Nuova Discussione
Rispondi
 

CONOSCERE L'AZIONE DEL MALIGNO PER DIFENDERSI

Ultimo Aggiornamento: 07/12/2022 15:52
Autore
Stampa | Notifica email    
04/02/2017 22:00
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Il Gesù storico fu anche esorcista,
ma alcuni preti mediatici ironizzano

gesù e gli esorcismiUno dei tanti preti progressisti italiani si chiama Filippo Di Giacomo (nella foto in basso), anche lui da anni cerca fortuna sulle testate laiciste contribuendo a dare un pessimo esempio della categoria. Il suo ultimo articolo su Repubblica è una presa in giro dei colleghi esorcisti, i quali non si accorgerebbero di trattare solo casi psichiatrici.

«Ciò che viene attribuito al demonio»scrive Di Giacomo, «può essere utilmente affrontato senza paura, ricorrendo all’aiuto di persone competenti chiamate “psichiatri”. Prima o poi qualcuno lo dirà pure agli esorcisti». Un’affermazione legittima se fatta da un non credente, ma se a dirlo è un prete ex-carmelitano -seppur “rosso”-, allora la questione è controversa. La pratica dell’esorcismo, infatti, non è un’invenzione della Chiesa ma risale storicamente e direttamente a Gesù Cristo, il più famoso esorcista della storia.

Questo creò problemi anche allo studioso evangelico illuminista Rudolf Bultmann che cercò di censurare questi aspetti imbarazzanti della vita di Gesù (miracoli ed esorcismi), presentando un profilo razionalista del Messia. «Un Gesù di questo genere esente da miracoli è stato il santo Graal cercato da molti studiosi dall’illuminismo in avanti, così come è stato reinventato in vari tempi da pensatori americani, da Thomas Jefferson fino ai divulgatori attuali, che condividono con Jefferson l’ignoranza dell’esegesi storicocritica», ha scritto l’eminente biblista John Paul Meier dell’Università di Notre Dame, indiscussa autorità sul Gesù storco. E’ dura la sua critica al «desiderio perenne di far apparire Gesù come “ragionevole” o “razionale” all’uomo “moderno” postilluminista che guarda alla realtà con aria sospetta», il quale però è costretto a «gettare a mare i criteri storici che ci impongono un’immagine di un ebreo palestinese del sec. I capace di compiere azioni sorprendenti, che tanto lui quanto alcuni tra i suoi uditori hanno considerato gesta potenti e miracolose» (J.P. Meier, Un ebreo marginale, vol. 2, