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ORIGINI DEL MOVIMENTO PENTECOSTALE

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2011 19:18
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18/05/2011 19:18
 
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La reazione della stampa tende a mettere in ridicolo la glossolalia, e Parham – venuto a ispezionare Azusa Street di persona – definisce i fenomeni non glossolalia autentica (e tanto meno xenoglossia, come anche Seymour credeva), ma “rumori inarticolati tipici dei negri del Sud” (“Editorial”, Apostolic Faith, ottobre 1912, p. 6). Nonostante questo – e, per la verità, più lentamente di quanto certe visioni romantiche delle origini pentecostali lascino intendere – migliaia di persone da tutti gli Stati Uniti e il Canada (alcuni perfino dall’Europa) prendoro la strada di Azusa Street per vedere di persona che cosa succede. È ad Azusa Street che la glossolalia come prova iniziale del battesimo dello Spirito Santo si fonde con l’oralità tipica della cultura afro-americana, con disgusto di Parham ma con risultati che ad altri appaiono affascinanti. La predicazione insiste sui temi del premillenarismo, e il fatto che poco dopo l’inizio delle attività di Seymour ad Azusa Street la California sia scossa dal terremoto di San Francisco sembra a molti un segno che i tempi apocalittici sono davvero cominciati. Secondo alcuni storici il premillenarismo e l’annuncio dell’imminente fine del mondo sono, in questi anni, perfino più importanti della glossolalia nella predicazione del pentecostalismo nascente.

Negli anni che vanno dal 1906 al 1909 frequentano Azusa Street quasi tutti i leader delle denominazioni holiness che il terzo protestantesimo, istituzionalizzandosi, aveva prodotto, e molti predicatori holiness indipendenti che rifiutano di aderire alle denominazioni. In seguito a questo lungo pellegrinaggio verso Azusa Street il movimento holiness si spacca. Alcune denominazioni holiness come la Pentecostal Holiness Church, la Church of God con sede a Cleveland (Tennessee) e la Church of God in Christ, guidata da Charles Mason con un seguito di migliaia di fedeli fra gli afro-americani, dopo l’esperienza di Azusa Street passano senz’altro al pentecostalismo, trasformandosi in denominazioni pentecostali (non senza subire scismi da parte di minoranze che rifiutano la glossolalia). Altri gruppi del terzo protestantesimo come la Chiesa del Nazareno, l’Esercito della Salvezza e la Chiesa di Dio con sede ad Anderson, nell’Indiana (da non confondersi con quella dello stesso nome con sede a Cleveland, nel Tennessee) rifiutano invece la glossolalia, quando non la considerano – come Alma White – semplicemente opera del Diavolo.

Anche figure indipendenti dalle denominazioni – ma autorevoli all’interno del terzo protestantesimo – come Frank Bartleman (1871-1936) tornano entusiasti da Azusa Street. Tra gli europei che visitano la cappella di Seymour un norvegese di origine inglese, Thomas Ball Barratt (1862-1940), svolge un ruolo decisivo per la diffusione del pentecostalismo in tutta Europa, dove la corrente pentecostale ha tuttavia anche radici diverse che vengono dal Galles. Seymour, dal canto suo, non è in grado di gestire il fenomeno, cresciuto oltre ogni possibile previsione, cui aveva dato inizio. La sua leadership declina e rimane confinata a una piccola comunità afro-americana, e Azusa Street conosce un rapido tramonto. Negli anni 1910 ci sono già negli Stati Uniti e in Canada diverse decine di migliaia di pentecostali, che non riconoscono come leader né Parham né Seymour.

In realtà – se si eccettua la parte (minoritaria) costituita dai fedeli delle denominazioni holiness che si erano semplicemente trasformate in denominazioni pentecostali – nella grande maggioranza coloro che vedono nella glossolalia la prova del battesimo dello Spirito Santo non intendono riconoscere alcun leader né alcuna organizzazione. Insistono infatti nella critica contro qualunque forma di denominazionalismo, e ribadiscono che non è affatto il caso di creare nuove denominazioni, tanto più che le profezie premillenariste – e il terremoto di San Francisco – mostrano che la fine dei tempi è davvero vicina. Come ha notato una delle migliori specialiste delle origini pentecostali, Edith L. Blumhofer, quello che si forma nel primo decennio del XX secolo e che costituisce il pentecostalismo degli anni 1910 non è un insieme di denominazioni ma (ancora una volta) un network. I partecipanti al network sono uniti dalla glossolalia e da un premillenarismo che attende la fine del mondo come imminente, ma divergono su un gran numero di altri punti. Ciascun gruppo locale o “banda” ha le sue dottrine distintive. I temi teologici sono i più vari, da uno stretto fondamentalismo (proclamato nonostante i fondamentalisti condannino la glossolalia come diabolica) a teorie diffuse piuttosto nella corrente avventista o nei movimenti profetico-messianici come il condizionalismo o l’anglo-israelismo (la dottrina secondo cui i popoli anglo-sassoni sono di origine ebraica e costituiscono gli eredi legittimi del regno di Israele), entrambi predicati da Parham.

