Certezze e dimostrazione

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Perdonato
00sabato 26 gennaio 2013 10:09
"Se sapete queste cose, siete beati se le fate." (Giovanni 13:17)

CERTEZZA E DIMOSTRAZIONE

In tutti i campi dell'esistenza umana, l'apprendimento teorico delle nozioni deve necessariamente essere seguito dalla sperimentazione pratica delle stesse. Un ingegnere, un medico, un idraulico, un muratore, possono essere definiti tali se in maniera pratica sanno applicare quanto hanno precedentemente imparato in modo teorico. Quanti hanno avuto la possibilità di studiare materie tecniche, ricorderanno che dopo le lunghe ore di insegnamento teorico passate in classe, si rendeva necessario un tempo di sperimentazione in laboratorio, per verificare in maniera pratica quanto si era appreso. Il cristianesimo di alcuni sembra non voler mai scendere "nel laboratorio della sperimentazione pratica", è solo teorico, si limita all'acquisizione di continue nozioni che rimangono nella mente, senza mai sfociare in un comportamento pratico. Il vero cristianesimo è pratico, scritto: nell'epistola agli Ebrei: "La fede è certezza di cose che si sperano dimostrazione di cose che non si vedono". Due sono le parole chiave di questo testo: "certezza" e "dimostrazione". La prima riguarda una convinzione interiore, la seconda invece riguarda la testimonianza esteriore. Il cristianesimo è reale quando la fede non è solo "certezza interiore", ma è anche "dimostrazione esteriore". Gesù chiedeva ai suoi discepoli di non sminuire la loro fede fino a renderla una mera adesione intellettuale, insisteva nell'insegnare che non basta essere informati intorno alla fede, in quanto sapere senza praticare è la peggiore delle condizioni. La fede cristiana, quando è reale, non ci permetterà di vivere una vita che non onori Dio, sarà una continua spinta a fare, ad essere protagonisti nella misura delle nostre capacità e della nostra chiamata. Oggi siamo chiamati a riflettere sulla qualità della nostra fede, siamo chiamati a considerare, non quante cose sappiamo intorno ad essa, ma quanto pratichiamo di quello che abbiamo capito, quello che dimostriamo è più convincente di quello che annunciamo con le sole parole, le nostre opere gridano più delle nostre parole. Ricordiamoci quanto Gesù ha solennemente dichiarato: "Se sapete queste cose siete beati se le fate", agiamo di conseguenza.
ladymira
00sabato 26 gennaio 2013 11:17
cristianesimo è reale quando la fede non è solo "certezza interiore", ma è anche "dimostrazione esteriore".Certo bisogna sempre mettere in pratica la parola di Gesù:2 Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. 23 Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: 24 appena s`è osservato, se ne va, e subito dimentica com`era. 25 Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla. 26 Se qualcuno pensa di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così il suo cuore, la sua religione è vana. 27 Religione pura e senza macchia davanti a Dio nostro Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puri da questo mondo. Si questo è vero che dobbiamo sempre metterla in pratica, non penso ci sia qualcosa che neghi che non dobbiamo metterla in pratica
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