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L'ATTO DI FEDE secondo la Chiesa Cattolica

Ultimo Aggiornamento: 01/12/2014 15:17
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18/04/2011 21:32
 
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Introduzione
Gesù è risorto o no?

Possiamo ora farci un'opinione nostra?


Prima di affrontare il nostro problema, crediamo utile premettere alcune considerazioni sull'atto di fede in generale.
Atto di fede è accettare come vera un’affermazione che per noi non è evidente, non è controllabile, non è dimostrabile, fidandoci dell’attendibilità delle persone che la sostengono.
Per fare questo è necessario però che il contenuto dell'affermazione non sia assurdo per noi.
Normalmente si arriva alla decisione di accettare qualcosa d'inevidente dopo aver analizzato il "testimone" per vedere se fornisce "garanzie" sufficienti di credibilità e cioè se conosce bene le cose che dice (competenza) ed è onesto nel dirle (onestà).
La valutazione se le garanzie offerte del testimone siano "sufficienti" è soggettiva, dipende dalla persona che sceglie se fidarsi o no.

 

*       Applichiamo alla risurrezione di Gesù.
Poiché noi non siamo testimoni diretti di essa, la nostra domanda diventa: coloro che l'hanno raccontata sono degni di fiducia? Che "garanzie" portano?

 Si noti che la situazione è diversa a seconda che si parli
-     degli immediati ascoltatori degli apostoli
-     degli uomini di oggi.
      Faremo perciò due trattazioni separate.

 

2. La fede dei discepoli degli apostoli


Quando gli apostoli hanno predicato la risurrezione di Gesù, i loro ascoltatori si sono domandati:
«Costoro stanno dicendo il vero riguardo a Gesù? Sono persone degne di fiducia? Che garanzie di credibilità offrono?» (Cfr. Atti 2,37; 7,54; 8,6.12.34-37; 10,44-46; 11,20-24; c. 13-14; c. 16-19...).
Il metodo attraverso il quale potevano ricavare una risposta era diverso a seconda che essi fossero stati ebrei o pagani.

a) Per gli ebrei:
Avendo sentito gli apostoli affermare che Gesù era morto e risorto «secondo le Scritture» (1 Cor 15,3-5; At 2; 10; 13; 17,1-4), e che quindi era il messia atteso, non avevano che da controllare le Scritture per vedere se le affermazioni degli apostoli corrispondevano a verità (Atti 13,42-45; 14,1-3; 17,3-4.11-12).
E poiché per gli ebrei religiosi le Scritture erano (e sono tuttora) accettate come parola di Dio, qualora la loro indagine fosse risultata positiva, avevano gli elementi "sufficienti" per poter aderire al Cristianesimo e di fatto molti aderirono (per es. Atti 2,41; 5,14.28; 6,1.7; cfr. anche Lc 24, 25-27 e Gv 5, 44) e aderiscono anche oggi.

b) Per i pagani:
I pagani, che non avevano le "Scritture" da consultare, non potevano fare altro che cercare di stabilire se gli apostoli meritassero o non meritassero fiducia in relazione a quello che annunciavano e cioè verificare
-     se non si fossero ingannati (competenza);
-     se non volessero ingannare (onestà).

Per poterlo fare adeguatamente, dovevano analizzare:
-     la coerenza del messaggio in se stesso,
-     la coerenza di vita degli apostoli, il loro disinteresse, il loro coraggio nell’affrontare le persecuzioni, ed eventualmente ottenere conferme da qualche altro testimone.

A volte a spingere i pagani a credere interveniva anche qualche «fatto miracoloso», che serviva, secondo il libro degli Atti di apostoli, a confermare quanto gli apostoli andavano dicendo (es. Atti 13,12; 14,8-20).

Il libro degli Atti molte volte chiama in causa anche l’azione di Dio (dello Spirito Santo) per «toccare il cuore» degli ascoltatori e farli credere. Per i cristiani questo intervento è verissimo. Valga come prova per es. Atti 13,48: «quanti erano preordinati alla vita eterna, credettero». Tuttavia dal punto di vista storico un intervento di Dio non è dimostrabile e quindi una corretta esposizione dei fatti non deve qui prendere in considerazione questo intervento.

Di fatto molti pagani hanno giudicato "sufficienti" le garanzie fornite dagli apostoli e perciò hanno scelto di fidarsi di loro e di aderire quindi al Cristianesimo.

 

In sintesi:

l’atto di fede dei diretti ascoltatori degli apostoli è stato un atto di fiducia negli apostoli per ciò che riguarda la loro testimonianza su Gesù. Li hanno conosciuti e li hanno giudicati testimoni attendibili.

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Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
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