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CONVEGNO NAZIONALE ANIMATORI DEL RnS

Ultimo Aggiornamento: 07/01/2012 21:34
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21/09/2010 22:10
 
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New XXXIV Conferenza New
Nazionale Animatori del RnS

Rimini, 29 ottobre - 1 novembre 2010
 

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03/11/2010 15:14
 
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TESTI DI SINTESI DEI VARI INCONTRI DEL 34 CONVEGNO PER ANIMATORI

)

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«Le nostre braccia sono spalancate per Te»
I meeting per i più piccoli
(01.11.10)

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Martinez a Radio Vaticana
Radiogiornale - h. 14.00
(01.11.10)

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Solo Lui è Dio e non ve n’è un altro
Preghiera comunitaria carismatica
(01.11.10)

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34ª Conferenza nazionale Animatori RnS su TV 2000
1 novembre – h. 14.00 e h. 19.40
(31.10.10)

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Non ci abbandonare, Signore!
Sintesi dell’omelia di mons. Giovanni D’Ercole
(31.10.10)

Area 1 - Assemblea Nazionale

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Sintesi dell'intervento
di Salvatore Martinez

(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento di Mario Landi
(31.10.10)

Area 2 - Organismi Pastorali

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Sintesi dell'introduzione
di Padre Giovanni Alberti

(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento
di Maria Tortonese
(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento
di Ignazio Cicchirillo
(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento
di Daniele Mezzetti

(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento
di Don Fulvio Di Fulvio
(31.10.10)

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Esperienze e testimonianze

(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento
di Paolo Zunino
(31.10.10)

Area 3 - Animatori del RnS

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Sintesi dell'introduzione
di Lorenzo Pasquariello

(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento
di Rosario Sollazzo

(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento
di Eugenio Gulisano

(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento
di Federico Luzietti

(31.10.10)

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Sintesi dell'introduzione
di Dino De Dominicis
(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento
di Amabile Guzzo

(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento
di Tiziano De Gregorio

(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento
di Etienne e Filippa Niemants

(31.10.10)

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Sintesi dell'intervento
di Don Fulvio Bresciani

(31.10.10)
 

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Dio ama questo nostro tempo
Sintesi dell'omelia
di S.E. mons. Calogero Peri
(30.10.10)

Sessione Plenaria di approfondimento comunitario

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Educati alla responsabilità
profilo antropologico
- Dario Sacchini
(30.10.10)

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Educati alla responsabilità
profilo ecclesiale
- Emma Agrelli
(30.10.10)

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Educati alla responsabilità
profilo sociale
- Alberto Civitan
(30.10.10)

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Qui c’è il Cielo
Roveto ardente
(30.10.10)
 

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"La Chiesa ha bisogno di voi!"
Sintesi della Lectio Divina
di S.E. mons. Santo Marcianò
(30.10.10)

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Ricorda l’opera di Dio e benedici il suo nome
Preghiera comunitaria carismatica
(30.10.10)

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Siete stati guardati con occhio di predilezione dal Signore
Sintesi dell'omelia di S.E. mons. Lambiasi
(29.10.10)

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È lo Spirito che educa alla responsabilità
Sintesi della relazione introduttiva di Mario Landi
(29.10.10)

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Salvatore Martinez a Radio Vaticana
Sabato 30 ottobre – h. 15.00
(29.10.10)

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Al via la 34ª Conferenza Animatori
Accoglienza,  intronizzazione della Parola e preghiera comunitaria carismatica
(29.10.10)
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07/01/2012 21:30
 
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È lo Spirito che educa alla responsabilità

Sintesi della relazione introduttiva di Mario Landi

 

Relazione introduttiva affidata al coordinatore nazionale Mario Landi, che ha fornito le linee guida sui lavori della 34° Conferenza Nazionale Animatori. “La pastoralità come progetto di vita”, il programma che ha accompagnato il lavoro di questo anno in preparazione al rinnovo degli organi pastorali, pone le sue basi su una memoria storica sacra e imprescindibile. Enucleando il programma delle prossime giornate, Mario Landi ne ha fornito le trame spirituali partendo proprio da quanto si è succeduto negli anni, con particolare riferimento a quest’ultimo quadriennio, in cui si sono coniugati insieme, in modo armonioso e indipendente l’uno dall’altro, alcuni aspetti fondamentali che sono identità carismatica, maturità ecclesiale, cammino di fede, proiezione sociale.

«In questi anni si è ancora di più consolidata la percezione di essere carismatici della storia e non dei semplici carismatici del tempio, dei luoghi spirituali – ha voluto precisare Landi, sottolineando che la 34° Conferenza si iscrive in questo percorso come un punto di snodo fondamentale per il futuro del RnS». Indicando alcuni appuntamenti del programma, il Coordinatore nazionale ha detto ancora: «L’esperienza carismatica, quando è autentica, genera in modo automatico e incontrovertibile servi dello Spirito, che fanno dell’esperienza della comunione la verità del loro cammino di fede. I servi dello Spirito possono essere tali solo se riconoscono, adorano, in Spirito e verità, l’unico Dio».

