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LEGGI E COSTANTI MATEMATICHE CHE REGOLANO L'UNIVERSO

Ultimo Aggiornamento: 16/09/2023 21:46
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20/04/2010 17:56
 
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      La scienza moderna si fonda sulla convinzione che l'universo sia governato da leggi matematiche, e questa idea fu inizialmente introdotta da Galileo e Newton, che credevano nell'esistenza di un Creatore intelligente, e proprio sulla base di questa loro convinzione ritenevano plausibile l'idea che l'universo fosse governato da leggi matematiche.
     Tale idea è stata poi confermata in modo così evidente che nel corso della storia la comunità scientifica l'ha accettata senza riserve e molti scienziati ormai la danno per scontata senza mai essersi posti il problema di trovare una sua giustificazione razionale.
     Semplicemente non si soffermano a riflettere sulle sue implicazioni logiche e filosofiche: visto che il nostro universo ha una natura concettuale (infatti le equazioni matematiche che lo reggono sono concetti astratti) esso necessita obbligatoriamente di una Mente personale ed intelligente che lo pensi in tale maniera.
      L'universo, e quindi tutta la materia, non esistono come sostanza, cioè non esistono in sè stesse, ma esistono solamente perchè pensate da una Mente trascendente e perciò il materialismo (cioè credere che la materia sia l'origine e causa di tutta la realtà) è una posizione filosofica assolutamente inconciliabile ed incompatibile con la visione della materia che la scienza ci offre.     

Questa tematica è stata da noi inserita perchè riteniamo che se vi sono delle leggi in natura, allora vi deve essere anche un Legislatore. 

 

     Le leggi della natura, che l'uomo scopre man mano che avanza nella sua ricerca, testimoniano a nostro parere che vi sono delle impostazioni precise, finalizzate e ricorrenti nell'universo, tali da far sì che nel micro come nel macro cosmo, vi sia un progetto unitario che presiede allo svolgersi di tanti eventi pur diversi fra loro.

 

    Come riscontro di questa nostra convinzione abbiamo trovato alcune pagine interessanti che vogliamo proporre, senza la pretesa che siano da tutti condivise.

 

    Dobbiamo anche dire di non avere una diretta competenza in materia,per cui ci limitiamo a riportare i testi così come li abbiamo trovati e che linkiamo per eventuali approfondimenti.

 

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dal sito

http://www.ingcampagna.it/universo.htm

di G.Campagna

 

 

Gent.li Signori,

 

credo di  poter dire, con  autentica umiltà,  di avere trovato le leggi più  fondamentali di natura che regolano l’ universo.

Nonostante la  mia teoria, pubblicata dalla casa editrice Luigi Pellegrini, oltre a presentare una sua coerenza logica interna, sia sorretta da numerosi riscontri sia teorici che sperimentali,  sono pianamente consapevole del percorso che dovrà fare, seguendo cioè i canoni nobili del metodo Galileano.

Però, è anche importante che la mia teoria diventi di dominio pubblico, e non resti di dominio degli addetti ai lavori, nel cui dominio, talora, se non addirittura spesso, regna l’ortodossia della scienza, tanto da somigliare alla chiesa medievale:.. di ciò ho avuto, anche, esperienza diretta, quando ancora era giovane collaboratore di ricerca presso l’università di Roma: costoro li ho definiti e li definisco i baroni del assolutismo del “ sapere”. Per fortuna, esiste pure la buona stampa per diffondere il sapere e le idee degli sconosciuti, perché consapevole che la verità e la correttezza delle idee non stanno da una sola parte, senza contare che soffocando il sapere si rischia di perdere le iniziative creative, in particolare, di giovani studenti , lungo il loro cammino. Poi, vi è il fatto, non meno importante, che la vera ed autentica scienza cresce, dimostrando anche che certe teorie sono sbagliate.

Perché la mia teoria è  corretta.

 

Breve Sinossi

 

Nel II volume, a parte altro, dimostro che l’universo è chiuso, cioè è una sfera e, dunque, è finito.  La dimostrazione si svolge, oltretutto,  secondo due procedimenti. Il secondo procedimento, oltre ad essere una vera è propria dimostrazione,  l’ho guardato,  anche,  come controprova.  I risultanti  ottenuti,    identici.

Si dia  uno sguardo a pag. 65 e successive ,  II vol.

