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TENTATIVI PER SCREDITARE IL CRISTIANESIMO

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2023 10:30
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26/03/2010 23:29
 
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Ecco invece come wikipedia presenta la figura di Horus, :

Viene rilevato che le affermazioni circa il preteso parallelismo (da parte di alcuni) tra Cristo e Horus, sono prive di conferma da parte di tutta la comunità di studiosi che ne contestano le conclusioni infondate.


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Horo, che significa probabilmente "Il lontano" (Bresciani), è una divinità celeste egizia che ha la sua ipostasi nel falco.

G5 A40

Horo (o Horus) è la forma latina del nome egizio Hr (nella scrittura egizia non sono rappresentate le vocali) la cui lettura è Heru oppure Hor.

Indi

Mitologia

Il culto di Horo è attestato dal periodo predinastico fino all'epoca romana quando il suo culto viene unito a quello della madre Iside.
In epoca predinastica si ebbero, con molta probabilità, diverse divinità falco la più importante delle quali era il dio-falco venerato nell'Alto Egitto. Quando i sovrani del Basso Egitto unificano le Due Terre, Horo assume il carattere di Unificatore dell'Alto e Basso Egitto.
Il sovrano egizio è considerato la personificazione di Horo, ossia l' Horo vivente; la prima tra le molte titolature che identificano un sovrano dell'Egitto è il serekht ossia il nome-Horo caratterizzato appunto dal falco.
Horus Narmer.png

In alcuni miti, Horo è considerato figlio della dea-vacca Hathor, il cui nome significa letteralmente casa di Horo.
Il mito però maggiormente famoso è quello che lo vuole figlio di Osiride ed Iside e vendicatore del padre nei confronti di Seth, il quale gli tolse un occhio durante lo scontro.
Durante il lungo periodo della civiltà egizia l'Horo di Hierakonpolis assorbe, con un meccanismo di sincretismo, svariate altre divinità locali aventi caratteristiche simili che infine divennero aspetti diversi di una sola figura.

Le forme sincretiche più comuni erano:Harakhti, Hornedjitef, Harsiesi, Harmakhis, Haroeris, Harpocrates, Harsomtus e Hurum ma ve ne sono anche con gli dei solari Ra, Atum e Aton di cui la più conosciuta è quella di Ra-Harakhti.

I figli di Horo sono quattro divinità protettrici dei vasi canopi, i contenitori delle viscere nel processo di imbalsamazione.

Presso i Greci e i Romani fu noto con il nome di Arpocrate e rappresentato come un bambino con un dito in bocca, gesto interpretato come un invito al silenzio.

Dall'etimologia del nome e dal suo aspetto di uccello, si deduce che Horo fosse una divinità del cielo: i suoi occhi simbolizzano luna e sole, il cui viaggio nel cielo è dovuto al volo di Horo. Inoltre il mito dello scontro tra Horo e Seth spiega la minore luminosità della luna rispetto al sole col fatto che l'occhio lunare sarebbe quello staccato da Seth in combattimento e in seguito riposizionato dal dio della magia Toth.

La teoria del parallelismo tra Horus e Gesù [modifica]

La teoria si basa sugli studi compiuti da Gerald Massey. Le teorie di Massey ispireranno anche il teosofo Alvin Boyd Kuhn. Massey fu esponente della massoneria e le sue opere sono ancora oggi testi di riferimento della Società Teosofica [1], movimento religioso-filosofico fondato da Helena Blavatsky. Poeta e appassionato di civiltà egizia, Massey apprende da autodidatta l’arte di decifrare i geroglifici. La sua teoria che vuole instaurare un parallelismo tra la vita di Horus e quella di Gesù si basa su un rilievo che si trova a Luxor, che lui esamina e interpreta nell'opera The Historical Jesus and The Mythical Christ, anche se per affermare questa tesi non vi sono altre fonti di riferimento.

Rilievo Massey

In questo rilievo si leggerebbe l’annunciazione, l'immacolata concezione della dea Iside, la nascita ed adorazione di Horus. Questa sua interpretazione contrasta con quella degli egittologi[2] e non è stata mai confermata da altre fonti. Le sue opere, che tentano di stabilire un più generale parallelismo tra la religione giudaico-cristiana e la religione egizia, sono assolutamente disconosciute dalla moderna egittologia e non sono menzionate nell'Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt o in qualche altra opera di riferimento di questa branca accademica. Massey non è infatti nominato né in "Who Was Who in Egyptology" di M. L. Bierbrier (III ed., 1995), attuale lista degli egittologi internazionali di riferimento, né tanto meno nella più estesa bibliografia sull'antico Egitto stilata da Ida B. Pratt (1925/1942), universalmente riconosciuta dalla comunità internazionale degli egittologi [3].

