La storia della Bibbia

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00venerdì 8 marzo 2013 14:43
LA STORIA DELLA BIBBIA

La Bibbia ha soltanto una storia: la storia di Dio e dell’uomo, cioè di come Dio si rapportò e lottò con l’uomo. La Bibbia è un ritratto della storia umana e racconta le lotte dell’uomo per essere padrone di se stesso, per governare la propria vita e le vite degli altri e commettere ogni sorta di male a partire dall’omicidio, dalla schiavitù e dal bestemmiare Dio, fino ad arrivare a dire “piccole bugie innocenti” per ingannare le persone. La Bibbia presenta una descrizione veritiera dell’uomo, dei suoi pasticci e dei suoi errori, e di Dio che, nel suo amore, interviene e salva l’uomo. La Bibbia è la storia del modo in cui Dio interviene ripetutamente per salvare l’uomo. L’intervento e la salvezza supreme di Dio nelle questioni umane sono dimostrati dalla progenie promessa, cioè il Salvatore e Messia del mondo, Gesù Cristo. La venuta di Gesù Cristo nel mondo è il grande argomento della Bibbia, che però si concentra anche su un altro argomento fondamentale: la grande lotta di Satana che combatte contro Dio e i suoi proposito per l’uomo.

In realtà, la Bibbia rivela tre grandi lotte nel corso della storia umana. La grande storia della Bibbia si può comprendere studiando queste tre grandi lotte, di cui una è visibile, l’altra è invisibile e la terza redime.

Dio e l’uomo: lotta visibile
Dio e Satana: lotta invisibile
Dio, l’uomo e Satana: lotta che redime

I. Dio e l’uomo: lotta visibile

La lotta tra Dio e l’uomo è visibile ed è un conflitto che ogni persona sperimenta nella mente e nel cuore ogni giorno della sua vita. Ogni tentazione, sia di azione che di pensiero, scatena una lotta dentro di noi tra la possibilità di seguire Dio o l’ego, di fare il bene o il male, di rifiutare la tentazione o di arrendersi, di ubbidire a Dio o di disubbidire. Questa lotta tra Dio e l’uomo è esistita fin dal principio della storia umana, e la Bibbia ne descrive chiaramente i momenti salienti:

1. Adamo ed Eva: il rapporto perfetto dell’uomo con Dio fu violato dall’uomo (Genesi 1-3).

a. Il rapporto perfetto (Genesi 1-2). Quando Dio creò l’uomo, il suo proposito era quello di colmarlo del suo amore, della sua bontà e della sua grazia. Di conseguenza, Dio pose l’uomo nel suo paradiso, il giardino dell’Eden, e instaurò un rapporto perfetto con lui. La responsabilità dell’uomo era quella di mantenere vivo questo rapporto, e la via scelta per mantenere questo rapporto con Dio fu l’ubbidienza a Dio (Genesi 2:15-17). Se l’uomo avesse disubbidito a Dio, avrebbe dimostrato di non fidarsi di Dio e di non credere in lui, rifiutandolo e danneggiando il rapporto con lui. La conseguenza di questo fu la morte, che implicava sia una morte fisica che una morte eterna, cioè la separazione eterna da Dio. Per un periodo di tempo indefinito, l’uomo camminò secondo la volontà di Dio, ubbidendo e mantenendo vivo il rapporto. L’uomo non fu egoista e ubbidì a Dio in ogni cosa; lo amò, lo adorò e lo servì, godendo dell’amore, della bontà e della grazia di Dio.

b. Rapporto violato (Genesi 3:1-7). Tuttavia, giunse il giorno in cui l’uomo scelse di disubbidire a Dio e di fare ciò che voleva, camminando come voleva. L’uomo divenne egoista: si ribellò contro Dio, rifiutando sia Dio che la sua Parola. L’uomo violò la comunione e incrinò il rapporto perfetto con Dio. Il castigo per la disubbidienza era già stato stabilito (Genesi 2:17), e in quel momento fu attuato: il rapporto perfetto tra l’uomo e Dio fu incrinato, e l’uomo fu separato da Dio e condannato a morire sia fisicamente che eternamente (Genesi 3:22-24; Cfr. Giovanni 5:24; Romani 5:12; Romani 6:23; 1 Timoteo 5:6; Efesini 2:1, 5; Colossesi 2:13; Ebrei 9:27; Ezechiele 18:4, 20).

c. Rapporto ripristinato (Genesi 3:8-24). Tuttavia, essendo amore, Dio intervenne e cercò l’uomo, e quando lo trovò promise di salvare l’uomo e di ripristinare il rapporto perfetto mediante la progenie della donna, ossia il Salvatore del mondo, che sarebbe stato il Signore Gesù Cristo.

2. Noè e il Diluvio (Genesi 6:10).

a. L’uomo continuò a disubbidire a Dio e divenne estremamente immorale, malvagio e violento (Genesi 6:1-7).

b. Dio, però, intervenne con amore e trovò un uomo giusto, Noè, e attraverso di lui salvò la razza umana (Genesi 6:8 fino al capitolo 10, soprattutto Genesi 6:8-10).

3. Torre di Babele (Genesi 11:1-9).

a. L’uomo cercò di costruire un impero e una religione mondiali che erano secolari e che si contrapponevano completamente a Dio (Genesi 11:1-4).

b. Dio, però, intervenne nuovamente con amore e salvò l’uomo impedendogli di diventare totalmente secolare. Dio salvò l’uomo confondendo le lingue dei popoli e disperdendoli in tutta la terra (Genesi 11:5-9).

4. Abraamo e Israele (Genesi 11:10 fino a Genesi 50).

a. Dopo l’episodio della torre di Babele, l’uomo non fece nulla per Dio che fosse degno di nota, tranne che produrre discendenti e perpetrare la razza umana (Genesi 11:10-26).

b. Dio, però, intervenne nella storia umana scegliendo un uomo, Abraamo, come padre del nuovo popolo di Israele (Genesi 11:27-32; 12:1-3). Dio scelse e formò una nuova nazione per cinque ragioni fondamentali:

1) Per essere un popolo che avrebbe amato Dio in modo supremo consacrandogli la sua fedeltà.
2) Per testimoniare davanti alle nazioni della terra che Dio esiste e che è ’unico Dio vivo e vero.
3) Per essere la discendenza eletta attraverso cui Dio avrebbe mandato nel mondo la progenie promessa, cioè il Salvatore e il Messia (cfr. Genesi 3:15; Genesi 17:7; Genesi 22:18; Galati 3:16; Giovanni 4:22).
4) Per essere i destinatari e il canale della rivelazione scritta di Dio al mondo, ossia la sua Parola, la santa Bibbia.
5) Per dare a Israele la terra promessa (Canaan) e per porre dinnanzi al mondo l’obbiettivo della terra promessa (simbolo del cielo).

c. Tuttavia, nel resto della Genesi, i discendenti immediati di Abraamo tradirono Dio ripetutamente. La Genesi termina con Israele in schiavitù in Egitto (Genesi 12-50).

5. Mosè e la legge (Esodo – Deuteronomio).

a. Nel suo amore, Dio intervenne e suscitò un altro uomo, Mosè, affinché liberasse Israele dalla schiavitù egiziana. Attraverso Mosè, Dio diede anche la sua legge sia a Israele che al mondo. Dio diede all’uomo la sua legge per tre ragioni fondamentali:

⇒ per insegnare all’uomo che Dio è santo, giusto e buono (Romani 7:12).
⇒ per insegnare all’uomo che non è in grado di salvarsi da solo (Romani 3:20; Galati 3:10).
⇒ per insegnare all’uomo che ha bisogno della progenie promessa, il Salvatore del mondo, il Signore Gesù Cristo (Galati 3:24).

b. Il popolo di Israele, però, non ubbidì alla legge di Dio e non seguì Dio con coerenza, ma scelse deliberatamente di allontanarsi da Dio e di fare la propria volontà nel corso di tutte le peregrinazioni nel deserto. Di conseguenza, spezzarono costantemente il cuore di Dio e suscitarono ripetutamente la sua disapprovazione (cfr. Esodo 16:2 ss; Esodo 17:1 ss; Esodo 32:1 ss).

