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EFFETTI SOCIALI DELLA CULTURA CRISTIANA

Ultimo Aggiornamento: 28/10/2023 11:00
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08/09/2011 15:53
 
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La Chiesa ha istruito i popoli
  I popoli conquistarono la civiltà in quanto osservarono le leggi e seguirono le verità insegnate dalla Chiesa;  La Chiesa cattolica ha promosso le scienze, le lettere e le arti. Per mezzo di scrittori, atti di concili e leggi del diritto canonico la Chiesa ha sempre insegnato che l'ignoranza è una cosa detestabile e che la scienza ci innalza a Dio. Ha sempre protetto artisti e scienziati, anche attraverso molti Papi che furono grandi mecenati quali Niccolò V, PioII, Sisto IV, Leone XIII ecc.

        La Chiesa vanta di osservatori astronomici fra i primi, monumentali biblioteca, favorì scoperte archeologiche e ricerche scientifiche, studi storici senza precedenti, studi orientali, insomma tutto il campo del sapere umano. Sono prova dell'intensa attività scientifica della Chiesa le centinaia di istituzioni da essa fondate, le pubblicazioni scientifiche, troppe per poterle citare. L'università fu una creazione della Chiesa, che nel medioevo le fondò, protesse e arricchì di privilegi al fine di dissipare l'ignoranza e di insegnare tutte le sciernze, come si esprimono le Bolle pontificie di fondazione e di conferma (es. Bologna, Parigi, Salamanca). Prima della riforma protestante, grazie alla Chiesa, queste istituzioni vissero una vita rigogliosissima. Sotto Massimiliano I quella di Vienna contava 7000 studenti, quelle di Parigi e di cracovia ne contavano ciascuna 15000. Talmete signolari i privilegi accordati dai Papi alle università che qualcuna di loro fu chiamata il terzo potere dopo la Chiesa e lo stato. Con i pensionati gratuiti annessi alle università per gli studenti poveri e con le borse di studio, assegni pecuniari concessi a giovani bisognosi e più diligenti, la Chiesa agevolava gli studi superiori scientifici alla gioventù di tutte le classi sociali. Alla sola università della Sorbona a Parigi si davano 619 borse di studio fondate per opera del clero.

      Annessi alla sola università di Loviano, fondata nel secolo XV c'erano più di quaranta pensionati per studenti. Anche ai giorni nostri, là dove l'odio settario non ha ancora paralizzato l'azione della Chiesa nell'insegnamento fioriscono, favorite dai pontefici e dall'episcopato celebri università e istituti di insegnamento. Basta ricordare quelli di Monaco in Germania, di Innsbruk in Austria, di Lilla, di Parigi, di Tolosa in francia, di Lovanio in Belgio, di Friburgo in Svizzera, di Baltimora e altre città americane, di Beirut, di Shangai in Cina, di varie città dell'India, in Africa e quelli pontifici a Roma (fra i quali la Gregoriana del Collegio romano, l'Angelicum, l'Ateneo romano e il Pont. Collegio Urbano di Propaganda Fide) e l'università cattolica del s. cuore a Milano; università serissime per il valore degli insegnamenti e dei professori ecc...La Chiesa si rese pure benemerita per gli istituti secondari. Lo dice il numero ingente di collegi e istituti che prima delle persecuzioni liberticide fiorivano in tutti i paesi sotto la direzione del clero. Prima della rivoluzione francese la Francia per 25 milioni di abitanti contava 562 collegi con 72743 allievi dei quali 40000 erano istruiti del tutto o in parte gratuitamente. Sempre per opera del clero si impartiva l'istruzione gratuita a un numero enorme di giovani da avviare alle attività professionali. Per secoli i giovani sono stati istruiti dal clero.

     La Chiesa ha promosso anche l'insegnamento inferiore. Già prima di Carlo Magno quando c'erano solo i vescovadi a ciascuno di questi doveva essere unita una scuola per il popolo detta episcopale. Fondate poi le parrocchie si ordinò che alle medesime fossero annesse le scuole parrocchiali del popolo. Lo dimostra bene , quanto fosse grande la sollecitudine con cui in pieno medioevo la Chiesa provvedeva all'istruzione popolare il canone XVIII del terzo concilio ecumenico lateranense (1179): " La Chiesa di Dio, come una pia madre, ha il dovere di vigilare perchè i poveri i quali, per miseria dei loro genitori, mancano di mezzi sufficienti, posano tuttavia facilmente imparare a progredire nelle lettetere e nelle scienze; perciò ordiniamo che in tutte le chiese cattedrali si provveda un beneficio ( un assegno stabile) tale da mantenere un maestro incaricato di insegnare gratuitamente ai chierici di quella chiesa e a tutti gli scolari poveri".

     Questo provvedimento riguardava le innumerevoli diocesi. Nel medioevo si può dire che ogni monastero fosse un focolare di istruzione letteraria, artistica e tecnica per le classi alte e inferiori. Fu per opera di questi monaci che tale istruzione si mantenne viva e si estese quando non esistevano istituti pubblici di insegnamento. E' nota poi l'opera di numerosissime congregazioni religiose per l'insegnamento popolare. Basta ricordare l'attività della Compagnia di gesù, degli Scolopi, dei Barnabiti, dei frateli delle scuole cristiane, dei Salesiani e di altre centinaia di provvidenziali congregazioni italiane e estere. Alla scienza l'istruzione fu congiunta l'educazione alla virtù, indispensabile secondo il concetto pedagogico cristiano. Dopo il decadimento dell'antica letteratura classica, greca e latina, le lettere trovarono rifugio nella Chiesa, la quale mantenne vivo l'amore per l'arte ellenica e romana e con i suoi cenobi, episcopi e presbiteri, l'insegnamento della lingua greca e latina anche solo a scopo culturale e coltivando gli studi letterari di monaci e preti. Questi furono gli unici a salvare tante opere di antichi scrittori che altrimenti, per incuria del laicato distratto da imprese bellicose si sarebbero immediatamente perdute. Basti ricordare i grandi cenobiti di Montecassino, Farfa, S. Gallo ecc...o Ambrogio traversari ai tempi del Concilio di Firenze o Parentucelli (Niccolò V) fondatore della Biblioteca Vaticana. Da tutto ciò fiorirono i più grandi artisti, scienziati e letterati della storia e tutta la cultura moderna.

     Per quanto riguarda poi le arti la lista di grandi artisti è interminabile e rappresentano ancora il nostro vanto. Dante, petrarca, Tasso, Bossuet, Manzoni, Camoens sono solo alcuni per la letteratura. Nelle belle arti abbiamo Giotto, Fra Giov. Angelico, Van Dyck, Arnolfo, Donatello, Brunelleschi, Michelangelo, Vignola, Botticelli, Ghirlandaio, Andrea del Sarto, Leonardo da Vinci, Rubens, Tiziano, Tintoretto, il luino, il Domenichino, G. Reni, Velasquez, Murillo, Canova, Duprè fra i più importanti. Nella musica, Palestrina, Orlando di Lasso, Vittoria, Perosi ecc...

    In ogni manifestazione del bello, anche nella liturgia, tutta una grande pleiade di artisti trovò ispirazione e protezione di questa grande realtà religiosa che è la Chiesa, che dunque, avendo promosso le scienze, le lettere e le arti, mantenendole pure da ogni inquinamento di errore, ha contribuito enormemente allo sviluppo della cultura, dell'intelletto.
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