È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 | Pagina successiva

Meditazioni per le festività (di Mons.Riboldi)

Ultimo Aggiornamento: 07/07/2017 21:39
Autore
Stampa | Notifica email    
05/06/2017 21:45
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

L’uomo non può stare da solo: da solo è come fosse ‘morto’.


Creato da Chi è la stessa natura dell’Amore, che è Dio Padre, l’uomo ha bisogno, come dell’aria che respira, di essere amato e di amare. Senza amore si sente come ‘paralizzato’: non riesce a capire e vivere la sua grande vocazione e realtà: ‘Senza di Me – ha detto Gesù – non potete fare nulla.’ E per dare quasi un’immagine comprensibile, ci definisce ‘dimora’, in cui sceglie di ‘abitare’. Noi siamo ‘tempio vivo dello Spirito’: l’effusione dello Spirito Santo è ‘il respiro di Cristo’ in noi. ‘La prima volta, che il genere umano sentì questo potente respiro, fu il giorno della Pentecoste’. (Fornari)

Sembra di assistere con questo dono del ‘respiro di Dio’, al racconto biblico della stessa nostra creazione, quando Dio, dopo avere composto con il fango l’incredibile frutto del Suo Cuore, che siamo noi, lo rese partecipe della Sua stessa Vita, infondendogli il Suo ‘respiro’.

Così gli Atti raccontano la cronaca di questa grande Solennità della Pentecoste:

“Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso un rombo dal cielo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano gli Apostoli. Apparvero loro lingue di fuoco che si dividevano e si posavano su ciascuno di loro ed essi furono pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito Santo dava loro di potere esprimersi. Si trovavano allora in Gerusalemme Giudei osservanti di ogni nazione che è sotto il cielo. Venuto quel fragore, la folla si radunò e rimase sbigottita perché ciascuno li sentiva parlare la propria lingua. Erano stupefatti e fuori di sé per lo stupore e dicevano: ‘Costoro che parlano non sono forse tutti Galilei? E come mai li sentiamo ciascuno parlare la nostra lingua nativa?

Siamo Parti, Medi, Elamiti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea, della Cappadocia, del Ponto e dell’Asia, della Frigia e della Panfilia, dell’Egitto e della Libia, vicino a Curne, stranieri di Roma, Ebrei e proseliti Cretesi e Arabi e li udiamo annunziare nelle nostre lingue le grandi opere di Dio”. (At. 2, 1-11)

E così, come ‘nati da nuova creazione’, gli Apostoli, non solo comprendono chiaramente in loro quanto era accaduto e quanto avevano ascoltato da Gesù, ma, con la conferma che Lui è veramente il Figlio di Dio,grazie a questa manifestazione e dono, a cui si accompagna una straordinaria potenza, a loro sconosciuta, iniziano a proclamare la Parola di Dio con coraggio, sulle stesse piazze da cui pochi giorni prima erano fuggiti per la paura.

Con la discesa dello Spirito Santo, ogni discepolo, ieri ed oggi, ha un ‘Ospite dolce dell’anima’, che assicura parola e coraggio di vita.

È consuetudine che ogni cristiano, ad una certa età, riceva il sacramento della Cresima: è il giorno della nostra Pentecoste. Non so, da vescovo, a quanti fratelli nella fede, ho fatto dono della Cresima o Confermazione. Credo che tutti almeno abbiate il ricordo dell’unzione sulla fronte e del piccolo schiaffo, come a confermare la forza che si deve avere nella vita, da cristiani.

Confesso che, a volte, forse per una non appropriata formazione, ho avuto come l’impressione di offrire un Dono non compreso, che per troppi si riduceva ad una festa esterna.

Eppure lo Spirito è quella Presenza e Forza interiore che guida tanti a dare alla vita veramente un senso carismatico, fino a farli capaci di gesti grandi, fino ad accettare di vivere e morire da martiri. Chi infatti dona la forza di essere cristiani, come tanti nel mondo, dove esserlo è rischiare il carcere o la morte? O chi non scorge in tante nostre famiglie quel ‘respiro dello Spirito’, che rende i genitori veri testimoni del Vangelo?

È davvero immensa l’opera dello Spirito, in tutto il mondo: la Pentecoste è un ‘oggi’ ovunque.

Basterebbe leggere ciò che avviene in tanti Paesi, dove cristiano è sinonimo di emarginazione o martirio. O basterebbe, a volte, ascoltare persone che fanno esclamare: ‘Davvero è ispirata’.

È davvero grande l’azione dello Spirito, ‘vero Respiro’ di tanti.

Chiunque di noi può chiedersi, anzi deve, che posto abbia lo Spirito Santo nella sua vita quotidiana, nel ruolo che siamo stati chiamati a vivere, nella testimonianza, come quella degli Apostoli, che è – o non è – la nostra vita.

Come ci ha ricordato Papa Francesco questa settimana, in preparazione alla Pentecoste, nelle omelie a Santa Marta: “Io sono capace di ascoltarlo? Io sono capace di chiedere ispirazione prima di prendere una decisione o dire una parola o fare qualcosa? O il mio cuore è tranquillo, senza emozioni, un cuore fisso? Ma certi cuori, se noi facessimo un elettrocardiogramma spirituale il risultato sarebbe lineare, senza emozioni …’. Dobbiamo “lasciarci inquietare dallo Spirito Santo: ‘Eh, ho sentito questo … Ma padre, quello è sentimentalismo!’ – ‘No, può essere, ma no. Se tu vai sulla strada giusta non è sentimentalismo’. ‘Ho sentito la voglia di fare questo, di andare a visitare quell’ammalato o cambiare vita o lasciare questo …’. Sentire e discernere: discernere quello che sente il mio cuore, perché lo Spirito Santo è il maestro del discernimento. Una persona che non ha questi movimenti nel cuore, che non discerne cosa succede, è una persona che ha una fede fredda, una fede ideologica. La sua fede è un’ideologia, tutto qui”.

Interroghiamoci dunque sul nostro rapporto con lo Spirito Santo. Non sia per noi ‘il grande Sconosciuto’, ma il ‘Respiro’ di Cristo che solo può renderci simili al Maestro.

Non è possibile essere cristiani, senza dare un segno, anche se piccolo, dello Spirito che è in noi.

Antonio Riboldi - Vescovo

Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
TUTTO QUELLO CHE E' VERO, NOBILE, GIUSTO, PURO, AMABILE, ONORATO, VIRTUOSO E LODEVOLE, SIA OGGETTO DEI VOSTRI PENSIERI. (Fil.4,8) ------------------------------------------
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:57. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com