate dallo stesso papa, da medici e da teologi. Il duca di Ferrara Ercole I, conosciuta la santità di Lucia, le chiese di diventare sua consigliera e le costruì il monastero di s. Caterina da Siena per l'educazione delle giovani ferraresi. Negli ultimi anni di vita conobbe il disprezzo e l'umiliazione, che accettò con imperturbabile serenità.A Ferrara, beata Lucia Broccadelli, religiosa, che tanto nella vita matrimoniale quanto nel monastero del Terz'Ordine di San Domenico sopportò con pazienza molte sofferenze e umiliazioni.


    Beati Ugo Faringdon (Cook), Giovanni Eynon e Giovanni Rugg


    Il Martyrologium Romanum commemora in data odierna i tre beati benedettini Hugh Faringdon (Cook), abate di Reading, John Eynon e John Rugg, presbiteri. Con tenacia si opposero alle rivendicazioni del re Enrico VIII d'Inghilterra di dominio in ambito spirituale e per questo vennero accusati falsamente di cospirazione. Di fronte al monastero furono allora impiccati e quindi orribilmente sventrati. Il papa Leone XIII li beatificò il 13 maggio 1895.A Reading in Inghilterra, beati martiri Ugo Faringdon o Cook, abate dell'Ordine di San Benedetto, Giovanni Eynon e Giovanni Rugg, sacerdoti, che, accusati di tradimento per essersi tenacemente opposti alle rivendicazioni di primato nella Chiesa del re Enrico VIII, morirono impiccati e sventrati con la spada davanti al monastero.


    San Giuseppe Mkasa Balikuddembé


    San Giuseppe Mkasa Balikuddembé, appartenente al clan Kayozi, fu la prima vittima della persecuzione scatenata dal re Mwanga II contro i cristiani, prefetto della sala del re, protesse i fanciulli di corte dai vizi del re e per questo venne decapitato all'età di soli venticinque anni. Insieme con altri 21 martiri ugandesi è stato beatificato da Papa Benedetto XV il 6 giugno 1920 e canonizzato da Paolo VI l'8 ottobre 1964 a Roma.In località Mengo in Uganda, san Giuseppe Mkasa Balikuddembé, martire, che, capo della corte regia, dopo aver ricevuto il battesimo, conquistò molti giovani a Cristo e difese i ragazzi di corte dai vizi del re Mwenga; per questo, all'età di soli venticinque anni, fu decapitato per ordine del re adirato, divenendo prima vittima della sua persecuzione.


    Beati Riccardo Whiting, Roger James e Giovanni Thorne


    Il Martyrologium Romanum commemora in data odierna i tre beati benedettini Richard Whiting, abate di Glastonbury, Roger James e John Thorne, presbiteri. Accusati falsamente di cospirazione o di sacrilegio, furono impiccati e quindi orribilmente sventrati di fronte al monastero sotto il re Enrico VIII d'Inghilterra. Il papa Leone XIII li beatificò il 13 maggio 1895.A Glastonbury sempre in Inghilterra, beati martiri Riccardo Whiting, abate, Ruggero James e Giovanni Thorne, sacerdoti dell'Ordine di San Benedetto, che, con la falsa accusa di tradimento o di sacrilegio, furono consegnati sotto lo stesso re ai medesimi supplizi.


    Beata Maria della Passione (Elena Maria De Chappotin de Neuville)


    Fondatrice dell'Istituto delle Suore Francescane Missionarie di Maria († 1904). Inviata a Madurè (India). Il suo istituto si occupa soprattutto di migliorare la condizione della donna nei paesi di missione. Alla sua morte l'istituto contava 9 mila religiose, 86 missionari e 7 suore martiri in Cina (1900).A Sanremo in Liguria, beata Maria della Passione (Elena) di Chappotin de Neuville, vergine, che, rapita nell'intimo dalla semplicità di san Francesco, istituì le Suore Francescane Missionarie di Maria e prestò sempre grande cura alla difesa della condizione della donna nelle terre di missione.


    Santi Giuria e Samona


    Il Martyrologium Romanum ricorda oggi i santi martiri Guria, asceta, e Samona, che sotto l'imperatore Diocleziano furono condannati a morte dopo aver subito numerose e crudeli torture dal prefetto Misiano e vennero decapitati presso Emessa in Siria. L'iconografia li raffigura insieme al santo diacono e martire Abibo di Emessa, che però il martirologio commemora separatamente in data 2 settembre.A Edessa nell'antica Siria, santi martiri Guria, asceta, e Samona, che, sotto l'imperatore Diocleziano, dopo lunghi e crudeli supplizi, furono condannati a morte dal prefetto Misiano e decapitati con la spada.


    Sant' Alonso (Alfonso) Rodriguez


    Alfonso = valoroso e nobile, dal goticoIn località Caaró in Paraguay, santi Rocco González e Alfonso Rodríguez, sacerdoti della Compagnia di Gesù e martiri, che avvicinarono a Cristo le diseredate popolazioni indigene fondando i villaggi chiamati reducciones, nei quali il lavoro e la vita sociale si coniugavano liberamente con i valori del cristianesimo, e furono per questo uccisi in un agguato dal sicario di uno stregone.


    San Rocco Gonzalez de Santa Cruz


    PalmaIn località Caaró in Paraguay, santi Rocco González e Alfonso Rodríguez, sacerdoti della Compagnia di Gesù e martiri, che avvicinarono a Cristo le diseredate popolazioni indigene fondando i villaggi chiamati reducciones, nei quali il lavoro e la vita sociale si coniugavano liberamente con i valori del cristianesimo, e furono per questo uccisi in un agguato dal sicario di uno stregone.


    Beato Juan Duarte Martín


    Juan Duarte Martín, diacono della diocesi di Malaga, è uno dei martiri della guerra civile spagnola. Arrestato dai miliziani il 7 novembre 1936, morì dopo una settimana di atroci torture, perdonando i suoi aguzzini e godendo in anticipo della visione del Signore. È stato beatificato per decreto di papa Benedetto XVI il 28 ottobre 2007, insieme ad altri 497 martiri.


    San Flaviano di Vercelli


    San Flaviano, quattordicesimo vescovo di Vercelli, successore di San Costanzo, fu insigne poeta e cultore della memoria dei santi locali. San Flaviano promosse inoltre la decorazione con particolari ornamenti, dell'antica basilica eusebiana.Flaviano = dai capelli biondi, dal latinoMitra, Pastorale


    San Giuseppe Pignatelli


    A Roma, san Giuseppe Pignatelli, sacerdote della Compagnia di Gesù, che si adoperò a fondo per ridare vita a questa famiglia religiosa ormai ridotta quasi all'estinzione e si dimostrò insigne per carità, umiltà e integrità morale, sempre rivolto alla maggior gloria di Dio.


    Beato Gerardo


    Contemporaneo di San Pietro Nolasco, il Beato Gerardo, era mercedario nel convento di Sant'Eulalia a Carcassona in Francia.Splendore di fede in Dio e santità della vita, famoso per tutte le virtù morì nel bacio del Signore.L'Ordine lo festeggia il 15 novembre.


    San Desiderio di Cahors


    A Cahors in Aquitania, ora in Francia, san Desiderio, vescovo, che costruì molte chiese, monasteri ed edifici di pubblica utilità e mai trascurò di preparare le anime all'incontro con lo Sposo celeste, facendone un vero tempio di Cristo.


    San Sidonio


    Presso Rouen in Neustria, ora in Francia, san Sidonio, abate, che, originario dell'Irlanda, condusse vita monastica dapprima a Jumièges, poi nell'isola di Noirmoutier sotto la guida di san Filiberto e, infine, nel monastero da lui stesso fondato.


    San Felice di Nola


    E' il primo vescovo di Nola, festeggiato al 15 novembre.NolaBastone pastorale, Calice della s. manna, Braccio teso contro il VesuvioA Nola in Campania, san Felice, della cui cura pastorale e del cui culto questa città si onora.


    Santi Martiri di Ippona


    A Ippona in Numidia, nell'odierna Algeria, santi venti martiri, dei quali sant'Agostino celebrò la fede e la vittoria; di loro si ricordano soltanto i nomi di Fidenziano, vescovo, Valeriana e Vittoria.


    San Fintano


    A Rheinau nell'odierna Svizzera, san Fintano, che, originario anch'egli dell'Irlanda, visse a lungo per amore di Dio in un monastero e, ancor più a lungo, come recluso in una piccola cella accanto alla chiesa.


    San Macuto (o Maclovio) di Aleth


    In Bretagna, san Maclovio o Macúto, vescovo di Aleth, che si tramanda sia nato in Galles e morto nel territorio di Saintes.


    Beato Caio di Corea


    PalmaA Nagasaki in Giappone, beato Caio Coreano, martire, che, catechista fu dato al rogo per aver confessato Cristo.


    Santi Marino e Aniano


    Sul monte Irschenberg nella Baviera, in Germania, santi Marino, vescovo, e Aniano, martiri.


    Sant' Eugenio


    Eugenio = ben nato, di nobile stirpe, dal grecoPalma
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    00 16/11/2018 09:05
    Santa Geltrude (Gertrude) la Grande


    Nata nel 1256 a Eisleben, in Germania, a 5 anni venne affidata alle monache di Helfta e con loro trascorse il resto della vita. Educata nell’eccellente scuola dell’abbazia, presto rivelò un’intelligenza fuori dal comune. A 26 anni ebbe una visione nella quale si trovò di fronte a una siepe di spine. Il Signore la sollevò e la depose dalla sua parte. «Da allora cominciai a seguire il profumo dei tuoi balsami e appresi in breve che il giogo del tuo amore è mite e leggero». Dei suoi progressi nella vita dello spirito, siamo informati dalla sua opera, 'Rivelazioni', che consta di cinque libri. Solo il secondo, il 'Legatus', un inno alla misericordia di Dio, è scritto di suo pugno. Il primo, una sua biografia, e gli altri vennero composti dopo la sua morte da una consorella, a partire da suoi appunti e racconti. Alla base delle sue esperienze mistiche vi sono le celebrazioni liturgiche, mentre il linguaggio evidenzia una forte impronta biblica. La sua dottrina, infine, è cristocentrica. La misericordia del Salvatore la trasporta nella sua divinità al punto che, come Maria, ella si sente sposa e madre di Gesù.Vivendo costantemente alla presenza di Dio, vede sempre Gesù, il Dio fatto uomo, il Salvatore con il cuore squarciato e vive nella disponibilità a patire ciò che ancora manca alla passione di Cristo. Una delle più grandi mistiche cristiane morì nel 1301 o 1302.Geltrude = la vergine della lancia, dal tedescoGiglioSanta Geltrude, detta Magna, vergine, che, fin dall'infanzia si dedicò con grande impegno e ardore alla solitudine e agli studi letterari e, convertitasi totalmente a Dio, entrò nel monastero cistercense di Helfta vicino a Eisleben in Germania, dove percorse mirabilmente la via della perfezione, consacrandosi alla preghiera e alla contemplazione di Cristo crocifisso. Il suo transito si celebra domani.(17 novembre: A Helfta vicino a Eisleben nella Sassonia in Germania, anniversario della morte di santa Geltrude, vergine, la cui memoria si celebra il giorno precedente a questo).


    Santa Margherita di Scozia


    Figlia di Edoardo, re inglese in esilio per sfuggire all'usurpatore Canuto, Margherita nacque in Ungheria intorno al 1046. Sua madre, Agata, discendeva dal santo re magiaro Stefano. Quando aveva nove anni suo padre potè tornare sul trono; ma presto dovette fuggire ancora, questa volta in Scozia. E qui Margherita a 24 anni fu sposa del re Malcom III, da cui ebbe sei figli maschi e due femmine. Il Messale romano la descrive come «modello di madre e di regina per bontà e saggezza». Si racconta che il re non sapesse leggere e avesse un grande rispetto per questa moglie istruita: baciava i libri di preghiera che la vedeva leggere con devozione. Caritatevole verso i poveri, gli orfani, i malati, li assisteva personalmente e invitava Malcom III a fare altrettanto. Già gravemente ammalata ricevette la notizia dell'uccisione del marito e del figlio maggiore nella battaglia di Alnwick: disse di offrire questa sofferenza come riparazione dei propri peccati. Morì a Edimburgo il 16 novembre 1093.

    Margherita = perla, dal greco e latinoSanta Margherita, che, nata in Ungheria e sposata con Malcolm III re di Scozia, diede al mondo otto figli e si adoperò molto per il bene del suo regno e della Chiesa, unendo alla preghiera e ai digiuni la generosità verso i poveri e offrendo, così, un fulgido esempio di ottima moglie, madre e regina.


    Sant' Agnese di Assisi


    Tra le primissime discepole di santa Chiara, ad Assisi, ci fu la sorella minore Agnese. Aveva appena quindici anni quando nel 1212, a pochi giorni dall'apertura, bussò alla porta del conventino di San Damiano che Francesco aveva designato come casa del second'ordine. La leggenda narra dello scalpore suscitato ad Assisi dalla scelta delle due sorelle. La stessa famiglia inizialmente si oppose. Ma poi finì che anche una terza sorella, Beatrice, e la stessa madre, Ortolana, seguirono Chiara. Troppo forte era, dunque, il fascino del rinnovamento spirituale che da Assisi stava iniziando a diffondersi al mondo. E proprio Agnese fu scelta nel 1219 dalla sorella Chiara per andare a fondare il secondo monastero delle clarisse, quello di Monticelli a Firenze. Qui visse in estrema povertà fino al 1253 quando già ormai malata, per suo desiderio venne ricondotta a San Damiano, dove morì. Chiara si era spenta appena tre mesi prima.

    Agnese = pura, casta, dal grecoAd Assisi in Umbria nel convento di San Damiano, santa Agnese, vergine, che, seguendo nel fiore della giovinezza le orme di sua sorella santa Chiara, abbracciò con tutto il cuore la povertà sotto la guida di san Francesco.


    Santi Lusore e Leucadio


    A Dol nel territorio di Bourges in Francia, commemorazione dei santi Leucádio e Lusóre: il primo, senatore delle Gallie, ancora pagano, accolse i primi predicatori della fede cristiana a Bourges e fece in questo villaggio della sua casa una chiesa; l'altro, suo figlio, si dice abbia lasciato questo mondo indossando la veste bianca dei neofiti.


    Sant' Otmaro di San Gallo


    Nel territorio dell'odierna Svizzera, sant'Otmaro, abate, che nel luogo della cella costruita da san Gallo fondò un piccolo lebbrosario e un monastero sotto l'osservanza della regola di san Benedetto e, per averne difeso i diritti, fu poi deportato dai potenti vicini nell'isola di Werden sul Reno, dove morì esule.


    Beato Edoardo Osbaldeston


    A York in Inghilterra, beato Edoardo Osbaldeston, sacerdote di Lancaster e martire, che, allievo del Collegio Inglese di Reims, condannato a morte sotto la regina Elisabetta I per essere entrato da sacerdote in Inghilterra, morì impiccato.


    Santi Elpidio, Marcello, Eustochio e compagni


    Al tempo dell'imperatore Giuliano l'Apostata, dopo aver subito vari tormenti furono condannati al fuoco e martirizzati il 26 settembre. Vennero sepolti in una tomba sul Monte Carmelo. Sono commemorati il 16 novembre.


    Sant' Eucherio di Lione


    A Lione sempre in Francia, sant'Eucherio, che, senatore anch'egli, insieme alla sua famiglia si diede dapprima alla vita ascetica nella vicina isola di Lérins e poi, eletto vescovo di Lione, scrisse numerose Passioni di santi martiri.


    Sant' Edmondo Rich


    Presso la cittadina di Provins in Francia, transito di sant'Edmondo Rich, vescovo di Canterbury, che, colpito dall'esilio per aver difeso la Chiesa, morì vivendo santamente tra i monaci cistercensi di Pontigny.


    Santi Agostino e Felicita


    A Capua in Campania, santi Agostino e Felicita, martiri, che si tramanda abbiano subito il martirio sotto l'imperatore Decio.


    Beato Simeone


    CastellabateNel monastero di Cava de' Tirreni in Campania, beato Simeone, abate.
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    00 16/11/2018 23:31
    San Giordano Ansalone


    Nel 1625, raggiunta a piedi Siviglia, partì per le missioni. Dopo una sosta di circa un anno in Messico, attraverso il Pacifico, nell’estate del 1626, raggiunse le Isole Filippine. Spese dapprima due anni tra i Filippini, a Cagayan, nel nord dell’isola di Luzon, poi visse per quattro anni tra i Cinesi d’una colonia del sobborgo di Binondo, a Manila, nella Parrocchia e all’Ospedale S. Gabriele, costruito per loro. Studiò a fondo la lingua, la mentalità e i costumi de Cinesi, dimostrandosi vero antesignano d’inculturazione e precorritore del dialogo con i non credenti. A tale scopo scrisse anche un’opera, irrimediabilmente perduta, in cui raccoglieva le principali credenze religiose e idee filosofiche dei cinesi, discutendole con i dati della fede e della dottrina cattolica, per un confronto chiarificatore. Nel 1632, mentre infuriava la persecuzione, si recò in Giappone, travestito da mercante, per recare aiuto e conforto: per un anno fu Vicario Provinciale di questa missione. Gravemente ammalato nell’isola di Kyushu, “impetrò dalla Vergine Maria di essere guarito fino a quando non lo avessero ucciso per Cristo”. Incarcerato il 4 agosto 1634, fu sottoposto a inaudite torture.Giordano = dal nome del fiume della PalestinaPalmaA Nagasaki in Giappone, santi Giordano (Giacinto) Ansalone e Tommaso Hioji Rokuzayemon Nishi, sacerdoti dell'Ordine dei Predicatori e martiri: il primo si adoperò a fondo per il Vangelo dapprima nelle isole Filippine e poi in Giappone, l'altro fu operoso propagatore della fede nell'isola di Taiwan e, negli ultimi anni, nella regione di Nagasaki nella sua patria. Entrambi morirono per ordine del comandante supremo Tokugawa Yemitsu dopo esser stati sottoposti per sette giorni con animo invitto a crudeli supplizi sulla forca e in una fossa.


    Sant' Elisabetta d'Ungheria


    Figlia di Andrea, re d'Ungheria e di Gertrude, nobildonna di Merano, ebbe una vita breve. Nata nel 1207, fu promessa in moglie a Ludovico figlio ed erede del sovrano di Turingia. Sposa a quattordici anni, madre a quindici, restò vedova a 20. Il marito, Ludovico IV morì ad Otranto in attesa di imbarcarsi con Federico II per la crociata in Terra Santa. Elisabetta aveva tre figli. Dopo il primogenito Ermanno vennero al mondo due bambine: Sofia e Gertrude, quest'ultima data alla luce già orfana di padre. Alla morte del marito, Elisabetta si ritirò a Eisenach, poi nel castello di Pottenstein per scegliere infine come dimora una modesta casa di Marburgo dove fece edificare a proprie spese un ospedale, riducendosi in povertà. Iscrittasi al terz'ordine francescano, offrì tutta se stessa agli ultimi, visitando gli ammalati due volte al giorno, facendosi mendicante e attribuendosi sempre le mansioni più umili. La sua scelta di povertà scatenò la rabbia dei cognati che arrivarono a privarla dei figli. Morì a Marburgo, in Germania il 17 novembre 1231. È stata canonizzata da papa Gregorio IX nel 1235.

    Infermieri, Società caritatevoli, Fornai, Ordine Francescano SecolareElisabetta = Dio è il mio giuramento, dall'ebraicoCesto di paneMemoria di santa Elisabetta di Ungheria, che, ancora fanciulla, fu data in sposa a Ludovico, conte di Turingia, al quale diede tre figli; rimasta vedova, dopo aver sostenuto con fortezza d'animo gravi tribolazioni, dedita già da tempo alla meditazione delle realtà celesti, si ritirò a Marburg in Germania in un ospedale da lei fondato, abbracciando la povertà e adoperandosi nella cura degli infermi e dei poveri fino all'ultimo respiro esalato all'età di venticinque anni.


    Sant' Ugo di Lincoln


    Nacque ad Avalon vicino Grenoble in Borgogna, verso il 1140, rimasto orfano entrò in una casa degli Agostiniani dove fu professo. A 25 anni entrò come monaco nella vicina Grande Chartreuse e verso il 1175 ne divenne procuratore. Ebbe così l'opportunità di conoscere personalmente Pietro di Tarantasia, futuro papa Innocenzo V e il cavaliere di Maurienne, che lo fece conoscere al re Enrico II d'Inghilterra. Quando nel 1178 re Enrico, in riparazione della morte di san Tommaso di Canterbury, eresse vari monasteri e riedificandone altri, tra i quali la Certosa di Witham, della quale Ugo venne inviato a prenderne il controllo nel 1179. Nel 1186 divenne vescovo della diocesi di Lincoln, un vasto territorio che si estendeva dall'Humber fino al Tamigi. Nel 1200, su richiesta di re Giovanni, Ugo sottoscrisse il trattato di Le Goulet e mentre soggiornava in Francia, visitò per l'ultima volta la Grande Chartreuse, Cluny e Citeaux. Durante il suo rientro a Londra, si ammalò gravemente e morì nella sua casa di Londra la sera del 16 novembre 1200.

    Bastone pastorale, cigno biancoA Lincoln in Inghilterra, sant'Ugo, vescovo, che, dopo essere stato monaco certosino, fu eletto vescovo di questa sede e si adoperò egregiamente sia in difesa della libertà della Chiesa sia per liberare gli Ebrei dalle mani dei nemici.


    San Florin


    Leggendario sacerdote svizzero, parroco di Remus, vissuto nel VII secolo. Secondo la leggenda, Florin nacque nella curtis di Valfur a Matsch nell'alta val Venosta; era un servitore dei poveri, per i quali trasformava l'acqua in vino. Fu eremita e predicatore a Ramosch. Il suo culto iniziò presto: già nel 720, Sant'Otmar di San Gallo amministrava a Coira un santuario dedicato a san Florin. Nel 930 è menzionata per la prima volta la chiesa di san Florin a Ramosch, dove officiava il sacerdote Hartpert, che poco tempo dopo divenne vescovo di Coira. Hartpert diede al culto di Florin nuovo slancio. L'XI secolo fu il periodo aureo dei pellegrinaggi a Ramosch. La prima versione scritta della Vita di Florin, redatta nel XII secolo, rappresenta malgrado lo stile agiografico un'utile fonte di informazioni storiche.Matsch, Remus (odierna Ramosch), Diocesi di Coire, Bassa Engadina (Svizzera)vA Ramosch in Rezia, nel territorio dell'odierna Svizzera, san Florino, sacerdote, che attese con fedeltà alla cura parrocchiale.


    Beato Pietro Nolasco


    Chiamato il Trentino, il Beato Pietro Nolasco era originario, come si può intuire dal nome, della città di Trento. Spinto da forte fede verso Cristo, in età molto giovane, lasciò l'Italia per visitare la Terra Santa e passare poi ai grandi santuari spagnoli di Compostella, Saragozza ed arrivare infine a Tarragona. Qui ospite dei padri mercedari nel convento di Sant'Antonio Abate, chiese di poter entrare nell'Ordine come frate laico. Condusse una vita di rigida purezza nella preghiera e contemplazione e con il dono della profezia si elevò al più alto grado di santità. All'età di 33 anni per una malattia mortale, in quello stesso convento di Tarragona, spirò dolcemente nel bacio del Signore il 17 novembre 1606 ed il suo trapasso fu onorato da numerosi miracoli.L'Ordine lo festeggia il 17 novembre.


    Beata Salomea da Cracovia


    Ancor giovinetta, Salomea fu data in sposa a Colomanno, figlio di Andrea II, e divenne poi così regina d'Ungheria. I due sposi vissero in illibata castità. Alla morte del marito, Salomea volle indossare l'abito francescano fra le Clarisse di Cracovia. Nel monastero, del quale divenne anche badessa, diede eccellenti esempi di umiltà e di obbedienza. Papa Clemente X nel 1672 ne confermò il culto quale beata.Presso Cracovia in Polonia, beata Saloméa, che, regina di Halicz, dopo la morte del marito, il re Colomanno, professò la regola delle Clarisse e svolse santamente l'ufficio di badessa nel monastero da lei fondato.


    San Tommaso Hioji Kokuzayemon Nishi


    A Nagasaki in Giappone, santi Giordano (Giacinto) Ansalone e Tommaso Hioji Rokuzayemon Nishi, sacerdoti dell'Ordine dei Predicatori e martiri: il primo si adoperò a fondo per il Vangelo dapprima nelle isole Filippine e poi in Giappone, l'altro fu operoso propagatore della fede nell'isola di Taiwan e, negli ultimi anni, nella regione di Nagasaki nella sua patria. Entrambi morirono per ordine del comandante supremo Tokugawa Yemitsu dopo esser stati sottoposti per sette giorni con animo invitto a crudeli supplizi sulla forca e in una fossa.


    Beato Leone Saisho Shichiemon Atsutomo


    Laico della diocesi giapponese di Funai e membro della Confraternita del Rosario, Leone Saisho Shichiemon subì il martirio nella sua patria nel contesto di feroci ondate persecutorie contro i cristiani. In seguito ad un rapido processo iniziato con il Nulla Osta della Santa Sede concesso in data 2 settembre 1994, è stato riconosciuto il suo martirio il 1° luglio 2007 ed è stato beatificato il 24 novembre 2008, sotto il pontificato di Papa Benedetto XVI, unitamente ad altri 187 martiri giapponesi.


    San Lazzaro


    Lazzaro = Dio è il mio soccorso, dall'ebraicoA Costantinopoli, san Lazzaro, monaco, che, nato in Armenia, fu insigne pittore di sacre icone; essendosi rifiutato di distruggere le sue opere, per ordine dell'imperatore iconoclasta Teofilo fu sottoposto ad atroci torture e, ricomposta poi la controversia sul retto culto delle imagini, fu mandato a Roma dall'imperatore Michele III per consolidare la concordia e l'unità di tutta la Chiesa.


    Sant' Ilda


    A Whitby nella Northumbria in Inghilterra, santa Ilda, badessa, che accolta la fede e i sacramenti di Cristo, posta alla guida del monastero, si adoperò per il rinnovamento della disciplina monastica maschile e femminile, per la difesa della pace e dello spirito di carità e per la promozione del lavoro e della lettura della Sacra Scrittura, al punto che si riteneva avesse compiuto in terra opere celesti.


    Beato Antonio Torino


    Missionario in Argentina, il Beato Antonio Torino, instancabilmente si prodigò per far conoscere a quei popoli la parola di Cristo e portarli, alla fede cattolica. Preso poi dagli indigeni venne appeso ad un albero e tagliato a pezzi accolse con gloria la corona del martirio a lode del Signore e aggiunse così un altro martire all'Ordine Mercedario.L'Ordine lo festeggia il 17 novembre.


    San Gregorio Taumaturgo


    Gregorio = colui che risveglia, dal grecoBastone pastoraleA Neocesarea nel Ponto, nell'odierna Turchia, san Gregorio, vescovo, che, abbracciata fin dall'adolescenza la fede cristiana, fu grande cultore delle scienze sia umane sia divine; ordinato vescovo si mostrò insigne per dottrina, virtù e zelo apostolico e per i numerosi miracoli da lui operati ricevette il nome di Taumaturgo.


    Beato Lupo Sebastiano Hunot


    Nel braccio di mare antistante Rochefort in Francia, beato Lupo Sebastiano Hunot, sacerdote di Sens e martire, che, gettato in quanto sacerdote in una sordida galera all'ancora nel mare durante la rivoluzione francese, patì tutte le durezze della prigionia e, divorato infine dalla febbre, portò a termine il suo martirio.


    San Juan Del Castillo


    Ad Asunción in Paraguay, san Giovanni del Castillo, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che in una delle reducciones, fondata in quello stesso anno da san Rocco González e affidata alle sue cure, fu sottoposto a crudeli supplizi per ordine di uno stregone e morì lapidato per Cristo.


    Santi Alfio e Zaccheo


    A Cesarea in Palestina, santi Alfeo e Zaccheo, martiri, che, nel primo anno della persecuzione dell'imperatore Diocleziano, per avere confessato con fermezza l'esistenza di un solo Dio e la regalità di Cristo Gesù, dopo molti supplizi subirono la condanna a morte.


    Beato Josafat Kocylovskyj


    Bastone pastorale, PalmaNella città di Capaivca nel territorio di Kiev in Ucraina, beato Giosafat Kocylovskyj, vescovo di Przemysl e martire, che, durante l'oppressione della patria sotto un regime ateo, rese la sua anima a Dio da fedele discepolo di Cristo.


    Sant' Aniano d'Orleans


    Aniano = primogenito, dall'antico celticoBastone pastoraleA Orléans nella Gallia lugdunense, ora in Francia, sant'Aniano, vescovo, che, confidando in Dio solo, il cui aiuto spesso ottenne con le preghiere e le lacrime, liberò la sua città assediata dagli Unni.


    San Gregorio di Tours


    Gregorio = colui che risveglia, dal grecoBastone pastoraleA Tours in Neustria sempre in Francia, san Gregorio, vescovo, che succedette in questa sede a sant'Eufronio e compose una storia dei Franchi con stile chiaro e semplice.


    Sant' Ugo di Novara di Sicilia


    A Novara di Sicilia, sant'Ugo, abate, che, mandato da san Bernardo di Chiaravalle, diede inizio in questa terra e in Calabria all'Ordine Cistercense.


    San Namazio di Vienne


    A Vienne in Burgundia, ora in Francia, san Namazio, vescovo, che gestì con rettitudine gli impegni civili e, al contempo, resse e onorò la sede episcopale.


    Santi Acisclo e Vittoria


    Vittoria = vincitrice, dal latinoA Córdova nell'Andalusia in Spagna, sant'Acisclo, martire.
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    00 18/11/2018 08:59
    Santa Filippina Rosa Duchesne


    Coetanea di Napoleone, studia dalle Visitandine, a Grenoble. A 18 anni il monastero la accoglie come novizia, anche se lei non fa in tempo a pronunciare i voti solenni: la Rivoluzione sopprime conventi e monasteri. Rosa decide allora di dedicarsi all'assistenza degli ultimi. Nel 1801 le comunità religiose riacquistano la libertà, e lei entra nella società del Sacro Cuore, creata nel 1800 da madre Maddalena Sofia Barat. Nel 1818 arriva con quattro consorelle in Louisiana, dove il vescovo cerca aiuto per l'assistenza religiosa agli immigrati francesi. Rosa apre una scuola gratuita nel 1820, e intanto arrivano altre consorelle; nel 1828 le case con scuola sono sei, in Louisiana e Missouri. Lei deve lasciare la responsabilità di superiora: le fatiche l'hanno resa invalida. E tuttavia c'è un nuovo campo di lavoro da aprire: quello dell'evangelizzazione e dell'istruzione per la popolazione indiana seminomade dei Potawatomi, nel Kansas dove c'è una missione e dove la religiosa si reca in visita nonostante la malattia. Dal Kansas fa ritorno a Saint Charles, nel Missouri, dove muore a 83 anni. Beatificata nel 1929, madre Filippina è stata proclamata santa da Giovanni Paolo II nel 1988.

    Nella città di Saint-Charles in Missouri negli Stati Uniti d'America, santa Filippina Duchesne, vergine delle Suore del Sacro Cuore di Gesù, che, nata in Francia, al tempo della rivoluzione in patria aggregò una comunità religiosa e, recatasi poi in America, vi istituì numerose scuole.


    Beata Carolina Kozka


    Nacque il 2 agosto 1898 a Wal-Ruda (Tarnów, Polonia), in una famiglia contadina povera. Da giovane fu accompagnata dal padre spirituale Ladislao Mendrala, il quale la inserì nella vita attiva della parrocchia del villaggio. Fu catechista per i fratelli e per i ragazzi delle case vicine. Si dedicò anche all'assistenza di anziani e ammalati. Nel maggio 1914 ricevette la cresima e sei mesi dopo, il 18 novembre 1914, durante la prima guerra mondiale, che sul fronte orientale vedeva la Russia invadere la Prussia e la Polonia con fasi alterne, Carolina venne aggredita da un soldato russo e trascinata nella foresta di Wal-Ruda con la forza. La giovane si oppose alla violenza sessuale e per questo fu uccisa: aveva 16 anni. Il suo corpo fu ritrovato solo sedici giorni dopo, il 4 dicembre e sepolto nel cimitero della parrocchia. Il suo martirio suscitò molto scalpore fra gli abitanti di tutta la regione e il 18 giugno 1916, vicino alla chiesa di Zabawa, fu benedetto un monumento a suo ricordo. Nel luogo del delitto nel bosco, fu collocata invece una croce. È stata beatificata da papa Giovanni Paolo II il 10 giugno 1987 a Tarnów in Polonia.

    PalmaNel villaggio di Wal-Ruda in Polonia, beata Carolina Kózka, vergine e martire, che, durante la guerra, morì per Cristo ancora adolescente trafitta con la spada per aver voluto difendere da un soldato la sua castità.


    Sant' Oddone di Cluny


    Il futuro Abate di Cluny era nato nella regione di Tours, verso l’880, da famiglia nobile. Suo padre, privo di discendenza, aveva chiesto la grazia di un figlio e quando nacque lo offrì a San Martino. Oddone venne però avviato alla vita da cavaliere e solo dopo una grave malattia il padre is ricordò del voto e gli permise di intraprendere la vita religiosa. Al tempo, però, la vita monastica era priva di vera spiritualità e spesso si riduceva alla "gestione di una rendita". Ma Oddone riprese la tradizione benedettina con la massima serietà, rinunciando a tutti i privilegi economici spettanti a un abate. Fissò la sua dimora a Cluny, da dove iniziò l’opera di riforma e addirittura di rifondazione della vita monastica. Oddone morì nel 942, quando i monaci cluniacensi erano sparsi in tutta Europa, salvando il patrimonio culturale del Vecchio Continente e permettendone il progresso.Bastone pastoraleA Tours in Neustria, sempre in Francia, transito di sant'Oddone, abate di Cluny, che rinnovò l'osservanza monastica secondo i dettami della regola di san Benedetto e la disciplina di san Benedetto di Aniane.


    San Raimondo Albert


    Appartenente alle più anziane e nobili famiglie spagnole di Catalogna e Roussillon, San Raimondo Albert, volle risoluto entrare nell'Ordine Mercedario. Egli fu il primo Maestro Generale chierico perché fino ad allora furono tutti cavalieri laici. La sua elezione non mancò di suscitare contrasto fra i tradizionalisti che volevano come Maestro Generale un cavaliere laico come era sempre stato però dopo varie vicessitudini, il 5 gennaio 1318 papa Giovanni XXII° confermò la sua elezione esigendo che tutti i religiosi lo riconoscessero come tale. Dallo stesso papa nominato cardinale prete di Santa Romana Chiesa dal titolo di Santa Pudenzione, fu strenuo difensore della libertà della chiesa e dell'Ordine. Famoso per la sua purezza angelica, le grandissime virtù, la gloria dei miracoli, si ammalò nel convento di Valenza e nella sua agonia fu consolato dalla apparizione della Madre di Dio. Spirò in pace il 18 novembre 1330, quattro anni dopo il suo corpo fu trasferito nel convento di El Puig dal Beato Berengario Cantull, in gran forma solenne. L'Ordine lo festeggia il 18 novembre.


    Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo


    I Principi degli Apostoli, Pietro e Paolo, sono sempre associati nella liturgia della Chiesa Romana. Le due basiliche, trofei del martirio di Pietro e Paolo, furono erette sul sepolcro dei due apostoli. Meta di ininterrotto pellegrinaggio attraverso i secoli, sono segno dell'unità e della apostolicità della Chiesa di Roma. (Mess. Rom.)Dedicazione delle basiliche dei santi Pietro e Paolo, Apostoli, delle quali la prima, edificata dall'imperatore Costantino sul colle Vaticano al di sopra del sepolcro di san Pietro, consunta dal tempo e ricostruita in forma più ampia, in questo giorno fu nuovamente consacrata; l'altra, sulla via Ostiense, costruita dagli imperatori Teodosio e Valentiniano e poi distrutta da un terribile incendio e completamente ricostruita, fu dedicata il 10 dicembre. Nella loro comune commemorazione viene simbolicamente espressa la fraternità degli Apostoli e l'unità della Chiesa.


    Beato Grimoaldo della Purificazione (Ferdinando Santamaria)


    Il Beato Grimoaldo della Purificazione (al secolo Ferdinando Santamaria) nacque a Pontecorvo (FR) il 4 maggio 1883, entrò nel noviziato dei Passionisti in Paliano (FR) il 16 febbraio 1899, emise la professione dei voti temporanei il 6 marzo 1900 e morì prematuramente per meningite acuta nel convento dei Passionisti in Ceccano (FR) il 18 novembre 1902. Giovanni Paolo II lo dichiarò "venerabile" il 14 maggio 1991 e "beato" il 29 gennaio 1995. Le spoglie mortali di Grimoaldo sono venerate nella chiesa dei Passionisti Badia di Ceccano.A Ceccano presso Frosinone, beato Grimoaldo della Purificazione (Ferdinando) Santamaria, religioso della Congregazione della Passione, che, mentre si preparava con fervore e gioia al sacerdozio, morì piamente colpito da una malattia.


    Beati Leonardo Chimura e 4 compagni


    Discendente da Rimura, primo giapponese ad essere stato battezzato da Francesco Saverio, il beato Leonardo entrò nell'ordine gesuita, anche se non divenne sacerdote. Venne condannato ad essere bruciato durante la persecuzione del 1619, all'età di quarantaquattro anni. Secondo testimoni oculari nel momento in cui morì non provava alcun dolore per le fiamme che stavano lambendo il suo corpo. Suoi compagni di martirio furono: Andrea Murayama Tokuan, Cosma Takeya, Giovanni Yoshida Shoun e Domenico Jorge.A Nagasaki in Giappone, beati martiri Leonardo Kimura, religioso della Compagnia di Gesù, Andrea Murayama Tokuan, Cosma Takeya, Giovanni Yoshida Shoun, Domenico Jorge, arsi nel fuoco in quanto cristiani.


    Beato Giovanni Bernal


    Nacque il Beato Giovanni Bernal, nella città di Siviglia (Spagna) nell'anno 1549. Prese l'abito mercedario nel convento di Jerez de la Frontiera e fece la professione in Siviglia nel 1569. Dottore in Teologia e insigne per la sapienza e la conoscenza delle lingue, insegnò a Cordova, Granada e Siviglia e si distinse per la sua modestia. Nominato redentore nel 1599, fu inviato in Marocco dove predicò il vangelo splendente di zelo per la salute delle anime e liberò 166 schiavi. Ritornato nel suo convento di Sant'Eulalia in Siviglia, famoso per il dono della profezia e dei miracoli, per l'innocenza e la penitenza, pieno di opere buone migrò in cielo l'8 novembre 1601.L'Ordine lo festeggia il 18 novembre.


    San Romano di Antiochia


    Diacono di Cesarea che, nel vedere i cristiani di Antiochia che si incamminavano per andare a fare sacrifici agli idoli, li ammonì severamente perché rimanessero fedeli al loro Credo. Fu catturato e, dopo crudeli torture, strangolato in carcere.Ad Antiochia in Siria, san Romano, martire, che, diacono della Chiesa di Cesarea, avendo visto durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano i cristiani obbedire alle disposizioni dei suoi decreti e affrettarsi verso i santuari degli idoli, li incitò ad alta voce a rimanere saldi nella fede e, dopo aver subito crudeli torture e il taglio della lingua, strangolato in carcere con un laccio fu coronato da un glorioso martirio.


    Beata Maria Gabriela Hinojosa e 5 compagne


    Presso Madrid in Spagna, beate Maria del Rifugio (Maria Gabriella) Hinojosa y Naveros e cinque compagne, vergini dell'Ordine della Visitazione di Santa Maria e martiri, che, durante la persecuzione, benché chiuse in monastero, furono arrestate con l'inganno dai miliziani e andarono incontro a Cristo Sposo uccise a fucilate.


    Beato Yoshida Xoum (Giovanni)


    A Nagasaki in Giappone, beati martiri Leonardo Kimura, religioso della Compagnia di Gesù, Andrea Murayama Tokuan, Cosma Takeya, Giovanni Yoshida Shoun, Domenico Jorge, arsi nel fuoco in quanto cristiani.


    Beato Giuseppe Maria Canovas Martinez


    Sacerdote diocesano della diocesi di Cartagena, è stato martirizzato insieme a cinque religiosi Fratelli della Scuole Cristiane. Sono stati insieme beatificati in data 28 ottobre 2007.


    San Maudeto


    Nella Bretagna sempre in Francia, san Maudeto, abate, che condusse vita monastica su un'isola deserta e, maestro di vita spirituale, annoverò tra i suoi discepoli molti santi.


    San Patroclo di Colombier


    A Colombier nel territorio di Bourges, in Francia, san Patroclo, sacerdote, che fu eremita e missionario.


    San Teofredo


    Nella regione del Vélay in Aquitania, ora in Francia, san Teofredo, abate e martire.


    Beato Lorenzo Santiago (Emilio Martinez de la Pera y Alava)


    Beatificato il 18 ottobre 2007.


    Beato Hermenegildo Lorenzo (Modesto Saez Manzanares)


    Beatificato il 18 ottobre 2007.


    Beato Stanislao Víctor (Augusto Cordero Fernandez)


    Beatificato il 18 ottobre 2007.


    San Romacario


    A Coutances in Neustria, ancora in Francia, san Romacario, vescovo.


    Beato Ovidio Beltran (Esteban Anuncibay Letona)


    Beatificato il 18 ottobre 2007.


    Beato Luciano Pablo (German Garcia Garcia)


    Beatificato il 18 ottobre 2007.
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    00 19/11/2018 08:06
    San Narsete (Nerses) I il Parto


    San Narses I il Grande fu un Catholicos armeno (o Patriarca) che visse nel IV secolo. Fu padre di un altro catholicos, San Sahak I. Appartenente alla stirpe reale che aveva visto tra i suoi componenti San Gregorio Illuminatore, trascorse la sua gioventù a Cesarea dove sposò Sanducht, una principessa mamiconianea. Dopo la morte della moglie fu nominato cavaliere da Re Arshak II e, pochi anni più tardi, entrò nella gerarchia ecclesiastica. Fu eletto catholicos nel 353. Il suo patriarcato segnò una nuova era nella storia dell'Armenia. Fino ad allora infatti la Chiesa era stata identificata con la famiglia reale e la nobiltà; Narses la portò a un più stretto contatto con le credenze e gli usi del popolo armeno. Durante il Concilio di Ashtishat (354) promulgò infatti numerose leggi riguardanti il matrimonio, i giorni di festa e il culto divino. Costruì inoltre scuole e ospedali, inviando monaci per tutto il paese a predicare il Vangelo a quella parte di popolazione più indigente. Alcune di queste riforme, per il loro carattere "popolare", provocarono la reazione del Re che decise di esiliarlo a Edessa. Nonostante l'allontanamento forzato continuò ad intrattenere rapporti con il Regno armeno, tanto che si suppone abbia svolto il ruolo di ambasciatore a Costantinopoli per assicurare all'imperatore l'appoggio dello Stato Armeno nella guerra contro i Persiani. A seguito della salita al trono del nuovo Re, l'ariano Pap (369) Narses tornò al proprio trono patriarcale. A causa dei comportamenti del nuovo Re, considerati dal patriarca dissoluti e indegni, Narses proibì lui l'entrata in chiesa. Con il pretesto di una riconciliazione, nel 373, Pap invitò il patriarca al suo tavolo, avvelenandolo. Viene venerato come santo dalla Chiesa ortodossa armena e da quella cattolica, che lo venera il 19 novembre.


    Santa Matilde di Hackeborn (o di Helfta)


    Nasce attorno al 1240 nel castello di Helfta, in Sassonia, da una delle più delle più nobili e potenti famiglie della Turingia, i von Hackeborn. La sorella maggiore, Gertrude, è badessa nel convento di Helfta. All'età di sette anni Matilde viene accolta come educanda nel monastero benedettino di Rodardsdorf. Qui la sua vocazione cresce e la giovane decide di indossare il velo. Nel 1258 raggiunge la sorella maggiore a Helfta dove, tre anni più tardi, le viene affidata la cura di una giovane monaca che resterà nella storia con il nome di santa Gertrude la Grande. Proprio a quest'ultima Matilde confesserà le proprie visioni mistiche. Da queste confidenze nascerà poi uno dei libri più noti della mistica medievale: il Libro della grazia speciale. Matilde, particolarmente dotata nel canto, cura e dirige il coro del monastero e per questa sua qualità sembra che lo stesso Dante si sia ispirato a lei per la figura di Matelda nel Purgatorio. Muore nel monastero di Helfta nel 1298.

    Matilde = forte in guerra, dal tedescoNel monastero di Helfta nella Sassonia in Germania, santa Mectilde, vergine, che fu donna di squisita dottrina e umiltà, illuminata dal dono divino della contemplazione mistica.


    Beato Giacomo Benfatti di Mantova


    Nato a Mantova, verso la metà del XIII° secolo, vestì il Sacro Abito Domenicano nel Convento della sua città natale. Una solida formazione dottrinale, unita ad un'intensa vita di pietà, indussero Niccolò Boccasini, prima Maestro Generale dell'Ordine, poi Pontefice col nome di Benedetto XI, a chiamare al suo fianco, come consigliere, il confratello mantovano Giacomo, che nel 1304 nominò Vescovo di Mantova. Nei lunghi anni d'episcopato rifulsero in Giacomo le virtù del vero pastore: tutela vigilante della fede, efficace opera di pacificazione tra le famiglie cittadine, assistenza generosa ed eroica ai sofferenti e agli appestati. Morì il 19 novembre 1332, dopo ventotto anni d'episcopato. Il corpo del Beato, dal 1823, si venera nella Cattedrale di Mantova. Il Beato Papa Pio IX il 22 settembre 1859 ha confermato il culto reso "ab immemorabili".Bastone pastoraleA Mantova, beato Giacomo Benfatti, vescovo, dell'Ordine dei Predicatori, che, dopo aver riportato la pace in città, soccorse il popolo colpito dalla peste e dalla fame.


    Beato Raimondo du Puy


    Figlio di Hughes du Puy, Signore de Pereins, d'Apifer e di Rochefort, già Governatore d'Acri e Generale al servizio di Goffredo di Buglione, egli era imparentato con Adhemar di Le Puy, legato papale nel corso della Prima Crociata. Successore del Beato Gerardo nel 1120, come secondo Gran Maestro dell'Ordine di Malta egli sviluppò l'Ordine secondo crismi di potenza militare. Egli prescrisse la croce puntata di Amalfi come simbolo ufficiale dell'Ordine, la quale divenne in seguito nota con il nome di Croce di Malta dopo che l'ordine stabilì la propria sede a Malta. Raymond divise l'ordine in fratelli religiosi, militari e affiliati e fondò la prima infermeria degli Ospitalieri presso la Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Egli fu presente alla Presa di Ascalona nel 1153.


    Sant' Abdia


    Quarto dei profeti minori visse probabilmente dopo la conquista di Gerusalemme avvenuta intorno al 587-586 a. C. Nel libro più breve dell’Antico Testamento, di cui è l’autore, cerca di consolare Gerusalemme con la speranza di una rapida restaurazione. Come i profeti d’Israele anche lui conferma l’esistenza di un solo Dio buono e giusto, che punisce i peccatori e vendica le ingiustizie fatte al suo popolo. Per la sua visione assai positiva nei confronti d’Israele, gli esegeti lo considerano l’annunciatore del Messia.Abdia = servo di Jahvè, dall'ebraicoCommemorazione di sant'Abdia, profeta, che, dopo l'esilio del popolo d'Israele, preannunciò l'ira del Signore contro le genti nemiche.


    Sante Quaranta Donne Martiri di Eraclea con Annone diacono


    Nella città di Eraclea, in Tracia, subirono il martirio in odio alla fede cristiana ben 40 sante donne, vergini e vedove, che la tradizione orientale è solita raffigurare in un'unica grande icona sinattica. Il Martyrologium Romanum ricorda questo gruppo di martiri in data odierna.A Marmara Ereglisi in Tracia, nell'odierna Turchia, sante quaranta donne, vergini e vedove, martiri.


    Beati Eliseo Garcia Garcia e Alessandro Planas Sauri


    Nel villaggio di Garraf nel territorio di Valencia in Spagna, beati martiri Eliseo García, religioso della Società Salesiana, e Alessandro Planas Saurí, che, durante la persecuzione contro la fede, furono ritenuti degni di essere associati al sacrificio salvifico di Cristo.


    San Barlaam di Antiochia


    Ad Antiochia in Siria, san Barlaam, martire, che, contadino e analfabeta, ma forte della sapienza di Cristo, costretto a tenere in mano carboni ardenti e incenso da offrire agli dei, resistette con fede invitta e, per la ferocia del tiranno, ottenne la palma del martirio.


    Sant' Anastasio II

    (Papa dal 24/11/496 al 19/11/498)

    Romano di origine, combatté l'Arianesimo e ottenne la conversione di Clodoveo, re dei Franchi, che venne battezzato la notte di Natale del 498 o 499.Anastasio = risorto, dal greco


    Santi Severino, Essuperio e Feliciano


    Nel villaggio di Braine-sur-la-Vesle vicino a Vienne in Francia, santi Severino, Esuperio e Feliciano, martiri.


    San Massimo


    A Cesarea in Cappadocia, nell'odierna Turchia, san Massimo, corepiscopo e martire.


    San Fausto di Alessandria


    Fausto = propizio, favorevole, dal latinoPalma


    San Simone


    Sul massiccio del Mercurio in Calabria, san Simone, eremita.

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    00 21/11/2018 09:20
    Beata Francesca Siedliska (Maria di Gesù Buon Pastore)


    Nacque presso Varsavia in Polonia il 12 novembre 1842. Attorno al 1860 prese piena coscienza della sua vocazione alla vita religiosa. Una chiamata che non trovò il favore della famiglia. Nonostante fosse di salute cagionevole dovette seguire i genitori in diverse località europee. Nel 1873 padre Leandro Lendzian, sua guida spirituale, disse a Francesca che scorgeva in lei la chiamata a fondare una famiglia religiosa. Progetto al quale la giovane si mise subito a lavorare. Il 1° ottobre 1873, fu ricevuta dal Papa che approvò l'idea della fondazione delle «Suore della Sacra Famiglia di Nazareth», la cui casa madre fu stabilita a Roma. Il 1° maggio 1884 la fondatrice e le prime compagne fecero la professione religiosa; Francesca prese il nome di suor Maria di Gesù Buon Pastore. Ebbe inizio così un'intensa attività di evangelizzazione che portò la fondatrice anche in America, Inghilterra, Francia, Polonia. Morì il 21 novembre 1902 morì. È stata beatificata a Roma il 23 aprile 1989.

    A Roma, beata Maria di Gesù Buon Pastore (Francesca) de Siedliska, vergine, che, partita dalla Polonia per motivi politici, fondò l'Istituto delle Suore della Santa Famiglia di Nazareth per provvedere agli emigrati dalla sua patria.


    Beato José Vila Barri


    Appena ordinato sacerdote, andò con 13 giovani religiosi nella residenza estiva a Mosqueroles (Barcellona) nel corso del mese di luglio 1936. Li disperse nei boschi per salvarli e due di loro si recò a Vic in casa della sorella, dove si era rifugiato anche qui uno zio religioso scolopio. Insieme hanno pregato il breviario e il rosario ogni giorno. Il 20 settembre 1936, lo zio scolopio cercato di partire per Roma, ma è stato fermato. E al tramonto dello stesso giorno sono stati anche sulle tracce del servo di Dio, che imprigionato, fu ucciso a Gurb de la Plana, la sera del 21 novembre. I suoi resti giaceva nel cimitero parrocchiale Granollers de la Plana fino al 2007 furono trasferite nella cappella nel cimitero parrocchiale di San José Manyanet di Barcellona.


    Presentazione della Beata Vergine Maria


    Memoria mariana di origine devozionale, si collega a una pia tradizione attestata dal protovangelo di Giacomo. La celebrazione liturgica, che risale al secolo VI in Oriente e al secolo XIV in Occidente, dà risalto alla prima donazione totale che Maria fece di sé, divenendo modello di ogni anima che si consacra al Signore. (Mess. Rom.)Memoria della Presentazione della beata Vergine Maria. Il giorno dopo la dedicazione della basilica di Santa Maria Nuova costruita presso il muro del tempio di Gerusalemme, si celebra la dedicazione che fece di se stessa a Dio fin dall'infanzia colei che, sotto l'azione dello Spirito Santo, della cui grazia era stata riempita già nella sua immacolata concezione, sarebbe poi divenuta la Madre di Dio.


    San Mauro di Cesena


    Nel giorno in cui si celebra la Presentazione di Maria viene ricordato anche Mauro, vescovo di Cesena a fine IX secolo. Il culto fu dovuto ai miracoli che seguirono al casuale ritrovamento della sua tomba. Narra san Pier Damiani che un pellegrino, andando in processione, per allacciarsi una scarpa posò il piede sopra la tomba nascosta dagli arbusti. Non riuscì più a staccarlo e fu necessario rompere il sarcofago, che rivelò così il prezioso contenuto poi trasferito nella vicina chiesetta che dall'inizio del secolo XI era custodita dai Benedettini. Lì sorse l'abbazia di Santa Maria del Monte.

    A Cesena, san Mauro, vescovo.


    San Gelasio I

    (Papa dal 01/03/492 al 21/496)

    Africano, presiedette nel 494 il sinodo nel quale fu redatto il decreto che porta il suo nome e che distingue i libri rivelati accettati dalla Chiesa cattolica da quelli considerati come apocrifi.A Roma presso san Pietro, san Gelasio I, papa, che, insigne per dottrina e santità, onde evitare che l'autorità imperiale nuocesse all'unità della Chiesa, illustrò con vera profondità di analisi le prerogative dei due poteri, temporale e spirituale, sostenendo l'esigenza di una mutua libertà; spinto dalla sua grande carità e dai bisogni degli indigenti, per soccorrere i poveri morì egli stesso poverissimo.


    Sant' Agapio di Cesarea


    Agapio = amore per il prossimo, dal grecoA Cesarea in Palestina, sant'Agapio, martire: già più volte sottoposto ai supplizi, ma sempre rinviato a più grandi combattimenti, secondo la tradizione durante i giochi dell'anfiteatro fu dato in pasto ad un orso in presenza dello stesso Massimino e, poiché respirava ancora, il giorno dopo fu affogato in mare con delle pietre legate ai suoi piedi.


    San Rufo


    Commemorazione di san Rufo, che san Paolo Apostolo scrivendo ai Romani chiama prescelto nel Signore.


    San Mauro di Parenzo


    Bastone pastorale, PalmaA Parenzo in Istria, san Mauro, vescovo e martire.
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    00 22/11/2018 08:13
    Beati Salvatore Lilli e 7 compagni laici armeni


    Nato il 19 giugno 1853 a Cappadocia, nell'Aquilano, Salvatore Lilli vestì l'abito francescano nel luglio 1870 ed emise la professione religiosa nell'agosto 1871. A causa della soppressione degli ordini religiosi, Salvatore da Cappadocia, questo il suo nome da religioso, nel 1873 fu inviato in Palestina, prima a Betlemme e poi a Gerusalemme dove venne ordinato sacerdote il 6 aprile 1878. Dopo due anni fu trasferito in Armenia Minore dove esercitò il suo apostolato per 15 anni. Nel 1890 si prodigò per aiutare i malati colpiti dall'epidemia di colera e nel 1894 fu nominato parroco e superiore dell'ospizio di Mugiukderesi. Qui, il 22 novembre 1895, allo scoppio delle rivolte politiche e con i turchi protagonisti di terribili massacri, fu arrestato con altri dodici cristiani per essere condotto a Marasc. Durante il viaggio gli fu chiesto di rinnegare la fede e al suo rifiuto venne ucciso. È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 3 ottobre 1982.

    Salvatore = colui che salva, dal latinoPresso il fiume Žihun nei pressi della città di Maraš in Cilicia, nel territorio dell'odierna Turchia, beati Salvatore Lilli, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, Giovanni figlio di Balži e altri sei compagni di origine armena, martiri, che, dopo avere ricevuto dai soldati ottomani l'ordine di rinnegare Cristo ed essersi rifiutati di tradire la loro fede, raggiunsero il regno eterno trapassati dalle lance.


    Santa Cecilia


    Al momento della revisione del calendario dei santi tra i titolari delle basiliche romane solo la memoria di santa Cecilia è rimasta alla data tradizionale. Degli altri molti sono stati soppressi perché mancavano dati o anche indizi storici riguardo il loro culto. Anche riguardo a Cecilia, venerata come martire e onorata come patrona dei musicisti, è difficile reperire dati storici completi ma a sostenerne l'importanza è la certezza storica dell'antichità del suo culto. Due i fatti accertati: il «titolo» basilicale di Cecilia è antichissimo, sicuramente anteriore all'anno 313, cioè all'età di Costantino; la festa della santa veniva già celebrata, nella sua basilica di Trastevere, nell'anno 545. Sembra inoltre che Cecilia venne sepolta nelle Catacombe di San Callisto, in un posto d'onore, accanto alla cosiddetta «Cripta dei Papi», trasferita poi da Pasquale I nella cripta della basilica trasteverina. La famosa «Passio», un testo più letterario che storico, attribuisce a Cecilia una serie di drammatiche avventure, terminate con le più crudeli torture e conclusesi con il taglio della testa.

    Musicisti, CantantiCecilia = dal nome di famiglia romanaGiglio, Organo, Liuto, PalmaMemoria di santa Cecilia, vergine e martire, che si tramanda abbia conseguito la sua duplice palma per amore di Cristo nel cimitero di Callisto sulla via Appia. Il suo nome è fin dall'antichità nel titolo di una chiesa di Roma a Trastevere.


    San Pietro Esqueda Ramirez


    Nacque in Messico a San Juan de los Lagos, Jalisco (diocesi de San Juan de los Lagos) il 29 aprile 1887. Da prete si dedicò con particolare cura e con vera passione alla catechesi dei bambini. Fondò vari centri di studio ed una scuola per la formazione catechistica. Nel momento in cui fu carcerato fu malmenato così duramente che gli si aprì una ferita sul volto. Un militare, dopo averlo colpito, gli disse: «Ora sarai pentito di esser stato sacerdote». Ma padre Pedro rispose: «No, neppure un attimo, e mi manca poco per vedere il cielo». Il 22 novembre 1927 lo tirarono fuori dal carcere per giustiziarlo, i bambini lo circondarono e padre Esqueda ripetè con insistenza ad un piccolo che camminava al suo franco: «Non tralasciare di studiare il catechismo, né per alcun motivo tralascia la dottrina cristiana». Gli spararono tre colpi. È ricordato assieme ai santi e beati martiri messicano del XX secolo.

    PalmaNella città di Teocaltitlán in Messico, san Pietro Esqueda Ramírez, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione messicana, fu gettato in carcere per il suo sacerdozio e, infine, fucilato.


    Beato Tommaso Reggio


    Sacerdote nel 1841, si dedica inizialmente agli studi poi è abate di S. Maria Assunta di Carigliano (Genova) dove è predicatore, direttore spirituale e dirige il giornale 'Stendardo Cattolico'.A 59 anni è nominato vescovo di Ventimiglia e, successivamente, Arcivescovo di Genova dove fonda ed organizza le società operaie cattoliche per venire incontro alle povertà nuove del tempo (specialmente tra gli emigranti). Fonda anche la Congregazione religiosa Suore di Santa marta per raccogliere i fratelli poveri e sofferenti.Bastone pastoraleNel villaggio di Triora in Liguria, beato Tommaso Reggio, vescovo di Genova, che, unendo all'austerità di vita una mirabile benignità di modi, favorì la concordia tra i cittadini e prestò con ogni mezzo assistenza ai bisognosi, dimostrandosi sempre partecipe dei problemi dell'umanità.


    Beato Michele Puig


    Priore del convento mercedario di Barcellona in Spagna, il Beato Michele Puig, fu eletto Maestro Generale il 2 maggio 1546.Il 17 ottobre 1547 celebrò, in Gerona, il suo primo capitolo al quale assistettero numerosi maestri, predicatori e scrittori. Governò l'Ordine sapientemente per circa 22 anni, si preoccupò di porre in pratica tutte le disposizioni del capitolo e non trascurò le redenzioni degli schiavi, infatti molto numerosa fu quella del 1561. Con fama di santità morì a Barcellona il 22 novembre 1567 e fu sepolto con grande onore nella chiesa dello stesso convento.L'Ordine lo festeggia il 22 novembre.


    Beati Elia Giuliano Torrido Sanchez e Bertrando Francesco Lahoz Moliner


    Nella città di Paterna nel territorio di Valencia in Spagna, beati Elia (Giuliano) Torrijo Sánchez e Bertrando (Francesco) Lahoz Moliner, religiosi dell'Istituto dei Frati delle Scuole Cristiane e martiri, che, avendo Cristo come modello, meritarono di conseguire durante la persecuzione religiosa il premio eterno promesso a chi ha perseverato nella fede.


    Sant' Anania di Arbela


    Ad Arbéla in Persia, sant'Anania, martire: fu arrestato durante la persecuzione del re Sabor II, per ordine dell'arcimago Ardisag, e per tre volte fustigato con tale crudeltà, che i carnefici, pensando fosse già morto, lo lasciarono a giacere sulla piazza, ma la notte seguente fu riportato dai fedeli in casa sua, dove rese lo spirito a Dio.


    Santi Filemone ed Appia


    Nella lettera a lui destinata, l'Apostolo delle Genti elogia la sua Fede e il suo amore a Cristo.PalmaCommemorazione di san Filemone di Colossi, della cui carità per Cristo Gesù si rallegrò san Paolo Apostolo; è venerato insieme a sua moglie santa Affia.


    San Benigno di Milano


    Bastone pastoraleA Milano, san Benigno, vescovo, che nel grande scompiglio delle invasioni amministrò la Chiesa a lui affidata con somma fermezza e pietà.


    San Prammazio (Pragmazio) di Autun


    A Autun nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Pragmazio, vescovo
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    00 23/11/2018 09:06
    Beata Enrichetta Alfieri


    È conosciuta come l’«angelo di San Vittore» per il servizio svolto per tanti anni nel grande carcere milanese. È l’accompagnamento ai detenuti anche in frangenti molto difficili l’ambito in cui suor Enrichetta Alfieri ha vissuto in maniera eroica le virtù cristiane al punto da essere trovata di degna del titolo di beata. Maria Angela Domenica Alfieri nasce a Borgo Vercelli nel 1891; a vent’anni entra nelle Suore della Carità di santa Giovanna Antida Thouret. Dopo un primo servizio in un asilo infantile a Vercelli – e aver superato prodigiosamente una grave malattia – nel 1923 viene inviata a far parte del gruppo di suore che assistono le detenute di San Vittore. E qui diventa presto un punto di riferimento per tutti. Anche negli anni bui dell’occupazione nazista, quando esercita il suo ministero di conforto accanto agli ebrei arrestati e ai prigionieri politici. Durante la fase diocesana del processo di beatificazione anche un non credente come Indro Montanelli – finito a San Vittore nel 1944 per la sua attività antifascista – ha testimoniato sull’eccezionalità della testimonianza cristiana di suor Enrichetta, definendola «l’epicentro di ogni speranza» di quei giorni difficili. La religiosa non si limitava a confortare: rischiò in prima persona per evitare ad altri la deportazione. Un giorno venne scoperta col bigliettino di una donna ebrea che dal carcere scriveva ai parenti invitandoli a mettersi in salvo; così anche la suora finì dietro le sbarre. E scampò la fucilazione solo per l’intervento del cardinale Schuster, arcivescovo di Milano, che scrisse personalmente a Mussolini per invocare clemenza. Allontanata dal carcere vi ritornò subito, a guerra finita, rimanendovi fino al 1951, l’anno della morte.


    San Gregorio II di Agrigento


    Nato ad Agrigento nel 559 e avviato alla carriera ecclesiastica, si entusiasmò per i continui pellegrinaggi che in quel tempo si organizzavano per la Terra Santa, e nel 578 partì per Cartagine. Da qui viaggiò fino a Gerusalemme. Dopo la visita ai luoghi santi, si ritirò per quattro anni in solitudine di studio e di preghiera, e nel 584, rientrò a Gerusalemme. Di là si recò in Antiochia e a Costantinopoli dove la sua fama giunse all'orecchio dell'Imperatore Maurizio. Fu invitato a prendere parte ad un concilio tenuto a Costantinopoli. Giunto a Roma fu consacrato vescovo e destinato alla chiesa agrigentina, dove tornò nel 591. A causa di un'accusa ingiusta fu incarcerato a Roma ma il papa, in un concilio di 150 vescovi per discutere la causa di Gregorio, ne riconobbe l'innocenza. Nel 595 costruì nella sua diocesi un tempio ai Santi Pietro e Paolo. Fondò parecchi collegi per l'istruzione delle donne, aiutato dalla madre. Studioso di teologia e delle scienze fisiche e mediche lasciò molti scritti. Sostenne la teoria del movimento della terra attorno al sole, conciliando la scienza con l'interpretazione della Bibbia. Negli ultimi anni della sua vita si ritirò in solitudine. Morì ad Agrigento nel 630.

    Bastone pastoraleAd Agrigento, san Gregorio, vescovo, che si tramanda abbia commentato i libri sacri, aprendo agli incolti i misteri divini.


    San Colombano


    Colombano è uno dei rappresentanti del mondo monastico che danno origine a quella 'peregrinatio pro Domino', che costituì uno dei fattori dell'evangelizzazione e del rinnovamento culturale dell'Europa. Dall'Irlanda passò (c. 590) in Francia, Svizzera e Italia Settentrionale, creando e organizzando comunità ecclesiastiche e fondando vari monasteri, alcuni dei quali, per esempio Luxeuil e Bobbio, celebri per gli omonimi libri liturgici. La regola monastica che codifica la sua spiritualità è improntata a grande rigore e intende associare i monaci al sacrificio di Cristo. La sua prassi monastica ha influito sulla nuova disciplina penitenziale dell'Occidente. (Mess. Rom.)MotociclistiColombano = dolce, delicatoBastone pastoraleSan Colombano, abate, che di origine irlandese, fattosi pellegrino per Cristo per istruire nel Vangelo le genti della Francia, fondò insieme a molti altri monasteri quello di Luxeuil, che egli stesso governò in una stretta osservanza della regola; costretto all'esilio, attraversò le Alpi e fondò in Emilia il monastero di Bobbio, celebre per la disciplina e gli studi, dove, benemerito della Chiesa, morì in pace e il suo corpo fu deposto in questo giorno.


    Beata Margherita di Savoia


    La beata Margherita di Savoia è conosciuta con l'appellativo di «grande». Nata nel 1390 a Pinerolo rimase presto senza genitori e passò insieme alla sorellina Matilde sotto la tutela dello zio Ludovico, il quale, per mancanza di eredi, succedeva al defunto principe Amedeo. Per risolvere le lunghe discordie tra il Piemonte e il Monferrato lo zio la destinò in sposa al marchese di Monferrato. Lei accosentì, nonostante, anche grazie alle parole di Vincenzo Ferrei, pensasse già al chiostro. Alla morte del marito si ritirò nel palazzo di Alba, dove, con l'approvazione di Papa Eugenio IV, nel 1441, fondò il monastero di Santa Maria Maddalena. Vestito l'Abito del Terz'Ordine Domenicano, più tardi abbraccò la Regola più austera delle Monache dell'Ordine. Morì nel 1464.

    Margherita = perla, dal greco e latinoTre frecce, Corona depostaAd Alba in Piemonte, beata Margherita di Savoia, che, rimasta vedova, si consacrò a Dio nel monastero delle monache dell'Ordine dei Predicatori da lei fondato.


    Beato Bartolomeo Poggio


    Di origine italiana, il Beato Bartolomeo Poggio, nacque il 21 settembre 1768 a San Martino Stella (Savona), da piccolo andò con i genitori in Argentina. Entrò nell'Ordine Mercedario a Buenos Aires e fu ordinato sacerdote a Cordova il 26 maggio 1799. L'anno dopo fu destinato come cappellano in Patagonia, in questo luogo e nel vicino porto di San Giuseppe, evangelizzò per 10 anni, dando esempio di vita apostolica e povera. In quella regione gli indigeni frequentemente rapinavano tutto ciòtutto ciò che incontravano persino persone per poi scambiarle con viveri. Durante una di queste incursioni gli indigeni incendiarono la cappella dove padre Poggio stava celebrando la messa, quindici persone furono uccise, altre furono fatte schiave, il mercedario morì in ginocchio davanti all'altare con lo sguardo fisso verso la croce e la preghiera sulle labbra. Era il 7 agosto del 1810 ed è considerato il protomartire della Patagonia.L'Ordine lo festeggia il 23 novembre.