Ricordando il programma dei weekend di formazione pastorale svoltisi durante l’estate scorsa, Mario Landi ha posto l’attenzione sul valore della responsabilità, che è data a tutti e non solo ai pastori. «L’amore, quando è autentico, genera sempre responsabilità. E quando questa è generata dall’amore non pesa, non si rifiuta, non ci fa paura. La responsabilità generata da una vocazione che nasce da un’esperienza autentica dell’amore di Dio, effuso per mezzo dello Spirito Santo, dà vita a un’esistenza segnata incontrovertibilmente dalla generosità e dalla disponibilità a servire il progetto di Dio».

Elsa De Simone

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07/01/2012 21:31
 
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Ricorda l’opera di Dio e benedici il suo nome

Preghiera comunitaria carismatica

 

La preghiera comunitaria carismatica con cui inizia il secondo giorno della conferenza si apre con il desiderio di benedire e glorificare il Signore. Un motivo in più per farlo – sottolinea Piergiorgio Merlo – il Signore ha voluto donarcelo, durante la preparazione al servizio di animazione per questa preghiera, con questa parola: «Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nube, per guidarli sulla via da percorrere, e di notte con una colonna di fuoco, per far loro luce, così che potessero viaggiare giorno e notte. Di giorno la colonna di nube non si ritirava mai dalla vista del popolo, né la colonna di fuoco durante la notte.» (Es 13, 21-22)

La preghiera prosegue con canti di benedizione, mentre cresce nell’assemblea il desiderio di posare lo sguardo sull’opera di Dio nella vita di ciascuno. I presenti vengono invitati a contemplare i passi del Signore che in punta di piedi entra ogni mattina nella propria vita.Per meglio farlo chiedono aiuto allo Spirito Santo, affinché il peso dei fardelli della vita di ciascuno lasci il posto alla gioia ed allo zelo per la casa di Dio.

L’invocazione dello Spirito, espressa dall’assemblea prima con le parole e poi con il canto, lascia il posto ad un prolungato canto in lingue, carico di memoria e benedizione: “Benedici il Signore anima mia, non dimenticare tanti suoi benefici”

Mentre la preghiera prosegue in un clima di lode, suscitata dalla profonda convinzione che il Signore guidi i passi di tutti e di ciascuno, è Maria che fa “capolino” nelle parole dell’evangelista Luca: «Allora Maria disse all'angelo: "Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?". Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio". Allora Maria disse: "Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola". E l'angelo si allontanò da lei.» (Lc 1, 34 ss).

Con questa parola, commenta Merlo, Maria ci aiuta a comprendere che si risponde alla grandezza di Dio con la disponibilità del proprio cuore a servire il progetto di Dio, confidando nell’onnipotenza di Dio.

Sandro Gallo

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07/01/2012 21:34
 
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Non ci abbandonare, Signore!

Sintesi dell’omelia di mons. Giovanni D’Ercole

 

«Bentornato a casa!». Con queste parole e con infinita gioia, il presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, Salvatore Martinez, ha accolto mons. Giovanni D’Ercole, vescovo ausiliare de L’Aquila. Lo ha accolto come si accoglie un famigliare, e come tale si è sentito mons. D’Ercole in occasione di questo nuovo, atteso incontro con il Rinnovamento.

Prima di celebrare la Messa conclusiva di questa terza e intensa giornata della 34ª Conferenza animatori, il Vescovo ha espresso due pensieri. Il primo è stato una promessa: quella di celebrare la Santa Messa per tutte le intenzioni dei presenti. Il secondo è stato una richiesta personale: la preghiera affinché il suo ministero «sia sempre una paternità nei confronti di tutti, sia laici che religiosi», e che sia sempre a servizio della verità.

«Non abbandonarmi, Signore mio Dio!», così è iniziata la Liturgia della Parola. Una preghiera – ha detto nel corso dell’omelia –, una supplica che ricorre spesso nei Salmi e nella Bibbia. Una delle esperienze più drammatiche dell’uomo di oggi – ha continuato il Vescovo – è infatti la paura ricorrente di sentirsi soli e abbandonati nei momenti di difficoltà. Ma Dio, ancora una volta, torna a ricordarci con fermezza e amore, che mai ci abbandona. Attraverso le parole del Vangelo, infatti, Zaccheo, uomo di piccola statura, sale su un sicomoro per scorgere Gesù. Tante sono state le interpretazioni di questo passo, ma mons. D’Ercole, in questa occasione, ci invita a quella che forse è la più semplice: Zaccheo è “piccolo” a causa della sua superbia e presto si rende conto di avere fame e sete di Dio. E proprio Dio lo invita a scendere dall’albero per incontrarlo nella sua stessa dimora. «Evangelizzazione – ha continuato il Vescovo de L’Aquila – è proprio questo: l’incontro personale con Gesù, che ci consente di entrare in contatto con tutta la sua potenza». Se non è forte l’amore verso Dio, non saremo mai capaci di essere strumento che trasmette il suo stesso amore. E concludendo la sua omelia, mons. D’Ercole ha esortato i presenti con le stesse parole di Paolo ai Tessalonicesi: «Prego affinché siate degni della chiamata di Dio e perché possa compiersi in voi la sua opera». Lo Spirito Santo trasformerà in bellezza, in opera d’arte, ogni cosa. E prima di benedire l’assemblea, ha voluto sottolineare il bisogno di non perdere mai la fiducia in Dio che è amore, anche se i tempi che verranno saranno difficili. Ma dove arriva la benedizione di Dio, il demonio, ogni sorta di male, fugge.

Daniela Di Domenico

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