Nel 1999 la storica e archeologa D.M. Murdock riporta in auge questa "teoria" nel The Christ Conspiracy pubblicato con lo pseudonimo di Acharya. L'opera è stata anche utilizzata come base della prima parte del film web Zeitgeist. In un capitolo del suo libro l'autrice mette in luce delle somiglianze notevoli che intercorrerebbero tra la figura di Gesù Cristo e quella di Horus. In questo ripercorre sostanzialmente le tesi di Massey sul parallelismo Horus/Gesù. La questione relativa all'attendibilità delle sue tesi è tuttora molto controversa e il dibattito molto acceso. La Murdock non ha una formazione accademica da egittologa ed una delle critiche fondamentali che le si rivolgono è di non aver attinto da fonti primarie ma di aver utilizzato fonti poco attendibili come Ancient Egypt: The Light of the World di Gerald Massey. Nel suo ultimo libro Christ in Egypt (Ed. 2009) l'autrice replica che il suo lavoro non si ispirerebbe a quello di Massey (sebbene a distanza di cento anni risulterebbe sostanzialmente corretto) ma su molteplici fonti di egittologi tra cui cita Margaret Murray, egittologa e antropologa vissuta negli anni '30, che nel libro "Il Dio delle streghe" si è occupata di stregoneria medievale cercando di trovare le sue radici nel periodo pre-cristiano. Anche la storicità del lavoro della Murray è ancora molto discussa e le sue argomentazioni sono oggi aspramente criticate in ambito accademico: tra gli storici che criticano la sua impostazione di ricerca e quindi i risultati raggiunti ci sono Norman Cohn, Ronald Hutton, G. L. Kittredge, Keith Thomas, J. B. Russell e Carlo Ginzburg [4]. Questo getta ulteriori ombre sulla canonicità storico/scientifica dell'opera della D.M. Murdock. Si consideri inoltre che, analogamente a quanto affermato dagli egittologi in relazione alle tesi di Massey, la ricostruzione della vita di Iside e Horus fatta dalla Murdock è in aperto contrasto con i risultati raggiunti dall'attuale egittologia e non trova riscontri nella narrazione delle vicende di Horus e Iside come narrate nella mitologia egizia [5].

L'unica fonte di riferimento per questa tesi resterebbe quindi l'iscrizione di Luxor, sopra indicata, in una traduzione e interpretazione considerata dagli egittologi moderni totalmente fallace[6], che non trova altri referenti se non il succitato Massey.

Raffigurazione

L'autrice sostiene di aver ritrovato questi motivi nel corso dei suoi studi e di averli poi riordinati in una specie di racconto evangelico per mettere in luce le somiglianze di fondo. Ecco alcune delle presunte analogie individuate dalla Murdock nel suo libro [7]:

  • fu annunciata la sua nascita alla madre dall'angelo Thot, che le comunicò anche che il figlio sarebbe stato concepito verginalmente
  • nacque in una grotta il 25 dicembre dalla vergine Iside, annunciato da una stella d'oriente
  • venne adorato nella grotta da pastori e da tre saggi che gli offrirono in dono oro, incenso e mirra
  • da bambino insegnò in un tempio
  • ebbe 12 discepoli
  • all'età di 30 anni fu battezzato da una figura nota come Anup, che venne in seguito decapitato (come Giovanni Battista)
  • combatté 40 giorni nel deserto contro Satana
  • compì miracoli, come la resurrezione dei morti e la camminata sulle acque
  • fu chiamato il "Santo Bambino" ed era noto con molti nomi, tra cui: "La Verità", "La Luce", "La Vita", "L'Unto Figlio di Dio" e il "Buon Pastore", "L'Agnello", "La Stella del Mattino"
  • Horus nacque a Annu, il "posto del pane", mentre Gesù nacque a Bethleem, la "casa del pane"
  • fu crocifisso tra due ladroni e dopo tre giorni risorse dai morti
  • viene rappresentato da una croce
  • assieme a Iside e Osiride, Horo costituisce un membro della trinità egizia.

Galleria di immagini [modifica]

[Modificato da Credente 27/03/2010 00:04]
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