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IPPOLITO ROMANO (170-235 d.C.)

Ultimo Aggiornamento: 05/04/2011 22:28
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05/04/2011 22:25
 
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II vescovo renda grazie come abbiamo detto più sopra. Tuttavia non è necessario che pronunci le stesse parole che noi abbiamo detto, e che quindi si sforzi di dirle a memoria nella sua azione di grazie a Dio; ciascuno preghi secondo le sue capacità. Se uno può fare convenientemente una preghiera grande ed elevata, va bene ma se egli prega e recita una preghiera più modesta, non lo si impedisca, purché la sua preghiera sia corretta e conforme all'ortodossia.

Il Lettore (c. 12)

II Lettore è stabilito per questo, perché il vescovo gli consegna il libro; ma non è ordinato.

Il Suddiacono (c. 14)

Non si impongano le mani al Suddiacono, ma lo si nomini per il servizio del Diacono.

 

PARTE II. I laici

Gli aspiranti al battesimo (e. 20;

Quando sono stati scelti e messi a parte coloro che devono ricevere il battesimo, si esamini la loro vita: hanno vissuto piamente durante il loro catecumenato, hanno onorato le vedove, visitato i malati, praticato le opere buone? Se coloro che li hanno condotti rendono testimonianza che si sono diportati in questa maniera, ascoltino il Vangelo. A partire dal giorno in cui sono stati scelti, s'imponga loro le mani ogni giorno e si esorcizzino. All'avvicinarsi del giorno in cui saranno battezzati, il vescovo esorcizzi ciascuno di loro, per provare se sono puri. Se ce n'è qualcuno non puro, lo scarti; egli non ha ascoltato con fede la parola, perché lo Straniero (diavolo) è ancor sempre nascosto in lui. Si avvertano quelli che devono essere battezzati che prendano un bagno e si lavino il quinto giorno della settimana. Se una donna è nel suo periodo regolare (menstruo), la si scarti e la si battezzi in altro giorno. Coloro che devono ricevere il battesimo digiunino il venerdì e il sabato. II sabato il vescovo li riunisca tutti nello stesso luogo e li inviti a pregare e a piegare le ginocchia. Imponendo loro le mani scongiuri ogni spirito straniero di allontanarsi da essi e di non ritornare mai più presso di loro. Quando ha terminato l'esorcismo, soffi sul loro viso, e, dopo d'aver segnato la loro fronte, le loro orecchie e il loro naso, li faccia alzare. Si passerà tutta la notte in veglia, facendo loro delle letture e delle istruzioni. Coloro che devono ricevere il battesimo non portino con sé altro vaso che quello che ciascuno deve portare per l'Eucaristia, poiché è conveniente che colui che è diventato degno offra allora l'oblazione.

Amministrazione del battesimo (c. 21)

Al canto del gallo, (i battezzandi) si avvicinino alle acque, che devono essere correnti e pure. Si svestano e siano battezzati prima i bambini. Si possono rispondere essi stessi rispondano. Se non possono, rispondano i loro genitori o qualcuno della loro famiglia. Si battezzino poi gli uomini adulti e infine le donne; queste debbono prima sciogliere i loro capelli e deporre i gioielli d'oro. Che nessuno discenda nell'acqua con qualche cosa d'estraneo (profano, diabolico). All'ora fissata per il battesimo, il vescovo renda le grazie sull'olio e lo metta in un vaso: è quello che si chiama l'olio dell'azione di grazie. Prenda dell'altro olio e pronunci su di esso un esorcismo: lo si chiama l'olio dell'esorcismo. Un diacono prenda l'olio dell'esorcismo e si metta a sinistra del prete e un altro diacono prenda l'olio dell'azione di grazie e si metta a destra del prete. Il prete, prendendo a parte ciascuno di quelli che devono ricevere il battesimo, ordini loro di abiurare, dicendo, rivolti verso occidente: " Io rinuncio a tè, o Satana, e a tutte le tue pompe e a tutte le tue opere ". Dopo questa dichiarazione, lo si unga con l'olio dell'esorcismo dicendo: " Ogni spirito cattivo si allontani da tè ". In seguito egli lo consegna al vescovo o ad un altro prete che sta presso l'acqua. Intanto un diacono discende nell'acqua, assieme a colui che deve essere battezzato. Questi discenda nell'acqua e colui che lo battezza gli metta la mano sulla testa dicendo: Credi in Dio Padre onnipotente? 26 E colui che viene battezzato risponda: " Credo ". Egli lo battezzi allora una volta, tenendogli la mano posata sulla testa. Et postea dicat: " Credis in Christum lesum filium Dei, qui natus est de Spiritu Sancto ex Maria Virgine et crucifixus sub Pontio Piloto et mortuus est et sepultus et resurrexit die tertia vivu" a mortuis et ascendit in caelis et sedit ad dexterat Patris, ventufus indicare vivos et mortuosf ". Et cum ille dixerit: " Credo ", iterum baptizetur. Et iterum dicat: " Credis in Spiritu Sancto et sanctam Ecclesiam et carnis resurrectionem? ". Dicat ergo qui baptizatur: " Credo ". Et sic tertia vice baptizetur. Et postea cum ascenderit ungeatur a presbytero de ilio oleo quod sanctifìcatum est dicente: "Ungeo tè oleo .sancto in nomine Jesu Christi". Et ita gingilli detergentes se iam induantur et postea in ecclesia ingrediantur.

 

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POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
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