6. Instaurazione di un Regno: Giosuè, i Giudici, Saul, Davide, Salomone e gli altri re di Israele (Giosuè-Ester).

a. Grazie al grande coraggio di Giosuè e dei Giudici, Israele riuscì a conquistare una parte sufficiente della terra promessa per trasferire l’intera nazione a Canaan. Alla fine, però, il popolo iniziò a guardarsi intorno vedendo che le nazioni mondane della terra erano governate da re. Di conseguenza, rifiutarono il governo di Dio mediante i suoi profeti scelti e la legge, e chiesero un re.

b. Dio intervenne e diede al popolo di Israele una serie di re, tra cui alcuni si rivelarono devoti e altri empi. Nel corso delle generazioni di re, Israele divenne sempre più simile ai regni e alle nazioni del mondo, e il popolo divenne sempre più mondano, immorale, avido, superbo e dannoso. Inoltre, la cosa più tragica fu che si rifiutarono di rendere testimonianza alle altre nazioni e non furono la forza missionaria per cui Dio li aveva scelti. In realtà, divennero talmente corrotti da iniziare a seguire la religione delle altre nazioni, diventando idolatri. Il risultato fu che il regno di Israele cadde come tutti i regni mondani, e alla fine il popolo fu soggiogato da una potenza straniera e venne condotto in cattività.

7. Invocazioni dei poeti e dei profeti (Giobbe-Malachia). Dio suscitò dei poeti e dei profeti nel corso di tutta la storia di Israele nell’intento di indurre il popolo a tornare a lui. Il popolo, però, continuò a vivere come voleva, rifiutando Dio e allontanandosi sempre di più da lui.

8. Intervento supremo di Dio: Gesù Cristo (Matteo-Giuda).

a. Nel Nuovo Testamento vediamo che Dio intervenne nelle questioni e nella storia dell’uomo nel modo più grandioso possibile, cioè mandando la progenie promessa, suo Figlio, il Signore Gesù Cristo, nel mondo per salvare l’uomo (Matteo-Giovanni).

b. L’uomo, però, rifiutò il Figlio di Dio e lo uccise in croce.

c. Tuttavia, Dio non eliminò l’uomo dalla faccia della terra e, anche se l’uomo uccise suo Figlio in modo terribile, Dio intervenne nuovamente:

⇒ Dio pose i peccati del mondo su Cristo mentre moriva in croce. Gesù Cristo morì per i peccati dell’uomo.
⇒ Dio risuscitò suo Figlio dai morti.

d. Il risultato fu sorprendente: migliaia di persone confidarono in Gesù Cristo come loro Salvatore e credettero nella verità gloriosa che Gesù Cristo era realmente morto in croce per i loro peccati, e quando credettero ricevettero la potenza dello Spirito di Dio per vivere per Dio. La fede in Cristo diede loro la potenza dello Spirito di Dio, cioè la forza di seguire Dio con coerenza giorno per giorno. In questo modo nacque la Chiesa, che iniziò la sua marcia trionfante verso il giorno glorioso della redenzione (Atti-Giuda).

9. Intervento finale di Dio: Gesù Cristo ritornerà (Apocalisse). Dio interverrà nella storia solo un’altra volta: per porre fine alla storia umana. Questo intervento finale deve ancora avere luogo e avverrà quando Gesù Cristo tornerà sulla terra per giudicare tutti gli uomini (cfr. Giovanni 5:28-29; 2 Pietro 3:3-12).



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Tratto dal commentario Biblico: studi, commenti e schemi (http://www.hilkia.com)
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00venerdì 8 marzo 2013 21:12
II. Dio e Satana: lotta invisibile

La lotta tra Dio e Satana è invisibile e si svolge oltre le scene di questo mondo. Se il sipario tra questo mondo e il mondo spirituale potesse essere aperto, vedremmo che Satana è dietro ogni male ed empietà, ogni conflitto e ogni lotta di questo mondo. Inoltre, vedremmo anche che si sta combattendo una grande guerra spirituale per le anime degli uomini. Le Scritture dicono che probabilmente Satana fu l’angelo più grande mai creato da Dio, ma cadde a causa dell’egoismo e della superbia (Isaia 14:12; Cfr. 1 Timoteo 3:6).

Le ragioni per cui Satana muove guerra contro Dio sono due: innanzitutto, Satana desidera potere e adorazione, e vuole ricevere più potere e adorazione possibili da parte dell’universo (Isaia 14:12-17; Ezechiele 28:11-17). Satana cerca di ottenere queste cose in tre modi.