Tra i pastori protestanti di Los Angeles che si recano a vedere di persona che cosa succede ad Azusa Street c’è Joseph Smale (1867-1926), pastore della First Baptist Church. La curiosità di Smale lo aveva già portato ben più lontano, nel Galles, dove a partire dal 1904 si stava verificando quello che stampa anglo-americana definiva uno dei più grandi revival protestanti della storia. Da questa terza componente, europea, delle origini del pentecostalismo emergeranno le Chiese apostoliche.

B.: Per un quadro d’insieme cfr. CESNUR (Centro Studi sulle Nuove Religioni), La sfida pentecostale, a cura di M. Introvigne, Elledici, Leumann (Torino) 1996; Walter H. Hollenweger, The Pentecostals, SCM Press, Londra 19882, aggiornato da Idem, Pentecostalism. Origins and Developments Worldwide, Hendrickson Publishers, Peabody (Massachusetts) 1997; Stanley M. Burgess – Eduard M. Van der Maas (a cura di), The New International Dictionary of Pentecostal and Charismatic Movements, Zondervan, Grand Rapids (Michigan) 20022; Karla Poewe (a cura di), Charismatic Christianity as a Global Culture, University of South Carolina Press, Columbia (South Carolina) 1994; H. Cox, Fire from Heaven. The Rise of Pentecostal Spirituality and the Reshaping of Religion in the Twenty-first Century, Addison-Wesley, Reading [Massachusetts] 1995; Massimo Introvigne, I pentecostali, Elledici, Leumann (Torino) 2004; ed Enzo Pace - Annalisa Butticci, Le religioni pentecostali, Carocci, Roma 2010. Una guida bibliografica non recente ma utile per seguire le origini e gli sviluppi di migliaia di denominazioni pentecostali è quella di Charles Edwin Jones, A Guide to the Study of the Pentecostal Movement, 2 voll., Scarecrow Press, Metuchen (New Jersey) – Londra 1983; cfr. pure Watson E. Mills, Charismatic Religion in Modern Research. A Bibliography, Mercer University Press, Macon (Georgia) 1985. Sulle radici sociologiche: Robert Mapes Anderson, Vision of the Disinherited. The Making of American Pentecostalism, Oxford University Press, New York-Oxford 1979. Sulle radici teologiche: Nils Bloch-Hoell, The Pentecostal Movement. Its Origin, Development and Distinctive Character, Universitetsforlaget, Oslo e Allen & Unwin, Londra 1964; Donald W. Dayton, Theological Roots of Pentecostalism, Francis Asbury Press, Grand Rapids (Michigan) 1987; Henry I. Lederle, Treasures Old and New. Interpretations of “Spirit-Baptism” in the Charismatic Renewal Movement, Hendrickson Publishers, Peabody (Massachusetts) 1988; Douglas Jacobsen, Thinking in the Spirit. Theologies of the Early Pentecostal Movement, Indiana University Press, Bloomington - Indianapolis 2003. Su Parham: James R. Goff, Jr., Fields White unto Harvest. Charles F. Parham and the Missionary Origins of Pentecostalism, University of Arkansas Press, Fayetteville (Arkansas)-Londra 1988. Su Azusa Street e la sua influenza: Thomas R. Nickel, Azusa Street Outpouring, As Told to Me by Those Who Were There, Great Commission International, Hanford (California) 1986; Vinson Synan (a cura di), Aspects of Pentecostal-Charismatic Origins, Logos International, Plainfield (New Jersey) 1975. Sulla storia: V. Synan, The Holiness-Pentecostal Movement in the United States, William B. Eerdmans, Grand Rapids (Michigan) 19872; Idem, The Twentieth-Century Pentecostal Explosion. The Exciting Growth of Pentecostal Churches and Charismatic Renewal Movements, Creation House, Altamonte Springs (Florida) 1987; Idem, In the Latter Days. The Outpouring of the Holy Spirit in the Twentieth Century, Servant Publications, Ann Arbor (Michigan) 19912; Edith Blumhofer - Russell P. Spittler - Grant A. Wacker, Pentecostal Currents in American Protestantism, University of Illinois Press, Urbana-Chicago 1999; G. A. Wacker, Heaven Below. Early Pentecostals and American Culture, Harvard University Press, Cambridge (Massachusetts) - Londra 2001.

 

dal Cesnur: 

http://www.cesnur.org/religioni_italia/p/pentecostali_01.htm


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