In mt23,8 Gesù dice: Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli. Significa forse che nella Chiesa non deve esserci nessuna differenza di ruoli?
Si tratta di un versetto spesso citato dai non cattolici, i quali però non usano citare tutta una serie di altri versetti dove si attesta che il Signore ha stabilito apostoli, maestri e dottori, o anche tante espressioni che ricorrono nel NT e che denotano una presa di posizione autorevole da parte dei ministri costituiti o anche un conferimento di autorità da parte loro ad altri. Ho pensato di fare una piccola ricerca delle principali espressioni dove ricorrono termini di autorevolezza e di ordini perentori da parte di Paolo il quale a sua volta riconosceva l’autorità superiore a lui, verso coloro che erano ritenute "colonne" della Chiesa (cf Gal 2,9) , dimostrando quindi un ordine gerarchico. Oltre i passi già richiamati da Caterina, ecco qui di seguito una serie di versetti da cui si può desumere che il servizio apostolico del governo della Chiesa, prevedeva anche ordini:
1Corinzi 7,17 Del resto, ciascuno continui a vivere nella condizione assegnatagli dal Signore, nella quale si trovava quando Dio lo chiamò. Così ordino in tutte le chiese.
1Timoteo 6,14 ti ordino di osservare questo comandamento da uomo senza macchia, irreprensibile, fino all'apparizione del nostro Signore Gesù Cristo,
2Tessalonicesi 3,4 E riguardo a voi, abbiamo questa fiducia nel Signore, che quanto vi ordiniamo già lo facciate e continuiate a farlo.
2Tessalonicesi 3,6 Vi ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di tenervi lontani da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi.
2Tessalonicesi 3,12 A questi tali ordiniamo, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, di mangiare il proprio pane lavorando in pace.
2Corinzi 13,10 Per questo vi scrivo queste cose da lontano: per non dover poi, di presenza, agire severamente con il potere che il Signore mi ha dato per edificare e non per distruggere.
1Corinzi 6,4 Se dunque avete liti per cose di questo mondo, voi prendete a giudici gente senzaautorità nella Chiesa?
2Corinzi 10,8 In realtà, anche se mi vantassi di più a causa della nostra autorità, che il Signore ci ha dato per vostra edificazione e non per vostra rovina, non avrò proprio da vergognarmene.
1Tessalonicesi 2,6 E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri, pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo.
Tito 2,15 Questo devi insegnare, raccomandare e rimproverare con tutta autorità. Nessuno osidisprezzarti!
1Corinzi 5,4 nel nome del Signore nostro Gesù, essendo radunati insieme voi e il mio spirito, con il potere del Signore nostro Gesù….
Ecco a cosa serve l’autorità nella Chiesa secondo S.Paolo
Efesini 4,12 per rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo,
Efesini 4,16 dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella carità.
Giovanni apostolo contrappone e rivendica la propria autorità contro quella di Diotrefe:
3 Gv 1,10 Per questo, se verrò, gli rinfaccerò le cose che va facendo, sparlando contro di noi con voci maligne. Non contento di questo, non riceve personalmente i fratelli e impedisce di farlo a quelli che lo vorrebbero e li scaccia dalla Chiesa….
Gesù inoltre, dicendo "chi vuol essere primo fra voi, si faccia vostro servo" sottintendeva che un PRIMO ci deve essere. Inoltre in Lc 12,41 ss parla diffusamente di un AMMINISTRATORE POSTO A CAPO della sua casa che può dirigere in modo fedele o infedele gli altri servi.
Spero di aver dato sufficienti prove bibliche che nella Chiesa, pur avendo la stessa dignità, non tutti hanno lo stesso ruolo. S.Agostino, molto appropriatamente diceva: "Con voi sono cristiano, per voisono vescovo."
Ritengo che il rifiuto della gerarchia sia antibiblico e dimostra ancora una volta che l’interpretazione della Bibbia, se fatta con il criterio del "libero esame" può portare fuori strada.