Alla tavola del re

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Perdonato
00venerdì 4 gennaio 2013 19:38
“Il re gli disse: «C'è ancora qualcuno della casa di Saul al quale io possa far del bene per amore di Dio?»
Siba rispose al re:«C'è ancora un figlio di Jonathan, storpio dei piedi»” (2° Samuele 9:3)

ALLA TAVOLA DEL RE

La storia di Mephibosheth in 2° Samuele Cap. 9, è una bella storia di grazia. Dopo che Davide divenne re d'Israele si pose questa strana domanda. La cultura del Vicino Oriente Antico imponeva l’uccisione di tutti i membri della famiglia reale deposta, invece Davide volle fare del bene alla casa di Saul. Siba indicò a Davide Mephibosheth, figlio di Jonathan, che era paralizzato ad entrambi i piedi. Egli era l’unico superstite della famiglia di Saul. La scrittura dice che Mephibosheth mangiò alla mensa di Davide come uno dei figli del re. Immaginate l’imbarazzo di Mephibosheth seduto al fianco di Salomone, Absalom, Tamar, persone celebrate per sapienza o bellezza. Mephiboshet sperimentò la grazia. Il re aveva deciso così. La storia di Mephibosheth è la nostra storia. Il peccato ci ha paralizzato e siamo diventati storpi. Un giorno Dio il nostro Re ci ha fatto grazia invitandoci a partecipare alla Sua tavola; Egli ci dice: "Tu mangerai per sempre alla mia tavola". Mephibosheth aveva paura, si sentiva come un cane davanti al re ma il re lo accolse come un figlio. Dio vuole fare lo stesso con te, crediGli.

Credente
00venerdì 4 gennaio 2013 19:53
Davide graziò anche lo stesso Saul quando gli capitò di poterlo uccidere, ma per rispetto al suo stato di re, non lo fece.
Applicò in varie occasioni la misericordia ed ottenne misericordia da Dio, quando in varie altre occasioni peccò contro di Lui.
Un valido esempio di perdono dato e ricevuto, in un tempo in cui ci si vendicava molto facilmente dei nemici. Abbiamo molto da imparare da questo grande Re, anche nelle sue umane debolezze e nella sua umiltà di fronte a Dio.
Perdonato
00venerdì 4 gennaio 2013 20:14
Amen!
ladymira
00sabato 5 gennaio 2013 16:02
Tutti dobbiamo fare del bene ai nostri fratelli, di qualsiasi condizione o ceto, la mensa più bella è quella di nostro signore Gesù , beati gli invitati alla sua mensa, non sogno degna di partecipare alla tua mensa ma dii soltanto una parola ed io sarò salvata, Gesù invitaci tutti alla tua mensa, che ritempra l'anima.
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