    Santi Mustiola ed Ireneo


    Santa Mustiola fu una Martire di Chiusi in Toscana e viene ricordata insieme al Martire chiusino Sant'Ireneo.
    Cosa insolita tra i non molti martiri locali venerati in Toscana, la figura di Santa Mustiola può ragionevolmente ritenersi attestata, se non da fonti documentarie, almeno da un culto antichissimo che lega il suo nome a una delle catacombe di Chiusi, sulla quale sorse anche una basilica a lei intitolata, poi abbandonata quando le reliquie della martire furono traslate nella cattedrale cittadina.
    Ireneo era nel III secolo un diacono di Chiusi, che dette sepoltura al corpo di San Felice, sacerdote di Sutri e per questo venne arrestato.
    Gravato di catene, Ireneo fu costretto a correre davanti al carro del Prefetto Turcio, da Sutri fino a Chiusi.
    Poi incarcerato, venne pietosamente visitato e soccorso da Mustiola.Chiusi (SI), Abbazia di TorriPresso Chiusi in Toscana, santa Mustìola, martire.


    Beato Michele Agostino Pro


    Nato a Guadalupe nel 1891, entra nella Compagnia di Gesù nel 1911, dopo che due sorelle avevano preso il velo. Studia in Nicaragua, Spagna e Belgio, dove viene ordinato prete nel 1925. Tornato in Messico, svolge il suo apostolato in un periodo di persecuzione contro la Chiesa. Nel 1927 viene ingiustamente accusato di far parte di un complotto per uccidere un generale candidato alla presidenza della Repubblica. Dopo un processo-farsa, lo fucilano. Ai suoi funerali, sfidando i divieti, accorrono 20mila persone. È beato dal 1988.

    Nel villaggio di Guadalupe nel territorio di Zacatecas in Messico, beato Michele Agostino Pro, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, in tempo di persecuzione contro la Chiesa, condannato a morte senza processo come complice di un delitto, subì il martirio che aveva ardentemente desiderato.


    San Clemente I Romano


    Clemente, quarto vescovo di Roma dopo Pietro, Lino e Anacleto, è ricordato nel Canone Romano. La lettera da lui indirizzata ai Corinzi per ristabilire la concordia degli animi, appare come uno dei più antichi documenti dell'esercizio del primato. Lo scritto testimonia il Canone dei libri ispirati e dà preziose notizie sulla liturgia e sulla gerarchia ecclesiastica. Accenna anche alla gloriosa morte degli apostoli pietro e Paolo e dei protomartiri romani nella persecuzione di Nerone.Clemente = indulgente, generoso, dal latinoPalmaSan Clemente I, papa e martire, che resse la Chiesa di Roma per terzo dopo san Pietro Apostolo e scrisse ai Corinzi una celebre Lettera per rinsaldare la pace e la concordia tra loro. In questo giorno si commemora la deposizione del suo corpo a Roma.


    Beati 11 Cavalieri laici dell'Ordine Mercedario


    Questi 11 Beati cavalieri laici dell’Ordine Mercedario: Berengario Rosselli, Raimondo Rigald, Guglielmo de Rubeis, Guglielmo de Olesa, Guglielmo da Monteblanco, Giovanni de Exea, Perpignano de Cortsavino, Bernardo de Calderis, Mattia da Balaguer, Raimondo da Burgos e Michele de Lizama, furono insigni per la dottrina, la carità e la santità della vita.
    Testimoniarono la fede cattolica contro i saraceni e prendendo la loro croce seguirono il Signore e con lo stesso Signore esultarono senza fine.
    L’Ordine li festeggia il 23 novembre.


    Beata Teresa di Gesù


    La bambina Beata Teresa di Gesù, indossò l'abito dell'Ordine Mercedario all'età di 5 anni, nel convento di Nostra Signora di Betlemme a San Lucar in Spagna.Dopo aver ricevuto il sacramento dell'Eucarestia che ardentemente aveva desiderato e aver consumato la sua tenera vita nella carità, come un giglio tagliato fu portata in cielo dagli Angeli a Gesù e Maria nell'anno 1627.L'Ordine la festeggia il 23 novembre.


    Beata Maria Cecilia Cendoya Araquistan


    Presso Madrid in Spagna, beata Maria Cecilia (Maria Felicita) Cendoya y Araquistain, vergine dell'Ordine della Visitazione di Santa Maria e martire, che, durante la grande persecuzione, nella stessa notte in cui le sue consorelle erano state arrestate si consegnò spontaneamente ai miliziani e confermò insieme alle compagne con il supremo sacrificio la sua testimonianza di fede.


    Sant' Anfilochio di Iconio


    Anfilochio = proveniente da Filace, città dell'Epiro, dal grecoPallioA Konya in Licaonia, nell'odierna Turchia, sant'Anfilochio, vescovo, che, compagno di eremo dei santi Basilio e Gregorio Nazianzeno e loro collega nell'episcopato, fu insigne per santità e dottrina e sostenne molte prove per la fede cattolica.


    Santa Cecilia Yu So-sa


    A Seul in Corea, santa Cecilia Yu So-sa, martire, che, vedova, privata dei beni e arrestata a causa della sua fede, fu sottoposta per dodici volte a interrogatorio e percossa fino a spirare, quasi ottuagenaria, in carcere.


    San Trudone


    Nel Brabante, nell'odierno Belgio nella cittadina in seguito insignita del suo nome, san Trudone, sacerdote, che donò i suoi beni alla Chiesa di Metz e costruì in questo luogo un monastero, in cui radunò molti discepoli.


    San Sisinno (Sisinio) di Cizico


    A Cizico in Ellesponto, nell'odierna Turchia, san Sisinio, vescovo e martire, che si tramanda sia stato dopo molti supplizi trafitto con la spada durante la persecuzione dell'imperatore Diocleziano.


    San Severino di Parigi


    A Parigi nella Gallia lugdunense, ora in Francia, san Severino, che, chiuso in una cella, attese alla contemplazione di Dio.


    San Clemente di Metz


    A Metz nella Gallia belgica, ora in Francia, commemorazione di san Clemente, ritenuto primo vescovo di questa città.


    Santa Lucrezia di Merida


    Lucrezia = dalla gens Lucretia, famiglia romanaPalmaA Mérida in Spagna, santa Lucrezia, martire.


    Santa Felicita e sette fratelli


    PalmaA Roma nel cimitero di Massimo sulla via Salaria nuova, santa Felicita, martire.
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    00 24/11/2018 09:12
    Santi Martiri Vietnamiti (Andrea Dung Lac e 116 compagni)


    Il cristianesimo giunse in Vietnam sul finire del secolo XVI, ma fu continuamente osteggiato dai regnanti locali tanto che, tra i secoli XVII e XIX, si susseguirono più di 50 editti contro i cristiani, che provocarono l’uccisione di circa 130 mila fedeli. La persecuzione toccò il suo acme sotto il regno di Tu-Duc (1847-1883): per i nativi era difficile dissociare la nuova fede dalla politica coloniale francese che pretendeva di impadronirsi del paese. I missionari venivano braccati a pagamento e uccisi sul luogo stesso dove venivano arrestati; ai catechisti vietnamiti veniva impresso a fuoco sul volto la scritta: «Falsa religione». I semplici fedeli avevano salva la vita solo se calpestavano la croce; altrimenti subivano supplizi di ogni genere inventati con fantasia feroce. In ogni caso, i nuclei familiari cristiani venivano smembrati e i congiunti erano deportati in regioni diverse, privati di ogni proprietà e di ogni legame religioso. Nel 1988 vari gruppi di martiri vietnamiti, beatificati dai precedenti pontefici, sono stati unificati in un solo gruppo e canonizzati da papa Giovanni Paolo II che li ha anche dichiarati «Patroni del Vietnam».Vi sono compresi: 8 vescovi, 50 sacerdoti, 59 laici (tra cui medici, militari, molti padri di famiglia e una mamma). A rappresentarli tutti, il Messale Romano nomina Andrea Dung-Lac, prima catechista e poi sacerdote, che riscuote in Vietnam una particolare devozione. Di un altro martire (Paolo Le-Bao-Tinh) il Breviario riporta oggi un brano di lettera dove si legge: «In mezzo a questi tormenti, che di solito piegano e spezzano gli altri, per la grazia di Dio sono pieno di gioia e letizia perché non sono solo, ma Cristo è con me».Memoria dei santi Andrea Dung Lac, sacerdote, e compagni, martiri. Con un'unica celebrazione si onorano centodiciassette martiri di varie regioni del Viet Nam, tra i quali otto vescovi, moltissimi sacerdoti e un gran numero di fedeli laici di entrambi i sessi e di ogni condizione ed età, che preferirono tutti patire l'esilio, il carcere, le torture e l'estremo supplizio piuttosto che recare oltraggio alla croce e rinnegare la fede cristiana.


    Beata Maria Anna Sala


    L'Istituto delle suore «Marcelline» fu fondato a Vimercate (Mi) nel 1838 dal beato Luigi Biraghi (1801-1879). A questo Istituto aderì Maria Anna Sala, nata il 21 aprile 1829 a Brivio (Lecco). Verso gli undici anni venne accolta nel collegio a Vimercate e affidata a madre Videmari. Nel 1846 tornò in famiglia. Quando sentì la chiamata di Dio alla vita consacrata, Maria Anna scelse le Marcelline, rivolgendosi allo stesso fondatore per essere accolta come postulante nel 1848. Nel 1852 pronunciò i voti perpetui. Svolse la sua attività come insegnante di scuola elementare e di musica nel Collegio di Cernusco sul Naviglio e poi nelle Case di Milano e Genova. Nel 1859 prestò assistenza ai feriti della guerra d'Indipendenza, nell'ospedale militare di San Luca. Dopo nove anni d'insegnamento a Genova fu trasferita a Milano come insegnante dei corsi superiori e assistente della Madre Videmari. Colpita da un carcinoma al collo, morì nel 1891. È stata beatificata da Giovanni Paolo II nel 1980.

    A Milano, beata Maria Anna Sala, vergine della Congregazione delle Suore di Santa Marcellina, che, maestra di una scienza fondata sulla fede e sulla pietà, si dedicò con tutte le sue forze all'istruzione della gioventù femminile.


    Santa Firmina (o Fermina) di Amelia


    Secondo la sua «Passio» Fermina era una vergine romana figlia dello stesso «praefectus urbis», Calpurnio. Il testo narra che un «consularis», Olimpiade, aveva tentato di sedurla, ma in realtà fu lei a condurre lui alla fede cristiana. Una conversione che costò a Olimpiade il martirio. Fermina seppellì allora l'amico in un suo fondo detto Agulianus a circa otto miglia da Amelia il 1° dicembre. La donna fu chiamata più tardi a dare la stessa testimonianza di fede, subendo il martirio sotto Diocleziano. Secondo la «Passio» sarebbe stata sepolta il 24 novembre nello stesso luogo in cui ella aveva sotterrato l'amico Olimpiade. Il seme della sua testimonianza, però, avrebbe dato ancora frutti. Venti giorni dopo l'uccisione di Fermina, infatti, anche il suo carnefice Ursiano (Ursicinus) si convertì, andò a Ravenna, dove fu battezzato dal prete Valentino e subì il martirio il 13 dicembre. Un altro documento più recente, pur riportando gli stessi elementi della leggenda, suppone invece che Fermina sia stata sepolta a Civitavecchia il 20 dicembre.

    Firmina = costante, salda nei propositi, dal latinoPalmaAd Amelia in Umbria, santa Firmina, martire.


    Beato Luigi de la Pena


    Di origine cilena, il Beato Luigi de la Pena, ricevette la sua formazione religiosa mercedaria in Cile, professando prima dell'anno 1578. Ordinato sacerdote, svolse vari uffici nella sua provincia, in particolare evangelizzò gli araucani ed era commendatore del convento di Valdivia. In un attacco dei guerrieri araucani che entrarono di notte nel convento, padre Luigi, dopo aver svegliato gli altri religiosi, scese nella chiesa e consumò le ostie consacrate, evitando che venissero profanate. Aveva ancora la pisside in mano, quando i guerrieri giunsero nella chiesa, lo uccisero a colpi di lancia e cercando il Santissimo Sacramento, gli aprirono il petto e gli strapparono il cuore. Era il 24 novembre dell'anno 1599; il suo corpo venne bruciato nell'incendio della chiesa ed è considerato il martire dell'Eucaristia.L'Ordine lo festeggia il 24 novembre.


    San Crisogono di Aquileia


    Crisogono, detto martire dal Martirologio geronimiano, figura anche come vescovo di Aquileia nel relativo catalogo episcopale. Dalla Passio (sec. V) di S. Anastasia di Sirmio sappiamo che: "Diocleziano comandò di condurlo al luogo detto Aquas Gradatas e là decapitarlo", qui probabilmente venne sepolto, come documentato da un sarcofago del sec. IV, esistente a S. Canzian d'Isonzo con la dedica: 'Beatissimo Matyre Chrysogono'. La sua venerazione ebbe diffusione universale, avendo ottenuto a Roma un 'titolo'; il suo nome è incluso anche nel Canone romano della Messa e la sua figura appare in due mosaici ravennati del sec. VI.Crisogono = nato nell'oro, dall'ebraicoAd Aquileia in Friuli, commemorazione di san Crisógono, martire, che si venera a Roma nella chiesa titolare che porta il suo nome nell'anniversario della sua dedicazione.


    San Protasio


    Il nome Protasio evoca innanzitutto il celebre santo protomartire di Milano, ucciso insieme al fratello Gervasio. Altri santi omonimi sono un vescovo di Losanna, un vescovo di Aosta, il martire della rivoluzione francese Beato Protasio da Sees ed infine il santo oggi festeggiato. Quest'ultimo fu vescovo di Milano nel IV secolo e lottò tenacemente contro l'arianesimo, trovandosi a dover difendere Sant'Atanasio dalle accuse rivoltegli dall'imperatore Costante. Ciò avvenne durante il concilio di Sardica (343-344). Morì infine verso il 356 e le sue reliquie si trovano nella chiesa di San Vittore in Milano.A Milano, san Protasio, vescovo, che difese presso l'imperatore Costante la causa di sant'Atanasio e partecipò al Concilio di Sardica.


    Beate Niceta di Santa Prudenzia Plaja Xifra e 11 compagne


    Beatificate l'11 marzo 2001 da Papa Giovanni Paolo II.Nel villaggio di Picadero de Paterna nel territorio di Valencia in Spagna, beate Niceta di Santa Prudenza Plaja Xifra e compagne, vergini dell'Istituto delle Suore Carmelitane della Carità e martiri, che, tenendo le lampade accese, meritarono di accostarsi con Cristo Sposo alle nozze eterne.


    Santi Pietro Dumoulin-Borie, Pietro Vo Dang Khoa e Vincenzo Nguyen The Diem


    Nella città di Ð?ng H?i in Viet Nam, santi martiri Pietro Dumoulin-Borie, vescovo della Società per le Missioni Estere di Parigi, Pietro Võ Ðang Khoa e Vincenzo Nguy?n Th? Ði?m, sacerdoti, dei quali il primo fu decapitato, gli altri strangolati, per ordine dell'imperatore Minh M?ng.


    Sante Flora e Marta (Maria) di Cordova


    PalmaA Córdova nell'Andalusia in Spagna, sante Flora e Maria, vergini e martiri, che durante la persecuzione dei Mori furono gettate in carcere insieme a sant'Eulogio e poi trafitte con la spada.


    Sant' Alberto di Lovanio


    A Reims in Francia, passione di sant'Alberto di Louvain, vescovo di Liegi e martire, che fu costretto all'esilio per aver difeso la libertà della Chiesa e fu ucciso nello stesso anno in cui era stato ordinato.


    San Porziano


    Nel territorio di Clermont-Ferrand in Aquitania, san Porziano, abate, che, schiavo in gioventù, cercò rifugio e libertà presso il monastero, dove, divenuto monaco e poi abate, morì in tarda età stremato dai digiuni.


    Beato Balsamo di Cava


    Nel monastero di Cava de' Tirreni in Campania, beato Balsamo, abate, che tra i torbidi e i conflitti del suo tempo svolse il suo ministero con saggezza e prudenza.


    San Colman di Cloyne


    Poeta della corte reale di Cashel, Irlanda, si fece cristiano e fu il primo Vescovo di Cloyne.A Cloyne in Irlanda, san Colmano, vescovo.


    San Romano di Blaye


    Nella fortezza di Blaye presso Bordeaux in Aquitania, ora in Francia, san Romano, sacerdote.
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    00 25/11/2018 15:07
    San Mosè di Roma


    Sono i tempi della persecuzione dell'imperatore Decio, metà del III secolo. Una persecuzione che colpisce anche i vertici della Chiesa: vescovi, patriarchi e lo stesso papa Fabiano. Per molti mesi fu impossibile eleggere un nuovo pontefice. Per questo motivo, la Chiesa romana venne amministrata da un collegio di sacerdoti, tra cui spiccava per prestigio ed anzianità Mosè, una sorta di decano. Durante la persecuzione, molti cristiani avevano rinnegato la propria fede. Nacquero durissime polemiche fra chi sosteneva una linea di intransigenza e chi, come Mosè, era su posizioni più moderate, invocando tolleranza per coloro che avevano rinnegato o si erano sottratti prudentemente al pericolo. Morì nel 251, vittima di una lunga prigionia, anche se non fu martire nel vero senso della parola. Soltanto in epoca recente gli è stato attribuito questo titolo: per aver testimoniato lo stesso la propria fede fino alla morte in catene.A Roma, commemorazione di san Mosè, sacerdote e martire, che, dopo l'uccisione del papa san Fabiano sotto l'imperatore Decio, insieme al collegio presbiterale si prese cura dei fedeli; giudicò necessario riconciliare quanti durante la persecuzione avevano rinnegato la fede ed erano in quel momento malati e in punto di morte e, tenuto a lungo in carcere, spesso li consolò riferendo loro le lettere di san Cipriano di Cartagine; coronò, infine, la sua vita con un insigne e mirabile martirio.


    Santa Caterina d'Alessandria


    I testi della letteratura popolare parlano di Caterina come una bella diciottenne cristiana, figlia di nobili, abitante ad Alessandria d'Egitto. Qui, nel 305, arriva Massimino Daia, nominato governatore di Egitto e Siria. Per l'occasione si celebrano feste grandiose, che includono anche il sacrificio di animali alle divinità pagane. Un atto obbligatorio per tutti i sudditi. Caterina però invita Massimino a riconoscere Gesù Cristo come redentore dell'umanità e rifiuta il sacrificio. Non riuscendo a convincere la giovane a venerare gli dèi, Massimino propone a Caterina il matrimonio. Al rifiuto della giovane il governatore la condanna a una morte orribile: una grande ruota dentata farà strazio del suo corpo. Sarà un miracolo a salvare la ragazza che verà però decapitata. Secondo la leggenda degli angeli porteranno miracolosamente il suo corpo da Alessandria fino al Sinai, dove ancora oggi l'altura vicina a Gebel Musa (Montagna di Mosè) si chiama Gebel Katherin. Questo sarebbe avvenuto nel novembre 305.

    Filosofi, Studenti, MugnaiCaterina = donna pura, dal grecoAnello, Palma, RuotaSanta Caterina, secondo la tradizione vergine e martire ad Alessandria, ricolma di acuto ingegno, sapienza e forza d'animo. Il suo corpo è oggetto di pia venerazione nel monastero sul monte Sinai.


    Beata Beatrice di Ornacieu


    Beatrice nacque attorno al 1260 a Ornacieu nel Delfinato, regione storica della Francia sud-orientale nella zona di Grenoble. A tredici anni, nel 1273, entrò nella Certosa di Parménie, un ordine di regola eremitica fondato nel 1084 da san Brunone. Nel 1301 fu inviata con due compagne certosine a fondare un nuovo monastero ad Eymeu, nella diocesi di Valence. Qui le tre fondatrici furono poi raggiunte da altre giovani, nonostante l'estrema povertà in cui erano costrette a vivere. Beatrice morì probabilmente il 25 novembre 1303 anche se per alcuni studiosi la sua scomparsa avvenne nel 1309. Il culto della beata fu approvato da Pio IX nel 1869. La memoria si celebra oggi nella diocesi di Grenoble, mentre in quella di Valence è il 13 febbraio.

    Chiodo in manoNel territorio di Valence in Francia, beata Beatrice d'Ornacieux, vergine dell'Ordine Certosino, che, insigne per l'amore verso la Croce, visse e morì in estrema povertà nel cenobio di Eymeu da lei stessa fondato.


    Santi Pietro d'Alessandria, Esichio, Pacomio e Teodoro e compagni


    San Pietro, vescovo di Alessandria d'Egitto, era un uomo dotato di tutte le virtù. Nel 311 venne inaspettatamente condannato a morte per ordine dell'imperatore Massimiano, ultima vittima e sigillo di una spietata persecuzione contro la Chiesa. Insieme con lui si ricordano tre santi vescovi egiziani, Esichio, Pacomio e Teodoro e molti altri cristiani, che sempre presso Alessandria e nella stessa persecuzione vennero assassinati a colpi di spada.Ad Alessandria d'Egitto, san Pietro, vescovo e martire, che, ornato di ogni virtù, fu improvvisamente decapitato per ordine dell'imperatore Galerio Massimiano, divenendo ultima vittima della grande persecuzione e sigillo dei martiri. Con lui si commemorano tre vescovi egiziani, Esichio, Pacomio e Teodoro, che, sempre ad Alessandria patirono insieme a molti altri nella stessa persecuzione e salirono al cielo crudelmente trafitti con la spada.


    San Mercurio di Cesarea di Cappadocia


    Secondo la sua "Passio", di certo leggendaria, Mercurio avrebbe militato sotto Decio e Valeriano, quando questi due imperatori " che in realtà non regnarono mai insieme " pubblicarono il loro editto di persecuzione. Mercurio, che era giunto ad essere generale dell'esercito, si ricordò poi di essere figlio di un cristiano, e di essere stato battezzato con il nome simbolico di Filopatròs, cioè «che ama il padre». Decise così di presentarsi a confessare la propria fede al suo amico Imperatore. Seguirono gravi supplizi, finché Mercurio venne condotto a dorso d'asino in Cappadocia, la sua patria, per essere decapitato.

    PalmaA Cesarea in Cappadocia, nell'odierna Turchia, san Mercurio, martire.


    Beati Giacinto Serrano Lopez e Giacomo Meseguer Burillo


    Giacinto Serrano Lopez nacque a Urrea de Gae'n (Spagna) il 30 luglio 1901, mentre Giacomo Meseguer Burillo nacque a Híjar (Teruel), Spagna, il 1° maggio 1885.Nel villaggio di Puebla de Híjar vicino a Teruel in Spagna, beato Giacinto Serrano López, sacerdote dell'Ordine dei Predicatori e martire, fucilato durante la persecuzione contro la Chiesa. Insieme a lui si commemora il beato martire Giacomo Meseguer Burillo, sacerdote dello stesso Ordine, che a Barcellona, in un giorno rimasto ignoto, portò a termine la gloriosa prova per Cristo.


    Beata Malcolda Pallio


    Malcolda Pallio di Alba fu monaca benedettina nel monastero di Sant'Anastasio nella sua città.Benché discendente dell'antica "Tribù Pallida", era così umile che la ritenevano una mentecatta.Si ricordano la sua fervida preghiera ed il suo amore all'umiltà.Morì nel 1192. Dopo la sua morte e in seguito a prodigi, il vescovo Nazario II fece trasportare il suo corpo nella chiesa del convento e qui vi rimase fino alla sua soppressione nel 1801, quando venne trasportata nella cattedrale.E' festeggiata il 25 novembre.


    Beata Elisabetta Achler di Reute


    Religiosa del Terzo Ordine Regolare Francescano, di Reuthe, Germania. Visse praticando austere penitenze e meditando sopra la Passione di Nostro Signor Gesù Cristo.A Reute in Svevia, nell'odierna Germania, beata Elisabetta Achler, detta la Buona, vergine, che visse quasi da reclusa nel Terz'Ordine regolare di San Francesco, coltivando mirabilmente l'umiltà, la povertà e la mortificazione del corpo.


    Beato Andrea de las Heras


    Missionario apostolico dell'America Meridionale, il Beato Andrea de las Heras, faceva parte del convento mercedario di Valdivia. Evangelizzando quelle popolazioni fu preso dagli indigeni idolatri e venne crudelmente trucidato in odio alla fede cattolica, onorando con il suo martirio il proprio Ordine e la Chiesa di Dio.L'Ordine lo festeggia il 25 novembre.


    San Pietro Yi Ho-yong


    A Seul in Corea, san Pietro Yi Ho-yŏng, martire, che, catechista, catturato dalle guardie insieme a sua sorella, sant'Agata Yi So-sa, rimase saldo nella sua confessione di fede e, rottegli tre volte le ossa, rimase per quattro anni detenuto in carcere, dove morì, primo della gloriosa schiera dei martiri di questa nazione.


    San Maurino


    Nel territorio di Agen in Aquitania, ora in Francia, san Maurino, martire, che si tramanda sia stato trucidato dai pagani mentre attendeva all'evangelizzazione della popolazione rurale
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    00 26/11/2018 09:19
    Beato Giacomo Alberione


    Giacomo Alberione nacque il 4 aprile 1884 a San Lorenzo di Fossano (Cuneo), da una povera e laboriosa famiglia di contadini. A sette anni sentì la vocazione al sacerdozio. Entrò nel seminario di Bra, ma dopo quattro anni di permanenza una crisi gli fece lasciare il seminario. Nell’autunno del 1900 tornò a indossare l’abito del seminarista, questa volta nel collegio di Alba. Nella notte che segnava il passaggio al nuovo secolo, durante la veglia di adorazione solenne nel Duomo, mentre era inginocchiato a pregare una particolare luce gli venne dall’Ostia, l’invito di Gesù: “Venite ad me omnes…”(Mt 11, 28) lo incitò a fare qualcosa per gli uomini e le donne del nuovo secolo. Il 20 agosto 1914 diede inizio a quella che dapprima si chiamò “Scuola Tipografica Piccolo Operaio”, e successivamente “Pia Società San Paolo”, il primo dei dieci rami della Famiglia Paolina. La morte lo colse a Roma, all’età di 87 anni, il 26 novembre 1971. Il 26 giugno 1996 Giovanni Paolo II ne ha riconosciuto le virtù eroiche dichiarandolo Venerabile.A Roma, beato Giacomo Alberione, sacerdote, che, sommamente sollecito per l'evangelizzazione, si dedicò con ogni mezzo a volgere gli strumenti della comunicazione sociale al bene della società, facendo dei sussidi per annunciare più efficacemente la verità di Cristo al mondo, e fondò per questo la Congregazione della Pia Società di San Paolo Apostolo.


    Sant' Alipio (Stiliano) lo stilita


    È conosciuto erroneamente come Stiliano il Paflagone, nome che gli derivò dal fatto di essere uno "stilita" (un asceta, che per penitenza viveva in meditazione sulla sommità di una colonna isolata o di vecchi ruderi). Il primo stilita fu san Simeone il Vecchio (V secolo) che ebbe numerosi imitatori fra gli anacoreti orientali. Alipio nacque nel 515 ad Adrianopoli in Paflagonia (regione dell'Asia Minore) e a tre anni rimase orfano del padre. Fu così mandato dal vescovo Teodoro per essere istruito. Venne nominato diacono ed economo della Chiesa di Adrianopoli, finché a 30 anni volle ritirarsi in solitudine, chiudendosi in una cella, dove rimase per due anni. Infine salì su una colonna fuori dalla città. Il suo ascetismo attrasse attorno alla colonna molti discepoli. Alipio decise quindi di fondare due monasteri, uno maschile e uno femminile. Sembra che Alipio sia rimasto in piedi sulla colonna per 53 anni. Poi colpito da paralisi alle gambe, restò per altri 14 anni disteso su un fianco, finché morì a 99 anni verso il 614.

    Alipio = che ha le ali ai piedi, dal latinoAd Adrianopoli in Paflagonia, nell'odierna Turchia, sant'Alipio, diacono e stilita, che morì quasi centenario.


    San Leonardo da Porto Maurizio


    È il santo a cui si deve il merito di aver ideato la Via Crucis. Ligure (1676-1751), era figlio di un capitano di marina. Nato a Porto Maurizio, l'odierna Imperia, compie i suoi studi a Roma presso il Collegio romano, per poi entrare nel Ritiro di san Bonaventura, sul Palatino, dove vestirà il saio francescano. Inviato dal Papa in Corsica a ristabilire la concordia tra i cittadini, riuscì ad ottenere, nonostante le gravi divisioni tra gli abitanti, un impensabile abbraccio di pace. Il tema della Croce era al centro della sua predicazione: richiamava le folle alla penitenza e alla pietà cristiana. Alfonso Maria de' Liguori lo definì «il più grande missionario del nostro secolo».

    Missioni al popoloLeonardo = forte come leone, dal latino e dal tedescoA Roma nel convento di San Bonaventura sul Palatino, san Leonardo da Porto Maurizio, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, che, pieno di amore per le anime, impegnò tutta la sua vita nella predicazione, nel pubblicare libri di devozione e nel far visita ad oltre trecento missioni a Roma, in Corsica e nell'Italia settentrionale.


    San Corrado di Costanza


    Nato verso il 900 dal guelfo conte Enrico di Altdorf ed entrato come «frater adscriptus» nel monastero di San Gallo, fu affidato alla scuola della cattedrale di Costanza per esservi educato allo stato clericale. Nel 934, in presenza di sant'Ulrico, vescovo di Augusta, venne eletto vescovo di Costanza. Benché non abbia svolto un'attività politica, sembra fosse molto apprezzato da Ottone I al cui seguito probabilmente si trovò durante il viaggio a Roma per l'incoronazione imperiale (964). Secondo una notizia leggendaria sarebbe stato tre volte a Gerusalemme. Morì il 26 novembre 975 e fu sepolto nella basilica di San Maurizio, da lui costruita. Callisto II, in una lettera del 28 marzo 1123, indirizzata al vescovo, clero e popolo di Costanza, dichiarò Corrado santo.

    Corrado = consigliere audace, dal tedescoBastone pastoraleA Costanza nella Svevia in Germania, san Corrado, vescovo, che, ottimo pastore del suo gregge, con i suoi beni provvide largamente alla Chiesa e ai poveri.


    Sant' Umile da Bisignano


    La sua intensa vita interiore lo rese quasi trasparente alla luce soprannaturale di Dio, e accadde così che quel frate indotto e semplice, ritirato e modesto, venisse ricercato da sapienti e da potenti desiderosi di ottenere da lui consigli di spirituale perfezione.Due Papi, Gregorio XV e Urbano VIII, lo ebbero in grande considerazione e insisterono perché il frate di Bisignano restasse presso di loro a Roma, dove non gli sarebbero mancati, se li avesse appetiti, leciti onori e consolanti soddisfazioni.Frate Umile preferì invece tornare nel suo convento nel cuore della Calabria, dove il Signore aveva preparato per lui un doloroso calvario. Infatti, gli ultimi tempi della sua vita non lunga furono segnati da penose sofferenze fisiche, che il francescano riformato sopportò, in silenzio, con indicibile pazienza.A Bisignano in Calabria, sant'Umile (Luca Antonio) Pirozzo, religioso dell'Ordine dei Frati Minori, insigne per lo spirito di profezia e le frequenti estasi.


    San Silvestro Guzzolini


    Nato nel 1177 da nobile famiglia di Osimo, nelle Marche, Silvestro Guzzolini divenne prete dopo aver studiato Diritto a Bologna e Teologia a Padova. Canonico della cattedrale osimana, a 50 anni si ritirò in una grotta presso Frasassi. Arrivarono parecchi compagni e adottò la regola di san Benedetto. Nacquero così i Benedettini Silvestrini. Nel 1231 Silvestro fondò il monastero di Montefano (Fabriano). Prima di morire, nel 1267, ne fondò altri 11 con 119 monaci.

    Silvestro = abitatore delle selve, uomo dei boschi, selvaggio, dal latinoPresso Fabriano nelle Marche, san Silvestro Gozzolini, abate, che, presa coscienza della grande vanità del mondo davanti al sepolcro aperto di un amico da poco defunto, si ritirò in un eremo e, dopo aver cambiato varie sedi per meglio isolarsi dagli uomini, fondò infine in un luogo appartato presso Montefano la Congregazione dei Silvestrini sotto la regola di san Benedetto.


    Santi Tommaso Dinh Viet Du e Domenico Nguyen Van Xuyen


    Domenico Nguyen Van Xuyen, studioso di lettere, fu ricevuto nell'Ordine domenicano da s. Ignazio Delgado e nel 1819 fu ordinato sacerdote. Fu un apostolo fervente in tutto il Vietnam fondando numerose comunità cristiane. Scoppiata la persecuzione anticristiana, il governo promise un'ingente somma a chi avesse collaborato alla cattura del sacerdote domenicano, cosicché ben presto fu tradito, arrestato e torturato. Condannato alla decapitazione per essersi rifiutato di calpestare la croce, coronò il suo apostolato il 26 novembre 1839.PalmaNella città di Nam D?nh nel Tonchino, ora Viet Nam, santi Tommaso Ðinh Vi?t D? e Domenico Nguy?n Van (Ðoàn) Xuyên, sacerdoti dell'Ordine dei Predicatori e martiri, che furono decapitati insieme per decreto dell'imperatore Minh M?ng.


    San Siricio

    (Papa dal 12/384 al 26/11/399)

    Romano, è considerato il primo Papa ad affermare il primato e l'autorità del maggior Pietro su tutta la Chiesa. Promosse la ricostruzione della basilica di San Paolo.A Roma nel cimitero di Priscilla sulla via Salaria nuova, san Siricio, papa, che sant'Ambrogio loda come vero maestro, in quanto, portando il fardello di tutti coloro che sono gravati della responsabilità episcopale, li istruì negli insegnamenti dei Padri, che confermò anche con la sua autorità apostolica.


    Beato Sancio de Sant'Arago


    Chiamato il guaritore del convento di Santa Maria d'Arguines, il mercedario Beato Sancio de S. Arago, fu esempio di vita cristiana.Famoso per la tante virtù e sopratutto per la grazia delle guarigioni, a lui accorrevano da ogni parte per guarire nel corpo e nell'anima, fino a quando dallo stesso convento migrò all'Eterno Padre.L'Ordine lo festeggia il 26 novembre.


    Beato Giovanni Martinez


    Commendatore del convento mercedario di San Giovanni in Fuentedena (Spagna), il Beato Giovanni Martinez, fu uomo di grandissima santità. Con grande intelligenza e molto sapiente nelle decisioni governò lo stesso monastero fino alla morte ed ora per l'eternità esulta nella gloria del Signore.L'Ordine lo festeggia il 26 novembre.


    San Nicone


    A Sparta nel Peloponneso in Grecia, san Nicone, monaco, che, dopo aver condotto in Asia vita cenobitica ed eremitica, si adoperò con zelo evangelico per riportare i costumi cristiani nell'isola di Creta liberata dal giogo dei Saraceni e percorse poi la Grecia per predicarvi la penitenza, finché morì nel monastero di Sparta da lui fondato.