⇒ Oppone e disturba l’opera di Dio nel mondo (Isaia 14:12-17; Ezechiele 28:11-17; Giobbe 1:6; Giobbe 2:1-6; Matteo 4:10; Marco 1:13; Luca 4:8; Apocalisse 12:7-9).

⇒ Scoraggia i credenti mediante varie strategie (Luca 22:31; Efesini 6:10-12).

⇒ Suscita la giustizia di Dio contro le persone inducendole a peccare e a rinnegare Dio ribellandosi contro di lui. In questo modo, la giustizia di Dio deve agire e giudicare le persone per le loro scelte, condannandole a vivere separate da Dio e con Satana in eterno (Matteo 12:25-26; Giovanni 13:31-32).

In secondo luogo, l’obbiettivo di Satana è quello di ferire il cuore di Dio. Per quale ragione? Perché Dio lo ha giudicato e condannato per essersi ribellato contro di lui, quindi Satana fa tutto il possibile per vendicarsi contro Dio, e il modo migliore per farlo è cercare di fermare i propositi di Dio allontanando da lui i cuori delle persone e inducendole a peccare e a seguire la via del male (Apocalisse 12:3-4; Apocalisse 12:7-9; Apocalisse 12:10-11).

Tuttavia, fin dall’inizio della storia umana, Dio stabilì che il potere di Satana sarebbe stato spezzato dalla progenie della donna, il Salvatore del mondo, che sarebbe stato il Signore Gesù Cristo. Poiché la progenie della donna doveva nascere dall’umanità, fin dal principio della storia il diavolo cercò di corrompere e distruggere l’uomo. Se fosse riuscito a distruggere l’uomo, e soprattutto la discendenza promessa del popolo di Dio, il diavolo avrebbe potuto impedire la nascita del Salvatore e avrebbe potuto fermare i progetti di Dio. La storia è colma di esempi della corruzione e della distruzione umana, ma è la Bibbia che rivela la lotta invisibile che si svolge oltre le scene della corruzione e della distruzione della storia. È la Bibbia che rivela i punti centrali della lotta invisibile che Satana ha iniziato contro Dio, ossia la lotta invisibile del diavolo per corrompere e distruggere l’uomo e per fermare il piano divino per l’uomo.

1. Creazione dell’uomo: Adamo ed Eva.

a. Il diavolo cercò innanzitutto di ostacolare i propositi di Dio nella creazione dell’uomo. Satana tentò Adamo ed Eva affinché disubbidissero a Dio, sapendo che la conseguenza della disubbidienza sarebbe stata la morte, ossia la separazione da Dio.

b. Dio, però, intervenne e promise di dare alla donna una progenie, un discendente che avrebbe salvato l’uomo. La progenie della donna è la progenie promessa, cioè il Salvatore e il Messia menzionato in tutta la Bibbia (Genesi 3:15).

2. Adorazione falsa e omicidio di Caino.

a. Il diavolo indusse Caino, il figlio più grande di Adamo, ad adorare con ostinazione, rifiutando di adorare Dio (Genesi 4:1-7). Dopodichè, sapendo che Abele, il fratello di Caino, era fedele nell’adorazione di Dio, il diavolo spinse Caino ad attaccare la discendenza fedele del popolo di Dio uccidendo Abele (Genesi 4:8-9).

b. Dio, però, intervenne nuovamente e diede ad Adamo ed Eva un altro figlio, Set, il cui nome significa “dato da Dio” (Genesi 4:25). Set fu dato da Dio per portare avanti la discendenza pia del popolo di Dio, da cui sarebbe nata la progenie promessa.

3. Corruzione terribile di tutta la razza umana.

a. Fermato temporaneamente, il diavolo iniziò a condurre l’uomo in una corruzione talmente vile, che alla fine Dio fu costretto a eliminare l’uomo dalla faccia della terra mediante il giudizio del Diluvio.

b. Dio, però, intervenne nuovamente con amore e salvò la discendenza pia mediante Noè (Genesi 6-10).

