È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

L'ATTO DI FEDE secondo la Chiesa Cattolica

Ultimo Aggiornamento: 01/12/2014 15:17
Autore
Stampa | Notifica email    
18/04/2011 21:36
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

6. Le reazioni dell’ascoltatore

Come mai, davanti all’annuncio della risurrezione, alcuni credono ed altri no?

Per rispondere a questa domanda analizziamo quali sono le possibili reazioni dell’ascoltatore:

 

Vediamo meglio i singoli casi:

1.   «Non mi interessa»

      Chi risponde così lo fa

-     o per orgoglio (dice di accettare solo quello che è razionale),
-     o per moda,
-     o per non impegnarsi in una ricerca che potrebbe portarlo a cambiar vita,
-     o perché è condizionato da un’educazione anticlericale,
-     o ancora perché non riesce a vedere in che cosa la risurrezione di Gesù tocchi oggi la sua vita...

      Comunque il discorso con lui è provvisoriamente chiuso. Lo studio del Cristianesimo può rivestire per lui solo un interesse culturale.

2.      «Approfondisco»

      In questo caso la persona riflette più a fondo su tutta la questione, onde prendere una decisione e può arrivare ad una conclusione (sia pure non definitiva), oppure rimanere nel dubbio:

 

 


a)      «concludendo»

      Se la persona ritiene che i dati raccolti siano sufficienti per prendere una decisione, ha terminato la sua ricerca, almeno fino a quando fatti nuovi nella sua vita vengano a riaprire da capo tutta la questione.

      La conclusione può essere: vedo che devo credere, oppure vedo che non devo credere:

-       «Vedo che devo credere»
      Questa conclusione da molti teologi (compreso Tommaso d’Aquino) è chiamata «illuminazione», dono di Dio (v. oltre).
      A questa persona resta poi il dovere di tradurre la sua fede in vita cristiana coerente (fede esplicita).

-      «Vedo che non posso credere»
      Secondo il Cristianesimo anche questo atteggiamento è corretto, se nasce da buona fede (Rom. 14) e se la persona si comporta coerentemente con la verità che ha scoperto, anche se tale verità non coincide col Cristianesimo.

Si parla in questo caso di fede implicita o di buona fede.

 

b)      «rimanendo nel dubbio»

      Il dubbio è lo stato di una persona che non sa decidersi da quale parte stare, in quanto o ritiene che gli elementi raccolti non siano ancora sufficienti per prendere una decisione e ne attende altri più convincenti, oppure ha il timore di non averli ancora analizzati a sufficienza.

A questo proposito occorre far notare che
-    non c’è da sperare che in futuro le prove siano migliori, perché ci sarà sempre da fare un atto di fiducia nei testimoni e tale atto sarà sempre libero (= non costretto dall’evidenza);
-    il rimanere nel dubbio può essere un modo comodo per evitare una decisione impegnativa;
-    il giudizio positivo o negativo che uno dà può essere sempre rivisto, qualora una più matura esperienza e riflessione suggerissero la scelta contraria;
-    a volte lo stato di dubbio è semplicemente un rifiuto della libertà dell’atto di fede: si vogliono delle prove tali che «costringano» a credere. Così facendo, si impone alla realtà delle cose di essere come vogliamo noi... e questo è assurdo.
Questo atteggiamento si ha, per esempio, quando si dice: «Se Gesù è risorto, perché non compare qui ora? Solo così crederò».
Si può rispondere: chi assicura che sia proprio Gesù quello che eventualmente comparisse? E che diritto si ha di esigere un «miracolo» per credere?

Il dubbio poi può essere di due tipi, motivato o immotivato:

1.      dubbio motivato
      Si ha quando ci sono ragioni che fanno sospendere il giudizio.

      Altrimenti si tratta di

2.      dubbio immotivato
      Si ha quando non ci sono ragioni di dubitare. In genere nasce dalla paura di errare nel prendere una decisione, dalla paura di "buttarsi" in Dio, di impegnarsi in una vita senza certezze razionali assolute.

Come giudicare queste situazioni di dubbio?

Il dubbio è una situazione umana possibile.

Secondo il Cristianesimo, è accettabile solo se accompagnata dalla volontà di risolvere o di vincere il dubbio.

In pratica però, chi è nel dubbio non può agire: fino a quando non dirà sì agli apostoli (facendo così un atto di fede), di fatto dice no.

*  Possiamo ora rispondere alla domanda iniziale: «Perché alcuni credono e altri no?»

Davanti all’annuncio della risurrezione alcuni non credono, perché

-     o l'evangelizzazione è stata fatta a loro malamente (errori nella predicazione o difetti nel predicatore);

-     o non ne è stata vista la credibilità (limiti o precedenti esperienze negative nei confronti della Chiesa da parte dell'ascoltatore);

-     o, pur avendone vista la credibilità, non vogliono credere, perché non vogliono cambiar vita.

Secondo il Cattolicesimo, solo in quest’ultimo caso vi è colpa morale nell’ascoltatore (malafede).


Precisazione

Fede e salvezza secondo il Cattolicesimo

Per tranquillizzare una persona che, in buona fede, ritiene di non dover credere, ma si sente in colpa o ha paura di essere "dannata" se non crede agli apostoli, qualora, in buona fede, ritenesse di non dover credere, precisiamo qual è il rapporto tra fede e salvezza secondo il Cattolicesimo:

-     tutti gli uomini sono chiamati da Dio alla salvezza, cioè alla vita eterna con Lui:

      "Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi" (1 Tim 2,4);

-     non tutti  però sono chiamati alla fede esplicita in Gesù:

*     non lo è colui a cui il vangelo non è stato predicato;

*     non lo è colui a cui è stato predicato in modo incomprensibile o inaccettabile;

*     non lo è colui che non l'ha capito o l'ha capito male;

-     la salvezza effettiva dipende dalla buona fede (Rom 14), cioè dal comportamento coerente con la verità scoperta.

      D'altra parte non si può pretendere che una persona si comporti secondo una verità sconosciuta o non conosciuta come tale.

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:49. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com