    San Bellino di Padova


    Bellino = gentile, grazioso, dal latinoBastone pastoraleNella selva presso Fratta nel territorio di Rovigo, passione di san Bellino, vescovo di Padova e martire, che, insigne difensore della Chiesa, crudelmente aggredito dai sicari, morì per le molte ferite subite.


    Beati Ugone Taylor e Marmaduke Bowes


    A York in Inghilterra, beati martiri Ugo Taylor, sacerdote, e Marmaduc Bowes, che salirono al patibolo sotto la regina Elisabetta I, il primo, ancor giovane, per essere entrato in Inghilterra da sacerdote, l'altro, anziano, per averlo aiutato.


    Beata Gaetana Sterni


    A Bassano vicino a Vicenza, beata Gaetana Sterni, religiosa, che, rimasta vedova ancora giovane, si diede interamente al servizio dei poveri e istituì la Congregazione delle Suore della Divina Volontà per l'assistenza ai poveri e ai malati.


    Beato Ponzio di Faucigny


    Bastone pastoraleNel monastero dei Canonici Regolari di Sixt nella Savoia, ora in Francia, beato Ponzio da Faucigny, che, un tempo abate di Abondance, lasciato l'incarico, volle morire come semplice religioso.


    Beata Delfina di Signe


    Ad Apt nella Provenza in Francia, beata Delfina, che, moglie di sant'Elze­aro di Sabran, insieme al quale fece voto di castità, dopo la morte del marito visse in povertà e dedita alla preghiera.


    Sante Magnanzia e Massima


    Discepole di san Germano d'Auxerre, nel 448 riportarono il suo corpo in Gallia.Massima = grandissima, dal latino
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    00 27/11/2018 09:54
    San Giacomo l'Interciso (il Solitario)


    Originario di Beth Lapat, nel Beth Huzaye (Huzistan), Giacomo occupava un posto ragguardevole alla corte di Yazdegerd I. Per non aver guai apostatò dalle fede cristiana che condivideva con sua madre e la sua sposa. Non appena queste lo seppero, gli inviarono una lettera e questo bastò a farlo ritornare alla fede. Sorpreso un giorno a leggere le Sacre Scritture, fu denunciato al re. Sottoposto a un lungo interrogatorio, confessò coraggiosamente la sua fede. Irritato da tale ostinazione, il re lo condannò al supplizio che gli meritò il soprannome di interciso, cioè a quello dell'amputazione successiva delle dita delle mani e dei piedi, quindi dei piedi, delle mani, delle braccia e delle gambe. Il martirio si concluse con la decapitazione. Il re di Persia, poi, ordinò di bruciare le reliquie del martire e di disperderle ma alcuni cristiani riuscirono a impadronirsene e le trasportarono a Gerusalemme.

    In Persia, san Giacomo, detto l'Interciso, martire, che, al tempo dell'imperatore Teodosio il Giovane, aveva rinnegato Cristo in ossequio al re Iasdigerd, ma, aspramente rimproverato da sua madre e dalla moglie, si pentì e professò coraggiosamente la sua fede cristiana davanti a Varam, figlio e successore del sovrano di Persia, che, adirato, pronunciò contro di lui la sentenza di morte ordinando che fosse tagliato a pezzi e infine decapitato.


    Santa Bililde


    Non si hanno notizie sicure sulla sua vita poiché tutta la documentazione dipende da uno scritto di Magonza, che tutti oggi riconoscono per un falso del secolo XII. Secondo la leggenda Bililde nacque a Veitshochheim, presso Würzburg, e sposò il duca di Turingia. Partito il marito per una guerra, la santa si ritirò presso lo zio Sigiberto (o Rigiberto), vescovo di Magonza, ma, rimasta vedova molto presto, pose fine al suo ritiro per fondare il monastero di Altinfinster (identificato da alcuni con Hagenmiinster, nei pressi della stessa città) dove morì. Mentre le notizie concernenti la Vita di Bililde sono scarsamente attendibili, molte sono le testimonianze del culto. In un calendario manoscritto di Fulda del secolo IX, oggi perduto, è testimoniata la commemorazione di Bililde vergine. A Magonza esiste anche oggi una piccola chiesa a lei dedicata. Sembra quindi che Bililde non fu sposa ma una vergine di Magonza e che contribuì alla fondazione del monastero sopra ricordato. Con tutta probabilità morì nel 734.

    A Magonza in Renania, in Germania, santa Bililde, vergine, fondatrice di un monastero, nel quale morì piamente.


    San Virgilio (Vigilio?) di Salisburgo


    Fu monaco ed in seguito divenne abate del monastero Achadh-bo-Cainningh, poi si recò in Gallia a Kiersy. Fu quindi mandato da Pipino il Breve a reggere la diocesi di Baviera, ma non fu consacrato vescovo per ragioni politiche in seguito alla morte di San Bonifacio. A lui si deve la prima organizzazione della diocesi di Salisburgo e l’evangelizzazione delle regioni slave della Carinzia, della Stiria e della Pannonia.Virgilio = verdeggiante, dal latinoBastone pastoraleA Salisburgo in Baviera, nell'odierna Austria, san Virgilio, vescovo, uomo di grande cultura, che, di origine irlandese, con il favore del re Pipino, fu posto alla guida della Chiesa di Salisburgo, dove costruì la cattedrale in onore di san Ruperto e si prodigò per diffondere la fede tra gli abitanti della Carinzia.


    Beato Valentino Gil Arribas


    Nacque a Rábano, vicino a Valladolid in Spagna, il 14 febbraio 1897 e fu battezzato quattro giorni dopo. Valentino volendo farsi salesiano fu ammesso, dopo regolare aspirantato, al noviziato di Carabanchel Alto vicino a Madrid, dove emise i voti il 26 luglio 1916 in qualità di coadiutore. Fu addetto ai lavori di cucina e viene ricordato per avere dimostrato grande pietà, spirito di sacrificio e per la sua non comune generosità. Nei primi giorni della rivoluzione venne più volte incarcerato e poi rimesso in libertà. Fu definitivamente imprigionato il 17 settembre 1936 in quanto religioso. Alla fine venne fucilato il 27 novembre dello stesso anno. È stato beatificato il 28 ottobre 2007.


    San Gustavo (Gustano. Guistano)


    In gioventù, fu catturato da pirati che lo abbandonarono, dopo anni di schiavitù, nell'isola di Ouessant, Francia. Accolto da San Felice, entrò nel monastero di San Gilda dove, nonostante fosse analfabeta, cantava a memoria e con grande fervore il salterio.Gustavo = scettro del re, sostegno dei Goti, dallo svedeseIn località Beauvoir-sur-Mer sul litorale francese nel territorio di Nantes in Bretagna, san Gulstano, monaco, che, sfuggito da giovane alle mani dei pirati e accolto da san Felice, allora eremita, rifulse nel monastero di Rhuys dove, sebbene analfabeta, recitava a memoria il salterio e si prendeva cura dei naviganti.


    Beato Bronislao (Bronislaw) Kostkowski


    Seminarista polacco, cadde vittima dei nazisti in odio alla sua fede cristiana. Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 lo elevò agli onori degli altari con ben altre 107 vittime della medesima persecuzione.Nel campo di prigionia di Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Bronislao Kostowski, martire, che, durante l'occupazione militare della Polonia in guerra, sottoposto in carcere a crudeli supplizi conseguì la palma del martirio.


    Sant' Acario di Noyon e Tournai


    Acario = Acharius, dal latino (tratto dall'aggettivo Acharis, A Noyon in Francia, sant'Acario, vescovo, che, eletto alle Chiese di Noyon e Tournai dopo essere stato monaco a Luxeuil, si diede all'evangelizzazione delle popolazioni delle regioni settentrionali.


    San Valeriano di Aquileia


    Ad Aquileia in Friuli, san Valeriano, vescovo, che difese la retta fede contro l'arianesimo nelle terre dell'antico Illirico e radunò insieme chierici e laici invitandoli a praticare una vita in comune.


    Beati Tommaso Koteda Kiuni e compagni


    A Nagasaki in Giappone, beati Tommaso Koteda Kiuni e dieci compagni, martiri, che furono decapitati in odio alla fede per ordine del governatore Gonzuku.


    Beato Bartolomeo Xeki


    A Nagasaki in Giappone, beati Tommaso Koteda Kiuni e dieci compagni, martiri, che furono decapitati in odio alla fede per ordine del governatore Gonzuku.


    Beato Bernardino da Fossa


    All'Aquila, beato Bernardino da Fossa (Giovanni) Amici, sacerdote dell'Ordine dei Minori, che predicò la fede cattolica in molte province d'Italia.


    San Massimo di Riez


    Presso Riez nella Provenza, in Francia, san Massimo, padre del cenobio di Lérins dopo sant'Onorato e poi vescovo della Chiesa di Riez.


    Sant' Eusicio (o Eusizio)


    Nel territorio di Blois sempre in Francia, sant'Eusicio, eremita, che si costruì una piccola cella sulle sponde dello Cher.


    San Fergus (Fergusto) il Pitto


    In Scozia, san Fergusto, vescovo, che si ritiene abbia esercitato il suo ministero tra i Pitti.


    San Giovanni Vincenzo


    Fece edificare la Sacra di San Michele in Val di Susa. E' sepolto a Sant'Ambrogio (To).Mitra, Pastorale


    Santi Facondo e Primitivo


    PalmaPresso il fiume Cea nella Galizia in Spagna, santi Facondo e Primitivo, martiri.


    San Siffredo di Carpentras


    A Carpentras sempre in Provenza, san Siffredo, vescovo.


    San Teodosio di Turnovo


    Teodosio (come Teodoro) = regalo, dono di Dio, dal greco


    San Laverio


    A Grumento in Basilicata, san Laverio, martire.
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    00 28/11/2018 07:34
    Santo Stefano il Giovane


    Monaco orientale, visse nell'VIII secolo, durante la lotta iconoclasta, di cui fu vittima e martire. Nato a Costantinopoli nel 715, Stefano si mise dapprima sotto la direzione di un eremita, poi entrò nel monastero di Monte Sant'Aussenzio, in Bitinia, dove divenne abate. Qui visse pregando e svolgendo il lavoro di copiatura di testi. In quel periodo l'imperatore iconoclasta Costantino Copronimo nella sua battaglia contro le immagini sacre aveva preso di mira in particolare i monaci. In seguito al concilio di Hiera, che nel 753 condannò i difensori delle icone, Stefano si schierò apertamente contro l'imperatore. Questo gli costò lunghe vessazioni, prigionie, ingiurie e incarcerazioni. Il 28 novembre 764 Stefano fu ucciso da alcuni ufficiali di palazzo a Costantinopoli, senza l'ordine dell'imperatore.

    A Costantinopoli, santo Stefano il Giovane, monaco e martire, che, sotto l'imperatore Costantino Coprónimo, sottoposto a vari supplizi per aver difeso il culto delle sacre immagini, confermò con l'effusione del suo sangue la verità cattolica.


    San Giacomo della Marca


    E' nato a Monteprandone (Ascoli Piceno) nel 1394, fu discepolo di san Bernardino da Siena, dal quale ricevette a 22 anni il saio francescano. Come il maestro, anch'egli si diede alla predicazione, in Italia, Polonia, Boemia, Bosnia e in Ungheria dove si recò per ordine del Papa. Oratore ardente, si scagliò soprattutto contro i vizi dell'avarizia e dell'usura. Proprio per combattere quest'ultima, san Giacomo della Marca ideò i Monti di Pietà, dove i poveri potevano impegnare le proprie cose, non più all'esoso tasso preteso dai privati usurai ma ad un interesse minimo. Già debilitato per la vita di penitenza e colpito da coliche fortissime, morì a Napoli, nel 1476. Le sue ultime parole furono: «Gesù, Maria. Benedetta la Passione di Gesù».

    Giacomo = che segue Dio, dall'ebraicoA Napoli, deposizione di san Giacomo della Marca, sacerdote dell'Ordine dei Minori, insigne per la predicazione e per l'austerità di vita.


    Santi Papiniano di Vita, Mansueto di Uruci e compagni


    Questi due prelati africani furono bruciati in tutto il corpo con lame di ferro incandescenti, per aver difeso la Fede cattolica contro il re ariano Genserico.In Africa settentrionale nell'odierno territorio libico e tunisino, commemorazione dei santi martiri Papiniano di Vita e Mansueto di Urusi, vescovi, che, durante la persecuzione vandalica, portarono a compimento il loro glorioso combattimento bruciati in tutto il corpo con lamine di ferro incandescenti per aver difeso la fede cattolica contro il re ariano Genserico. In quel tempo, anche i santi vescovi Urbano di Djerba, Crescente di Bizacio, Habetdéus di Teudala, Eustrazio di Sufes, Cresconio di Tripoli, Vice di Sabrata, Felice di Sousse, e infine, sotto Unnerico figlio di Genserico, i vescovi Ortolano di Bennefa e Florenziano di Mdila, condannati all'esilio, terminarono il corso della loro vita come confessori della fede.


    Sant' Irenarco


    A Sebaste, in Armenia, si celebra oggi il ricordo di Sant'Irenarco che, addetto alle torture, si convertì a Cristo per l'esemplare forza d'animo delle donne cristiane e venne per questo decapitato sotto l'imperatore Diocleziano e il governatore Massimo.A Sivas nell'antica Armenia, sant'Irenarco, martire, che, addetto alle torture, si tramanda si sia convertito a Cristo dinanzi alla fermezza di fede delle donne cristiane e sia stato poi ucciso con un colpo di scure sotto l'imperatore Diocleziano e il governatore Massimo.


    Beati Giovanni Gesù (Mariano) Adradas Gonzalo e 14 compagni


    In località Paracuellos del Jarama presso Madrid in Spagna, beati martiri Giovanni Gesù (Mariano) Adradas Gonzalo, sacerdote, e quattordici compagni, martiri, che, religiosi dell'Ordine di San Giovanni di Dio, in tempo di persecuzione furono coronati da gloriosa passione.


    Nostra Signora del Dolore di Kibeho (Rwanda)


    Le apparizioni della Vergine a Kibeho (28 novembre 1981 - 28 novembre 1989) sono le prime che si verificano in terra d'Africa e su cui la Chiesa ha espresso il suo riconoscimento, giudicandole autentiche, al termine di una lunga inchiesta e di un rigoroso processo canonico.


    Santa Fausta Romana


    Di lei c'è solo un accenno nell'agiografia cristiana. Lo si trova nella Passione di sant'Anastasia, dove si legge "Benché mio padre fosse un idolatra, mia madre Fausta è vissuta sempre fedele e casta. Essa mi ha fatto cristiana nella culla".Fausta = propizia, favorevole, dal latino


    Beato Luigi Campos Gorriz


    Nel villaggio di Picadero de Paterna nel territorio di Valencia sempre in Spagna, beato Luigi Campos Górriz, martire, che, nella stessa persecuzione religiosa, coronò con una morte gloriosa una vita instancabilmente dedicata all'apostolato e alle opere di carità.


    Sant' Andrea Tran Van Trong


    Nel territorio di Khám Đường in Annamia, ora Viet Nam, sant'Andrea Trần Văn Trǒng, martire, che, dopo aver patito il carcere e atroci torture per essersi rifiutato di recare oltraggio alla croce, fu decapitato sotto l'imperatore Minh Mạng,


    Beato Giacomo Thompson


    A York in Inghilterra, beato Giacomo Thomson, sacerdote e martire, che, condannato a morte sotto la regina Elisabetta I per aver riconciliato molti con la Chiesa cattolica, subì il supplizio del patibolo.


    Santa Teodora di Rossano


    Vicino a Rossano in Calabria, santa Teodora, badessa, discepola di san Nilo il Giovane e maestra di vita monastica.


    Beato Giovanni Giuseppe Caballero Rodríguez


    Beatificato il 17 dicembre 2011.


    Beato Angel Francisco Bocos Hernandez


    Beatificato il 28 ottobre 2007.


    Beato Clemente Rodriguez Tejerina


    Beatificato il 28 ottobre 2011.


    Beato Eleuterio Prado Villarroel


    Beatificato il 28 ottobre 2007.


    Beato Publio Rodríguez Moslares


    Beatificato il 17 dicembre 2011.

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    00 29/11/2018 08:52
    San Francesco Antonio Fasani


    Nacque da umile famiglia il 6 agosto 1681 a Lucera, antica città della Daunia nelle Puglie. Entrò da giovane tra i Minori conventuali del suo paese natale per poi completare il Noviziato a Monte Sant'Angelo sul Gargano dove emise la professione il 23 agosto 1696. Quindi, nel 1703 fu mandato nel convento di Assisi dove fu ordinato sacerdote l'11 settembre 1705. Passato a Roma, nel collegio di San Bonaventura, tornò ad Assisi fino al 1707 quando rientrò a Lucera. Eletto ministro provinciale fu protagonista di un'intensa attività apostolica percorrendo tutti paesi della Capitanata e località limitrofe. Sempre attento ai bisogni dei poveri e dei sofferenti, devotissimo alla Vergine, fu particolarmente vicino ai carcerati e ai condannati che accompagnava fino al luogo del supplizio. Morì il 29 novembre 1742. Ancora oggi la sua tomba, nella chiesa di San Francesco a Lucera è meta di frequenti pellegrinaggi. Proclamato beato il 15 aprile 1951 da Pio XII è stato canonizzato da Giovanni Paolo II il 13 aprile 1986.

    A Lucera in Puglia, san Francesco Antonio Fasani, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, che, uomo di raffinata cultura pervaso da un grande amore per la predicazione e la penitenza, si adoperò al tal punto per i poveri e i bisognosi da non esitare mai a privarsi della veste per coprire un mendicante e offrire a tutti il suo cristiano sostegno.


    Beata Maria Maddalena dell'Incarnazione (Caterina Sordini)


    Nasce a Porto Santo Stefano, nel Grossetano, il 17 aprile 1779. A sedici anni Caterina Sordini, promessa in sposa ad un marittimo di Sorrento, si oppone al matrimonio ed entra nelle Terziarie Francescane di Ischia di Castro, nel Viterbese e riceve l'abito religioso il 26 ottobre 1799. Cambia il nome in Maria Maddalena dell'Incarnazione e nel Capitolo del 20 aprile 1802 viene eletta badessa a soli 32 anni. Si dedica al riordino economico della Casa e ad una restaurazione della vita regolare delle Terziarie. L'8 luglio 1807 lascia Isola di Castro e le Terziarie e con l'incoraggiamento di Pio VII inaugura a Roma la prima Casa delle Adoratrici perpetue del Santissimo Sacramento. Durante l'occupazione napoleonica di Roma, la congregazione viene sciolta e Maria Maddalena mandata in esilio in Toscana. Qui incontra alcune giovani che tornano con lei a Roma nel marzo del 1814. E proprio a Roma muore il 29 novembre 1824. È stata beatificata il 3 maggio scorso in San Giovanni Laterano a Roma.




    Beati Dionigi (Dionisio) della Natività (Pietro Berthelot) e Redento della Croce (Tommaso Rodriguez)


    Dionisio nacque a Honfleur in Francia il 12 dicembre 1600. Cosmografo e capitano di navi dei re di Francia e Portogallo, nel 1635 si fece Carmelitano Scalzo a Goa, dove nel 1615 aveva professato come "converso" anche Thomas Rodriguez de Cuhna (nato nel 1598), portoghese, assumendo il nome di Redento della Croce. Mandati nell'isola di Sumatra, in Indonesia, il 29 novembre 1638 coronarono col martirio, presso la città di Achen, la loro fede in Cristo, testimoniata con fermezza fino alla fine. Furono beatificati da Leone XIII il 10 giugno 1900.Dionigi = consacrato a Dioniso (è il dio Bacco)PalmaAd Aceh nell'isola di Sumatra, beati martiri Dionigi della Natività (Pietro) Berthelot, sacerdote, e Redento della Croce (Tommaso) Rodríguez, religiosi dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, che furono dapprima ridotti in schiavitù dai maomettani e infine uccisi sulla riva del mare a colpi di frecce e di scure.


    Beato Bernardo Francesco Hoyos


    P. Bernardo Hoyos nacque in Torrelobaton, città distante quattro leghe da Valladolid, il 21 agosto del 1711, giorno di S. Francesco di Sales. Entrò nella Compagnia di Gesù l'11 luglio 1726, a quindici anni di età. Il 3 maggio 1733, ossia a 22 anni, riceveva le prime idee sulla devozione al Cuore di Gesù, e «adorando il mattino seguente il Signore nell'ostia consacrata – scrive egli stesso – mi disse chiaramente e distintamente che voleva per mio mezzo estendere il culto del suo Cuore sacrosanto, per comunicare a molti i suoi doni». Undici giorni dopo, ossia il 14 maggio, «chiedendo questa festa – aggiunge – specialmente per la Spagna, in cui pare non si abbia neppur notizia di essa, mi disse Gesù: «Regnerò in Spagna e con più venerazione cha altrove». Venne ordinato sacerdote il 22 gennaio 1735, a 24 anni, e il 29 novembre moriva santamente nel collegio di S. Ignazio di Valladolid. E' stato beatificato il 18 aprile 2010.


    San Saturnino di Tolosa


    Molto probabilmente non ebbe alcuna relazione con gli apostoli come viene sostenuto dalla leggenda. Egli, infatti, provenendo dall'Oriente avrebbe raggiunto Tolosa nel 250 quando erano consoli Decio e Grato. Nominato così vescovo di Tolosa si occupò di diffondere il Vangelo di Dio visto che all'epoca in Gallia vi erano poche comunità di cristiani e quelle poche erano mal organizzate. Morì per colpa dei pagani della città poiché lo ritenevano il capo di una pericolosa setta.Saturnino = di carattere malinconico, dal latinoBastone pastorale, PalmaA Tolosa nella Gallia narbonense, ora in Francia, commemorazione di san Saturnino, vescovo e martire, che, come si tramanda, sempre al tempo dell'imperatore Decio, fu tenuto prigioniero dai pagani sulla rocca di questa città e, precipitato giù dalla sua sommità, con la testa frantumata e il corpo interamente straziato rese l'anima a Cristo.


    Beato Pietro Andador


    Contemporaneo di San Pietro Nolasco, il Beato Pietro Andador, prese parte alla riconquista di Valenza (Spagna), alla corte del Beato Giacomo 1°, Re d'Aragona. Dopo la vittoria sui mori, il Re Aragonese lo nominò Barone d'Arguines, ma qualche anno più tardi donò tutti i suoi beni all'Ordine Mercedario ricevendo l'abito come cavaliere laico per servire solo Gesù Cristo e l'opera di riscatto degli schiavi. Nobilitò l'Ordine con l'esercizio delle virtù in una vita di rinunce e sacrifici, finché in età avanzata si addormentò nel Signore. Il suo corpo fu inumato nella chiesa del convento di El Puig.L'Ordine lo festeggia il 29 novembre.


    Beato Anselmo Simon Colomina


    Padre Anselmo Simón Colomina nacque a Valencia il 18 marzo 1877 ed entrò nella Compagnia di Gesù nel 1895, ove divenne sacerdote. Fu Rettore del Collegio di San José. Venne assassinato ad El Saler il 29 novembre del 1936, all'età di 59 anni.In località detta El Saler vicino a Valencia in Spagna, beato Alfredo Simón Colomina, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che durante la persecuzione contro la Chiesa confermò con il suo sangue la sua fedeltà al Signore.


    Beato Edoardo Burden


    Sacerdote inglese che, dotato di estrema bontà, sapeva guarire le infermità spirituali e consolare i penitenti. Fu ucciso a York, Inghilterra, durante la persecuzione della regina Isabella I.A York in Inghilterra, beato Edoardo Burden, sacerdote e martire, che, compiuti gli studi nel Collegio Inglese di Reims, rientrò da sacerdote nei domini della regina Elisabetta I e coronò, così, sul patibolo il proprio martirio davanti ad una folla inferocita.


    San Saturnino di Cartagine


    A Roma nel cimitero di Trasóne sulla via Salaria nuova, san Saturnino di Cartagine, martire, che, come riferisce il papa san Damaso, sotto l'imperatore Decio fu torturato sul cavalletto in patria per la sua fede in Cristo e poi mandato esule a Roma, dove, superati altri atroci supplizi, convertì alla fede il tiranno Graziano e infine, decapitato, ottenne la corona del martirio.


    Santi Tiridate III, Askhen e Khosrovidukht


    Tiridate III, re di Armenia, ebbe il trono da Diocleziano (294), ne fu cacciato da Narsete e lo riottenne nel 298. Convertitosi al cristianesimo, ne appoggiò la diffusione in Armenia collaborando con San Gregorio l'Illuminatore. Rimase ucciso nel corso di una rivolta.


    San Filomeno di Ancira


    Ad Ankara in Galazia, nell'odierna Turchia, san Filomeno, martire, che si dice abbia portato a termine il suo martirio durante la persecuzione dell'imperatore Aureliano, sotto il governatore Felice, gettato nel fuoco e poi trafitto da chiodi alle mani, ai piedi e al capo.


    Beati Giorgio Errington, Guglielmo Gibson e Guglielmo Knight


    Nello stesso luogo, otto anni più tardi, beati Giorgio Errington, Guglielmo Gibson e Guglielmo Knight, martiri, i quali patirono dopo vari supplizi il martirio per aver protetto dei sacerdoti condannati in quanto tali all'espulsione.


    San Giacomo di Osroena


    A Batnan nella provincia dell'Osroene, nell'odierna Turchia, san Giacomo, vescovo di Sarug, che illuminò di purissima fede questa Chiesa con discorsi, omelie e traduzioni ed è venerato tra i Siri insieme a sant'Efrem come dottore e colonna della Chiesa.


    San Radbodo di Utrecht


    A Deventer in Frisia, nell'odierna Olanda, traslazione di san Radbodo, vescovo di Utrecht, che, dotto e prudente pastore, morì mentre era in visita tra i contadini.


    Santi Demetrio e Biagio di Veroli


    Demetrio = sacro alla dea Demetra, dal grecoPalma

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    00 30/11/2018 10:24
    Sant' Andrea


    All’apostolo Andrea spetta il titolo di 'Primo chiamato'. Ed è commovente il fatto che, nel Vangelo, sia perfino annotata l’ora («le quattro del pomeriggio») del suo primo incontro e primo appuntamento con Gesù. Fu poi Andrea a comunicare al fratello Pietro la scoperta del Messia e a condurlo in fretta da Lui. La sua presenza è sottolineata in modo particolare nell’episodio della moltiplicazione dei pani. Sappiamo inoltre che, proprio ad Andrea, si rivolsero dei greci che volevano conoscere Gesù, ed egli li condusse al Divino Maestro. Su di lui non abbiamo altre notizie certe, anche se, nei secoli successivi, vennero divulgati degli Atti che lo riguardano, ma che hanno scarsa attendibilità. Secondo gli antichi scrittori cristiani, l’apostolo Andrea avrebbe evangelizzato l’Asia minore e le regioni lungo il mar Nero, giungendo fino al Volga. È perciò onorato come patrono in Romania, Ucraina e Russia. Commovente è la 'passione' – anch’essa tardiva – che racconta la morte dell’apostolo, che sarebbe avvenuta a Patrasso, in Acaia: condannato al supplizio della croce, egli stesso avrebbe chiesto d’essere appeso a una croce particolare fatta ad X (croce che da allora porta il suo nome) e che evoca, nella sua stessa forma, l’iniziale greca del nome di Cristo. La Legenda aurea riferisce che Andrea andò incontro alla sua croce con questa splendida invocazione sulle labbra: «Salve Croce, santificata dal corpo di Gesù e impreziosita dalle gemme del suo sangue… Vengo a te pieno di sicurezza e di gioia, affinché tu riceva il discepolo di Colui che su di te è morto. Croce buona, a lungo desiderata, che le membra del Signore hanno rivestito di tanta bellezza! Da sempre io ti ho amata e ho desiderato di abbracciarti… Accoglimi e portami dal mio Maestro».PescatoriAndrea = virile, gagliardo, dal grecoCroce decussata, Rete da pescatoreFesta di sant'Andrea, Apostolo: nato a Betsaida, fratello di Simon Pietro e pescatore insieme a lui, fu il primo tra i discepoli di Giovanni Battista ad essere chiamato dal Signore Gesù presso il Giordano, lo seguì e condusse da lui anche suo fratello. Dopo la Pentecoste si dice abbia predicato il Vangelo nella regione dell'Acaia in Grecia e subíto la crocifissione a Patrasso. La Chiesa di Costantinopoli lo venera come suo insigne patrono.


    San Tutwal


    Tre località della penisola di Lleyn, parte settentrionale della baia di Cardigan, portano ancora oggi il nome di Tutwal, Tugdual o Tual. Questo misterioso santo non compare negli antichi calendari del Galles, ma il suo culto è assai diffuso in Bretagna ove si narra si fosse trasferito con la madre, la sorella ed alcuni monaci a Lan Pabu ed a Léon. Fondò anche diversi altri monasteri. Suo cugino Deroc era signore del luogo, ma la leggenda vuole che Tutwal si sia recato a Parigi per ottenere dal re franco Childeberto I la conferma dei suoi titoli. Il sovrano non solo acconsentì, ma volle che il santo divenisse il primo vescovo di Treher, l'odierna Trégueir, ove poi visse sino alla morte nel monastero che vi aveva fondato. Sull'isoletta orientale disabitata di Tudwal (Ynis Tudwal), al largo di Abersoch nella penisola di Lleyn, si scorgono ancora le rovine di un'antica cappella dedicata a San Tutwal, che pare essere stata il suo eremo prediletto, menzionata anche nei documenti locali riguardanti la riscossione dei dazi del 1291. Il nome del santo compare in una litania bretone del X secolo. L'arte è solita raffigurarlo in abiti vescovili, nell'atto di tenere un drago legato con la sua stola.

    Tre località della penisola di Lleyn, parte settentrionale della baia di Cardigan, portano ancora oggi il nome di Tutwal, Tugdual o Tual. Questo misterioso santo non compare negli antichi calendari del Galles, ma il suo culto è assai diffuso in Bretagna ove si narra si fosse trasferito con la madre, la sorella ed alcuni monaci a Lan Pabu ed a Léon. Fondò anche diversi altri monasteri. Suo cugino Deroc era signore del luogo, ma la leggenda vuole che Tutwal si sia recato a Parigi per ottenere dal re franco Childeberto I la conferma dei suoi titoli. Il sovrano non solo acconsentì, ma volle che il santo divenisse il primo vescovo di Treher, l'odierna Trégueir, ove poi visse sino alla morte nel monastero che vi aveva fondato.

    Nella Bretagna in Francia, san Tugdual, detto Pabu, abate e vescovo, che fondò un monastero nel territorio di Tréguier.


    Beato Giovanni Garbella da Vercelli


    Nato nei primi anni del sec. XIII a Mosso Santa Maria (Vc), conseguita brillantemente la laurea in diritto romano e canonico a Parigi, insegnò a Parigi e poi a Vercelli. Qui nel 1229 entrò nell'Ordine dei Predicatori su consiglio del Beato Giordano di Sassonia e fondò un convento di cui fu anche priore. Ricoprì diversi incarichi e dal 1264 fu Maestro dell'Ordine. In questa qualità provvide alla decorosa sistemazione della tomba di San Domenico. Fu operatore di pace tra le città italiane, legato papale in Francia e in Castiglia e consigliere di papa Clemente IV. Religioso austero e paterno, attese al consolidamento dell'Ordine. Fu legato da profonda amicizia con San Tommaso d'Acquino, di cui venerò la memoria e seguì la dottrina. Fu sempre sereno nelle difficoltà della vita, convinto che Dio è onnipotente ed è nostro amico. Morì a Montpellier il 30 novembre 1283.A Montpellier in Provenza in Francia, beato Giovanni da Vercelli Garbella, sacerdote, che, Maestro Generale dell'Ordine dei Predicatori, raccomandò intensamente nella predicazione la devozione al Nome di Gesù.


    Beato Federico da Ratisbona


    Il beato Federico nacque a Ratisbona (Germania) da genitori appartenenti alla classe media. Entrato come fratello laico nel convento degli agostiniani, servì la comunità come falegname. Divenne ben presto noto per la sua religiosità, la sua umiltà e la sua ardente devozione per l'Eucaristia. Poco si sa della sua vita, conosciamo però alcune leggende. Quella più conosciuta narra che Federico un giorno, non potendo partecipare alla Messa, ricevette proprio nel luogo dove stava lavorando la comunione da un angelo. Racconti come questo rispecchiavano la devozinne eucaristica del nostro beato e provano la profonda influenza prodotta sui contemporanei e il culto incessante che gli fu tributato. Federico morì a Ratisbona il 29 novembre del 1329. Nel 1909 Pio X lo proclamò beato.

    A Ratisbona nella Baviera in Germania, beato Federico, religioso dell'Ordine degli Eremiti di sant'Agostino, che, solerte falegname, eccelse per fervore di preghiera, obbedienza e carità.


    San Taddeo Liu Ruiting


    Sacerdote a trentacinque anni, Taddeo Liu Ruiting percorreva i distretti affidatigli per assistere i fedeli sparsi nei villaggi. Arrestato nella Pentecoste del 1821, dopo aver sopportato il supplizio di stare esposto al sole per alcune ore fu lasciato languire in prigione per tre mesi. Condotto nel capoluogo di provincia Tcheou-Tou e condannato a morte, fu inviato nel suo paese Ku-Hien in attesa che l'imperatore confermasse la condanna. Attese due anni in carcere per essere poi strangolato presso il tempio il 30 novembre 1823.Papa Giovanni Paolo II lo ha canonizzato il 1° ottobre 2000, durante il Grange Giubileo del 2000, insieme ad una folta schiera di 120 martiri in terra cinese.In località Quxian nella provincia di Sichuan in Cina, san Taddeo Liu Ruiting, sacerdote e martire, strangolato in odio alla fede.


    San Galgano Guidotti


    La vita di Galgano Guidotti ricorda i romanzi cavallereschi medievali. Donnaiolo e violento, come tutti gli uomini del suo rango, il senese, nato intorno al 1148, a 30 anni ha un sogno. Sul monte Siepi l'arcangelo Michele lo presenta ai 12 apostoli riuniti in una casa rotonda. Si va a stabilire sull'altura, vi pianta la spada e vive da eremita fino alla morte, nel 1181. Papa Lucio III lo proclama santo nel 1185, dopo la prima "causa canonica" di cui si ha notizia nella storia, condotta dal cardinale Conrad di Wittelsbach. Sul luogo del romitaggio sorgono una chiesa rotonda e un'abbazia cistercense.

    Presso il monte Siepi in Toscana, san Galgano Guidotti, eremita, che, convertitosi a Dio dopo una gioventù dissipata, passò il resto della sua vita in una volontaria mortificazione del corpo.


