Ancora una domenica di sangue in Nigeria e ancora nel mirino la comunità cristiana. Sono almeno 21 i cristiani uccisi, tra cui 4 bambini, e un centinaio i feriti (il numero delle persone coinvolte è ancora provvisorio; il bilancio si aggrava di ora in ora) dopo l'attacco coordinato contro tre chiese nello Stato settentrionale nigeriano di Kaduna, a maggioranza musulmana. Il bilancio peraltro non prende in considerazione gli ultimi attentati contro altre due chiese, sempre nella stessa area. Le autorità hanno proclamato il coprifuoco per 24 ore, con effetto immediato. Interviene la Santa Sede: il portavoce del Papa padre Federico Lombardi parla di inaccettabile e assurdo disegno di odio:«bisogna augurarsi interventi efficaci che riescano ad arginare ed eliminare il terrorismo per il bene di questo grande Paese».

Dietro gli attentati forse Boko Haram
Gli attentati non sono stati rivendicati ma hanno le stesse modalità di quelle delle ultime domeniche, opera dei fondamentalisti islamici dei Boko Haram. Due dei luoghi di culto colpiti sono nella città di Zaria, nel Nord del Paese: nel mirino, in questo caso, la cattedrale cattolica del Cristo Re e la chiesa evangelica della Buona Novella. Prima un kamikaze a bordo di una Honda imbottita di esplosivo si è schiantato contro la prima chiesa, scatenando un incendio e danneggiando gravemente l'edificio. Poco dopo miliziani hanno lanciato granate contro la chiesta evangelica uccidendo quattro bambini che stavano giocando all'esterno. Il terzo attentato ha colpito una terza chiesa nella città di Kaduna, dove si teme ci possano essere altre vittime.

 Rappresaglie contro i musulmani: almeno 10 morti 

Folle di cristiani inferociti si sono lanciate in violenti rappresaglie nei confronti dei musulmani in un quartiere a maggioranza cristiana di Kaduna. I testimoni riferiscono che almeno dieci cadaveri di persone linciate sono stati trasportati all'obitorio. La situazione è fuori controllo