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MINISTRI DI DIO, AL SERVIZIO DEL SUO POPOLO

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2018 18:41
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18/03/2011 22:52
 
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1Cor 4,1 
      Ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio.  Ora, quanto si richiede negli amministratori è che ognuno risulti fedele.
      A me però, poco importa di venir giudicato da voi o da un consesso umano; anzi, io neppure giudico me stesso,  perché anche se non sono consapevole di colpa alcuna non per questo sono giustificato. 
      Il mio giudice è il Signore!
 
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IL SACERDOTE, MINISTRO DEL VANGELO

di Marcial Maciel Degollado

Il sacerdote, come tutti i cristiani, è stato inviato a percorrere il mondo intero per annunciare il vangelo a tutte le creature (Me 16,15). E’ stato inviato, però, da sacerdote, e cioè come ministro ordinato. Per questo, gli è stato dato il vangelo perché lo porti agli uomini, in qualità di rappresentante di Cristo, come capo e pastore. Pertanto, se ogni cristiano ha il dovere di annunciare il vangelo con ardore, più ancora lo ha il sacerdote.

Nel suo sforzo di imitazione del Cristo, il sacerdote non ha bisogno di troppe teorie teologiche, né di molti mezzi pastorali. Quello di cui ha soprattutto bisogno è di amare profondamente e sinceramente il vangelo che deve predicare e amare pure gli uomini ai quali lo deve proclamare. Perciò, più che a elaborazioni dottrinali, ci può essere utile guardare con semplicità all'esempio di un sacerdote dei nostri giorni, che vive questa realtà in modo eccezionalmente esemplare: il Santo Padre Giovanni Paolo II.

Il papa ci ricorda, con il suo esempio vivo, che il sacerdote deve proclamare il vangelo attivamente, dinamicamente; che spesso deve uscire per le strade e le piazze e cercare gli uomini là dove essi vivono, lavorano, riposano, soffrono o si rallegrano; che non possiamo aspettare passivamente che gli uomini di oggi vengano da noi a cercare il Cristo e il suo vangelo; che dobbiamo essere disposti anche alla fatica, a intraprendere dei viaggi, corti o lunghi che siano.

Il papa ci insegna che il sacerdote deve saper annunciare il vangelo con la parola orale o scritta, e che deve usare efficacemente i mezzi di comunicazione sociale per irradiare il più ampiamente possibile la buona novella ricevuta da Cristo.

Egli ci aiuta a comprendere anche che il sacerdote deve saper illuminare con la luce del vangelo sia le coscienze individuali che l'opinione pubblica; che il vangelo destinato ad essere luce e sale di tutta la realtà umana: la cultura, la politica, l'economia, i problemi sociali, ecc. E che, pertanto, il sacerdote deve sforzarsi per conoscere la realtà in cui deve annunciare il vangelo e nella quale va elaborato un pensiero che serva da mediazione tra il messaggio rivelato e le categorie culturali dominanti nell'ambiente in cui egli realizza la sua missione.

Guardando l'esempio del Santo Padre, noi ci ricordiamo pure che il sacerdote, innamorato del vangelo che annuncia, deve cercare la realizzazione delle azioni più efficaci in funzione della sua missione.

Vedendo l'instancabile lavoro del Santo Padre, ci ricordiamo che il sacerdote deve saper convocare, motivare, spronare e guidare i fedeli laici nella mansione di annunziare il vangelo.

Infine, papa Giovanni Paolo II ci insegna, con l'esempio quotidiano, che il sacerdote deve essere uomo di Dio, di vita interiore profonda, anche se tra viaggi, incontri con le moltitudini, attività e responsabilità di ogni genere. Egli ci ricorda che l'annunzio del vangelo deve sgorgare dall'interno, dalla comprensione e dall'esperienza interiore del messaggio e della persona di Cristo, che soltanto la preghiera personale può rendere possibile. Egli ci sprona ad annunciare il vangelo, offrendo anche ogni sacrificio fisico o morale per amore alla croce del Redentore: il messaggero del vangelo è chiamato a pagare di persona il prezzo della redenzione, unendo il sacrificio della sua donazione, delle sue sofferenze, della persecuzione, della fatica ai meriti infiniti della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo.

Se ci fossero più sacerdoti sullo stile del Santo Padre, anche se ci fossero meno teorie sul sacerdozio e sulla sua missione, la Chiesa sarebbe più feconda e il mondo più cristiano.

[Modificato da Credente 25/09/2012 22:08]
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