4. La torre di Babele: secolarismo e adorazione falsa dell’uomo.

a. Il diavolo suscitò superbia ed egoismo nel cuore dell’uomo e lo indusse a rifiutare Dio nell’episodio della torre di Babele, e per questo la razza umana dovette essere giudicata e dispersa.

b. Dio, però, intervenne e suscitò un uomo giusto di nome Abraamo, che sarebbe stato il padre di una nazione di persone giuste, cioè Israele. Mediante questa nazione, Dio avrebbe mandato nel mondo la progenie promessa, il Salvatore (Genesi 11:1-9, 31-32; Genesi 12:1-3; Genesi 17:1-8).

5. Abraamo e Sara: assenza di figli.

a. Sara, la moglie di Abraamo, non ebbe figli, dunque la discendenza promessa fu nuovamente minacciata (Genesi 16:1).

b. Tuttavia, Dio intervenne e Isacco nacque miracolosamente quando Abraamo aveva ormai 100 anni. In questo modo, la discendenza dei giusti continuò (Genesi 17:15-16; Genesi 21:1-8).

6. Esaù e Giacobbe: la loro mondanità.

a. Esaù, il figlio maggiore di Isacco e l’erede per legge delle proprietà di suo padre, era un uomo mondano (Genesi 25:27-34; Ebrei 12:16-17). Giacobbe, l’altro figlio di Isacco, era “un ingannatore” (Genesi 27:12), quindi la corruzione della “progenie” fu inevitabile.

b. Dio, però, intervenne ancora una volta indicando a Giacobbe il suo peccato e guidandolo al ravvedimento. Giacobbe divenne un principe presso Dio, e la discendenza pia fu salvata. La speranza della progenie promessa rimase viva (Genesi 28:1-4; Genesi 32:24-30).

7. Storia di Israele e dell’uomo.

a. Questa storia è riportata nella Bibbia a partire dalla schiavitù in Egitto, sino ad arrivare a Cristo. La storia fu caratterizzata da ripetute minacce per la discendenza pia del popolo di Dio, e spesso sembrò che Satana avrebbe vinto il conflitto spirituale contro Dio riuscendo a impedire che la progenie promessa, cioè il Salvatore, nascesse (per uno schema della maggior parte degli attacchi di Satana contro la progenie promessa si veda la nota 5 – Genesi 3:15).

b. Dio, però, intervenne sempre con amore e salvò la discendenza dei giusti per la progenie promessa. Il Salvatore avrebbe garantito all’uomo una liberazione permanente dal peccato, dalla morte e dall’inferno. Il Salvatore, inoltre, avrebbe portato all’uomo la speranza della vita eterna e la speranza di essere riportato alla perfezione originale di Adamo ed Eva nell’Eden.

8. Gesù Cristo: attentati alla sua vita. Il tentativo del diavolo di distruggere la discendenza pia fallì nel corso di tutta la storia, perciò quando la progenie promessa (Gesù Cristo) nacque, il diavolo non risparmiò forze nei suoi attacchi contro Cristo.

a. Gli eventi della vita di Cristo: il diavolo cercò costantemente di uccidere Cristo…

● inducendo uomini empi a non accoglierlo nella locanda in occasione della sua nascita (Luca 2:7).
● mediante la strage degli innocenti attuata da Erode (Matteo 2:13 ss).
● mediante la fuga a Nazaret per evitare Archelao, il figlio di Erode e l’erede al trono (Matteo 1-2).
● mediante le tentazioni del diavolo nel deserto (Matteo 4).
● attraverso l’opposizione costante degli Ebrei contro la vita di Cristo (Giovanni 7:20-21, 25, 34-52).
● mediante il tradimento di Giuda (Matteo 26:14 ss).
● attraverso la morte in croce (Matteo 27:33 ss).

Tutto questo, e molte altre cose, sembravano indicare una possibile vittoria del diavolo. Infine, la croce sembrò una prova del fatto che la progenie era già morta: il suo calcagno fu ferito (Genesi 3:15).

b. Dio, però, intervenne come sempre contro ogni attentato alla vita del Salvatore e risuscitò Cristo dai morti. Mediante la risurrezione furono sconfitte le conseguenze della disubbidienza dell’uomo, ossia la morte e la separazione da Dio.

