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CASUALITA' O CAUSALITA' ?

Ultimo Aggiornamento: 10/08/2018 11:42
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04/05/2010 18:56
 
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Critica al caso:considerazioni statistiche

Sopra abbiamo riportato alcuni esempi per dimostrare l'incredibile improbabilità che l'azione del caso possa essere all'origine della vita.Ora riportiamo le considerazioni di vari scienziati per rendere ancora più evidente quanto già affermato.

-Il fisico A. Kastler,premio Nobel 1966,era ateo.Ciò nonostante affermava:
"In un essere vivente troviamo un sistema infinitamente più complesso di una fabbrica automatica.Voler ammettere che il caso ha creato tale essere mi sembra assurdo.Se esiste un programma,non posso ammettere programma senza programmatore".
Parole di uno scienziato ateo!E il suo ateismo egli lo giustificava ammettendo la possibilità che il programmatore non fosse anche il creatore dell'universo,ma si limitasse a ordinare una materia già esistente(ipotesi già avanzata da Kant).
In realtà quest'ultima considerazione filosofica,poggia su basi fragilissime:infatti un ordinatore che agisca dall'interno per ordinare una materia preesistente,non giustifica l'ordine intrinseco che gli elementi della natura presentano!Vale a dire che la materia risulta finalizzata non solo per come sono coordinati gli elementi tra loro,ma anche per come sono ordinati al loro interno.Si pensi all'ordine cosmico:esso è possibile non solo grazie alle leggi fisiche che determinano il movimento dei corpi celesti,ma prima ancora perchè la materia stessa,nella sua struttura,presenta quelle proprietà fisico-chimiche fondamentali che rendono possibili le leggi fisiche!E tali proprietà intrinseche può averle determinate solo chi ha forgiato la materia,cioè il Creatore.Quindi non regge neanche un pò l'ipotesi di un programmatore contingente e calato in una realtà che si limita ad ordinare;mentre è molto più logico pensare ad un programmatore trascendente che si pone al di fuori della realtà da lui creata e ordinata.

-Lo scienziato ateo J. Rostand afferma:
"Disgraziatamente non riesco ad immaginare altro che il caso.Ma biologicamente sembra difficile spiegare anche un fiore mediante il caso".

-Fred Hoyle,astronomo e matematico(colui che teorizzò lo stato stazionario come possibile giustificazione dell'eternità dell'universo),afferma cose sconcertanti:
"E' davvero possibile che il caso abbia prodotto,nel brodo primordiale di cui si favoleggia,anche soltanto gli oltre 2000 enzimi necessari al funzionamento del corpo umano?
Basta una piccola serie di calcoli al computer per rendersi conto che la probabilità che questo sia avvenuto è pari alla probabilità di ottenere sempre 12,per 50000 volte di fila,gettando due dadi sul tavolo[...]E questo,ripeto,solo per gli enzimi,perchè l'improbabilità raggiunge livelli ben più pazzeschi se ci si allarga a tutte le innumerevoli condizioni necessarie alla vita:tutti "numeri" usciti dal cilindro del caso?Se si risponde sì,si esce dalla ragione
".

-Il neurofisiologo J.C. Eccles,premio Nobel 1963,lancia una provocazione analoga a quella comparsa sulla rivista American Scientific(e che abbiamo riportato sopra):
"Supponiamo l'esistenza di un magazzino immenso di pezzi aeronautici,tutti nelle loro casse o sugli scaffali.Un edificio enorme,mettiamo di mille kilometri per lato.Arriva un ciclone che,per centomila anni,fa roteare e scontrare tra loro quei pezzi.
Quando finalmente si placa,dove c'era il magazzino c'è una serie di quadrimotori,già con le eliche che girano[...]
Ecco:stando proprio alla scienza,le probabilità che il caso abbia creato la vita sono più o meno quelle di quest'esempio.
Con un'aggravante,per giunta:da dove vengono i materiali di costruzione?
".
E così abbiamo modo di riflettere anche sul fatto che il caso può agire sulla materia,ma non la presuppone!Il caso non spiega l'esistenza della materia...

-Concludiamo questa serie di citazioni con la più fantasiosa,e forse anche la più sconvolgente.Il biochimico molecolare Bucci si serve di questa similitudine per rendere l'idea di quanto sia assurdo considerare il caso e la materia come uniche basi all'origine della vita:
"Supponiamo che io vada in una grotta preistorica e vi trovi incisa su una parete una scritta,per esempio: - Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura chè la diritta via era smarrita - e io dica ai miei colleghi:in quella grotta a causa dell'erosione dell'acqua,della solidificazione dei carbonati e dell'azione del vento,si è prodotta per caso la prima frase della Divina Commedia.Non mi prenderebbero per matto?
Eppure non avrebbero nulla da ridire se dicessi loro che si è formata per caso la prima cellula vivente,che ha un contenuto di informazione equivalente a 5000 volte l'intera Divina Commedia
".

E per chi volesse controbattere che l'ordine del cosmo non è poi così perfetto in quanto la natura stessa si rivolta contro l'uomo(pensiamo ai terremoti,gli uragani,le alluvioni;oppure che lo stesso sistema solare sarà spazzato via un giorno,quando il sole esploderà in una supernova),dico che la risposta ci è data sul piano teologico:la causa della sofferenza e della morte,che ha corrotto la natura e ha umiliato l'uomo,è tutta lì:nel peccato originale;con esso i progenitori dell'umanità hanno provocato la prima,vera Catastrofe(con la C maiuscola)della storia della Creazione!
Inoltre l'esistenza del male non può essere impugnata come antitesi all'esistenza del finalismo.Il male in ogni sua forma,non sussiste da solo,ma si presenta come privazione di qualcosa:la malattia è privazione della salute,ad esempio.Ne deriva che il male non costituisce una negazione del finalismo,ma al contrario lo presuppone!Infatti rappresenta una perturbazione dell'ordine naturale,senza il quale non esisterebbe nemmeno(e a questo ragionamento si ricollega la teoria pascaliana del "re decaduto" che esponiamo nel post successivo).

Chiudo con una citazione;il grande scienziato Louis Pasteur amava ripetere ai suoi collaboratori:"Ricordatevi che un pò di scienza potrà allontanarvi da Dio,ma molta scienza vi ricondurrà a Lui ".

Riferimenti bibliografici:
- "L'esistenza di Dio" Giacomo
Samek Lodovici

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