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LEGGI E COSTANTI MATEMATICHE CHE REGOLANO L'UNIVERSO

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2023 21:46
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14/05/2010 07:04
 
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Il pensiero del famoso ex ateo Antony Flew sulle leggi che regolano l'universo:

Alla domanda su cosa lo abbia spinto a cambiare idea risponde che sono le moderne scoperte scientifiche ad averlo convinto:

“La scienza evidenzia tre dimensioni della natura che puntano a Dio. La prima è il fatto che la natura obbedisce a certe leggi. La seconda è la dimensione della vita, intelligentemente organizzata ed esseri motivati da un fine, che deriva dalla materia. La terza è la stessa esistenza della natura”. Prevede obiezioni al fatto che lui non sia uno scienziato e chiarisce quindi la differenza tra scienza e filosofia, “Quando studiamo l’interazione tra due corpi fisici, per esempio due particelle subatomiche, ci stiamo occupando di scienza. Quando ci chiediamo come mai queste particelle subatomiche – o qualsiasi cosa fisica – possano esistere e perché, ci stiamo occupando di filosofia. Quando tiriamo conclusioni filosofiche da dati scientifici, stiamo pensando come filosofi”. In altre parole uno scienziato non può pretendere che tutti si adeguino ad una interpretazione univoca delle sue scoperte. Se gli scienziati si impegnano in analisi filosofiche la loro autorità scientifica non ha nessuna rilevanza. Non a caso Einstein diceva “Un uomo di scienza è un povero filosofo”. Ciò non toglie che negli ultimi decenni influenti scienziati abbiano costruito un visione filosoficamente convincente di un universo razionale che guida verso una Mente superiore.

Per Flew sono tre le questioni rilevanti della ricerca scientifica. La prima è “Come sono nate le leggi della natura?”, la seconda “Come un fenomeno come la vita è nata dalla non-vita?” e la terza “Come l’universo, per cui consideriamo che tutto sia fisico, è nato?” Le leggi naturali sono una regolarità o simmetria della natura. Per esempio la legge della conservazione dell’energia dice che l’ammontare totale dell’energia in un sistema isolato rimane costante. Ma l’aspetto veramente importante è che queste regolarità sono matematicamente precise, universali e correlate. Einstein parla di “ragione incarnata”. “La domanda che dovremmo porci è come la natura sia stata confezionata in questo modo. Questa è certamente una domanda che scienziati da Newton ad Einstein ad Heisenberg si sono posti e a cui hanno dato una risposta. La loro risposta è stata: la Mente di Dio”. Einstein disse “Voglio conoscere come Dio ha creato questo mondo… Voglio conoscere i Suoi pensieri, il resto sono dettagli.” Flew ricorda i disonesti tentativi degli atei di tirare dalla loro parte Einstein nonostante le sue ripetute affermazioni contrarie. Sulla stessa linea di Einstein, nella connessione tra le leggi della natura e la mente divina, troviamo anche i padri della fisica quantistica, Max Planck, Werner Heisenberger, Erwin Schrödinger e Paul Dirac. “Se accettiamo il fatto che ci sono leggi, allora qualcosa deve aver imposto questa regolarità all’universo”. Dice Paul Davies “Gli atei sostengono che le leggi [di natura] esistono senza ragione e che l’universo è definitivamente assurdo. Come scienziato, trovo questo difficile da accettare. Ci dev’essere una base razionale inalterabile a cui la logica ordinata della natura dell’universo è radicata”.

Un altro argomento che Flew considera importante è il principio antropico, secondo cui l’universo sarebbe stato messo a punto per l’emergere della vita, una leggerissima variazione della velocità della luce o della massa di un elettrone e la vita non sarebbe stata possibile. Praticamente nessuno scienziato sostiene oggi che la messa a punto dell’universo sia dovuta al caso. I multiversi in opposizione a un universo è un’altra ipotesi, altamente speculativa, degli atei che non spiega però le origini delle leggi della natura. È un’alternativa disperata, “se l’esistenza di un universo richiede una spiegazione, multipli universi richiedono una spiegazione ancora maggiore”. Non c’è, a detta di Flew, una soddisfacente spiegazione naturalistica all’emergere della vita. “Come può un universo fatto d’insensata materia produrre esseri con fini intrinseci, capacità di auto-riproduzione e ‘chimica codificata’? Qui non è una questione di biologia, ma di una categoria di problema completamente differente”. E l’origine delle informazioni in codice del DNA e del RNA? Siamo qui in presenza di un codice che per definizione esige un codificatore. Dice il fisiologo, premio Nobel, George Wald “Noi scegliamo di credere all’impossibile: che la vita sia sorta spontaneamente a caso”. Un’altra brutta gatta da pelare per gli atei è la teoria del Big-Bang. Cioè che l’universo da loro considerato eterno, senza inizio e senza fine, abbia avuto un’inizio. E se ha avuto un inizio chi ha prodotto questo? Anche in questo caso le speculazioni si sprecano, auto-contenimento, fluttuazione quantica e il nulla che danno miracolosamente origine al cosmo.

Flew conclude il testo con una frase che sintetizza l'approccio mentale della sua ricerca "Un giorno potrei sentire una Voce che chiede 'Mi senti ora?'"

[Modificato da Coordin. 14/05/2010 08:15]
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