    Beato Berengario de Ostales


    Illustre cavaliere laico del convento mercdario di San Pietro dei Greci in Teruel (Spagna), il Beato Berengario de Ostalés, seppe onorare l'Ordine e la Chiesa.Quando il 12 luglio 1317 fu eletto come Maestro Generale San Raimondo Albert e che per la prima volta era un chierico, i tradizionalisti che volevano ancora un cavaliere laico elessero Berengario, ma tale elezione non fu approvata dal Papa, non perché non ne fosse all'altezza ma perché ormai sicuramente erano di un numero superiore i frati ed era giusto cambiare. Rinomato per la santità della vita salì splendente in cielo e il suo nome rimase per sempre impresso nei luoghi dove visse.L'Ordine lo festeggia il 30 novembre.


    Beato Ludovico Rocco (Ludwik Roch) Gietyngier


    Il beato Ludwik Roch Gietyngier, sacerdote diocesano, nacque a Zarki, Polonia, il 16 agosto 1904 e morì a Dachau, Germania, il 30 novembre 1941. Fu beatificato da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi.Vicino a Monaco di Baviera in Germania nel campo di prigionia di Dachau, beato Ludovico Rocco Gientyngier, sacerdote e martire, che, durante l'occupazione della Polonia in tempo di guerra, a causa delle attività criminali perpetrate dai nemici della fede fu sottoposto a tortura e rese lo spirito a Dio.


    San Cuthberto Mayne


    A Lanceston in Inghilterra, san Cutberto Mayne, sacerdote e martire, che, abbracciata le fede cattolica e ordinato sacerdote, esercitò il suo ministero in Cornovaglia, finché, condannato a morte sotto la regina Elisabetta I per aver reso di pubblico dominio una Lettera Apostolica, fu consegnato al patibolo, primo fra gli studenti del Collegio Inglese di Douai.


    Beati Michele Ruedas Mejias e 6 compagni


    In località Paracuellos del Jarama presso Madrid in Spagna, beati Michele Ruedas Megías e sei compagni,[66] martiri, che, religiosi dell'Ordine di San Giovanni di Dio, insigni per la loro testimonianza di fede cristiana, passarono al Signore durante la persecuzione per la violenza dei nemici della Chiesa.


    Beato Alessandro Crow


    Alessandro = protettore di uomini, dal grecoA York sempre in Inghilterra, beato Alessandro Crow, sacerdote e martire, che da umile calzolaio divenne sacerdote e per il suo sacerdozio terminò gloriosamente sul patibolo il suo martirio sotto la stessa regina.


    San Giuseppe Marchand


    Presso Huê in Annamia, ora Viet Nam, san Giuseppe Marchand, sacerdote della Società per le Missioni Estere di Parigi e martire, che fu condannato al supplizio delle cento frustate sotto l'imperatore Minh M?ng.


    Beato Giuseppe (Josè) Otin Aquiluè


    A Valencia sempre in Spagna, beato Giuseppe Otín Aquilé, sacerdote della Società Salesiana e martire, che nella stessa persecuzione raggiunse il regno celeste invitto nella costanza della fede.


    Beato Giuseppe Lopez Piteira


    Diacono agostiniano martire in Spagna, è stato il primo indigeno cubano ad essere elevato agli onori degli altari. E' stato beatificato il 28 ottobre 2007.


    San Mirocle (Mirocleto)


    A Milano, san Miroclèto, vescovo, che sant'Ambrogio ricorda tra i fedeli vescovi suoi predecessori.


    Santa Maura di Costantinopoli


    Maura = nativa della Mauritania oppure bruna di carnagione come un moro, dal latPalma


    Sant' Everardo di Stahleck


    Everardo = audace, forte come il cinghiale, dal tedesco
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    00 01/12/2018 09:48
    Sant' Edmondo Campion


    Nato da famiglia cattolica, dovette abiurare alla sua fede e diventare protestante riconoscendo la Regina capo della Chiesa per poter studiare all'università di Oxford, dove si distinse come eccezionale oratore. Ma procedendo negli studi si convinse che la religione anglicana deformava l'immagine originaria della Chiesa. Si decise così a partire per l'esilio in Irlanda, pur di poter ritornare Cattolico. Ma nonostante camuffato, fu riconosciuto e perseguitato. Ciò nonostante entra nei Gesuiti nella provincia austriaca di Praga. Di li fu inviato temerariamente proprio nella nativa Inghilterra a predicarvi il Cattolicesimo. Entrò nella sua terra pubblicando una audace lettera intitolata "sfida" rivolta ai Teologi protestanti, che ne rimasero fortemente impressionati. Utilizzando la recente invenzione della stampa diffuse 400 copie (per allora tantissime!) di un testo intitolato "le dieci ragioni per essere cattolico". Questo libro lo costrinse nuovamente all'esilio. Ma una spia lo fece catturare a Norfolk, per essere imprigionato nella torre di Londra, dove l'alternarsi di promesse economiche e di torture al cavalletto non riuscirono a farlo abiurare. Una pubblica disputa con i Teologi protestanti aumentò il suo prestigio pubblico, fino a che un processo istruito con testimoni falsi prezzolati lo imputò di congiura contro la Regina. Fu così legato a un cavallo che lo trascinò come una carrozza correndo per le via di Londra, fino a che si avviò alla ghigliottina pregando per la salvezza della Regina.PalmaA Londra sempre in Inghilterra, santi Edmondo Campion, Rodolfo Sherwin e Alessandro Briant, sacerdoti e martiri sotto la regina Elisabetta I, insigni per ingegno e fortezza nella fede. Sant'Edmondo, che fin da giovane aveva fatto professione di fede cattolica, ammesso a Roma nella Compagnia di Gesù e ordinato sacerdote a Praga, tornò in patria, dove, per essersi adoperato nel confortare gli animi dei fedeli con la sua parola e i suoi scritti, fu ucciso, dopo molti tormenti, a Tyburn. Insieme a lui subirono gli stessi supplizi i santi Rodolfo e Alessandro, il secondo dei quali ottenne in carcere di essere ammesso nella Compagnia di Gesù.


    Beato Carlo di Gesù (Charles de Foucauld)


    Nacque il 15 settembre 1858, a Strasburgo. Visse una giovinezza scapestrata, «senza niente negare e senza niente credere», impegnandosi solo nella ricerca del proprio piacere. Intraprese la carriera militare, ma fu congedato con disonore «per indisciplina aggravata da cattiva condotta». Si dedicò allora a viaggiare, esplorando una zona sconosciuta del Marocco, impresa che gli meritò una medaglia d’oro dalla Società di Geografia di Parigi.Tornò in patria scosso dalla fede totalitaria di alcuni musulmani conosciuti in Africa. Si riavvicinò al cristianesimo e si convertì radicalmente, accettando di accostarsi per la prima volta al sacramento della confessione. Deciso a «vivere solo per Dio», entrò dapprima tra i monaci trappisti, ma ne uscì dopo alcuni anni per recarsi in Terra Santa e abitarvi come Gesù, in povertà e nascondimento. Ordinato sacerdote, con l’intento di poter celebrare e adorare l’Eucaristia nella più sperduta zona del mondo, tornò in Africa, si stabilì vicino a un’oasi del profondo Sahara, indossando una semplice tunica bianca, sulla quale aveva cucito un cuore rosso di stoffa, sormontato da una croce. A cristiani, musulmani, ebrei e idolatri, che passavano per la sua oasi, si presentava come «fratello universale» e offriva a tutti ospitalità. In seguito si addentrò ancora di più nel deserto, raggiungendo il villaggio tuareg di Tamanrasset.Vi trascorse tredici anni occupandosi nella preghiera (a cui dedicava undici ore al giorno) e nel comporre un enorme dizionario di lingua francese-tuareg (usato ancor oggi), utile alla futura evangelizzazione. La sera del primo dicembre 1916, la sua abitazione – sempre aperta a ogni incontro – fu saccheggiata da predoni. Il cadavere fu ritrovato presso l’ostensorio che conteneva l’ostia, quasi per un’ultima adorazione. E' stato beatificato in San Pietro il 13 novembre 2005 sotto il pontificato di Benedetto XVI.


    Sant' Eligio


    Nacque a Chaptelat (presso Limoges in Francia) intorno al 590. Una leggenda racconta che gli si presentò il diavolo vestito da donna: e lui, Eligio, rapido lo agguantò per il naso con le tenaglie. Questa colorita leggenda è raffigurata in due cattedrali francesi (Angers e Le Mans) e nel duomo di Milano, con la vetrata di Niccolò da Varallo, dono degli orefici milanesi nel Quattrocento. L'Eligio storico, figlio di gente modesta, deve aver ricevuto tuttavia un'istruzione, perché venne assunto come apprendista dall'orefice lionese Abbone, che dirige pure la zecca reale. Sotto Clotario, Eligio va a dirigere la zecca di Marsiglia e intanto continua a fare l'orefice. Col nuovo re Dagoberto I (623-639) viene chiamato a corte e cambia mestiere: il sovrano ne fa un suo ambasciatore, per missioni di fiducia. Altri incarichi se li prende da solo: per esempio, riscattare a sue spese i prigionieri di guerra, fondare monasteri maschili e femminili. Morto il re, sceglie la vita religiosa, e il 13 maggio 641 viene consacrato vescovo di Noyon-Tournai dove s'impegna nella campagna di evangelizzazione (e ri-evangelizzazione) nel Nord della Gallia, nelle regioni della Mosa e della Scelda, nelle terre dei Frisoni. Muore nel 660.

    Fabbri, Gioiellieri, GaragistiEligio = eletto, dal latino, nobile guida, dall'ebraicoBastone pastoraleA Noyon in Neustria, ora in Francia, sant'Eligio, vescovo, che, orefice e consigliere del re Dagoberto, dopo aver contribuito alla fondazione di molti monasteri e costruito edifici sepolcrali di insigne arte e bellezza in onore dei santi, fu elevato alla sede di Noyon e Tournai, dove attese con zelo al lavoro apostolico.


    Beata Clementina Anuarite Nengapeta


    Viene alla luce nel dicembre del 1939 a Wamba, in una famiglia pagana: alla nascita il padre le attribuisce il nome Nengapèta. Dopo la conversione al cristianesimo, chiede di aggiungersi il nome di Alfonsina. Ancora giovane entra nella congregazione belga delle suore della Sacra Famiglia e vive quasi sempre la sua vita nel convento. Nell'umiltà ubbidisce, mossa da un alto senso di servizio, di partecipazione fattiva e collaborazione alla vita della comunità.Il 29 novembre 1964 venne presa dai ribelli Simba con altre consorelle e trasportata su di un camion a Isiro, dove, nella notte del 1º dicembre 1964, per avere energicamente rifiutato di acconsentire alle malvagie richieste del capitano Olombe, dopo selvaggi maltrattamenti venne barbaramente uccisa: "Preferisco morire piuttosto che commettere peccato".
    Prima di cadere sotto i colpi dell'inferocito Olombe, come Gesù sulla croce, perdonò il suo uccisore con queste parole: "Io ti perdono, perché tu non sai quello che fai". Aveva 25 anni.A Isiro nella regione interna della Repubblica Popolare del Congo, beata Clementina Nengapeta Anuarite, vergine della Congregazione delle Suore della Sacra Famiglia e martire, che, arrestata durante la persecuzione nel corso della guerra civile insieme ad altre religiose, le esortò alle veglie e alla preghiera e, respingendo con grande forza i lascivi desideri del comandante dei soldati, fu da costui uccisa per Cristo Sposo in un eccesso di collera.


    Beata Maria Rosa di Gesù (Bruna Pellesi)


    Bruna Pellesi nacque a Morano di Prignano (MO) l'11 novembre 1917 ultima di nove fratelli. A ventitrè anni Bruna lasciò il lavoro nei campi e il servizio a sei nipotini rimasti orfani e partì per Rimini con l'intenzione di consacrarsi al Signore. Dopo aver trascorso a Rimini il postulandato e il noviziato il 24 settembre 1941 vestì l'abito delle Suore Terziarie Francescane di S. Onofrio, chiamate in seguito, su sua proposta, Francescane Missionarie di Cristo. Dopo aver servito per qualche anno i bambini dell'asilo a Sassuolo e a Ferrara Suor Maria Rosa si ammalò e fu costretta ad entrare in sanatorio (1945) a causa di una grave forma di tubercolosi polmonare. Fu l'inizio di un lungo calvario che si concluse solo con la sua morte che avvenne a Sassuolo l'1 dicembre 1972. L'opera apostolica di suor Maria Rosa risplendette soprattutto in questi anni di malattia, tempo in cui consolò e servì tanti che condividevano la sua stessa situazione. Ora riposa nel cimitero di Sassuolo in attesa di raggiungere la Casa Madre di Rimini che tanto amava. Nel febbraio 1977 si iniziò la Causa di Beatificazione. Il Processo Cognizionale è stato chiuso il 2 febbraio 1987.


    Sant' Ansano di Siena


    Questo patrono di Siena era di origini romane, figlio di un nobile patrizio, Tranquillino. Ansano era stato condotto al battesimo dalla madrina Massima. Quando scoppò la persecuzione di Diocleziano Massima e Ansano vennero imprigionati. La madrina morì sotto i colpi di verga dei littori, mentre Ansano riuscì a fuggire, dirigendosi verso nord lungo la via Cassia, fino ad arrivare a Siena. Qui predicò il Vangelo e battezzò i primi cristiani. Quest'opera gli meritò il titolo di «battezzatore dei Senesi»: sulla sua sepoltura sarebbe sorta la cattedrale e lo stesso Duccio di Buoninsegna lo ritrasse nella sua celebre «Maestà». Ma la persecuzione seguì Ansano anche a Siena. Inseguito e raggiunto dal proconsole Lisia venne catturato e torturato. La lunga vicenda che, dopo la cattura, lo portò al martirio narra di pesanti e dolorose vessazioni che non servirono a fargli rinnegare la propria fede. Venne così condannato al rogo. Ansano, però, fu salvato miracolosamente dalle fiamme, che si spensero non appena venne gettato sul fuoco. Alla fine fu decapitato con la spada fuori dalla città, sulle rive dell'Arbia.

    SienaPalma


    Beata Maria Clara di Gesù Bambino (Libania do Carmo Galvao Mexia de Moura Telles de Albuquerque)


    Libânia do Carmo Galvão Mexia de Moura Telles e Albuquerque nacque ad Amadora (Lisbona) il 15 giugno 1843. Nel 1869 prese il velo tra le Terziarie Cappuccine di Nostra Signora della Concezione, residenti nel Pensionato di San Patrizio a Lisbona, e assunse il nome di suor Maria Clara di Gesù Bambino. Venne inviata a Calais, in Francia, il 10 febbraio 1870 per il noviziato, con l’intenzione di fondare in seguito una nuova Congregazione in Portogallo. Aprì la prima comunità a Lisbona il 3 maggio 1871. Cinque anni dopo, il 27 marzo 1876, la Congregazione delle Francescane Ospedaliere dell’Immacolata Concezione venne approvata dalla Santa Sede. Madre Clara, com’è più conosciuta, morì a Lisbona il 1° dicembre 1899, a 56 anni. È stata beatificata per decreto di papa Benedetto XVI il 21 maggio 2011. I suoi resti mortali riposano attualmente presso la Casa Generalizia delle Francescane Ospedaliere, a Linda-a-Pastora, vicino Lisbona, in Portogallo.


    San Rodolfo Sherwin


    Ralph Sherwin, sacerdote del Vicariato Apostolico d'Inghilterra, è uno dei 40 martiri d'Inghilterra e Galles canonizzati da Papa Paolo VI il 25 ottobre 1970, in quanto morti per la loro fedeltà alla Chiesa di Roma ed al Papa.A Londra sempre in Inghilterra, santi Edmondo Campion, Rodolfo Sherwin e Alessandro Briant, sacerdoti e martiri sotto la regina Elisabetta I, insigni per ingegno e fortezza nella fede. Sant'Edmondo, che fin da giovane aveva fatto professione di fede cattolica, ammesso a Roma nella Compagnia di Gesù e ordinato sacerdote a Praga, tornò in patria, dove, per essersi adoperato nel confortare gli animi dei fedeli con la sua parola e i suoi scritti, fu ucciso, dopo molti tormenti, a Tyburn. Insieme a lui subirono gli stessi supplizi i santi Rodolfo e Alessandro, il secondo dei quali ottenne in carcere di essere ammesso nella Compagnia di Gesù.


    Beata Liduina (Angela Elisa) Meneguzzi


    Dimostra fin da giovane attenzione agli altri e capacità di dono. Attratta da un ideale di consacrazione totale a Dio sceglie la religiosità delle suore di San Francesco di Sales, che a Padova hanno la sede generalizia. Vi entra a 25 anni e una volta professata la sua fede assume il nome di suor Liduina. Nel 1937 viene inviata in Etiopia tra gli ammalati e i feriti di guerra dell’Ospedale di Dire-Dawa, come infermiera. Qui morirà nel 1941 per un tumore, il 2 dicembre.Nella città di Dire Dawa in Etiopia, beata Liduina (Elisa Angela) Meneguzzi, vergine dell'Istituto di San Francesco di Sales, che, divenuta autentico specchio di umiltà e di carità cristiana, rese manifesta con la sua benignità la misericordia di Dio tra i poveri, i malati e i prigionieri.


    Sant' Alessandro Briant


    Alessandro = protettore di uomini, dal grecoA Londra sempre in Inghilterra, santi Edmondo Campion, Rodolfo Sherwin e Alessandro Briant, sacerdoti e martiri sotto la regina Elisabetta I, insigni per ingegno e fortezza nella fede. Sant'Edmondo, che fin da giovane aveva fatto professione di fede cattolica, ammesso a Roma nella Compagnia di Gesù e ordinato sacerdote a Praga, tornò in patria, dove, per essersi adoperato nel confortare gli animi dei fedeli con la sua parola e i suoi scritti, fu ucciso, dopo molti tormenti, a Tyburn. Insieme a lui subirono gli stessi supplizi i santi Rodolfo e Alessandro, il secondo dei quali ottenne in carcere di essere ammesso nella Compagnia di Gesù.


    Beato Giovanni Beche


    Il Martyrologium Romanum commemora in data odierna il beato benedettino Giovanni Beche, abate del monastero di Colchester. Incriminato per il reato di tradimento, ma in realtà per essersi mantenuto fedele al Romano Pontefice, fu condannato a morte e condotto al patibolo sotto il re Enrico VIII d'Inghilterra. Il papa Leone XIII lo beatificò il 13 maggio 1895.A Colchester in Inghilterra, beato Giovanni Beche, sacerdote dell'Ordine di San Benedetto e martire, che, abate del monastero di San Giovanni, fu condannato a morte e consegnato al patibolo sotto il re Enrico VIII con il pretesto del reato di tradimento, ma di fatto per aver mantenuto la fedeltà al Romano Pontefice.


    San Girolamo de Pratis


    Originario d'Aragona (Spagna), San Girolamo de Pratis, appartenente al convento mercedario di Sant'Eulalia in Barcellona, fu un religioso umile, paziente, donato all'orazione ed estremamente caritatevole. Inviato in redenzione a Tunisi in Africa, iniziò la sua missione passando paese per paese alla ricerca di schiavi, alcuni perfidi mori vedendolo così risoluto nella sua fede in Cristo tentarono invano di farlo abiurare. Adirati e pieni di odio verso i cristiani lo presero e legatolo ad un albero lo trafissero di frecce; gloriosamente ricevette il martirio nell'anno 1431.L'Ordine lo festeggia l'1 dicembre.


    Beato Casimiro (Kazimierz) Sykulski


    Il beato Kazimierz Sykulski, sacerdote diocesano, nacque a Konskie, Polonia, il 29 dicembre 1882 e morì a Auschwitz-Oswiecim, Germania (oggi Polonia) il 1° dicembre 1941. Fu beatificato da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 107 martiri polacchi.Nel campo di sterminio di Auschwitz vicino a Cracovia in Polonia, beato Casimiro Sykulski, sacerdote e martire, che fu fucilato durante la guerra davanti ai persecutori della Chiesa di Dio per aver custodito con fermezza la propria fede.


    Santa Fiorenza


    Convertita da Sant'Ilario, vescovo di Poitiers. Seguì il santo vescovo in esilio, ritornò con lui in Francia e visse come eremita a Comblè.Fiorenza = che fiorisce, fiorente, dal latinoA Poitiers in Aquitania, ora in Francia, santa Fiorenza, vergine, che, convertita al vero Dio dal vescovo sant'Ilario esiliato nella provincia d'Asia, lo seguì al suo ritorno in patria.


    Beato Giovanni Gueruli da Verucchio


    Non si conosce con precisione la data della sua nascita, che gli studiosi collocano intorno al 1270. Giovanni Gueruli fu Canonico della Cattedrale di Rimini, esemplare nella carità, nella sua vita compì numerosi miracoli. Morì il 1 dicembre 1320. Nel 1808 fu concessa la facoltà di celebrare la messa e l'ufficio in suo onore.


    Sant' Agerico di Verdun


    Agerico = nato nella nebbia, dal celticoPresso Verdun in Austrasia, nel territorio dell'odierna Francia, sant'Ageríco, vescovo, che costruì chiese e battisteri e patì molto da parte del re Teodorico per aver fatto della sua chiesa un luogo di asilo per i fuggitivi.


    Beato Antonio Bonfadini da Ferrara


    Nella cittadina di Cotignola in Emilia, beato Antonio Bonfadini, sacerdote dell'Ordine dei Minori, che percorse a lungo molte regioni d'Italia e luoghi della Terra Santa attendendo alla predicazione della parola di Dio.


    San Leonzio di Frejus


    A Fréjus nella Provenza sempre in Francia, san Leonzio, vescovo, che appoggiò l'istituzione monastica di sant'Onorato nell'isola di Lérins; a lui san Giovanni Cassiano, suo amico, dedicò le sue dieci prime Conferenze.


    Beato Riccardo Langley


    A York ancora in Inghilterra, beato Riccardo Langley, martire, che, sotto la stessa regina Elisabetta, fu condannato a morte e impiccato per aver dato ospitalità ad alcuni sacerdoti.


    San Donnolo


    A Le Mans in Neustria, ora in Francia, san Donnólo, vescovo, già abate del monastero di San Lorenzo a Parigi, insigne per i suoi miracoli.


    San Naum


    Commemorazione di san Naum, profeta, il quale predicò che Dio regge il corso del tempo e giudica i popoli nella giustizia.


    Sant' Albano


    Albano = Albanus, dal latino, proveniente da una delle città chiamate Alba


    San Castriziano di Milano


    A Milano, san Castriziano, vescovo.
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    00 02/12/2018 07:35
    San Cromazio d'Aquileia


    Cromazio fu vescovo di Aquileia dal 387/388 al 407/408, succedendo a Valeriano. È autore di un Commento al Vangelo di Matteo, rimasto probabilmente incompiuto e di numerosi Sermoni che sono un’importantissima testimonianza della fede e della vitalità dell’antica Chiesa aquileiese. Come esponente dell’ortodossia fu tra i promotori della sconfitta ariana: partecipò come presbitero al Concilio del 381. Fu animatore di un fervente cenacolo presbiterale al quale attinsero numerosi uoimini di fede e di cultura, tra cui S. Girolamo e Rufino. È il più documentato e valido esempio di vita cristiana e di impegno pastorale che ci giunge dall’antica Aquileia. Del suo zelo pastorale, della sua ardente carità e fermezza abbiamo testimonianza da S. Girolamo e S. Giovanni Crisostomo. Condivise fino alla morte le travagliate vicende del suo popolo a cause delle invasioni barbariche. Il suo culto ha ricevuto in questi decenni notevole impulso in seguito alla riscoperta e ampia trattazione dei suoi scritti, rimasti per secoli quasi del tutto sconosciuti.Bastone pastoraleAd Aquileia in Friuli, san Cromazio, vescovo, che, da vero costruttore di pace, pose rimedio alla condizione dei chiostri d'Italia distrutti da Alarico e alle sofferenze del popolo e, da sapiente interprete dei misteri del Verbo divino, elevò le menti alle più alte realtà.


    Santa Bibiana (Viviana)


    Non abbiamo notizie precise riguardo la vita di questa santa, alla quale papa Simplicio, nel V secolo, dedicò una chiesa sull'Esquilino. Eppure il culto di Bibiana è stato assai vivace, forse anche grazie al suo nome, che ha la stessa origine del nome di Viviana: un nome, nell'etimologia popolare, legato al verbo «vivere», e quindi sinonimo di vitalità, vivacità, e augurio di spirituale sopravvivenza. Secondo la «Passio Bibianae», questa santa sarebbe una delle vittime della persecuzione anticristiana dell'imperatore Giuliano l'Apostata (361 - 363), un devoto pagano che ostacolò la fede cristiana nonostante la libertà di culto proclamata grazie a Costantino nel 313. Secondo questa Passio, priva di valore storico, il governatore Apronio avrebbe mandato a morte i coniugi Fausto e Dafrosa, per impadronirsi dei loro beni. Poi volle costringere all'apostasia le loro figlie: Demetria e Bibiana. La prima sarebbe morta sotto tortura, mentre Bibiana, salda nella propria fede, dopo aver subito ogni tipo di angheria fu legata alla colonna e flagellata a morte. La chiesa sull'Esquilino sorgerebbe sulla tomba della martire.

    Bibiana (forse) variante di Viviana = che ha vita, che è vitale, dal latinoPalmaA Roma, santa Viviana, martire, sotto il cui nome il papa san Simplicio intitolò una basilica sul colle Esquilino.


    Sant' Abacuc


    È annoverato tra i profeti minori dell'Antico Testamento. Denominazione dovuta solo alla brevità dei suoi scritti, ma non all'importanza secondaria del suo messaggio. Di Abacuc ignoriamo quasi tutto, ma alcune allusioni presenti nel libro biblico a lui attribuito, composto di solo tre capitoli, ci fa ipotizzare una sua collocazione cronologica all'epoca dell'avversario di Geremia, re Ioiakim, che succedette nel 609 a.C. al giusto e sfortunato re Giosia, ucciso in battaglia dal faraone Necao. Questo profeta si contraddistingue per il suo stile brillante e icastico. Dal libretto di Abacuc occorre però scorporare il terzo ed ultimo capitolo: secondo gli studiosi esso contiene infatti un inno arcaico, forse composto ben prima, nel X secolo a.C.. Il personaggio Abacuc ricompare però nell'Antico Testamento in un racconto miracolistico e leggendario del libro di Daniele (14,3 1-42).

    Abacuc = amplesso ardente, dall'ebraicoCommemorazione di sant'Abacuc, profeta, che davanti all'iniquità e alla violenza degli uomini preannunciò il giudizio di Dio, ma anche la sua misericordia, proclamando: «Il giusto vivrà per la sua fede».


    Beato Berengario Cantull


    Prinipe di Montpellier in Francia, il Beato Berengario Cantilli, studiò a Parigi dove riuscì molto bene. Entrò in seguito nell'Ordine Mercedario a Barcellona in Spagna e qui arrivò ad un alta perfezione per il suo bello spirito, la mansuetudine, la prudenza e lo zelo. Eletto Maestro Generale il 27 gennaio 1331, il suo primo desiderio fu quello di visitare tutti i conventi ed occuparsi della redenzione degli schiavi. Trasferì onorevolmente i resti mortali di San Raimondo Albert, da Valenza a El Puig. Eletto vescovo, prima di essere consacrato raggiunse la pace del Signore il 2 dicembre 1343, il suo corpo fu sepolto presso l'aitar maggiore nella chiesa del convento di Sant'Eulalia in Barcellona.L'Ordine lo festeggia il 2 dicembre.


    Beato Giovanni di Ruysbroeck


    Nato nel 1293 a Ruysbroeck, nei pressi di Bruxelles, Giovanni è uno dei maggiori mistici fiamminghi. Ordinato prete nel 1317, fu cappellano di Santa Gudula a Bruxelles. Nel 1343 si ritirò con due compagni nel bosco di Groenendael, vicino Waterloo. Molti si unirono e dal romitaggio sorse una comunità di canonici regolari, di cui Giovanni fu priore. Morì nel 1381 ed è beato dal 1903. Le sue opere furono così note, da meritargli i soprannomi "doctor divinus" e "secondo Dionigi".Nel monastero di Groenendaal nei pressi di Bruxelles in Belgio, beato Giovanni Ruysbroeck, sacerdote e canonico regolare, che espose insegnamenti mirabili sui vari gradi della vita spirituale.


    San Silverio

    (Papa dal 01/06/536 al 11/11/537)

    Originario di Frosinone, si trovò ad affrontare i torbidi inzi della guerra greco-gotica, che si sarebbe protratta per 18 anni. Fatto prigioniero, fu relegato nell'isola di Ponza, dove morì.Silverio = abitatore delle selve, uomo dei boschi, selvaggio, dal latinoNell'isola di Palmarola in Liguria, transito di san Silverio, papa e martire, che, non avendo voluto ristabilire Antimo, vescovo eretico di Costantinopoli deposto dal suo predecessore sant'Agapíto, fu per ordine dell'imperatrice Teodora privato della sua sede e mandato in esilio, dove morì dopo molte tribolazioni.


    Beato Giovanni (Ivan) Slezyuk


    A Ivano-Frankivsk in Ucraina, beato Giovanni Slezyuk, vescovo e martire, al quale il Signore diede la palma della vita eterna per avere svolto instancabilmente in clandestinità sotto un regime ateo il suo ministero tra i fedeli di Rito bizantino e aver mantenuto con coraggio davanti ai persecutori ferma la sua fede in Cristo.


    Beato Raffaele Chylinski


    In località Logiewniki in Polonia, beato Raffaele (Melchiorre) Chylinski, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, che a Cracovia durante la pestilenza visitava i malati per assisterli piamente e prepararli a una onorevole e cristiana morte.


    Beata Maria Angela Astorch


    A Murcia in Spagna, beata Mariangela Astorch, badessa dell'Ordine delle Clarisse, che, donna di grande umità e dedita alla penitenza, offriva tanto alle monache quanto ai laici benigno conforto e consiglio.


    San Pimenio di Roma


    Sempre a Roma nel cimitero di Ponziano sulla via Portuense, san Pimenio, sacerdote e martire.


    Santa Bianca di Castiglia


    Bianca = riferito al colore della carnagione (italiano)
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    00 03/12/2018 09:05
    San Birino di Dorchester


    Secondo Beda il Venerabile i Sassoni occidentali, al tempo del re Cinigilso, furono convertiti alla fede cristiana da Birino, inviato da papa Onorio I (625-38). Egli, dopo essere stato consacrato vescovo da Asterio, vescovo di Genova, si diresse in Britannia col proposito di spingersi oltre i territori degli Angli, dove nessun predicatore l'avesse preceduto. Di fatto di dedicò all'evangelizzazione dei Sassoni occidentali (detti allora Gevissi), ancora completamente pagani. Nel 635, a un anno dal suo sbarco, convertì il re della provincia Cinigilso, che fu tenuto a battesimo da Osvaldo, re della Northumbria. I due donarono a Birino, come sede episcopale, Ia città di Dorchester. Birino morì nel 649 o nel 650 e fu sepolto nella stessa città. Dopo molti anni, durante l'episcopato di Edda (876-903), il suo corpo fu traslato nella chiesa della città di Venta (Winchester) che era stata costruita da Cenwalh, figlio di Cinigilso, al centro del proprio regno attorno al 643. La cattedrale, consacrata nel 648, con l'annesso monastero sarebbe diventata, entro il 670 il cuore religioso e amministrativo del Wessex.

    Bastone pastoraleA Winchester in Inghilterra, deposizione di san Birino, che, mandato nella Britannia inferiore dal papa Onorio, tenne per primo la sede di Dorchester e divulgò con impegno tra i Sassoni occidentali il messaggio della salvezza.


    San Sofonia


    Sofonia fu il primo di una serie di profeti inviati da Dio nel regno meridionale di Giuda, tra la caduta del regno settentrionale nel 722 a.C. e prima della sua caduta nel 587 a.C. Il contesto storico in cui si colloca la sua vicenda è dopo la morte del re Ezechia con l'ascesa al trono di suo figlio Manasse. Ma questo favorì il ritorno alle pratiche pagane, quali il culto di Baal, l'astrologia, l'adorazione degli spiriti e il sacrificio di bambini. Perseguitò infine i profeti ed arrivò addirittura a sopprimere il culto a Dio. Suo figlio Amon proseguì sulla strada tracciata dal padre, mentre Giosia, figlio di Amon, tentò di invertire la disastrosa rotta intrapresa dai suoi avi. Nel 621 a.C. infatti attuò una riforma religiosa e morale di vasta portata, in parte stimolato proprio dagli ammonimenti del profeta Sofonia. Sofonia definì il "resto" con l'immagine della Figlia di Sion (3,14-18): una piccola comunità povera di beni materiali, ma soprattutto libera di falsa ricchezza interiore, una comunità sicura della presenza del suo Dio, i cui occhi sono perciò illuminati dalla fede e dalla certezza della vittoria di Dio.

    Commemorazione di san Sofonia, profeta, che nei giorni di Giosia, re di Giuda, preannunciò la rovina degli empi nel giorno dell'ira del Signore e confortò il popolo dei poveri e dei bisognosi nella speranza della salvezza.


    Beato Giovanni Nepomuceno Tschiderer Von Gleifheim


    Quinto di sette fratelli, Giovanni Nepomuceno de Tschiderer nacque a Bolzano il 15 aprile 1777. Nel 1785 la famiglia dovette trasferirsi a Innsbruck, ma l'anno successivo Giovanni tornò a Bolzano dal nonno materno per poter frequentare il ginnasio dei francescani. Il 27 luglio 1800 venne ordinato sacerdote a Bolzano e celebrò la prima Messa a Collalbo sull'altopiano del Renon. Nel 1802 si recò per un anno a Roma dove fu più volte ricevuto in udienza da papa Pio VII. Nel 1810 poté realizzare il desiderio di diventare parroco a Sarentino dove fondò piccole scuole e visitava i malati e i parrocchiani più poveri. Nel 1819 fu nominato parroco di Merano. Nel 1826 fu chiamato a Trento e nel 1832 divenne vescovo ausiliare di Bressanone. Nel 1834 fu nominato vescovo di Trento. Morì il 3 dicembre 1860. È stato beatificato nel 1995. I (Avv.)/iA Trento, beato Giovanni Nepomuceno De Tschiderer, vescovo, che governò questa Chiesa con evangelico ardore di fede e senso di umanità e in tempo di sventura offrì una mirabile testimonianza di amore per il suo gregge.