Con la morte e la risurrezione di Gesù Cristo, fu schiacciato il capo (il fulcro delle sue facoltà) del diavolo (Ebrei 2:14-15). La via per tornare a un rapporto perfetto con Dio è stata spianata mediante la progenie promessa, cioè il Signore Gesù Cristo. Oggi l’uomo può avvicinarsi nuovamente a Dio in Gesù Cristo, vedendolo faccia a faccia, mentre il diavolo e la sua progenie di empietà (gli empi) sono stati sconfitti. La vittoria è stata ottenuta, e quando il numero di giusti stabilito da Dio si sarà convertito e sarà stato redento dalla progenie promessa, cioè Gesù Cristo, la vittoria diventerà una realtà (Apocalisse 21:1-8; Apocalisse 20:7-10; Romani 16:20).

9. La Chiesa: tentativi di eliminare il popolo di Dio (Atti-Apocalisse; e storia della Chiesa).

a. Dopo la venuta di Cristo, Satana ha continuato a cercare di distruggere la discendenza pia, cioè i seguaci di Cristo, e i suoi attacchi hanno assunto due forme:

● la persecuzione. Satana induce il mondo (gli empi, sia individui che governi) a opprimere, minacciare, attaccare e martirizzare i credenti.
● l’insegnamento falso. Satana fa in modo che gli increduli si infiltrino nella Chiesa e mettano in dubbio la Parola di Dio e la verità di Cristo. Inoltre, induce i credenti e i ministri carnali all’interno della Chiesa a mettere in dubbio la verità di Cristo e le Scritture e a insegnare dottrine false.

Questi due tipi di attacchi si osservano in tutto il Nuovo Testamento (Atti-Apocalisse) e sono stati usati per opprimere la Chiesa nel corso dei secoli. La storia della vera Chiesa è caratterizzata dalla prova della persecuzione e della violenza nel corso dei secoli.

b. Dio, però, è sempre intervenuto per preservare la discendenza pia, cioè la sua vera Chiesa, nel corso di tutti gli attacchi e le persecuzioni del diavolo e della sua progenie empia. Inoltre, Dio continuerà a preservare la sua Chiesa sino al giorno glorioso della redenzione e del trionfo definitivo sul diavolo e su quelli che hanno scelto di seguire l’empietà delle sue vie. Il trionfo finale su Satana e sul male è certo ed è già stato assicurato mediante la progenie promessa, cioè il Signore Gesù Cristo (Apocalisse).

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00sabato 9 marzo 2013 10:30
III. Dio, l’uomo e Satana: lotta per la redenzione e la salvezza

Questa è la terza lotta descritta in tutte le Scritture, cioè la lotta di Dio per garantire redenzione e salvezza all’uomo. Come abbiamo visto nelle due lotte appena menzionate, fin dal principio sia l’uomo che Satana hanno combattuto contro Dio e il suo piano di salvezza.

⇒ Satana cerca di ferire Dio e di spezzargli il cuore per vendicarsi, perché Dio lo ha giudicato e condannato.
⇒ L’uomo cerca di ottenere riconoscimento e di esaltare se stesso per godere di indipendenza e per dipendere unicamente da sé, quindi ignora, rifiuta e nega Dio. Quando professa Dio, l’uomo dichiara di essere religioso e giusto, e abbastanza pio da essere accettato da Dio e da non poter essere rifiutato da lui. L’uomo rifiuta la morte di Cristo per i suoi peccati e non ammette la necessità della croce. L’uomo si contrappone al piano di redenzione di Dio.

Di conseguenza, fin dal principio della storia, Dio ha dovuto lottare per garantire all’uomo la redenzione e la salvezza, e questa lotta è dimostrata dalla progenie della donna, che è il Salvatore del mondo, il Signore Gesù Cristo. Nella Genesi, Dio promise di mandare la progenie promessa ad Adamo ed Eva, e nel corso dei secoli dovette lottare per mandare suo Figlio affinché garantisse redenzione e salvezza all’uomo.