Brevemente, cercherò di spiegare perché la mia teoria è più che corretta.  essa, inoltre, ha una sua  intrinseca coerenza logica e matematica, priva di contraddizioni o di condizioni arbitrari, di anomalie o di singolarità e  coerente con gli esiti sperimentali: presupposti necessari, tanto necessari che mi permisero di trovare ,in modo naturale, appunto, le nuove  leggi naturali e tangibili. Noi, per esempio,  non siamo disconnessi col resto dell’universo, ma intrinsecamente legati l’uno all’altro. Per capirci,  possiamo dire che  il resto tocca noi, e noi tocchiamo il resto: naturalità e tangibilità.

 

 Intanto, premetto,  con la mia teoria sono riuscito a trovare, dimostrandole, le leggi più fondamentali della fisica classica, di quella quanto-ondulatoria, della relatività,  ristretta e generale, senza, peraltro, fare ricorso alla calcolo differenziale assoluto e tensoriale:

 queste leggi sono ben sperimentate e collaudate.

 Inoltre, nella mia teoria, non esiste argomento  non dimostrato.  I risultati, ottenuti,  conforme   con la sperimentazione fisica e con dati, osservati e misurati, astronomici.

 

Primo esempio.Oltre ad avere dimostrato e calcolato la costante G gravitazionale  di Newton

G=  = 6,67. 

 ho dimostrato che luce è effettivamente corrente elettromagnetica,

 =  = c

 

poi, dimostrando e calcolando   il suo valore

C =   =  = 2,99792458.

 

con     M= 0,545809. kg ,  f = B = 1,3555885.,  h ≈ 6,63.

 

i suddetti valori, di G e di c,   sono  ben noti e sperimentati.

 

 Sottolineo : nessuno prima d’ora è riuscito a farlo, il che significa che sono  due nuove leggi , esatte di natura

 

Secondo  esempio, riguardante la costante gravitazionale, anzi le “costanti” G, riportati, anche, nell’introduzione del II volume.

Con l’equazione evolutiva  di  G =  t  e  con l’accelerazione naturale, a = cf, combinandole, ho trovato sia l’energia cinetica totale di Einstein sia di quella totale ( cinetica +potenziale), ovvero

E = c   

e

 = 2 cP     →    sviluppo in serie   →          = 2 M +M-                           

 

 Ciò è una un’altra  prova ( teorica e sperimentale) della correttezza sia di  G =  t e che di  a= cf.

 

Un secondo esempio significativo.

Dimostrato  che la legge di Kepler è indipendente dalla massa M.

“Estromessa”, per cosi dire, la massa M, la legge di Kepler l’ho messa, dimostrandolo,   in relazione  con la carica Q.   Ciò, tuttavia, non è  il problema più rilevanti, per certi aspetti.  

 La cosa più fondamentale sta nel fatto   che i moti dei corpi, in generale, sono  indipendenti dalla costante gravitazionale G.

Invece,  la  G  ( o le G)  ha un’altra funzione particolare e complessiva, quella di misurare il contenuto e/o la distribuzione   della massa M o della densità della materia nell’universo . Infatti,  la G è inversamente proporzionale alla massa M, e, rispettivamente,  direttamente e inversamente proporzionali al tempo  intrinseco t. (per inciso, si sapeva già che  la costante gravitazionale  G era la  principale “ indiziata”. Per esempio, Dirac postulava che la  G  fosse inversamente proporzionale all’età dell’universo).

 

 A riguardo,  vedi  libro ,cosmologia e gravitazione, di Stephen Hawking pag. 51,52.

 

A questo punto, sorge spontanea la domanda: perché la legge di Kepler funziona cosi bene?  La risposta è semplice. Perché la massa M e la carica Q sono direttamente proporzionali, come ho, anche, dimostrato.

 

Altro esempio. Ho  calcolo la distanza tra il centro della nostra galassia e il nostro sistema solare, il valore ottenuto, ≈ 30.000-33.000 anni luce,  corrispondente con quello stimato  indirettamente, per esempio, usando il metodo delle cefeidi:

Le leggi applicati  sono

1) R=          o, anche:

2)        = a       

3)   =      (  condizionale naturale,  iniziale)  e da cui,  la carica Q.

Quest’ultima , la 3, è legata, peraltro, alla 2, come ho dimostrato ( vol. II, pag. 63).

Sottolineo:  infatti, si sa che  leggi della gravitazione non descrivano bene la dinamica  delle galassie.

Inoltre, le suddette leggi, le l’ho usate, anche, per verificare l’espansione dell’universo, per effetto del campo magnetico B, preesistente. ( II volume, pag. 62, 63 ).

[Modificato da Credente 11/04/2012 22:17]
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