    San Francesco Saverio


    Studente a Parigi conobbe sant'Ignazio di Loyola e fece parte del nucleo di fondazione della Compagnia di Gesù. E' il più grande missionario dell'epoca moderna. Portò il Vangelo a contatto con le grandi culture orientali, adattandolo con sapiente senso apostolico all'indole delle varie popolazioni. Nei suoi viaggi missionari toccò l'India, il Giappone, e morì mentre si accingeva a diffondere il messaggio di Cristo nell'immenso continente cinese. (Mess. Rom.)Giappone, India, Pakistan, Missioni, Missionari, MarinaiFrancesco = libero, dall'antico tedescoMemoria di san Francesco Saverio, sacerdote della Compagnia di Gesù, evangelizzatore delle Indie, che, nato in Navarra, fu tra i primi compagni di sant'Ignazio. Spinto dall'ardente desiderio di diffondere il Vangelo, annunciò con impegno Cristo a innumerevoli popolazioni in India, nelle isole Molucche e in altre ancora, in Giappone convertì poi molti alla fede e morì, infine, in Cina nell'isola di Sancian, stremato dalla malattia e dalle fatiche.


    Beato Guglielmo de Bas


    Illustre cavaliere di Montpellier (Francia), il Beato Guglielmo de Bas, fu il secondo Maestro Generale dell'Ordine Mercedario.Designato dalla Madre di Dio come successore di San Pietro Nolasco nella" carica di generalato, fu eletto il 12 giugno 1245 e degnamente svolse tale mansione fino alla fine. Molto compassionevole verso gli schiavi per i quali subì molte pene rimanendo anche in ostaggio per essi, benvoluto da Re e Prìncipi che ne seppe conquistare la loro fiducia con la parola e l'esempio di vita. In età molto avanzata, famoso per la gloria ed i miracoli compiuti, morì all'inizio del 1260 nella città di Barcellona in Spagna.L'Ordine lo festeggia il 3 dicembre.


    Beato Luigi Gallo


    Redentore mercedario, il Beato Luigi Gallo, fu inviato in Marocco per redenzione, venne catturato dai mori mentre predicava il vangelo e spiegava le eresie dei mussulmani. Per la difesa della religione di Cristo subì molte pene e prigionia, in ostaggio per gli schiavi più volte venne flagellato ed infine ricevette gloriosamente il martirio fra le fiamme di un rogo nell'anno 1258. L'Ordine lo festeggia il 3 dicembre.


    Beato Edoardo Coleman


    A Londra in Inghilterra, beato Edoardo Coleman, martire, che, per aver accolto la fede cattolica, falsamente accusato di cospirazione contro il re Carlo II, fu impiccato a Tyburn e sventrato con la spada mentre era ancora vivo.


    San Cassiano di Tangeri


    Cassiano = armato di elmo, dal latinoPalmaA Tangeri in Mauritania, nell'odierno Marocco, san Cassiano, martire.


    San Lucio di Coira


    Lucio = luminoso, splendente, dal latinoBastone pastorale, PalmaA Coira nell'odierna Svizzera, san Lucio, eremita.


    Beato Ladislao Bukowinski


    Papa Francesco l'ha dichiarato Venerabile il 22 gennaio 2015.


    Santi Claudio, Ilaria, Giasone e Mauro


    Ilaria = gaia, allegra, dal latinoPalma


    Sant' Emma di Lesum


    Emma = gentile, fraterna, nutrice, dall'antico tedesco

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    00 04/12/2018 09:33
    Beato Pier (Pietro) Pettinaio


    Questo è un beato laico. Fabbrica e vende pettini; di qui il soprannome. È nato in data incerta a Campi, poi la sua famiglia si è trasferita nella vicina Siena. Sposato, ma senza figli, diventa proprietario di una casa e di una vigna, e si fa presto notare per la generosità anche verso i concorrenti: nei giorni di mercato, arriva tardi a vendere per non danneggiarli troppo. Ma non è mai in ritardo all'ospedale di Santa Maria della Scala, dove medica ferite e piaghe; né alle funzioni in chiesa; né alle case povere, dove porta aiuti insieme a otto amici (mercanti e uomini di legge). Non lascerà scritti: anzi, saranno famosi i suoi silenzi, tant'è che spesso lo vediamo raffigurato con un dito sulle labbra. Ma le poche cose che dice (e le molte che fa) devono avere un'efficacia eccezionale. Al punto che certi trafficoni, dopo aver frodato la città, riconsegnano il denaro a lui, che lo restituisce al Comune. E il Comune lo chiama spesso per incarichi di fiducia; nel 1282 gli fa perfino scegliere i cinque detenuti da amnistiare. I francescani di Siena, quando hanno dubbi sull'autentica vocazione dei loro novizi, li fanno esaminare da lui. Alla sua vita si ispirano i più rigorosi seguaci di Francesco d'Assisi, gli "spirituali". L'oratore domenicano Ambrogio Sansedoni, futuro beato, rinuncia a diventare vescovo perché così l'ha consigliato lui. Rimasto vedovo, vende casa e vigna per soccorrere i poveri, e vive gli ultimi anni ospite dei francescani, che seppelliranno poi il suo corpo nella loro chiesa. Spontaneamente i senesi invocano il suo aiuto e gli attribuiscono grazie e prodigi. Anche il Comune lo onora subito come beato. La conferma canonica del culto, invece, arriverà solo nel 1802. Ma già nel Trecento l'efficacia della sua preghiera è stata esaltata da Dante Alighieri nella Divina Commedia (Purgatorio, canto XIII), dove fa dire alla nobildonna senese Sapìa Tolomei: "Io non mi sarei convertita se lui non si fosse ricordato di me". La sua tomba fu poi distrutta da un incendio e di lui restò solo un braccio, conservato dalle clarisse di Siena.A Siena, beato Pietro Pettinario, religioso del Terz'Ordine di San Francesco, insigne per la particolare carità verso i bisognosi e gli infermi e per la sua vita di umiltà e silenzio.


    San Giovanni Damasceno


    Nacque intorno al 675 a Damasco (da cui Damasceno) in Siria. Suo padre era ministro delle finanze. Colto e brillante, divenne consigliere e amico del Califfo cioè il prefetto arabo che guidava la regione. La frequentazione del monaco siciliano Cosmo, portato schiavo a Damasco, determinò in lui il desiderio di ritirarsi a vita solitaria, in compagnia del fratello, futuro vescovo di Maiouna. Andò dunque a vivere nella «laura» di San Saba, piccolo villaggio di monaci a Gerusalemme, dove ricevette l'ordinazione sacerdotale e in virtù della sua profonda preparazione teologica, ebbe l'incarico di predicatore titolare nella basilica del Santo Sepolcro. Tra le sue opere accanto agli inni e ai trattati teologici dedicati alla Madonna, è autore del compendio di teologia «Fonte della conoscenza» e de i «Tre discorsi in favore delle sacre immagini». Teologo illuminato e coltissimo, si meritò il titolo di «San Tommaso dell'Oriente». Nel 1890 Leone XIII lo ha proclamato dottore della Chiesa.

    PittoriGiovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraicoSan Giovanni Damasceno, sacerdote e dottore della Chiesa, che rifulse per santità e dottrina e lottò strenuamente con la parola e con gli scritti contro l'imperatore Leone l'Isaurico in difesa del culto delle sacre immagini. Divenuto monaco nel monastero di Mar Saba vicino a Gerusalemme, si dedicò qui alla composizione di inni sacri fino alla morte. Il suo corpo fu deposto in questo giorno.


    Santa Barbara


    Nacque a Nicomedia nel 273. Si distinse per l'impegno nello studio e per la riservatezza, qualità che le giovarono la qualifica di «barbara», cioè straniera, non romana. Tra il 286-287 Barbara si trasferì presso la villa rustica di Scandriglia, oggi in provincia di Rieti, al seguito del padre Dioscoro, collaboratore dell'imperatore Massimiano Erculeo. La conversione alla fede cristiana di Barbara provocò l'ira di Dioscoro. La ragazza fu così costretta a rifugiarsi in un bosco dopo aver distrutto gli dei nella villa del padre. Trovata, fu consegnata al prefetto Marciano. Durante il processo che iniziò il 2 dicembre 290 Barbara difese il proprio credo ed esortò Dioscoro, il prefetto ed i presenti a ripudiare la religione pagana per abbracciare la fede cristiana. Questo le costò dolorose torture. Il 4 dicembre, infine, fu decapitata con la spada dallo stesso Dioscoro, che fu colpito però da un fulmine. La tradizione invoca Barbara contro i fulmini, il fuoco e la morte improvvisa. I suoi resti si trovano nella cattedrale di Rieti.

    Architetti, Minatori, Moribondi, Fucili e polvere da sparo, Vigili del FuocoBarbara = straniera, dal grecoPalma, TorreA Nicomedia, commemorazione di santa Barbara, che fu, secondo la tradizione, vergine e martire.


    San Giovanni Calabria


    È il 1900. In una nebbiosa sera di novembre, Giovanni Calabria, giovane studente veronese di teologia, scorge un mucchietto di stracci in un anfratto del portone: è un piccolo zingarello costretto a elemosinare e portare ogni giorno una certa somma per sfuggire a botte e soprusi; non sapendo dove altro rifugiarsi, cerca - come può - di difendersi dal freddo. È un disperato come tanti, uno di quelli per cui non esiste la parola futuro. Giovanni lo porta nella sua casa e lo affida alla madre, abituata a condividere la generosità del figlio. Quella notte non riesce però a prendere sonno, e gli nasce l'idea di pregare, ma soprattutto di lottare per opporsi a ingiustizie come questa. Lo farà per oltre 50 anni, promuovendo tramite la fondazione dell'Opera Don Calabria, attività di assistenza presenti in ben 12 nazioni e 4 continenti. Nato l'8 ottobre 1873 e ordinato sacerdote nel 1901, Giovanni Calabria morirà il 4 dicembre 1954, a 81 anni.Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraicoA Verona, san Giovanni Calabria, sacerdote, che fondò la Congregazione dei Poveri Servi e delle Povere Serve della Divina Provvidenza.


    Beato Adolfo Kolping


    Adolph Kolping da calzolaio si fece sacerdote e da vero "padre dei lavoratori artigiani" fondò un'opera, Kolpingwerk, diffusa in tutto il mondo con centinaia di migliaia di membri. Nato nel 1813 a Kerpen (vicino Colonia) da famiglia di pastori, esercitò il mestiere di ciabattino in giro per la Germania. Poi riprese gli studi interrotti e fu ordinato prete a Colonia. Fu destinato alla zona industriale di Wuppertal e divenne assistente della locale società dei giovani lavoratori. Nel 1835 fondò la prima casa di assistenza e di insegnamento professionale. Morì a Colonia nel 1865. È beato dal 1991.

    Adolfo = nobile lupo, dal tedescoA Colonia in Germania, beato Adolfo Kolping, sacerdote, che, mosso da fervida carità per i problemi dei lavoratori delle fabbriche e per i temi della giustizia sociale, fondò un'associazione di giovani operai e la diffuse in molti luoghi.


    San Bernardo di Parma


    Nato intorno al 1060 a Firenze dalla nobile famiglia degli Uberti, Bernardo ereditò vasti possedimenti che donò a parenti, amici e al monastero cittadino di San Salvi, dove giovanissimo entrò nell'ordine Vallombrosano. Divenne abate e in seguito generale della congregazione. Sotto di lui essa si sviluppò in Emilia e Lombardia. Urbano II lo creò cardinale, lo fece vicario pontificio in Alta Italia e legato a Canossa nei domini di Matilde. Si adoperò per dirimere molte contese. Vescovo di Parma per 30 anni, vi morì nel 1133. I Vallombrosani lo considerano «terzo padre» con Benedetto e Giovanni Gualberto.

    ParmaBernardo = ardito come orso, dal tedescoBastone pastoraleA Parma, san Bernardo, vescovo, che da monaco si dedicò sempre alla perfezione di vita, da cardinale al bene della Chiesa e da vescovo alla salvezza delle anime.


    Beato Girolamo De Angelis (Degli Angeli)


    Entrato nella Compagnia di Gesù, fu ordinato sacerdote a Lisbona e partì, insieme col p. Carlo Spinola, alla volta del Giappone, dove giunse nel 1602. Fu prima superiore della casa di Fouchimi, poi eresse la residenza di Sourounga e stava lavorando per fondarne una a Yedo quando scoppiò violentissima la persecuzione. Nel 1614, anno in cui i missionari ebbero l'ordine di abbandonare il Giappone, egli si nascose a Nagasaki e continuò a far del bene.Catturato e messo in carcere, dopo tormenti d'ogni genere fu ucciso il 4 dicembre 1623.EnnaPalmaIn località Edo in Giappone, beati martiri Francesco Gálvez, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, Girolamo de Angelis, sacerdote, e Simone Yempo, religioso, entrambi della Compagnia di Gesù, dati al rogo in odio alla fede.


    Santi Raimondo di San Vittore e Guglielmo di San Leonardo


    Originari di Francia, i Santi Raimondo di San Vittore e Guglielmo di San Leonardo, visitarono frequentemente gli schiavi detenuti nelle carceri in Andalusia (Spagna). Convertirono molti infedeli alla verità cattolica finché furono presi dai mori che accecati dall'odio verso la religione di Cristo invano tentarono di costringerli a rinnegare il loro credo. Così dopo crudeli percosse furono decollati ed esultanti raggiunsero la gloria dei martiri del Signore offerti come incenso prezioso, nell'anno 1242 a Lorca.L'Ordine li festeggia il 4 dicembre.


    Beato Giovanni Hara Mondo


    Laico della diocesi giapponese di Funai e terziario francescano, Giovanni Hara Mondo subì il martirio nella sua patria nel contesto di feroci ondate persecutorie contro i cristiani. In seguito ad un rapido processo iniziato con il Nulla Osta della Santa Sede concesso in data 2 settembre 1994, è stato riconosciuto il suo martirio il 1° luglio 2007 ed è stato beatificato il 24 novembre 2008, sotto il pontificato di Papa Benedetto XVI, unitamente ad altri 187 martiri giapponesi.


    Beato Simone Yempo


    In gioventù entrò in un monastero buddista, ma successivamente abbracciò la fede cattolica. Durante le persecuzioni in Giappone, fu catturato e condannato al rogo.PalmaIn località Edo in Giappone, beati martiri Francesco Gálvez, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori, Girolamo de Angelis, sacerdote, e Simone Yempo, religioso, entrambi della Compagnia di Gesù, dati al rogo in odio alla fede.


    Sant' Annone di Colonia


    Nel monastero di Siegburg nella Renania, in Germania, sant'Annone, vescovo di Colonia, che, uomo di valoroso ingegno, fu tenuto in grande onore, al tempo dell'imperatore Enrico IV, tanto nella Chiesa quanto nelle vicende civili e pose mano alla fondazione di molte chiese e monasteri per accrescere la fede e la pietà.


    Sant' Osmund di Salisbury


    A Salisbury in Inghilterra, sant'Osmundo, vescovo, che, passato insieme al re Guglielmo dalla Normandia in Inghilterra e promosso poi all'episcopato, celebrò la dedicazione della cattedrale e provvide all'amministrazione della sua sede e al decoro del culto divino.


    San Giovanni il Taumaturgo


    A Políboto in Frigia, nell'odierna Turchia, san Giovanni, detto il Taumaturgo, vescovo, che si adoperò molto, contro l'opinione dell'imperatore Leone l'Armeno, in favore del culto delle sacre immagini.


    San Melezio di Sebastopoli


    A Sanaklar nel Ponto, nell'odierna Turchia, san Melezio, vescovo, che, già insigne per le sue doti di cultura, ancora più celebre fu per le sue virtù d'animo e per la sua integrità di vita.


    Sant' Eracla di Alessandria


    Ad Alessandria d'Egitto, sant'Eracla, vescovo, che, discepolo di Origene, nonché suo compagno e successore nella scuola, rifulse di grande fama e fu eletto alla guida di questa sede.


    Beato Guido da Selvena


    Nacque nel 1200 a Selvena (Grosseto), divenne francescano e visse in santità profetizzando e operando miracoli. Morì nel 1287 circa nel convento del Colombaio presso Seggiano.


    Sant' Apro


    Presso Vienne nella Gallia lugdunense, ora in Francia, sant'Apro, sacerdote, che, lasciata la patria, si costruì una celletta e si ritirò ad una vita di solitudine e di penitenza.


    Sant' Ada (Adreilde) di Le Mans


    Ada = ornamento, dall'ebraicoA Le Mans in Neustria, ora in Francia, santa Adreílde o Ada, badessa del monastero di Santa Maria.


    San Felice di Bologna


    Bastone pastoraleA Bologna, san Felice, vescovo, che era stato diacono della Chiesa di Milano sotto sant'Ambrogio.


    San Sigiranno (Cirano)


    Nel territorio di Bourges, sempre in Francia, san Sigiramno, monaco, pellegrino e abate di Lonrai.


    San Sola (Sualo)


    EichstättNel monastero di Ellwangen nella Baviera, in Germania, san Sola, sacerdote ed eremita.
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    San Saba Archimandrita


    Nasce nel 439 a Cesarea di Cappadocia. La sua famiglia, cristiana, lo indirizza verso gli studi presso il vicino monastero di Flavianae. Ne esce con un'istruzione e con il desiderio di farsi monaco. Attorno ai 18 anni arriva pellegrino in Terrasanta. Sul cammino sosta sempre in comunità monastiche di diverso tipo: di vita comune, anacoretiche, nelle loro grotte o capanne. È così che trova una guida nel monaco Eutimio detto «il grande», col quale condividerà la vita eremitica in Giordania. Dopo la morte del maestro si ritira verso Gerusalemme, nella valle del Cedron. Qui, col tempo, si forma intorno a lui un'aggregazione monastica frequente in Palestina: la laura. Una comunità destinata a crescere fino ad ospitare 150 monaci e far da guida ad altri «villaggi» monastici di questo tipo. Nel 492, Saba viene ordinato sacerdote, e il patriarca Elia di Gerusalemme lo nomina archimandrita, capo di tutti gli anacoreti di Palestina. Muore, ultranovantenne, nel 532.

    Bastone pastoraleVicino a Gerusalemme, san Saba, abate, che, nato in Cappadocia, raggiunse il deserto di Giuda in Palestina, dove istituì una nuova forma di vita eremitica in sette monasteri, che ebbero il nome di laure, nelle quali gli eremiti si riunivano sotto la guida di un unico superiore; passò lunghi anni nella Grande Laura, in seguito insignita del suo nome, rifulgendo come modello di santità e lottando strenuamente in difesa della fede calcedonese.


    Beato Bartolomeo Fanti


    Nato a Mantova attorno al 1428, Bartolomeo Fanti nel 1452, era già sacerdote carmelitano ed entrò a far parte della Confraternita della Madonna, esistente nel chiesa del Carmine - e il 1° gennaio 1460 ne divenne padre spirituale. Compito che mantenne per 35 anni. Fu anche rettore della Confraternita - per la quale scrisse la regola e gli statuti: una regola che richiama, nello stile, quella del primo Ordine dei carmelitani - sino alla morte. Umile e mansueto, fu per tutti un esempio di preghiera, generosità e fedeltà nel servizio del Signore. Si distinse per il suo amore all'Eucaristia, centro della sua vita apostolica, e per la devozione mariana. Pare sia stato anche maestro dei novizi. Morì nel 1495. È stato beatificato da Pio X il 18 marzo 1909. I (Avv.)/iA Mantova, beato Bartolomeo Fanti, sacerdote dell'Ordine dei Carmelitani, che con le parole e con l'esempio accese nel cuore dei fedeli un santo amore per Dio e una filiale devozione verso Maria sua Madre.


    Beato Filippo Rinaldi


    Nato nel 1856 a Lu Monferrato nell'Alessandrino, Filippo Rinaldi a 21 anni conobbe don Bosco. Divenuto prete nel 1882 e maestro dei novizi, fu inviato in Spagna dove divenne Ispettore e contribuì allo sviluppo dei Salesiani in loco. Da vicario generale della congregazione, diede impulso ai cooperatori, alla pastorale vocazionale, istituì le federazioni mondiali degli ex allievi e allieve, fu attento al mondo del lavoro. Sostenne le Figlie di Maria Ausiliatrice e intuì il ruolo delle «Zelatrici», future «Volontarie di don Bosco». Nel 1921 fu eletto terzo successore di don Bosco. Morì nel 1931 a Torino. È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 29 aprile 1990 nella piazza antistante la Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, dove riposa nella cripta della stessa Basilica.

    A Torino, beato Filippo Rinaldi, sacerdote della Società Salesiana, che si adoperò per la diffusione della fede nelle terre di missione.


    Beata Agustina (María Anunciación) Peña Rodríguez


    Suor Agustina Peña Rodríguez, al secolo María Anunciación, era una religiosa delle Suore Serve di Maria Ministre degli Infermi, fondate da santa Maria Soledad de Acosta. Venne incaricata di accudire le consorelle anziane, in particolare suor Aurelia Arambarri Fuente, sofferente di paralisi. Con lo scoppio della guerra civile spagnola, dovette abbandonare il sacro abito e rifugiarsi con suor Aurelia e altre due consorelle in una casa fidata, ma dovette separarsi da loro. Accusata di essere una religiosa e di essere stata sorpresa a pregare, trovò il martirio il 5 dicembre 1936. Aveva trentasei anni, di cui tre di vita religiosa. Papa Francesco, con decreto del 3 giugno 2013, ha autorizzato la sua beatificazione, avvenuta il 13 ottobre 2013 a Tarragona.


    San Guglielmo Saggiano


    Di origine italiana, San Guglielmo Saggiano, proveniva da una delle case più nobili di Ancona nelle Marche, quando la sua famiglia si stabilì in Linguadoca (Francia). Alla morte dei familiari il giovane Guglielmo entrò risoluto nell'Ordine della Mercede nel convento di Tolosa. Poi passò in Spagna, prima a Barcellona poi a Valenza, dove prese l'abito, nominato in seguito redentore in Africa si imbarcò per Algeri. Arrivato in terra mussulmana iniziò a redimere schiavi, ma preso dai mori in odio alla fede cattolica, venne consegnato a dei fanciulli che lo presero a sassate ed infine fu mandato al rogo dove consumò un decoroso martirio. L'Ordine lo festeggia il 5 dicembre.


    Beato Narciso (Narcyz) Putz


    Narcyz Putz, sacerdote dell'arcidiocesi di Poznan, cadde vittima dei nazisti nel celebre campo di concentramento tedesco di Dachau. Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 lo elevò agli onori degli altari con ben altre 107 vittime della medesima persecuzione.Vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Narciso Putz, sacerdote e martire, che, durante l'occupazione della Polonia in tempo di guerra da parte di un regime straniero, fu per la sua perseveranza nella fede messo in carcere nel campo di prigionia di Dachau, dove morì tra atroci supplizi.


    San Geraldo (Gerardo) di Braga


    Monaco del monastero cluniacense di Moissac, Francia, eletto Arcivescovo di Braga, Portogallo. Rinnovò il culto divino, restaurò chiese e promosse la disciplina ecclesiastica.A Braga in Portogallo, commemorazione di san Gerardo, vescovo, che rifulse nell'attività di rinnovamento del culto divino, di restauro delle chiese e di promozione della disciplina ecclesistica e morì nella località chiamata Bornos, mentre svolgeva le sue visite pastorali in una remota regione.


    Santa Crispina


    Crispina, martire. Nata a Tagora, in Numidia, nel 304, durante la persecuzione di Diocleziano e Massimiano, venne arrestata e processata a Tebessa, nell'Africa Proconsolare.PalmaA Tebessa in Numidia, nell'odierna Algeria, passione di santa Crispina di Tagora, madre di famiglia, che, al tempo di Diocleziano e Massimiano, fu decapitata per ordine del proconsole Anulino per essersi rifiutata di sacrificare agli idoli.


    Beato Nicola (Niccolò) Stenone


    A Schwerin nella regione di Mecklenburg in Germania, transito del beato Nicola Stensen, vescovo di Dindebol, che, di origine danese, fu tra i più illustri ricercatori di scienze naturali del suo tempo; abbracciata la fede cattolica, desideroso di servire Dio a difesa della verità, divenne sacerdote e, ordinato poi vescovo, si dedicò con zelo all'evangelizzazione dell'Europa settentrionale.


    Santa Consolata di Genova


    Secondo una leggenda Consolata sarebbe nata nei pressi del lago di Tiberiade durante un pellegrinaggio dei suoi genitori genovesi. Educata sull'esempio di Giovanni Battista, sarebbe poi entrata in un monastero fondato dal padre in Terra Santa. I Crociati genovesi portarono a Genova il suo corpo nel 1109 e qui le fu dedicata una chiesa.Deriva dal latino e il suo significato è chiarissimo


    San Giovanni Almond


    A Londra in Inghilterra, san Giovanni Almond, sacerdote e martire, che per oltre dieci anni si prese cura nella clandestinità delle anime a lui affidate, finché sotto il re Giacomo I fu impiccato a Tyburn in quanto sacerdote, senza smettere neppure dal patibolo di elargire elemosine.


    San Lucido di Aquara


    Nel cenobio di San Pietro di Aquara in Campania, san Lucido, monaco.


    San Basso di Nizza


    Cupra MarittimaBastone pastorale


    San Dalmazio (Dalmazzo) di Pavia


    Palma
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    San Saba Archimandrita


    Nasce nel 439 a Cesarea di Cappadocia. La sua famiglia, cristiana, lo indirizza verso gli studi presso il vicino monastero di Flavianae. Ne esce con un'istruzione e con il desiderio di farsi monaco. Attorno ai 18 anni arriva pellegrino in Terrasanta. Sul cammino sosta sempre in comunità monastiche di diverso tipo: di vita comune, anacoretiche, nelle loro grotte o capanne. È così che trova una guida nel monaco Eutimio detto «il grande», col quale condividerà la vita eremitica in Giordania. Dopo la morte del maestro si ritira verso Gerusalemme, nella valle del Cedron. Qui, col tempo, si forma intorno a lui un'aggregazione monastica frequente in Palestina: la laura. Una comunità destinata a crescere fino ad ospitare 150 monaci e far da guida ad altri «villaggi» monastici di questo tipo. Nel 492, Saba viene ordinato sacerdote, e il patriarca Elia di Gerusalemme lo nomina archimandrita, capo di tutti gli anacoreti di Palestina. Muore, ultranovantenne, nel 532.

    Bastone pastoraleVicino a Gerusalemme, san Saba, abate, che, nato in Cappadocia, raggiunse il deserto di Giuda in Palestina, dove istituì una nuova forma di vita eremitica in sette monasteri, che ebbero il nome di laure, nelle quali gli eremiti si riunivano sotto la guida di un unico superiore; passò lunghi anni nella Grande Laura, in seguito insignita del suo nome, rifulgendo come modello di santità e lottando strenuamente in difesa della fede calcedonese.


    Beato Bartolomeo Fanti


    Nato a Mantova attorno al 1428, Bartolomeo Fanti nel 1452, era già sacerdote carmelitano ed entrò a far parte della Confraternita della Madonna, esistente nel chiesa del Carmine - e il 1° gennaio 1460 ne divenne padre spirituale. Compito che mantenne per 35 anni. Fu anche rettore della Confraternita - per la quale scrisse la regola e gli statuti: una regola che richiama, nello stile, quella del primo Ordine dei carmelitani - sino alla morte. Umile e mansueto, fu per tutti un esempio di preghiera, generosità e fedeltà nel servizio del Signore. Si distinse per il suo amore all'Eucaristia, centro della sua vita apostolica, e per la devozione mariana. Pare sia stato anche maestro dei novizi. Morì nel 1495. È stato beatificato da Pio X il 18 marzo 1909. I (Avv.)/iA Mantova, beato Bartolomeo Fanti, sacerdote dell'Ordine dei Carmelitani, che con le parole e con l'esempio accese nel cuore dei fedeli un santo amore per Dio e una filiale devozione verso Maria sua Madre.


    Beato Filippo Rinaldi


    Nato nel 1856 a Lu Monferrato nell'Alessandrino, Filippo Rinaldi a 21 anni conobbe don Bosco. Divenuto prete nel 1882 e maestro dei novizi, fu inviato in Spagna dove divenne Ispettore e contribuì allo sviluppo dei Salesiani in loco. Da vicario generale della congregazione, diede impulso ai cooperatori, alla pastorale vocazionale, istituì le federazioni mondiali degli ex allievi e allieve, fu attento al mondo del lavoro. Sostenne le Figlie di Maria Ausiliatrice e intuì il ruolo delle «Zelatrici», future «Volontarie di don Bosco». Nel 1921 fu eletto terzo successore di don Bosco. Morì nel 1931 a Torino. È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 29 aprile 1990 nella piazza antistante la Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, dove riposa nella cripta della stessa Basilica.

    A Torino, beato Filippo Rinaldi, sacerdote della Società Salesiana, che si adoperò per la diffusione della fede nelle terre di missione.


    Beata Agustina (María Anunciación) Peña Rodríguez


    Suor Agustina Peña Rodríguez, al secolo María Anunciación, era una religiosa delle Suore Serve di Maria Ministre degli Infermi, fondate da santa Maria Soledad de Acosta. Venne incaricata di accudire le consorelle anziane, in particolare suor Aurelia Arambarri Fuente, sofferente di paralisi. Con lo scoppio della guerra civile spagnola, dovette abbandonare il sacro abito e rifugiarsi con suor Aurelia e altre due consorelle in una casa fidata, ma dovette separarsi da loro. Accusata di essere una religiosa e di essere stata sorpresa a pregare, trovò il martirio il 5 dicembre 1936. Aveva trentasei anni, di cui tre di vita religiosa. Papa Francesco, con decreto del 3 giugno 2013, ha autorizzato la sua beatificazione, avvenuta il 13 ottobre 2013 a Tarragona.


    San Guglielmo Saggiano


    Di origine italiana, San Guglielmo Saggiano, proveniva da una delle case più nobili di Ancona nelle Marche, quando la sua famiglia si stabilì in Linguadoca (Francia). Alla morte dei familiari il giovane Guglielmo entrò risoluto nell'Ordine della Mercede nel convento di Tolosa. Poi passò in Spagna, prima a Barcellona poi a Valenza, dove prese l'abito, nominato in seguito redentore in Africa si imbarcò per Algeri. Arrivato in terra mussulmana iniziò a redimere schiavi, ma preso dai mori in odio alla fede cattolica, venne consegnato a dei fanciulli che lo presero a sassate ed infine fu mandato al rogo dove consumò un decoroso martirio. L'Ordine lo festeggia il 5 dicembre.


    Beato Narciso (Narcyz) Putz


    Narcyz Putz, sacerdote dell'arcidiocesi di Poznan, cadde vittima dei nazisti nel celebre campo di concentramento tedesco di Dachau. Papa Giovanni Paolo II il 13 giugno 1999 lo elevò agli onori degli altari con ben altre 107 vittime della medesima persecuzione.Vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Narciso Putz, sacerdote e martire, che, durante l'occupazione della Polonia in tempo di guerra da parte di un regime straniero, fu per la sua perseveranza nella fede messo in carcere nel campo di prigionia di Dachau, dove morì tra atroci supplizi.


    San Geraldo (Gerardo) di Braga


    Monaco del monastero cluniacense di Moissac, Francia, eletto Arcivescovo di Braga, Portogallo. Rinnovò il culto divino, restaurò chiese e promosse la disciplina ecclesiastica.A Braga in Portogallo, commemorazione di san Gerardo, vescovo, che rifulse nell'attività di rinnovamento del culto divino, di restauro delle chiese e di promozione della disciplina ecclesistica e morì nella località chiamata Bornos, mentre svolgeva le sue visite pastorali in una remota regione.


    Santa Crispina


    Crispina, martire. Nata a Tagora, in Numidia, nel 304, durante la persecuzione di Diocleziano e Massimiano, venne arrestata e processata a Tebessa, nell'Africa Proconsolare.PalmaA Tebessa in Numidia, nell'odierna Algeria, passione di santa Crispina di Tagora, madre di famiglia, che, al tempo di Diocleziano e Massimiano, fu decapitata per ordine del proconsole Anulino per essersi rifiutata di sacrificare agli idoli.


    Beato Nicola (Niccolò) Stenone


    A Schwerin nella regione di Mecklenburg in Germania, transito del beato Nicola Stensen, vescovo di Dindebol, che, di origine danese, fu tra i più illustri ricercatori di scienze naturali del suo tempo; abbracciata la fede cattolica, desideroso di servire Dio a difesa della verità, divenne sacerdote e, ordinato poi vescovo, si dedicò con zelo all'evangelizzazione dell'Europa settentrionale.


    Santa Consolata di Genova


    Secondo una leggenda Consolata sarebbe nata nei pressi del lago di Tiberiade durante un pellegrinaggio dei suoi genitori genovesi. Educata sull'esempio di Giovanni Battista, sarebbe poi entrata in un monastero fondato dal padre in Terra Santa. I Crociati genovesi portarono a Genova il suo corpo nel 1109 e qui le fu dedicata una chiesa.Deriva dal latino e il suo significato è chiarissimo


    San Giovanni Almond


    A Londra in Inghilterra, san Giovanni Almond, sacerdote e martire, che per oltre dieci anni si prese cura nella clandestinità delle anime a lui affidate, finché sotto il re Giacomo I fu impiccato a Tyburn in quanto sacerdote, senza smettere neppure dal patibolo di elargire elemosine.


    San Lucido di Aquara


    Nel cenobio di San Pietro di Aquara in Campania, san Lucido, monaco.


    San Basso di Nizza


    Cupra MarittimaBastone pastorale


    San Dalmazio (Dalmazzo) di Pavia


    Palma
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    00 06/12/2018 09:41
    Sant' Asella di Roma


    Non fu un personaggio celebre, e il suo ricordo sarebbe sparito se di lei non avesse scritto, nelle sue lettere, lo stesso san Girolamo, il dalmata traduttore della Bibbia in latino, e dottore della Chiesa, di cui Asella fu collaboratrice. Vivendo a Roma, negli anni della sua maturità, Girolamo raccolse intorno a sé un gruppo di donne devote e studiose, i cui nomi si incontrario ancora nel calendario: Paola, Marcella, Lea, Eustochia e infine Asella. Quest'ultima fin da ragazza manifestò l'intezione di consacrarsi a Dio fino a lasciare tutto per ritirarsi a vita eremitica. Lavorava continuamente, non per sé, ma per i poveri, e al tempo stesso pregava o salmodiava. Visitava anche le tombe dei martiri, ma nell'oscurità, senza mai farsi riconoscere. La vita durissima non le fiaccò il fisico; al contrario, sui cinquant'anni, secondo la testimonianza di San Girolamo era «ancora in buona salute, e ancor più sana in spirito». Di lei, vent'anni dopo la partenza di Girolamo da Roma, scrisse anche lo storico Palladio, testimoniandone l'impegno alla guida di alcuni monasteri. Le sue reliquie si trovano nella basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino, a Roma, e nella chiesa di Sant'Abbondio a Cremona.