La lotta per la redenzione e la salvezza si comprende osservando che Cristo è il protagonista della Bibbia e l’argomento principale di ogni libro della Bibbia. In ogni libro possiamo trovare moltissimi esempi, ma per dimostrare la nostra tesi ne citeremo uno solo. Cristo è il fulcro delle Scritture e di ogni libro della Bibbia. L’eccellente commentatore Norman Geisler spiega benissimo che Cristo viene menzionato in:

Genesi: la progenie della donna (Genesi 3:15).
Esodo: l’Agnello pasquale (Esodo 12:3 ss).
Levitico: il Sacrificio per l’espiazione (Levitico 17:11).
Numeri: la Roccia percossa (Numeri 20:8, 11).
Deuteronomio: il Profeta fedele (Deuteronomio 18:18).
Giosuè: il Capo dell’esercito dell’Eterno (Giosuè 5:15).
Giudici: il Liberatore divino (Giudici 2:18).
Rut: il Parente che redime (Rut 3:12).
1 Samuele: L’Unto che verrà (1 Samuele 2:10).
2 Samuele: il Figlio di Davide che sarà assiso sul trono (2 Samuele 7:13-14).
1 e 2 Re: il Re che verrà.
1 e 2 Cronache: il Costruttore del tempio (1 Cronache 28:20).
Esdra: il Restauratore del tempio (Esdra 6:14-15).
Neemia: il Restauratore della nazione (Neemia 6:15).
Ester: Colui che preserva la nazione (Ester 4:14).
Giobbe: il Redentore vivente (Giobbe 19:25).
Salmi: la Lode di Israele (Salmi 150:6).
Proverbi: la Sapienza di Dio (Proverbi 8:22-23).
Ecclesiaste: il gran Maestro (Ecclesiaste 12:11).
Cantico dei cantici: il più bello tra diecimila (Cantico 5:10).
Isaia: il Servitore sofferente (Isaia 53:11).
Geremia: Colui che stipula un Nuovo Patto (Geremia 31:31).
Lamentazioni: Uomo di dolore (Lamentazioni 3:28-30).
Ezechiele: la Gloria di Dio (Ezechiele 43:2).
Daniele: il Messia che verrà (Daniele 9:25).
Osea: Colui che ama gli infedeli (Osea 3:1).
Gioele: la Speranza di Israele (Gioele 3:16).
Amos: il Pigiatore dell’uva (Amos 9:13).
Abdia: il Salvatore (Abdia 21).
Giona: Colui che è risorto (Giona 2:10).
Michea: il Governatore in Israele (Michea 5:2).
Naum: il Vendicatore (Naum 2:1).
Habacuc: il Dio santo (Habacuc 1:13).
Sofonia: il Re di Israele (Sofonia 3:15).
Aggeo: il Desiderio delle nazioni (Aggeo 2:7).
Zaccaria: il Germoglio giusto (Zaccaria 3:8).
Malachia: il Sole della giustizia (Malachia 4:2).
Matteo: il Re degli Ebrei (Matteo 2:2).
Marco: il Servitore dell’Eterno (Marco 10:45).
Luca: il Figlio dell’uomo (Luca 19:10).
Giovanni: il Figlio di Dio (Giovanni 1:1).
Atti: il Signore asceso (Atti 1:10).
Romani: la Giustizia del credente (Romani 1:17).
1 Corinzi: la Santificazione del credente (1 Corinzi 1:30).
2 Corinzi: la Sufficienza del credente (2 Corinzi 12:9).
Galati: la Libertà del credente (Galati 2:4).
Efesini: il Capo supremo della Chiesa (Efesini 1:22).
Filippesi: la Gioia del credente (Filippesi 1:26).
Colossesi: la Pienezza della Deità (Colossesi 2:9).
1 Tessalonicesi: la Consolazione del credente (1 Tessalonicesi 4:16-17).
2 Tessalonicesi: la Gloria del credente (2 Tessalonicesi 1:12).
1 Timoteo: Colui che preserva il credente (1 Timoteo 4:10).
2 Timoteo: Colui che ricompensa il credente (2 Timoteo 4:8).
Tito: la Beata Speranza (Tito 2:13).
Filemone: il Sostituto (Filemone 1:17).
Ebrei: il Sommo Sacerdote (Ebrei 4:15).
Giacomo: Colui che dona sapienza (Giacomo 1:5).
1 Pietro: la Rocca (1 Pietro 2:6).
2 Pietro: la Promessa preziosa (2 Pietro 1:4).
1 Giovanni: la Vita (1 Giovanni).
2 Giovanni: la Verità (2 Giovanni).
3 Giovanni: la Via (3 Giovanni).
Giuda: l’Avvocato (Giuda).
Apocalisse: il Re dei re e Signore dei signori (Apocalisse 19:16)

Tratto dal commentario Biblico: studi, commenti e schemi (http://www.hilkia.com)

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