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LEGGI E COSTANTI MATEMATICHE CHE REGOLANO L'UNIVERSO

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2023 21:46
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20/04/2010 17:57
 
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Altro esempio significativo:

Non solo, calcolo il valore della costante 1/137 della struttura fine, ma do la sua dimostrazione:

   =      =   =

 

 Nessuno  finora è mai riuscito a dare la dimostrazione, nonostante i vari tentativi da parte di molti.  Né potevano riuscirci ,  senza  avere, prima, unificato   le tre costante, G, h, c,  o, meglio ,  senza la giusta ipotesi e/o la tesi.  

Il valore 1/137 è stato ben sperimentato e collaudato.

 

Non solo,  avendo di dimostrato e calcolato il valore delle masse :

 

M = 0,545809.kg   e  M=  1,86667. kg

 

  alle quali, attraverso l’equazione, dimostrata,

M =  1,5825

 corrispondono i relativi tempi intrinseci :

 

t= 1,35154786. s           e         t = 0,39518875.   s        

facendo il rapporto tra le due masse ottengo:

 = (0,29239)                                 1

Facendo il rapporto tra i due tempi ottengo :

  = (0,29239)                                  2

Come si nota i due rapporti, la 1 e la 2,  sono identici.

Non è finita qui.  ora, moltiplico la 1 e la 2, ovvero

  =(0,29239)    (0,29239)   =   0,0854            →   

(  ) ≈ 0,0854 

Elevando ambo i membri al quadrato ottengo:

 

 = (  ≈

 

È del tutto evidente che, elevando la 1 o la 2 alla quarta,  ottengo sempre  .

Nota : a proposito, e in particolare del numero  0,0854,   vedi  libro,  QED,  di Fyemann pag. 160, 161.

 

Altro esempio: spostamento del perielio

(Vedi I vol. pag. 154,155)

π (2π) )   = π (2π)  =    = π (2π)   (  ) =                       1

 

in cui il primo termine è quello calcolato per la prima volta da Einstein, dove al posto di , vi è  il valore 6, leggermente approssimato.

 

nota: vedi libro,  fondamenti di meccanica relativistica, di Levi-Civita, prima edizione, 1982, Zanichelli a pag. 125.

 →          Uguagliando la prima e la seconda 

 

π (2π) )      = π (2π)                                    2

 

per lo scopo,  ammettendo che  R = distanza media mercurio-sole, e  = distanza terra-sole,  = velocità della terra,  con M = massa del sole,  la 2 resta cosi verificata.

Ciò è un altra prova teorica e sperimentale.

Inoltre,   =   = raggio di curvatura, per cui la 2 può essere scritta:

π (2π) )      = π (2π  

la quale può essere messa, anche,  in relazione con la terza equazione o con la quarta (in cui rimane inclusa la  legge di kepler, segnata in Rosso) della 1, ovvero

 

π (2π   =   = π (2π)   (  )

 

Altro esempio:

 Non solo calcolo il valore della costante naturale o dielettrica assoluta del vuoto, cioè di  , ma do la dimostrazione . Anche qui, nessuno, finora, aveva  dato la dimostrazione. Essa è stata  determinata solo  per via sperimentale.  

Ciò è poco rispetto al resto. Tuttavia, credo di aver dato  già  un’idea.

Adesso,  voglio evidenziare la seguente legge:

M =  1,5825                1

Perché, questa legge, in particolare?   ….Primo:   essa è consequenziale di tutta la mia teoria.  Secondo: con essa è possibile calcolare, non solo, le masse,  dell’elettrone e del protone, ma  tutte le possibili “masse”  di qualsiasi particella,(  pag. 13, vol. II) .  I valori,  dell’elettrone e del protone, come si sa , sono valori sperimentali.

Inoltre, 1,582 è il valore della carica elementare :   si sapeva, ma,  sino ad ora nessuno aveva dimostrato che era realmente una legge fondamentale della natura ( unità fondamentale o quanto). Io, non solo, do la sua dimostrazione, dimostro  anche che essa preesisteva già al tempo

t =   0,74. s                             ( II volume pag.11,12).

Dunque, la suddetta legge, la 1,  è corretta.   Non è tutto.

La suddetta legge, dimostrandolo, lo messa in relazione, sia con la legge dell’energia di Einstein, anche dimostrata,   sia con la legge ( dimostrata) degli stati atomici di energia,  degli elettroni e dei protoni;  cosi, per  conseguenza  dimostro che queste leggi, non solo  sono consistenti tra loro, ma sono  interconnessi, in modo armonico, con il tempo intrinseco t,  dal quale dipendono e discendono le cariche elettriche, le masse e cosi via:

       =  1,5825      =       ( energia totale)        (  II volume pag. 41)

 

e

 1, 5829.    =      2 c                                       ( II volume, pag. 38)

 

  I risultati ottenuti conformi con la sperimentazione.

 

Si dia  uno sguardo alla pag. 38 e successive del volume II.

 

 

 

Altro esempio.  le frequenze e, dunque,  le lunghezze delle diverse onde elettromagnetiche emesse:  spettro dell’atomo di idrogeno.

Avendo dimostrato che

  =     = 1,0828. c                                   ( vedi II volume, pag.39)

 

da questo esempio faccio notare il seguente:

il valore  1,0828. , noto come costante di Rydberg, in realtà è  il rapporto tra  l’energia 13,6 eV  e la  costante  : questa, detta permeabilità magnetica del vuoto.

Inoltre, facendo la differenza, tra il livello di energia inferiore e quello immediatamente  successivo, si ottengono le frequenze  e, di conseguenza  le lunghezze  delle diverse onde elettromagnetiche emesse dall’idrogeno, ovvero

 

 =  (  - )

 

È noto che le formulazioni  di Balmer, di Luiss Paschen, di Lyman, ecc.ecc. sono di natura sperimentali, cioè nessuno, prima d’ora,  le aveva dimostrare teoricamente. Pertanto, ciò è altra prova teorica e sperimentale della correttezza della mia teoria.

Nota: Vedi libro, la Fisica, di Amaldi quarta edizione, Zanichelli, pag 316.

 

Poi, per quanto riguarda  le  costanti G, anche,  riportate nell’introduzione del II volume, e  il peso totale della materia, pari a 2,5661.kg = ,    pongo alla   attenzione il seguente: 

 Si è a conoscenza che  la massa visibile ( stelle, pianeti, o galassie), da stime sperimentali e da osservazioni astronomiche, la danno a circa 1% .  Bene. La massa  totale visibile, da me dimostrata e calcolata  è  2,5661. kg,  in termini percentuali non supera 1%.   La cosa non finisce qui!

 Il fatto,  più interessante e , per certi aspetti, sorprendente, è  il rapporto tra le G:

1)       Il rapporto,  tra la G,  relativa al peso totale massa visibile,  pari a  3,641. (dimostrato) e quella, relativa alla nostra galassia,  pari 6,67. ( valore, dimostrato),     è  0,54. .

2)       il  rapporto,  tra la G = hc ( quantistica) = 1,9876., relativa al peso totale della materia e  quella, relativa al peso totale della massa visibile,  è  0,54., cioè identico al primo rapporto.

Ovvero :

 == 0,54.

 

Il che significa, non solo che le G sono in proporzione, ma che la materia nell’universo è distribuita  in modo perfetto ed uniforme. Ciò è un’ulteriore prova, come dimostro, che l’universo è isotropo ed omogeneo. 

( II volume pag. 60, 61).

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