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I TESTI TROVATI A QUMRAN

Ultimo Aggiornamento: 05/11/2011 12:24
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05/11/2011 12:23
 
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I MANOSCRITTI DEL MAR MORTO


Giara di Qumran

Coperchio: Altezza 5 cm, diametro 17.8 cm Giara: Altezza 49.8 cm, diametro 24 cm. Tale giara è datata tra il 1° sec. a.C e il 1° d.C.
I rotoli dritrovati dai beduini nel 1947 nelle grotte di Qumran, erano contenuti in giare cilindriche di un tipo sconosciuto altrove. Molti archeologi considerano la scoperta di questo originale vasellame a Qumran come evidenza del legame tra lo stanziamento esseno e le grotte. Queste giare, come anche il resto del vasellame scoperto a Qumran era probabilmente prodotto localmente.

Pesher del libro di Osea (4QpHos)

Questi frammenti sono noti come: Pesher Hoshe`a (4Q166 (4QpHos[superscript]a), sono su pergamena e furono copiati nel tardo 1° sec. a.C. Il frammento venne rinvenuto nella grotta n° 4, le misure sono: Altezza 17.5 cm, lunghezza 16.8 cm.

Il carattere usato è identico a quello utilizzato in un commentario ai Salmi, il rustico semiformale della era erodiana. Il frammento è un commentario (pesher), ad alcuni versi del libro del profeta Osea (2:8-14).
Il Pesher era molto utilizzato nella comunità che scrisse i Rotoli del Mar Morto.
Il Pesher non cercava di spiegare il senso del testo biblico, quanto piuttosto di darne un'interpretazione che avesse rilievo per la comunità.
Le spiegazioni per verso o gruppi di versi, sono introdotte dall'espressione: "Pesher (interpretazione) della parola..." ovvero "l'interpretazione di questo si riferisce al fatto...".
Tale genere si riallaccia a quello del "Midrash", quest'ultimo era la testimonianza di come un testo considerato di origine divina (la Torah ad esempio) diventasse oggetto di venerazione, riflessione, preghiera, insegnamento e predicazione parenetica. Tale genere databile dall'epoca esilica in poi (587 a,C.) si distinse in due ulteriori generi midrashim (plurale di midrash): il midrash halakah, mirante alla meditazione delle parti legali della Torah per definirne le leggi, scoprire nuove norme regolatrici di situazioni nuove e per giustificare usi e costumi diventati tradizionali. Il secondo genere midrash è detto "midrash-haggadah, e si concentra sul significato delle parti narrative della Torah, indagandone il senso letterario e storico. Il testo ebraico di partenza non è quello standardizzato dai masoreti.
I versi tratti dal libro canonico del profeta Osea, si riferiscono alla relazione di Dio, il marito, con Israele, la moglie infedele.

Pesher del libro di Isaia (4Q162=4QIs-b)

Nel Pesher di Isaia4QIs-b, scritto su cuoio, e ritrovato nella grotta 4 di Qumran, vengono citati diversi versi dal cap.5 del libro del profeta Isaia.
In esso le minacce di punizioni o distruzioni, sono intese come riferite agli "uomini arroganti" che dimorano a Gerusalemme.
Conosciamo da altri rotoli trovati a Qumran che i qumraniti avevano seri conflitti con i sacerdoti leviti, a proposito del modo di gestire l'adorazione al Tempio.
Diversi studiosi pensano che la comunità di Qumran fosse stata fondata e guidata da sacerdoti i quali insegnavano che i sacerdoti di Gerusalemme erano corrotti.

Rotolo della Legge (4Q396)

Il nome attraverso cui è conosciuto questo rotolo è: Miqsat Ma`ase ha-Torah (4Q396).
Il rotolo del quale ci restano 3 frammenti fu copiato tra la fine del I° sec a.C e l'inizio del I° sec d.C.
Frammento A: altezza 8 cm, lunghezza 12.9 cm
Frammento B: altezza 4.3 cm, lunghezza 7 cm
Frammento C: altezza 9.1 cm , lunghezza 17.4 cm

Il rotolo, che ha la forma di un'epistola è unico per linguaggio, stile e contenuto. Sulla base di considerazioni teologiche e linguistiche il testo originale è stato riconosciuto come il prodotto più antico della setta degli Esseni. Di esso sono stati rinvenuti ben sei manoscritti incompleti.

Mettendo assieme il contenuto dei sei manoscritti si è stabilito che il testo era organizzato composto da circa 130 linee, tuttavia va considerato perduto circa un terzo di quello che doveva essere il testo presente sul rotolo completo (la parte iniziale). Il testo probabilmente era suddiviso in quattro sezioni:
(1) la formula di apertura, andata perduta;
(2) un calendario liturgico di 364 giorni;
(3) una lista di più di 20 regole religiose (Halakhot), molte delle quali peculiari della setta;
(4) una conclusione che tratta con l'esigenza della setta di separarsi dalla moltitudine del popolo, tesa a persuadere in merito alla necessità delle regole legali.
Le "halakhot," o leggi religiose, formano il cuore dell'epistola, esse hanno a che fare principalmente con il Tempio e il suo rituale.

Testimonia (4Q175=4QTest)

Questo documento manoscritto su pergamena è datato alla metà del 1° sec. a.C.
Il nome attribuitogli, "Testimonia", deriva da un tipo di scritto cristiano a cui somiglia per contenuto.
I Testimonia cristiani erano collezioni di versi tratti dall'Antico Testamento, concernenti il Messia.
Erano "testi-prova", tesi a dimostrare agli ebrei che Gesù era effettivamente il Messia promesso.

Il "Testimonia" di Qumran, non è un testo cristiano, ma assomiglia ai Testimonia cristiani perchè vengono raggruppati versi che hanno a che fare con uno stesso tema. Il testo di Qumran include 5 citazioni bibliche con relative interpretazioni.
Le prime due citazioni si riferiscono alla venuta di un profeta sul tipo di Mosè. La terza si riferisce ad un Messia-re, la quarta ad un Messia-sacerdote. La quinta citazione tratta da Giosuè, è connessa alla venuta di un periodo di grandi disastri su coloro che sono dediti al male.
Nel frammento il tetragramma YHWH è sostituito da 4 punti. Più volte l'emanuense è tornato sullo scritto per apportarvi modifiche (righi 12, 17, 18, 19). Le varie sezioni bibliche sono accuratamente separate tra loro.

Rotolo dei Salmi (11Qpsa=11Q5)

Il Rotolo dei Salmi (11QPsa = 11Q5) era uno dei sei manoscritti di salmi scoperti dai beduini nel 1956 nella grotta 11 di Qumran. Il rotolo insieme ad altri 4 frammenti (frammenti da A a D) furono pubblicati da James A. Sanders con il titolo The Psalms Scroll of Qumrân Cave 11 (11QPsa) (Discoveries in the Judaean Desert of Jordan, vol. 4; Oxford: Clarendon Press, 1965), mentre il frammento E venne pubblicato da Yigael Yadin, "Another Fragment (E) of the Psalms Scroll from Qumran Cave 11 (11QPsa)", Textus 5 (1966) 1-10.


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Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». At 8,30
 
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