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GEOGRAFIA DELLE FEDI NEL MONDO

Ultimo Aggiornamento: 11/03/2022 21:31
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22/12/2019 15:08
 
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L’ateismo cala nel Regno Unito,  ma i cristiani sono secolarizzati




atei inghilterraAteismo in Inghilterra. Secondo un sondaggio citato dal “Times” nel 2018 si è confermata la diminuzione dei non credenti inglesi, i cristiani rimangono stabili e crescono gli “spirituali”. Il lucido giudizio del prof. Oliver Roy.


 


L’ateismo è in declino in Gran Bretagna. Una notizia che getta dubbi sulla prevedibilità della storia e illumina invece la verità che il cammino umano del mondo è più ciclico o punteggiato che lineare. Cioè, i fenomeni storici non sono mai irreversibili.


La notizia è apparsa sul Times, il principale quotidiano del Regno Unito, ed il sondaggio è stato svolto da YouGov. La percentuale di non credenti è costantemente scesa dal 38% del 2016 al 36% nel 2017 fino al 33% nel 2018, al contrario, i credenti in Dio sono rimasti stabili al 29%, mentre la proporzione di agnostici è salita dal 12 al 14%, assieme ai credenti in un “potere spirituale”: dal 23 al 24%. Il sondaggio ha rilevato anche un leggero aumento del numero di persone che afferma di rivolgersi a Dio con la preghiera.


Inghilterra: calano gli atei, aumentano i “credenti” e gli “spirituali”.


Sommando i risultati, la percentuale di “credenti” è del 53%, quella di non credenti è del 33% e gli agnostici sono il 14%. Tra gli altri dettagli interessanti c’è il calo di persone che non frequenta “mai” la chiesa (escludendo matrimoni e funerali), passato dal 63% nel 2016, al 61% nel 2017, 56% nel 2018 e coloro che dicono di essersi recati a Messa “diverse volte l’anno” sono cresciuti dal 6 al 7%. Le cifre suggeriscono che nel 2018 il 39% ha partecipato saltuariamente alla liturgia, passando dal 36% nel 2017 e dal 34% nel 2016. Anche coloro che “non pregano mai” sono diminuiti dal 54% del 2017 al 50% del 2018. Per concludere, 83.000 nuovi fedeli si sono uniti alla Chiesa anglicana lo scorso anno rispetto ai 59.000 che se ne sono andati.


Numeri di forte impatto per uno degli Stati più secolarizzati dell’Europa ma che significano ben poco, come ha giustamente spiegato lo storico John Dickson, fondatore del Centre for Public Christianity: «gran parte delle persone inglesi e nel mondo, alla domanda se credono in Dio risponde di “no”, perché ascoltano quella parola e pensano solo al io giudeo-cristiano o forse al Dio islamico. Tuttavia ciò in cui credono è una specie di spirito universale che ha creato e ordinato tutto». Dickson si riferisce in particolare ad un sondaggio dell’anno scorso apparso su Pew Research Center nel quale si è scoperto che il 9% dei dichiarati “atei” (19% in totale) crede in realtà a un potere intelligente all’origine della realtà.


Olivier Roy: “i cristiani nominali accelerano la secolarizzazione”.


Un sondaggio utile per monitorare il fenomeno secolarizzazione ma che dice ben poco di più. Una delle più interessanti interviste degli ultimi tempi sul tema è quella realizzata alcuni giorni fa a Olivier Roy, professore di Scienze politiche all’Istituto universitario europeo di Firenze. «L’Europa continua a percepirsi come cristiana, ma a partire dal 1968 conosce un cambiamento antropologico importante che separa profondamente i valori della società da quelli del cristianesimo», ha spiegato il prof. Roy. «La vera scristianizzazione non è tanto il crollo della pratica quanto il riferimento ad una nuova antropologia centrata sul desiderio individuale, totalmente contrario al cristianesimo. In compenso, ed è il vero paradosso, in tutti i paesi, ad eccezione dell’Inghilterra, una maggioranza di europei continua a dirsi cristiana. Ma questo non ha più nulla a che fare con la fede. Si constata al contrario una ignoranza totale degli elementi di base del cristianesimo».


Dirsi “cristiani” infatti significa sempre più un’appartenenza nominale ad una tradizione fai-da-te, ad alcuni valori estrapolati, selezionati e costruiti su misura. Credenti in un dio che è solo una controfigura di quello cristiano, come hanno rilevato i sondaggi a proposito della maggioranza dei sostenitori del presidente “cristiano” Donald Trump: apprezzato dal 55% degli americani che “raramente” frequentano la Chiesa e dal 62% di coloro che non frequentano mai.



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Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
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