    A Roma, commemorazione di santa Asella, vergine, che, come scrive san Girolamo, trascorse la sua vita tra digiuni e preghiere fino ad avanzata vecchiaia.


    Sant' Obizio da Niardo


    Nasce nel 1150 a Niardo, in provincia di Brescia, da una famiglia agiata. Il padre, Gratiadeus, è governatore della Valcamonica. Anche se devoto di santa Margherita, Obizio non intraprende da subito la carriera ecclesiastica ma decide di diventare «Milites», termine allora in uso per designare il gentiluomo dedito, per professione, al maneggio delle armi a cavallo. Ancora giovane, prende in moglie la contessa Inglissenda Porro, da cui avrà quattro figli: Jacopo, Berta, Margherita e Maffeo. Il 7 luglio 1191, sull'Oglio, Obizio si trova a combattere quella che sarà l'ultima battaglia della sua carriera militare. Durante un contrasto con i bergamaschi, che stanno battendo in ritirata, un ponte di legno crolla sotto il peso delle pesanti corazze dei soldati. Obizio finisce nel fiume, tratto a riva perde conoscenza ma ha una visione dell'inferno. L'esperienza lo porterà a scegliere la vita religiosa. La famiglia dapprima lo ostacolerà e poi lo sosterrà. Nel 1197, ottenuti i consensi necessari, è ammesso come oblato nel monastero di Santa Giulia a Brescia. Trascorrerà gli ultimi anni della sua vita in questo luogo. Morì nel 1204.

    A Brescia, sant'Obizio, che, cavaliere, convertitosi a Dio e datosi a una vita di penitenza, distribuì i suoi averi per il bene di tutti.


    Beata Luisa Maria Frias Canizares


    Luisa Maria Frias Cañizares, fedele laica, nacque a Valencia in Spagna il 20 giugno 1896, fu battezzata il 25 giugno seguente e cresimata il 5 febbraio 1902. Ricevette la Prima Comunione nella solennità dell'Ascensione del 1908 nella Collegiata di San Bartolomeo a Valencia. Laureata in Filosofia e Lettere, nubile, Luisa Maria si inserì nella carriera universitaria e fu impegnata nella pastorale universitaria. Fu promotrice del movimento delle universitarie dell'Azione Cattolica di Valencia. Dedita alla preghiera, alle opere di carità ed alla penitenza, era inoltre solita partecipare quotidianamente all'Eucaristia. Allo scoppio della guerra civile e della feroce persecuzione religiosa che attraversò la Spagna, Luisa Maria venne uccisa, a causa della sua fede, presso Picadero de Paterna il 6 dicembre 1936. Papa Giovanni Paolo II l'11 marzo 2001 elevò agli onori degli altari ben 233 vittime della medesima persecuzione, tra le quali la beata Luisa Maria Frias Cañizares.

    A Picadero de Paterna nel territorio di Valencia in Spagna, beata Luisa Maria Frías Cañizares, vergine e martire, che durante la persecuzione contro la fede riportò nel combattimento per la fede il premio eterno.


    San Giuseppe Nguyen Duy Khang


    Nato da genitori cristiani in Vietnam, a sud di Hanoi, ben presto entrò a servizio del sacerdote vietnamita Nang. A 24 anni iniziò a studiare latino e a condurre una vita cristiana più seria. Divenuto discepolo del vescovo domenicano Girolamo Hermosilla e desiderando vivere con maggior impegno la sua consacrazione battesimale, entrò nel Terz'Ordine di san Domenico. Quando, a causa della persecuzione, l'Hermosilla fu arrestato, Giuseppe cercò di difendere il suo vescovo, ma ricevette dagli sgherri tre colpi di spada. Dopo atroci torture fu decapitato. Coronò così il suo ideale: offrire la vita a Cristo insieme al suo vescovo. Papa Giovanni Paolo II lo ha canonizzato in data 19 giugno 1988.PalmaNella città di H?i Duong nel Tonchino, ora Viet Nam, san Giuseppe Nguyen Duy Khang, martire, che, catechista e compagno di viaggio del santo vescovo Girolamo Hermosilla, fu insieme a lui catturato, flagellato e tenuto in carcere durante la persecuzione dell'imperatore T? Ð?c e, infine, decapitato.


    San Nicola di Mira (di Bari)


    Proveniva da una famiglia nobile. Fu eletto vescovo per le sue doti di pietà e di carità molto esplicite fin da bambino. Fu considerato santo anche da vivo. Durante la persecuzione di Diocleziano, pare sia stato imprigionato fino all’epoca dell’Editto di Costantino. Fu nominato patrono di Bari, e la basilica che porta il suo nome è tuttora meta di parecchi pellegrinaggi. San Nicola è il leggendario Santa Claus dei paesi anglosassoni, e il NiKolaus della Germania che a Natale porta i doni a bambini.Bambini, Ragazzi e ragazze, Scolari, Farmacisti, Mercanti, Naviganti, Pescatori,Nicola = vincidore del popolo, dal grecoBastone pastorale, tre sacchetti di monete (tre palle d'oro)San Nicola, vescovo di Mira in Licia nell'odierna Turchia, celebre per la sua santità e la sua intercessione presso il trono della grazia divina.


    San Pietro Pascasio (Pedro Pascual)


    Pedro Pascual (italianizzato in Pietro Pascasio) nacque a Valencia verso il 1225. Studiò a Parigi con san Bonaventura e san Tommaso, poi tornò in Spagna. Entrò tra i Mercedari: il nome Pietro, infatti, gli era stato dato dai genitori perché, sterili, avevano invocato san Pietro Nolasco, fondatore dell'ordine dedito agli schiavi. Divenuto vescovo di Jaén, percorse Spagna e Portogallo, confortando i prigionieri degli arabi. Fu catturato e portato dal sultano di Granada. Dapprima ebbe una certa libertà. Poi, date le molte conversioni, fu ucciso nel 1300.

    PalmaA Granada in Spagna, beato martire Pietro Pascual, vescovo di Jaén, dell'Ordine della Mercede, che, arrestato dai Mori mentre, in visita al suo gregge, esortava il popolo alla difesa delle fede, morì in prigione.


    Santi Dionisia, Dativa, Leonzia, Terzo, Emiliano, Bonifacio, Maiorico e Servo


    Furono sottoposti ad atroci supplizi dal re vandalo Unerico, ariano. Maiorico, ancora bambino, si impaurì alla vista delle torture, ma fu sostenuto dallo sguardo e dalle parole di sua madre, Dionisia.PalmaIn Africa settentrionale, commemorazione dei santi martiri della persecuzione vandalica, che, sotto il re ariano Unnerico, furono sottoposti ad atroci e innumerevoli supplizi per aver difeso la fede cattolica; alla loro schiera appartengono i martiri Dionisia e Maioríco, suo figlio, che, ancora bambino, spaventato dalle torture, ma confortato dallo sguardo e dalle parole della madre, si fece ancor più coraggioso degli altri compagni e rese tra i tormenti la sua anima.


    Beato Janos Scheffler


    János Scheffler, vescovo di Satu Mare in Romania, fu perseguitato dal regime comunista e morì prigioniero a Bucarest. Beatificato il 3 luglio 2011
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    00 07/12/2018 09:10
    Sant' Ambrogio


    Aveva scelto la carriera di magistrato – seguendo le orme del papà, prefetto romano della Gallia – e a trent’anni si trovava già ad essere Console di Milano, città che era allora capitale dell’Impero. Così, quel 7 dicembre dell’anno 374, in cui cattolici e ariani si contendevano il diritto di nominare il nuovo Vescovo, toccava a lui garantire in città l’ordine pubblico, e impedire che scoppiassero tumulti. L’imprevedibile accadde quando egli parlò alla folla con tanto buon senso e autorevolezza che si levò un grido: «Ambrogio Vescovo!». E pensare che era soltanto un catecumeno in attesa del Battesimo! Cedette, quando comprese che quella era anche la volontà di Dio che lo voleva al suo servizio. Cominciò distribuendo i suoi beni ai poveri e dedicandosi a uno studio sistematico della Sacra Scrittura. Imparò a predicare, divenendo uno dei più celebri oratori del suo tempo, capace di incantare perfino un intellettuale raffinato come Agostino di Tagaste, che si convertì grazie a lui. Da Ambrogio la Chiesa di Milano ricevette un’impronta che si conserva ancor oggi, anche nel campo liturgico e musicale. Mantenne stretti e buoni rapporti con l’imperatore, ma era capace di resistergli quand’era necessario, ricordando a tutti che «l’imperatore è dentro la Chiesa, non sopra la Chiesa». E quando seppe che Teodosio il Grande aveva ordinato una violenta e ingiusta repressione a Tessalonica, non temette di esigere dal sovrano una pubblica espiazione. Dicono che al termine della sua vita abbia confidato: «Non ho paura di morire, perché abbiamo un Signore buono!». Alla sua Chiesa lasciava un ricco tesoro di insegnamenti soprattutto nel campo della vita morale e sociale.Apicoltori, Vescovi, Lombardia, Milano e VigevanoAmbrogio = immortale, dal grecoApi, Bastone pastorale, GabbianoMemoria di sant'Ambrogio, vescovo di Milano e dottore della Chiesa, che si addormentò nel Signore il 4 aprile, ma è venerato in particolare in questo giorno, nel quale ricevette, ancora catecumeno, l'episcopato di questa celebre sede, mentre era prefetto della città. Vero pastore e maestro dei fedeli, fu pieno di carità verso tutti, difese strenuamente la libertà della Chiesa e la retta dottrina della fede contro l'arianesimo e istruì nella devozione il popolo con commentari e inni per il canto.


    Santa Maria Giuseppa Rossello


    Nacque nel 1811 presso Savona e sin da piccola si distinse per carità e devozione. Non ebbe mai una bambola, non solo perché era un giocattolo molto costoso ma anche perché al divertimento anteponeva i problemi della gente, specie i giovani dei quartieri popolari. Iscrittasi tra le terziarie francescane, lavorò, presso due due nobili coniugi. Rifiutò però di essere adottata perché in cambio i «genitori» chiedevano che rinunciasse a prendere il velo. Ricevette il premio alla sua generosità quando il vescovo di Savona accettò che si occupasse della gioventù povera e abbandonata. Sin dal 1837 intorno a lei si formò un gruppo di ragazze che aprirono due scuole popolari femminili. Tre anni dopo nacque l'Istituto delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia che suor Rossello guidò per oltre quarant'anni. Presto la Congregazione si diffuse in Italia e in Africa dove si occupò soprattutto dei bimbi ridotti in schiavitù. Morì il 7 dicenbre 1880 a Savona. È stata canonizzata da papa Pio XII il 12 giugno 1949.

    Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraicoGiglioA Savona, Santa Maria Giuseppa (Benedetta) Rossello, vergine, che fondò l'Istituto delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia e si dedicò con fervore alla salvezza delle anime, confidando solo in Dio.


    Santa Fara (Burgundofara)


    Originaria di Pipimisicum (oggi Poincy, presso Meaux), ebbe due fratelli santi: Cagnoaldo, monaco a Luxeuil, e Farone, vescovo di Meaux. Lo stesso san Colombano, esiliato a Luxeuil e ospite in casa dei genitori di Fara, da giovane le indicò la via della consacrazione. Tuttavia, una volta cresciuta il padre si oppose, preferendo per lei il matrimonio. Solo Eustasio, succeduto a Colombano nella direzione di Luxeuil, convinse il padre a lasciarla seguire la via religiosa. Ma la libertà concessa rimase solo un buon proposito perché Burgundofara, per seguire la sua strada, dovette abbandonare la casa paterna e si rifugiò presso una chiesa. La situazione si risolse solo grazie all'intervento diretto di Eustasio che la consacrò. Burgundofara, più tardi, fondò il monastero di Evoriacum (Faremoutiers) su un terreno ricevuto in eredità dal padre. Qui fu badessa per 40 anni. Morì verso il 675.

    Cinisi (PA)A Faremoutiers nel territorio di Meaux in Francia, santa Fara, badessa, che, dopo avere retto per molti anni il monastero, si unì all'assemblea delle vergini che seguono l'Agnello di Dio.


    San Carlo Garnier


    viene ordinato sacerdote nel 1635. L'anno seguente, l'8 aprile 1636, a 31 anni si imbarca per Quebec, in Canada e da qui poi raggiunge, a bordo di una canoa, il territorio degli indiani Uroni. Vince la loro diffidenza prodigandosi nel curare i malati di peste. Viene poi mandato ad evangelizzare la regione a sud della baia Georgiana e qui, nel 1646, fonda due missioni. Ma il 7 dicembre dello stesso anno la missione di San Giovanni, dove padre Carlo si trova, viene attaccata dagli indiani Irochesi e il missionario viene ucciso.

    Nello Stato dell'Ontario in Canada, passione di san Carlo Garnier, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che, gravemente ferito durante una incursione da alcuni pagani mentre versava l'acqua del battesimo sui catecumeni, morì con un colpo di scure. La sua memoria si celebra il 19 ottobre insieme a quella dei suoi compagni.


    San Pietro Baietta


    Originario di Cuenca (Spagna), San Pietro Beteta, entrò nell'Ordine Mercedario a Barcellona dove il suo fervore e la sua umiltà si distinsero tanto che da frate laico fu elevato a religioso professo e ordinato sacerdote. Sucessivamente passò per i conventi di Saragozza, Perpignano (Francia), Calatayud, Vic, Portel, Valenza e in quello di EI Puig; nominato redentore e trovandosi in Almeria dove predicava apertamente Cristo, venne preso dai mori e messo in carcere dove fu picchiato selvaggiamente.Dopo vari maltrattamenti in odio verso la fede cattolica gli furono tagliati i piedi, le mani ed infine la testa lasciando il suo corpo in un mare di sangue. Imporporato così dal proprio sangue meritò gloriosamente la corona dei martiri nell'anno 1397.L'Ordine lo festeggia il 7 dicembre.


    Beata Aurelia (Clementina Francisca) Arambarri Fuente


    Suor Aurelia Arambarri Fuente, al secolo Clementina Francisca, era una religiosa delle Suore Serve di Maria Ministre degli Infermi, fondate da santa Maria Soledad de Acosta. Ricevette l’abito dalla medesima Fondatrice e fu superiora in numerose comunità. A causa di una paralisi progressiva, si ritirò nell’infermeria della Casa Madre, a Madrid, ma dovette fuggire con lo scoppio della guerra civile spagnola. Rifugiatasi con altre tre consorelle in una casa fidata, venne prelevata da miliziani comunisti e uccisa nella notte fra il 6 e il 7 dicembre 1936. Aveva ottantasei anni, di cui sessantadue di vita religiosa. Papa Francesco, con decreto del 3 giugno 2013, ha autorizzato la sua beatificazione, avvenuta il 13 ottobre 2013 a Tarragona.


    Beata Daria (Josefa Engracia) Andiarena Sagaseta


    Suor Daría Andiarena Sagaseta, al secolo Josefa Engracia (detta Graciana), era una religiosa delle Suore Serve di Maria, fondate da santa Maria Soledad de Acosta. Fu formatrice delle novizie, che curò da vera madre, sacrificandosi spesso per loro. Con lo scoppio della guerra civile spagnola, dovette abbandonare il sacro abito e rifugiarsi con altre tre consorelle in una casa fidata. Venne prelevata da miliziani comunisti e uccisa nella notte fra il 6 e il 7 dicembre 1936, a cinquantasette anni. Papa Francesco, con decreto del 3 giugno 2013, ha autorizzato la sua beatificazione, avvenuta il 13 ottobre 2013 a Tarragona.


    Beata Aurora (Justa) Lopez Gonzalez


    Suor Aurora Lopez Gonzalez, al secolo Justa, era una religiosa delle Suore Serve di Maria Ministre degli Infermi, fondate da santa Maria Soledad de Acosta. Fu un fedele riflesso della spiritualità della Fondatrice e s’impegnò in numerose comunità con vari incarichi. Con lo scoppio della guerra civile spagnola, dovette abbandonare il sacro abito e rifugiarsi con altre tre consorelle in una casa fidata. Venne prelevata da miliziani comunisti e uccisa nella notte fra il 6 e il 7 dicembre 1936. Papa Francesco, con decreto del 3 giugno 2013, ha autorizzato la sua beatificazione, avvenuta il 13 ottobre 2013 a Tarragona.


    Santa Serena di Spoleto


    Abbiamo sue notizie dalla vita di san Savino vescovo di Spoleto. Visse quindi nella stessa epoca del Santo Vescovo ed è ricordata per la sua carità eroica e per la venerazione verso il suo vescovo.Martire sotto Diocleziano, non si hanno più sue notizie fino al sec. X quando le sue venerate reliquie dal Monastero di san Savino vengono traslate a Metz dal vescovo Teodorico.La memoria liturgica è il 7 dicembre come san Savino, ma anche il 30 gennaio e 22 novembre.Palma


    San Giovanni il Silenziario


    Rinunciò al governo della diocesi di Taxara, Armenia, per entrare nel monastero di San Saba, in Palestina, dove visse servendo umilmente i suoi fratelli.In Palestina, san Giovanni Silenziario o l'Esicasta, che, lasciato l'episcopato di Colonia nell'antica Armenia, condusse nella laura di san Saba una vita monastica di umile servizio ai fratelli, di rigorosa solitudine e di silenzio.


    San Sabino di Spoleto


    Il nuovo martirologio cita in data odierna il vescovo e martire San Savino. La città umbra di Spoleto, di cui forse ricoprì la carica episcopale, lo venera con i santi diaconi Marcellino ed Esuperanzio. Varie città rivendicano le sue reliquie ed è spesso confuso con altri personaggi omonimi.A Spoleto in Umbria, san Sabino, venerato come vescovo e martire.


    Sant' Atenodoro


    In Siria, sant'Atenodoro, martire, che, come si tramanda, dopo essere stato torturato con il fuoco e con altri supplizi sotto l'imperatore Diocleziano e il governatore Eleusio, fu, infine, condannato a morte, ma crollato a terra il suo carnefice, né osando alcun altro colpirlo con la spada, pregando si addormentò nel Signore.


    Sant' Urbano di Teano


    A Teano in Campania, sant'Urbano, vescovo
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    00 08/12/2018 08:52
    San Natale Chabanel


    Noël (Natale) Chabanel nacque in Francia il 2 febbraio 1613 ed entrò nel noviziato della Società di Gesù presso Toulouse all'età di diciassette anni. Ordinato sacerdote, fu professore di retorica. Nel 1643 fu inviato missionario in Canada dove fu destinato a Sainte-Marie-au-pays-des-Hurons. Padre Chabanel aveva chiesto espressamente di essere inviato presso gli Uroni e, nonostante la sua incapacità a riuscire a padroneggiare la loro lingua, si impegnò a rimanere per sempre nella missione. Padre Carlo Garnier, suo compagno, rimase vittima di un attacco degli Irochesi il 7 dicembre 1649. Mentre stava recandosi in soccorso agli agonizzanti, venne raggiunto da due pallottole e finito con un colpo di scure. Noël Chabanel, in viaggio verso l'Isola dei cristiani per sfuggire all'attacco, si fermò infine sfinito e venne ucciso dall'urone apostata Louis Honarreennha, che buttò il suo corpo nel fiume Mohawk dopo averlo massacrato. Era l'8 dicembre 1649. Fu l'ultimo di otto martiri gesuiti morti in Nord America, beatificati nel 1925 e canonizzati nel 1930 da Papa Pio XI.

    Nello Stato dell'Ontario in Canada, passione di san Natale Chabanel, sacerdote della Compagnia di Gesù e martire, che aveva fatto voto a Dio di rimanere nella sua diletta missione tra gli Uroni fino alla morte e, mentre camminava nella foresta insieme ad un apostata, fu da questi ucciso in odio alla fede. La sua memoria si celebra il 19 ottobre insieme a quella dei suoi compagni.


    Santa Narcisa di Gesù Martillo y Moràn


    Narcisa Martillo y Morán nasce il 29 ottobre 1832, a Nobol in Ecuador, da genitori contadini. Nel 1851, rimasta orfana, deve trasferirsi a Guayaquil, da parenti. Lavora come sarta per poter essere indipendente e coltiva una profonda spiritualità attraverso la preghiera, il silenzio e la mortificazione. Il suo percorso la porta alla decisione di consacrarsi a Dio mediante la verginità e la penitenza. Suo modello è santa Marianna di Gesù, che ha offerto la propria vita in espiazione per la propria città. Decide però di non entrare, come l'ha invitata a fare il vescovo, in un monastero di carmelitane scalze e preferisce stare a Guayaquil dove aiuta la sua amica Mercedes Molina, oggi beata, nella gestione di un orfanotrofio. Nel 1868 si trasferisce a Lima in un convento di terziarie domenicane. Morirà, dopo un'intensa vita di preghiera e penitenza, l'8 dicembre 1869. Oggi riposa nel santuario a lei dedicato nella città natale, in Ecuador. È stata canonizzata il 12 ottobre 2008. I (Avv.)/iCroce, Vangelo, Violetta, ChitarraA Lima in Perù, beata Narcisa di Gesù Martillo Morán, vergine, che, rimasta orfana e priva di mezzi di sussistenza, dopo molte difficoltà trovò accoglienza in un cenobio, dove visse in orazione continua e in aspra penitenza.


    Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria


    Già celebrata dal sec. XI, questa solennità si inserisce nel contesto dell’Avvento-Natale, congiungendo l’attesa messianica e il ritorno glorioso di Cristo con l’ammirata memoria della Madre. In tal senso questo periodo liturgico deve essere considerato un tempo particolarmente adatto per il culto della Madre del Signore. Maria è la tutta santa, immune da ogni macchia di peccato, dallo Spirito Santo quasi plasmata e resa nuova creatura. Già profeticamente adombrata nella promessa fatta ai progenitori della vittoria sul serpente, Maria è la Vergine che concepirà e partorirà un figlio il cui nome sarà Emmanuele. Il dogma dell’Immacolata Concezione fu proclamato da Pio IX nel 1854. (Mess. Rom.)Patrona e Regina dell'ordine francescanoSolennità dell'Immacolata Concezione della beata Vergine Maria, che veramente piena di grazia e benedetta tra le donne, in vista della nascita e della morte salvifica del Figlio di Dio, fu sin dal primo momento della sua concezione, per singolare privilegio di Dio, preservata immune da ogni macchia della colpa originale, come solennemente definito da papa Pio IX, sulla base di una dottrina di antica tradizione, come dogma di fede, proprio nel giorno che oggi ricorre.


    Sant' Eutichiano

    (Papa dal 04/01/275 al 07/12/283)

    Nato a Luni, papa dal 4 gennaio 275 al 7 dicembre 283, fu sepolto nella Cripta dei Papi nel Cimitero di Callisto. Innocenzo X donò le reliquie di S. Eutichiano al nobile sarzanese Filippo Casoni, il quale, nominato vescovo di Fidenza nel 1659, le portò con se, destinandole, dopo la sua morte, alla cattedrale di Sarzana, dove si venerano a tutt’oggi.
    Nel suo pontificato combattè l’eresia dei Manichei ed ebbe un particolare culto per i martiri. Ordinò che venissero tumulati, in segno di distinzione, con una dalmatica rossa o con la veste detta “colobia”. In prima persona partecipò alla sepoltura di 342 testimoni della fede e nella prima versione del Liber Pontificalis egli stesso viene definito martire.
    E’ così riportato dal Martirologio Romano alla data 7 dicembre: A Roma il beato Eutichiano papa, che in diversi luoghi seppellì con le sue mani trecentoquarantadue Martiri; dei quali poi divenuto anch’egli compagno, sotto l’Imperatore Numeriano, fu coronato col martirio, e sepolto nel cimitero di Callisto.Marinella di Sarzana (SP)A Roma nel cimitero di Callisto sulla via Appia, deposizione di sant'Eutichiano, papa.


    San Patario (Patapio)


    Nella solennità dell'Immacolata si ricorda anche questo santo eremita, legato alla tradizione e alla devozione orientale. Nacque a Tebe, in Egitto, nel VII secolo. Cresciuto nei valori della fede cristiana e giunto all'età della maturità decise di intraprendere la via dell'ascetismo per vivere, da anacoreta, nel deserto egiziano. Al tempo questo tipo di scelta si inseriva nella scia della grande tradizione egiziana di cui uno dei padri fu sant'Antonio abate. La vita ascetica di Patapio superò ben presto i confini del deserto e molti si recavano da lui per ricevere consiglio. Impossibilitato a vivere secondo il proprio desiderio si mise in viaggio verso Costantinopoli dove, una volta giunto, ottenne una cella sulle mura della città, vicino alla chiesa di Blacherna. Anche qui divenne presto noto, soprattutto per le guarigioni che andava compiendo sui malati che si recavano da lui. Dopo la morte Patapio fu sepolto nella chiesa di San Giovannni Battista.

    Commemorazione di san Patapio, eremita, che, originario della Tebaide, visse a Costantinopoli nel quartiere delle Blacherne e fu sepolto nel monastero degli Egiziani.


    Beato Luigi (Alojzy) Liguda


    Nel giorno dell'Immacolata si ricorda anche il martire polacco Alojzy Liguda (1898-1942), morto nel lager di Dachau. Entrato nei missionari della Società del Verbo Divino (Verbiti), desiderava andare in Cina o in Nuova Guinea. Fu, invece, assegnato come rettore alla comunità polacca di Gorna Grupa. I tedeschi nel 1939 la trasformarono in campo di internamento per preti, poi trasferiti a Dachau. «Nessuno mi può togliere il privilegio di essere figlio di Dio», scrisse in quella orribile situazione. Fu annegato con altri prigionieri. È stato beatificato nel 1999 con tre confratelli.

    Nel campo di prigionia di Dachau vicino a Monaco di Baviera in Germania, beato Luigi Liguda, sacerdote della Società del Verbo Divino e martire, che, durante l'invasione della Polonia in tempo di guerra, trucidato dalle guardie del carcere, rese testimonianza a Cristo Signore fino alla morte.


    San Teobaldo di Marly


    Teobaldo, figlio dei Signori di Marly, parente di Luigi VII, dapprima abbracciò il mestiere delle armi, distinguendosi nei tornei, pur avendo una spiccata devozione verso la Madre di Dio; poi nel 1226 veste l'abito cistercense nell'abbazia di Vaux-de-Cernay. Nel 1235 viene eletto abate, incarico che tenne fino alla morte avvenuta l'8 dicembre 1247. Si narra di lui due episodi significativi: la preveggenza dei figli di san Luigi re di Francia e il fatto che aiutava i muratori nei lavori di in gradimento del monastero. Il culto fu riconosciuto da papa Clemente XI nel 1710. La memoria liturgica è presso l'Ordine Cistercense l'8 luglio.Presso Vaux-de-Cernay nel pressi di Parigi, san Teobaldo di Marly, abate dell'Ordine Cistercense, che serviva i suoi confratelli svolgendo le mansioni più umili.


    Beato Bernardo de Senroma


    Proveniente dalla Francia, l'illustre cavaliere laico, Beato Bernardo de Senroma, venne eletto III° Maestro Generale dell'Ordine Mercedario nel 1260. Vero atleta della liberazione degli schiavi, combatté strenuamente con la parola e la dottrina contro i mori e gli altri nemici di Cristo e difese con grande costanza la fede cattolica. Durante il suo generalato visitò tutti i conventi dell'Ordine incrementando le redenzioni finché risplendendo per una grandissima carità e la santità della vita partì da questo mondo per la patria eterna nell'anno 1267 e fu sepolto nella chiesa del convento di Barcellona. Nel 1591, ritrovato il suo corpo ancora intatto, fu deposto nella cappella della Madonna della Pietà dove fu molto onorato dai fedeli.L'Ordine lo festeggia l'8 dicembre.


    Beato Pietro de Haro


    Ardente di zelo per la salvezza delle anime, il Beato Pietro de Haro, inviato per redenzione in Marocco sotto il generalato di San Pietro de Amer, liberò dal giogo della schiavitù 156 schiavi. Rientrato in Aragona (Spagna), animò vigorosamente i fedeli ad aiutare l'importante opera di redenzione per le gravissime condizioni, che aveva potuto constatare lui stesso, venivano trattati gli schiavi.Morì santamente nel convento mercedario di Monteblanco in Aragona.L'Ordine lo festeggia l'8 dicembre.


    Beato Stefano Maconi


    Fu uno dei segretarî di s. Caterina da Siena e, per suo volere, entrò (1381) nella certosa di Pontigliano divenendone priore (1382-89). Sotto l'influenza della mistica si prodigò per riformare l'ordine del quale fu anche priore generale (1389-1410). Tradusse in latino il Dialogo della divina provvidenza di s. Caterina (traduzione erroneamente attribuita a Raimondo da Lipsia) e volgarizzò la Leggenda minore di s. Caterina da Siena, opera di T. Caffarini. È venerato come beato dall'ordine.


    Beati 11 Padri Mercedari


    I seguenti 11 Beati padri mercedari: Pietro da Valenza, Berengario da Queralt, Ponzio de Fornellis, Giovanni de Roa, Martino da Burgos, Guglielmo da Curtis, Bernardo de Leogaris, Guglielmo de Podialto, Raimondo Santjust, Giovanni de Scalis e Raimondo de Costabella, furono famosi per la santità della vita. Confessando la fede nell'unico e vero Dio furono degnamente ricevuti negli eterni tabernacoli. L'Ordine li festeggia l'8 dicembre.


    San Romarico


    Nella festa dell'Immacolata Concezione si ricorda anche il fondatore dell'abbazia benedettina francese di Remiremont, sui Vosgi.Sui monti Vosgi nell'antica Burgundia in Francia, san Romaríco, abate, che, consigliere del re Teudeberto, si ritirò nel monastero di Luxeuil e costruì poi su un suo fondo un cenobio, di cui fu egli stesso superiore.


    San Macario di Alessandria


    Ad Alessandria d'Egitto, commemorazione di san Macario, martire, che, al tempo dell'imperatore Decio, fu a lungo invitato con le parole dal giudice a rinnegare Cristo, ma, avendo egli professato con ancora maggior fermezza la propria fede, fu per suo stesso ordine arso vivo.


    Beato Giuseppe Maria (José Maria) Zabal Blasco


    Nel villaggio di Picadero Paterna nel territorio di Valencia in Spagna, beato Giuseppe Maria Zabal Blasco, martire, che, padre di famiglia, durante la persecuzione contro la fede vinse con la fortezza in Cristo i supplizi del martirio.


    Servi di Dio Paolo Yun Ji-chung e Giacomo Kwon Sang-yeon


    Papa Francesco in data 7 febbraio 2014 ha riconosciuto il loro martirio in odio alla fede.


    Sant' Eucario di Treviri


    A Treviri nella Gallia belgica, nell'odierna Germania, sant'Eucario, ritenuto primo vescovo di questa città.


    Santa Sabina e sorelle


    Sabina = nativa della SabinaPalma
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    00 09/12/2018 08:08
    San Pietro Fourier


    Nasce da una famiglia di commercianti il 30 novembre 1565 a Mirecourt in Lorena, una regione indipendente e, in piena Riforma protestante, ancora fedele a Roma. Si presenta all’istituto superiore della Compagnia di Gesù fondato a Pont-à-Mousson, vicino alla capitale Nancy, nel 1579. Quattro anni dopo, ritorna a Pont-à-Mousson per farsi prete; verrà ordinato a Treviri (Germania) nel 1589. Dal 1597 è parroco a Mattaincourt, centro dedito al tessile e soffocato dall’usura. Proprio contro questa piaga si scaglia il nuovo parroco, che cera un fondo per i prestiti agli artigiani. Combatterà anche contro l’ignoranza aprendo delle scuole gratuite per bambini e bambine. Alle bambine si dedica una ragazza di Remiremont, Alessia Leclerq (ora beata Madre Teresa di Gesù). A lei si uniscono poi altre giovani, che daranno vita all’istituto religioso delle «Canonichesse di sant’Agostino». E così sarà per i maestri volontari: diventeranno i «Canonici regolari del Salvatore». Durante la Guerra dei 30 anni Fourier riceve minacce di morte e deve fuggire a Gray. Morirà qui nel 1640.

    A Gray in Burgundia, ora in Francia, dove si era rifugiato come esule, transito di san Pietro Fourier, sacerdote, che scelse la poverissima parrocchia di Mattaincourt in Lorena e la curò mirabilmente, istituì i Canonici regolari del Nostro Salvatore e fondò l'Istituto delle Canonichesse regolari di Nostra Signora per impartire un'istruzione gratuita alle fanciulle.


    San Juan Diego Cuauhtlatoatzin


    Nel dicembre 1531 la Madonna apparve a Guadalupe, in Messico, scegliendo come suo interlocutore un povero indio, Juan Diego, nato verso il 1474 e morto nel 1548, che prima di convertirsi al cattolicesimo portava un affascinante nome azteco, Cuauhtlotatzin, che sta a significare "colui che parla come un'aquila". Cuauhtlotatzin fu tra i primi a ricevere il battesimo, nel 1524, all'eta' di cinquant'anni, con il quale gli fu imposto il nuovo nome cristiano di Juan Diego, e con lui venne battezzata anche la moglie Malintzin, che prese a sua volta il nome di Maria Lucia. Rimasto vedovo dopo solo quattro anni di matrimonio, orientò tutta la sua vita a Dio. Dopo le apparizioni della S. Vergine sulla collina del Tepeyac visse santamente per 17 anni in una casetta che il vescovo Zumàrraga gli aveva fatto costruire a fianco della cappella eretta in onore della Vergine di Guadalupe. Giovanni Paolo II nel 1990 lo ha dichiarato beato, per proclamarlo infine santo nel 2002.San Giovanni Diego Cuauhtlatoatzin, che, di origine indigena, dotato di fede purissima, con la sua umiltà e il suo fervore fece sì che si edificasse il santuario in onore della Beata Maria Vergine di Guadalupe sul colle Tepeyac presso Città del Messico, dove ella apparve a lui ed egli si addormentò nel Signore.


    San Siro di Pavia


    Nel giovinetto che porse a Gesù i pani e i pesci per il miracolo della moltiplicazione, una leggenda fiorita in Italia, identifica il primo vescovo di Pavia, san Siro. Tale leggenda sarebbe riferita dall'autore del «De laudibus Papiae», uno scritto del 1330. Dietro a questo scritto ci sarebbe la «Vita di san Siro», risalente all'ottavo secolo e con l'intenzione di vantare l'anzianità della Chiesa di Pavia nei confronti di quella di Milano, dalla quale la prima dipendeva. Secondo questa Vita le origini del vescovado pavese sono da collegarsi con Aquileia, il cui primo vescovo Ermagora venne consacrato dall'evangelista Marco. Ermagora a sua volta avrebbe consacrato vescovi Siro, giunto in Italia al seguito di Pietro e Marco, ed Evenzio, inviandoli ad evangelizzare Pavia. Giunto a Pavia Siro estense la sua attività missionaria dal Ticino all'Adige, predicando a Verona, Brescia, Lodi e anche a Milano, dove Evenzio, inviato da Siro, avrebbe dato sepoltura ai martiri Gervasio e Protasio, ponendo sulla loro tomba una pietra sepolcrale con l'epitaffio dettato dal vescovo di Pavia. Le reliquie di san Siro sono conservate nella cattedrale di Pavia.

    PaviaSiro = nativo della Siria, dal latinoBastone pastoraleA Pavia, san Siro, primo vescovo della città.


    Sant' Anna


    Dall'ebraico "Hannah", Anna significa "pietà". Più donne bibliche portano questo nome; quella di cui parleremo oggi è una delle due mogli di Elkana lo Zufita. Essendo sterile, andata pellegrina al Tempio di Silo, una vallata tra Sichem e Rama, la località dove abitava, implora il Signore di renderla madre, facendo voto di offrigli la sua creatura per per tutti i giorni della sua vita" (I Sam 1,12). Ottenuta la grazia, Anna impone al figlio agognato uno splendido nome che fa capire trattarsi di una vera e propria consacrazione: Samuele in ebraico vuoi dire infatti "il nome (di Dio) è EI" (Shem-EI) ma collegato anche al fatto che la madre lo ha lungamente e insistentemente richiesto, tale sarebbe il significato poiché in ebraico "shal'al" è come dire "domandare", logicamente in questo caso al Signore, (I Sam, 1-20). Sant'Anna è festegiata dai Greci all'8 e 9 dicembre.


    Beato Bernardo di Gesù Silvestrelli


    Il beato passionista Bernardo di Gesù Silvestrelli nacque a Roma nel 1831. Di agiata condizione, studiò al Collegio Romano. Entrato nella congregazione di san Paolo della Croce, fu compagno di noviziato di Francescco Possenti, futuro san Gabriele dell'Addolorata. Divenuto superiore a Roma, visse con Pio IX i travagli seguiti alla breccia di Porta Pia. Fu eletto, poi, preposito generale della congregazione, che sotto la sua guida fiorì. A lui si deve la costruzione del santuario di Nettuno, dove riposa Maria Goretti. Ritiratosi nell'eremo di Moricone (Roma), vi morì cadendo dalle scale nel 1911.

    A Moricone in Sabina nel Lazio, beato Bernardo Maria di Gesù (Cesare) Silvestrelli, sacerdote della Congregazione della Passione, che, eletto preposito generale, si adoperò alacremente per la crescita e la diffusione dell'Ordine.


    Beato Giuseppe Ferrer Esteve


    Giuseppe Ferrer Esteve nacque ad Algemesí , diocesi e provincia di Valencia, il 17 febbraio 1904, da Giuseppe e Franziska Ferrer e venne battezzato il giorno seguente col nome di Giuseppe. Il 7 agosto 1919 entrò nel noviziato degli Scolopi ed il 27 agosto 1920 emise i voti semplici. Dopo il periodo di formazione e la professione dei voti solenni il 18 febbraio 1925, venne ordinato sacerdote nel Natale del 1926. Insegnava ad Albacete e fu Maestro dei novizi ad Albarracín. Quando la situazione divenne troppo peri¬colosa, tornò in casa dei genitori ad Algemesí dove, il 9 dicembre 1936, venne arrestato e condotto a Llombay e qui fucilato.Nella cittadina di Llombay nel territorio di Valencia in Spagna, beato Giuseppe Ferrer Esteve, sacerdote dell'Ordine dei Chierici regolari delle Scuole Pie e martire, fucilato in odio al suo sacerdozio.


    Beato Agostino de Revenga


    Discendente da un'illustre famiglia, il Beato Agostino de Revenga, fu molto più illustre nell'Ordine Mercedario per la sua opera e le virtù della vita religiosa. Nel convento dell'Immacolata Concezione di Alcalà in Spagna, fu famoso dottore in Sacra Teologia e rettore dello stesso collegio dal 1545 fino alla morte. Grande penitente, digiunò quasi tutti i giorni astenendosi dalla carne per tutta la sua vita, dormiva in terra e passava quasi tutta la notte in orazione e contemplazione portando sempre un cilicio. Morì santamente nel 1569 ed il suo corpo fu sepolto nella chiesa dello stesso convento.L'Ordine lo festeggia il 9 dicembre.Agostino = piccolo venerabile, dal latino


    Beati 10 Padri Mercedari


    Questi 10 Beati padri mercedari: Arnaldo de Querol, Raimondo Binezes, Pietro Serra, Guglielmo Pagesi, Giovanni de Mora, Bernardo de Collotorto, Lorenzo da Lorca, Sancio de Vaillo, Berengario Pic e Domenico de Ripparia, fecero onore alla Chiesa e all'Ordine Mercedario con la santità e le virtù della vita. La loro memoria ed il loro nome vivono in eterno ed essi godono delle delizie del paradiso nella gloria di Cristo Signore. L'Ordine li festeggia il 9 dicembre.


    Beati Riccardo de los Rios Fabregat, Giuliano Rodriguez Sanchez e Giuseppe Gimene


    Nel villaggio di Picadero de Paterna sempre nel territorio di Valencia, beati Riccardo de los Ríos Fabregat, Giuliano Rodríguez Sánchez e Giuseppe Giménez López, sacerdoti della Società Salesiana e martiri, che, durante la persecuzione contro la fede, portarono a termine la gloriosa prova per Cristo.


    Beata Dolores Broseta Bonet


    La sua testimonianza di martire ha un grande valore spirituale, perché fu arrestata dai repubblicani spagnoli mentre forniva cibo ad alcune suore nascoste durante la persecuzione anticattolica. A loro volle unirsi, pur potendo, da laica, rimanere a casa con i suoi familiari senza correre pericolo. Beatificata il 13 ottobre 2013.


    Beato Liborio Wagner


    Presso il fiume Meno nella Baviera in Germania, beato Liborio Wagner, sacerdote e martire, che, uomo di insigne carità, coronò con l'effusione del sangue la sua cura pastorale resa a servizio tanto dei cattolici quanto dei fratelli separati.


    Santa Gorgonia


    A Nazianzo in Cappadocia, nell'odierna Turchia, santa Gorgonia, madre di famiglia, che fu figlia di santa Nonna e sorella dei santi Gregorio il Teologo e Cesario, le cui virtù celebrò lo stesso Gregorio.


    San Cipriano di Genouillac


    Nel monastero di Genouillac presso Périgueux in Francia, san Cipriano, abate, insigne per la dedizione ai malati.


    Santa Leocadia di Toledo


    A Toledo in Spagna, santa Leucadia, vergine e martire, insigne per la sua testimoniaza di fede in Cristo.


    Santa Valeria di Limoges


    Valeria = che sta bene, forte, robusto, dal latinoPalma
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    00 10/12/2018 07:49
    Beato Marcantonio Durando


    Nacque a Mondovì il 22 maggio 1801 in una famiglia i cui componenti si distinsero nella carriera militare e politica e furono esponenti di primo piano del Risorgimento piemontese ed italiano. Entrò nella Congregazione dei Missionari Vincenziani nel 1818. Fu ordinato sacerdote nel 1824. Attuò subito la "missionarietà" della predicazione popolare nelle campagne secondo le esigenze e la cultura dell'epoca. Lo cercavano ovunque. Intanto anche nella Congregazione riceveva incarichi di responsabilità. La sua presenza a Torino diventerà quasi totale fino alla morte avvenuta il 10 dicembre 1880. A soli 36 anni è Provinciale dei Vincenziani dell'Alta Italia. A lui è dovuta l'introduzione in Piemonte delle "Figlie della carità". Nel 1855 manderà queste suore, su invito del Governo ad assistere i militari piemontesi nella guerra di Crimea. Nel 1865 avviò l'"Opera del cuore", la comunità delle "Suore Nazarene", affidandole alla serva di Dio Luigia Borgnotti e ponendole a servizio dei malati a domicilio e alla educazione dell'infanzia e della gioventù. Desideroso egli stesso di essere missionario e di esserlo in Cina e non potendo fu molto attento alle missioni estere permettendo a parecchi dei suoi di raggiungere la Cina, il Medio Oriente, l'Etiopia e le Americhe.A Torino, beato Marco Antonio Durando, sacerdote della Congregazione delle Missioni, che fondò a sua volta la Congregazione delle Suore di Gesù Nazareno per l'assistenza ai malati e alla gioventà abbandonata.


    Sant' Eulalia


    È senz'altro la santa più famosa di Spagna. La tradizione identifica in Eulalia una martire bambina. La sua morte sarebbe infatti avvenuta all'età di soli dodici anni a Mérida, in Spagna appunto, durante la persecuzione di Diocleziano, nell'inverno del 304. Di famiglia cristiana, Eulalia era stata nascosta dai parenti in una casa lontana dalla città e dalla persecuzione. Ma, forte della sua fede, la fanciulla fuggì di casa, attraversò la campagna gelata a piedi scalzi, giunse in città e si presentò al tribunale, dove la sua unica parola fu: «Credo». Ai persecutori quella parola echeggiò come una bestemmia. Dopo essere stata a lungo torturata crudelmente e orribilmente mutilata, fu posta sopra un braciere. La tradizione narra che sul luogo della sepoltura sbocciarono dei fiori bianchi, nonostante fosse pieno inverno.

    Eulalia = donna eloquente, ben parlante, dal grecoGiglio, PalmaA Mérida in Spagna, santa Eulalia, vergine e martire, che, come si tramanda, ancor giovane, non esitò a offrire la propria vita per testimoniare la fede in Cristo.


    Beati Brian Lacy, Giovanni Mason e Sydney Hodgson


    Brian Lacy, sacerdote originario di Louth, nel Lincolnshire, rimase fedele alla Santa Sede e non aderì all'anglicanesimo. Fu però tradito da suo fratello ed incarcerato a Tyburn, presso Londra. Qui fu compagno di prigionia di John Mason e Sydney Hodgson, due laici che erano stati scoperti assistere ad una celebrazione eucaristica presieduta da Sant'Edmondo Gennings a casa del laico San Swithun Wells. Uccisi insieme il 10 dicembre 1591, furono beatificati nel 1929 insieme a numerose altre vittime della medesima persecuzione.Sempre a Londra, santi Polidoro Plasden e Eustazio White, sacerdoti, e beati Brian Lacy, Giovanni Mason e Sidney Hodgson, martiri, che nel medesimo anno patirono gli stessi supplizi a Tyburn, alcuni perché entrati in Inghilterra da sacerdoti, altri per aver loro prestato aiuto.


    Beato Gundisalvo (Gonzalo) Vines Masip


    Gonzalo Viñes Masip nacque a Xàtiva, in Spagna, il 19 gennaio 1883 e divenne sacerdote dell'arcidiocesi di Valencia. Allo scoppio della guerra civile e della feroce persecuzione religiosa che attraversò la Spagna, fu chiamato a testimoniare con il sangue la sua fede in Cristo. Fu ucciso dunque presso Vallés il 10 dicembre 1936. Papa Giovanni Paolo II lo ha beatificato l'11 marzo 2001 con altre 232 vittime della medesima persecuzione.Nel villaggio di Vallés nel territorio di Valencia in Spagna, beato Gonsalvo Viñes Masip, sacerdote e martire, che, durante la persecuzione, portò a termine la gloriosa prova per Cristo.


    Beato Tommaso Somers


    Thomas Somers, sacerdote proveniente dal Westmoreland, condivise la sote del benedettino John Roberts: entrambi infatti furono accusati, condannati ed impiccati per non aver voluto convertirsi all'anglicanesimo. Thomas Somers fu beatificato nel 1929 da Papa Pio XI ed alcune sue reliquie si trovano nell'abbazia di Downside.Sempre a Tyburn, diciannove anni dopo, san Giovanni Roberts, dell'Ordine di San Benedetto, e beato Tommaso Somers, sacerdoti e martiri, che, condannati sotto il re Giacomo I per il loro sacerdozio, furono appesi allo stesso patibolo insieme a sedici malfattori.


    San Tommaso di Farfa (di Maurienne)


    Nato intorno al 650 presumibilmente in Moriana, vallata della Savoia, Tommaso fu il fondatore della gloriosa abbazia di Farfa, presso Rieti. Poiché il suo mandato abbaziale sembra piuttosto lungo e la sua morte si colloca intorno al 720, è plausibile porre la fondazione franca dell’abbazia farfense alla fine del settimo secolo, forse nel 685. Poche sono le notizie riguardanti la vita di Tommaso; sembra abbia avuto diverse relazioni con la Sede Apostolica, visti i frequenti pellegrinaggi verso Roma.Tommaso = gemello, dall'ebraicoBastone pastorale


    Beata Vergine Maria di Loreto


    Il Santuario di Loreto è sorto nel luogo in cui, secondo la leggenda, la dimora di Maria Vergine sarebbe stata trasportata prodigiosamente dagli Angeli. Questo santuario risale al IV secolo, ed è uno dei più antichi. Anche oggi questa basilica è meta di continui pellegrinaggi, e considerata la "Lourdes italiana. La convinzione di questa miracolosa traslazione ha spinto papa Benedetto XV a costituire la Beata Vergine di Loreto "Patrona principale presso Dio di tutti gli aeronautici".Maria = amata da Dio, dall'egiziano; signora, dall'ebraico


    Beato Raimondo de Pirrariis


    Religioso del convento di Sant'Eulalia in Barcellona, il Beato Raimondo de Pirrariis, fu priore di tutto l'Ordine Mercedario. Si prodigò instancabilmente per le redenzioni e sopportò grandissimi travagli per gli schiavi che tanto gli stavano a cuore. Famosissimo per la cultura, la spiritualità e la santità della vita morì nel bacio del Signore ed il suo corpo fu sepolto nella chiesa dello stesso convento.L'Ordine lo festeggia il 10 dicembre.


    Santi Polidoro Plasden ed Eustazio White


    Decapitato durante le persecuzioni di Isabella I, d'Inghilterra, perchè esercitava in questo paese il suo ministero sacerdotale.Sempre a Londra, santi Polidoro Plasden e Eustazio White, sacerdoti, e beati Brian Lacy, Giovanni Mason e Sidney Hodgson, martiri, che nel medesimo anno patirono gli stessi supplizi a Tyburn, alcuni perché entrati in Inghilterra da sacerdoti, altri per aver loro prestato aiuto.


    Beato Guglielmo de Carraria


    Insigne per le forti virtù, il Beato Guglielmo de Carraria, era cavaliere laico dell'Ordine Mercedario nel convento di Santa Maria d'Esteron a Minorca in Spagna.Con il suo esempio di vita rigorosamente austera e crocifissa, animò di una viva fede tutti gli abitanti dell'isola finché raggiunse la patria del paradiso.L'Ordine lo festeggia il 10 dicembre.


    San Luca di Melicuccà


    Nato a Melicuccà, monaco presso la grotta di san Elia lo Speleota, fu vescovo instancabile degli Italo-Greci di Calabria e di Sicilia durante la dominazione normanna.Nel monastero di San Nicola di Viotorito in Calabria, san Luca, vescovo di Isola di Capo Rizzuto, che si adoperò instancabilmente per il bene dei poveri e l'istruzione dei monaci.


    Santi Edmondo Gennings e Swithun Wells


    A Londra in Inghilterra, santi martiri Edmondo Gennings, sacerdote, e Swithin Wells, che, condannati a morte durante la persecuzione della regina Elisabetta I, il primo perché sacerdote, l'altro per avergli dato ospitalità, furono impiccati davanti alla porta di casa e torturati fino alla morte.


    Beati Antonio Martin Hernandez ed Agostino Garcia Calvo


    Nel villaggio di Picadero de Paterna nello stesso territorio, beati martiri Antonio Martín Hernández, sacerdote, e Agostino García Calvo, religioso, della Società Salesiana, che nella stessa persecuzione ricevettero la stola gloriosa per la loro fede in Cristo.


    Beato Simone Fernandez


    Il Beato Simone Fernandez, mercedario redentore, liberò 200 schiavi da una dura schiavitù. Con un esempio di vita rigorosa per dar gioia e piacere unicamente a Dio, dalla città di Granada in Spagna migrò verso il regno celeste.L'Ordine lo festeggia il 10 dicembre.


    San Giovanni Roberts


    Sempre a Tyburn, diciannove anni dopo, san Giovanni Roberts, dell'Ordine di San Benedetto, e beato Tommaso Somers, sacerdoti e martiri, che, condannati sotto il re Giacomo I per il loro sacerdozio, furono appesi allo stesso patibolo insieme a sedici malfattori.


    San Mauro di Roma


    A Roma nel cimitero di Trasone sulla via Salaria nuova, san Mauro, martire, che il papa san Damaso celebra come innocente fanciullo, che nessun supplizio allontanò dalla fede.


    San Gemello di Ancira


    Ad Ankara in Galazia, nell'odierna Turchia, san Gemello, martire
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    00 11/12/2018 07:42
    Santa Mirabilia di Gesù Pidal y Chico de Guzmán


    Carmelitana scalza, nata a Madrid nel 1891, Maria Maravillas de Jesus è stata una delle sante vissute in anni più recenti tra quelle proclamate da Giovanni Paolo II: la sua canonizzazione risale infatti al 4 maggio 2003, appena 29 anni dopo la sua morte. Maravillas Pidal, come si chiamava prima di abbracciare la vita religiosa, era la figlia dell'ambasciatore spagnolo presso la Santa Sede. Entrò giovanissima tra le Carmelitane scalze al celebre monastero di El Escorial, a Madrid. Quando ancora professava i voti temporanei avvertì che il Signore la chiamava a fondare un monastero al Cerro de los Angeles, la località nei pressi di Getafe dove il re Alfonso XIII aveva fatto costruire un monumento al sacro Cuore di Gesù. Fu la prima di una lunga serie di fondazioni, che si spinsero fino a Kottayam in India. Ma anche le Carmelitane scalze dovettero fare i conti con la guerra civile: madre Maria Maravillas e le sue religiose nel luglio 1936 furono costrette a lasciare il monastero, dove poterono far ritorno solo tre anni dopo. Da qui lo spirito contemplativo delle Carmelitane tornò a diffondersi presto per tutta la Spagna. Madre Maria Maravillas morì l'11 dicembre 1974.

    Nella cittadina La Aldehuela nella regione di Madrid sempre in Spagna, santa Mirabilia di Gesù Pidal y Chico de Guzmán, vergine dell'Ordine delle Carmelitane Scalze, che fondò molti monasteri in Spagna e in India, unendo la vita contemplativa a una operosa carità.


    San Daniele lo Stilita


    Nasce a Maratha, nelle vicinanze di Samosata in Siria nel 409. Daniele a dodici anni chiede di essere accolto in un vicino monastero e davanti alla resistenza dell'abate gli risponde che con la sua fede sopporterà la dura vita del cenobio. Guadagna subito la fiducia dell'abate, a tal punto che lo accompagna ad Antiochia dove conoscono san Simone che, da poco, ha iniziato a vivere da asceta in cima ad una colonna. Tornato a Maratha, alla morte dell'abate Daniele viene scelto come suo successore, ma rifiuta l'incarico perché vuol tornare a visitare Simone. A causa delle guerre è costretto a fermarsi a Costantinopoli, quindi si ritira in un tempio abbandonato a Filempora. Nel 459 muore Simone e il suo mantello viene dato a Daniele che, ormai cinquantenne, decide di seguire l'esempio del maestro e si stabilisce su una colonna. Muore nel 490 e viene sepolto ai piedi della colonna sulla quale aveva vissuto trentatré anni e tre mesi.

    Etimologia: Daniele = Dio è il mio giudice, dall'ebraicoA Costantinopoli, san Daniele, detto Stilita, sacerdote, che, dopo aver condotto vita monastica e superato molte difficoltà, seguendo l'esempio di vita di san Simeone, alloggiò sull'alto di una colonna per trentatré anni e tre mesi fino alla morte, imperterrito davanti all'impeto del freddo, del caldo o dei venti.


    San Savino (Sabino) di Piacenza


    Savino, vescovo di Piacenza, pare fosse di Milano, diacono di quella comunità. Papa Damaso I - oggi unito a lui nella memoria della Chiesa - lo inviò nel 372 ad Antiochia per il Concilio d'Oriente, nel quale vennero discusse le dottrine ariane. Amico di sant'Ambrogio, scambiò con lui diverse lettere proprio sul tema della difesa della fede da quell'eresia. Fu pastore di Piacenza per ben 45 anni. La tradizione gli attribuisce, infatti, una lunghissima vita: 110 anni. Morì l'11 dicembre del 420, ma la sua festa si celebra a Piacenza con maggior solennità il 17 gennaio, giorno in cui le sue reliquie furono portate nella chiesa degli Apostoli, che da allora ha preso il suo nome.

    Bastone pastoraleA Piacenza, san Sabino, vescovo, che chiamò folle intere alla fede in Cristo, istituì monateri per le vergini e lottò coraggiosamente per la verità nicena.


    San Damaso I

    (Papa dal 01/10/366 al 11/12/384)

    Spagnolo di origine, ma probabilmente nato a Roma, Damaso divenne Papa nel 366, dopo la pace costantiniana. Si adoperò affinché la catacombe non cadessero in rovina e non fosse perduta la memoria dei martiri. Man mano che ne rintracciava le tombe, le ornava di poetiche epigrafi di sua composizione. Ma non fu solo archeologo e letterato. Agì con fermezza di fronte al rappresentante del potere civile, l'imperatore, e commissionò a san Girolamo la traduzione in latino della Bibbia. Morì nel 384.ArcheologiSan Damaso I, papa, che, nelle difficoltà dei suoi tempi, convocò molti sinodi per difendere la fede nicena contro gli scismi e le eresie, incaricò san Girolamo di tradurre in latino i libri sacri e onorò i sepolcri dei martiri adornandoli di versi.


    Beati Martino Lumbreras Peralta e Melchiorre Sanchez Perez


    Il beato spagnolo Martino di San Nicola Lumbreras Peralta, sacerdote professo dell’Ordine degli Agostiniani Recolletti, subì il martirio con il confratello Melchiorre di Sant’Agostino Sanchez: appena entrati presso la città giapponese di Nagasaki, furono rinchiusi in una buia cella e poi bruciati. Giovanni Paolo II li beatificatò il 23 aprile 1989.Palma, Croce, Palo, Cintura, Corona del RosarioA Nagasaki in Giappone, beati Martino Lumbreras Peralta e Melchiorre Sánchez Pérez, sacerdoti dell'Ordine di Sant'Agostino e martiri, che appena entrati in questa città furono arrestati e gettati in una oscura cella e, infine, mandati al rogo.


    Beato Martino de Melgar


    Commendatore del convento mercedario di Santa Maria in Burgos (Spagna), il Beato Martino de Melgar, fu molto zelante per le cose divine.Governò il convento con grandissima cura e vigilanza infondendo e rafforzando nei suoi confratelli l'amore verso l'unico Padre fino a quando lo raggiunse per godere eternamente nella sua gloria.L'Ordine lo festeggia l'1 dicembre.


    Beato Davide di Himmerod


    Nel monastero di Himmerod vicino a Treviri in Germania, beato Davide, monaco, che, debole nel corpo, fu accolto a Chiaravalle da san Bernardo, che lo mandò poi con dei confratelli in Germania a fondare un nuovo monastero, dove giorno e notte attese alla preghiera e alle opere buone.


    Beato Domenico Yanez


    Il Beato Domenico Yanez, mercedario nel convento di Santa Caterina in Toledo (Spagna), seppe testimoniare Cristo più con la vita che con le parole. Con le mani colme di opere, meriti e le virtù volò santamente in cielo.L'Ordine lo festeggia l'11 dicembre.


    Beata Maria della Colonna (Pilar) Villalonga Villalba


    In località detta El Saler vicino a Valencia in Spagna, beata Maria del Pilar Villalonga Villalba, vergine e martire, che, durante la persecuzione religiosa, seguì con il suo martirio le orme di Cristo.


    Beato Girolamo (Ranuzzi) da Sant'Angelo in Vado


    A Sant'Angelo in Vado sempre nelle Marche, beato Girolamo, sacerdote dell'Ordine dei Servi di Maria, che nella solitudine e nel silenzio raggiunse la sapienza della santità.


    Beato Arturo Bell


    A Londra in Inghilterra, beato Arturo Bell, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori e martire, che per il solo fatto di essere sacerdote fu condannato a morte sotto il re Carlo I e impiccato a Tyburn.


    Beato Ugolino Magalotti da Fiegni


    Nel territorio di Camerino nelle Marche, beato Ugolino Magalotti, eremita del Terz'Ordine di san Francesco.


    Beato Franco da Siena


    A Siena, beato Franco Lippi, eremita dell'Ordine dei Carmelitani, insigne per la grande austerità di vita.


    Santi Vittorico e Fusciano


    Nel territorio di Amiens nella Gallia belgica, ora in Francia, santi Vittoríco e Fusciano, martiri
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    00 12/12/2018 08:38
    San Spiridione di Trimithonte


    San Spiridione, pur avendo origini assai umili, divenne vescovo di una piccola zona remota nord-orientale dell'isola di Cipro, nei pressi di Salamina. Secondo lo storico Socrate, egli fu ritenuto degno della carica episcopale proprio per la santità dimostrata nell'attività precedente e fu così che fu fatto pastore di uomini nella città cipriota di Trimithonte. La sua profonda umiltà lo portò a continuare a pascolare anche il suo gregge animale, nonostante l'alto ufficio ecclesiastico assunto. Una leggenda narra che un giorno riuscì a catturare dei ladri che avevano tentato di rubargli delle pecore, pregò con loro, li liberò ed infine donò addirittura loro un montone, così da non aver trascorso l'intera notte svegli invano. Secondo alcune fonti avrebbe partecipato al Concilio di Nicea nel 325. Spiridione rimase coinvolto nella persecuzione anticristiana indetta da Galerio: secondo alcune tradizioni in tale contesto storico venne ferito e poi fu deportato ai lavori forzati nelle miniere. Alla sua morte, le reliquie furono traslate da Cipro a Costantinopoli, poi a Corfù, Zachitos e Cefalonia.

    Spiridione = regalo, dono, dal grecoBastone pastorale, Pallio, Berretto da pastoreNell'isola di Cipro, san Spiridone, vescovo, vero pastore delle sue pecore, le cui straordinarie azioni erano celebrate dalla bocca di tutti.


    Beato Giacomo Capocci da Viterbo


    Nacque a Viterbo intorno al 1255, ma non si hanno notizie dei suoi anni giovanili. Nel 1272 entrò tra gli Eremitani di sant'Agostino, di cui vestì l'abito nel convento viterbese della Santissima Trinità. Studiò teologia a Parigi dove conseguì il dottorato in teologia nel 1293. Insegnò a Napoli dal 1300 per due anni, quando Bonifacio VIII, lo nominò arcivescovo di Benevento e poi di Napoli. Qui si guadagnò la fiducia del re Carlo II d'Angiò e del figlio Roberto, duca di Calabria, che lo aiutò nella costruzione della nuova Cattedrale. Il 13 maggio 1306 avviò, su richiesta di Clemente V, la causa di canonizzazione di Celestino V. A questa causa si dedicò con zelo fino alla morte, avvenuta a Napoli alla fine del 1307. La sua unica opera pubblicata per intero è il «De regimine christiano», scritta nel 1303 in occasione della lotta tra Bonifacio VIII e Filippo il Bello. Il suo culto fu confermato ufficialmente da Pio X nel 1911.

    A Napoli, commemorazione del beato Giacomo Capocci, vescovo, che da eremita di Sant'Agostno fu chiamato a reggere la Chiesa di Benevento e poi quella di Napoli, che illuminò tutte con saggezza, dottrina e prudenza.


    Santi Epimaco e Alessandro


    Nel giorno della Madonna di Guadalupe la Chiesa ricorda anche i martiri Epimaco e Alessandro, uccisi durante le persecuzioni di Decio, intorno all'anno 250, ad Alessandria d'Egitto. Poiché si rifiutarono di abiurare alla fede, furono incarcerati, torturati e, infine, gettati nella calce viva. Nel 774 la regina Ildegarda, sposa di Carlo Magno, volle le loro reliquie - conservate a Roma - nell'abbazia di Kempten, in Germania, località di cui sono tuttora patroni. Alcuni resti si trovano nella basilica di San Giovanni in Laterano.

    PalmaCommemorazione dei santi martiri di Alessandria Epímaco e Alessandro, che, sotto l'imperatore Decio, dopo lunga prigionia e vari supplizi, furono infine messi sul rogo per la fede in Cristo. Insieme a loro subirono la passione le sante Ammonarion, vergine, Mercuria, Dionisia e un'altra donna, le quali, per la vergogna del giudice che delle donne avessero la meglio su di lui e nel timore che, pur sottoponondole a inauditi supplizi, potesse essere vinto dalla loro fermezza, ordinò che fossero subito decapitate.


    Beato Corrado di Offida


    Nato a Offida (Ap) verso il 1241, entrò quindicenne nel convento francescano. Per umiltà interruppe gli studi ritenendosi chiamato ai più umili servizi, ai quali perciò venne destinato. Fu frate cuciniere, frate questuante, frate portinaio. Visse all'insegna dell'obbedienza. Frequentava i luoghi più adatti alla contemplazione, come il boschivo monte della Verna, calvario di san Francesco, dove il beato Corrado visse per un periodo. Per obbedienza, accettò di riprendere gli studi interrotti, ricevere l'ordinazione sacerdotale e intraprendere poi il ministero della predicazione. Ebbe un successo inaspettato, di cui però non si inorgoglì. Morì nel 1306, a Bastia Umbra, presso Perugia, e venne beatificato nel 1817. Le sue reliquie si trovano in un'urna nella chiesa della Collegiata a Offida.

    Nel territorio di Bastia vicino ad Assisi in Umbria, beato Corrado da Offida, sacerdote dell'Ordine dei Minori, che fortemente amò e ricercò l'umiltà e la primitiva povertà dell'Ordine.


    Beata Maria Vergine di Guadalupe


    L'apparizione, il 9 dicembre 1531, della "Morenita" all'indio Juan Diego, a Guadalupe, in Messico, è un evento che ha lasciato un solco profondo nella religiosità e nella cultura messicana. L'evento guadalupano fu un caso di "inculturazione" miracolosa: meditare su questo evento significa oggi porsi alla scuola di Maria, maestra di umanita' e di fede, annunciatrice e serva della Parola, che deve risplendere in tutto il suo fulgore, come l'immagine misteriosa sulla tilma del veggente messicano, che la Chiesa ha di recente proclamato santo.Beata Maria Vergine di Guadalupe in Messico, il cui materno aiuto il popolo dei fedeli implora umilmente numeroso sul colle Tepeyac vicino a Città del Messico, dove ella apparve, salutandola con fiducia come stella dell'evangelizzazione dei popoli e sostegno degli indigeni e dei poveri.


    Beati Giovanni de Josa e Bertrando de Mas


    Santi religiosi mercedari, i Beati Giovanni de Josa e Bertrando de Mas, erano nel loro convento di Santa Maria d'Arguines in Spagna, quando dei saccheggiatori mori entrarono in chiesa. Subito i due padri esposero le loro vite in difesa della divina Eucaristia affinché non fosse profanata, ma barbaramente furono tormentati e torturati dai nemici della fede di Cristo fino a meritare la corona eterna dei martiri. Era l'anno 1446.L'Ordine Ii festeggia il 12 dicembre.


    Beato Bartolo Buonpedoni da San Gimignano


    Vinta l'opposizione del padre, abbracciò la vita religiosa. Colpito dalla Lebbra a 60 anni, si trasferì in un lebbrosario, dove dette assistenza ai malati lì rinchiusi.Presso la cittadina di Celloli in Toscana, beato Bartolo Buonpedoni, sacerdote, che, colpito a sessant'anni dalla lebbra, lasciò la cura della parrocchia e, vestito l'abito del Terz'Ordine di San Francesco, diede pazientemente assistenza a tutti nell'ospedale in cui visse rinchiuso.


    Beato Arnaldo Martin


    Ammirevole per la cultura, lo zelo e la fede, il Beato Arnaldo Martin, visse nel convento di Sant'Eulalia in Lérida (Spagna).Di una grandissima generosità verso i poveri ed i pellegrini che li ristorava soccorrendoli nelle loro più urgenti necessità vedendo, in ognuno di loro il Signore. Colmo di virtù e meriti ora gode lui stesso ristorandosi nella visione di Cristo, per l'eternità.L'Ordine lo festeggia il 12 dicembre.


    Beato Pio (Pius Ludwik) Bartosik


    Vicino a Cracovia in Polonia, beato Pio Bartosik, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali e martire, che, durante l'occupazione della Polonia da parte di un regime straniero ostile a Dio, prostrato dalle torture portò a termine il suo martirio per Cristo nel campo di sterminio di Auschwitz.


    Beato Martino Sanz


    Nel convento della Mercede di Santa Maria d'Arguines in Spagna, il Beato Martino Sanz, condusse una vita esemplare di virtù e zelo. Fu anche commendatore dello stesso convento e dopo aver accumulato non poche opere sante e meriti morì famoso per santità.L'Ordine lo festeggia il 12 dicembre.


    San Simone Hoa


    A Huê in Annamia, ora Viet Nam, san Simone Phan Ðàc Hòa, martire, che, medico e padre di famiglia, insigne per la sua carità verso i poveri, catturato per aver dato ospitalità ai missionari sotto l'imperatore Minh M?ng, dopo il carcere e le flagellazioni coronò il martirio con la decapitazione.


    San Corentino di Quimper


    ParaliticiCorentino = che ama danzare, dal gaelicoBastone pastorale, Mitra, Piviale, Pallio, PesceA Quimper nella Bretagna in Francia, san Corentino, venerato come primo vescovo di questa città.


    San Vicelino di Oldenburg


    A Neumünster nell'Alsazia in Germania, anniversario della morte di san Vicelíno, vescovo di Oldenburg, che si dedicò con grande impegno all'evangelizzazione degli Slavi.


    Sant' Israele di Dorat


    A Dorat nel territorio di Limoges sempre in Francia, sant'Israele, sacerdote e canonico regolare, che fu di grande aiuto al vescovo nella predicazione della parola di Dio.


    San Finniano di Clonard


    A Clonard in Irlanda, san Finniano, abate, che, fondatore di molti monasteri, fu padre e maestro di una grande schiera di monaci.


    Sant' Eulalia di Asti


    Eulalia = donna eloquente, ben parlante, dal grecoPalma
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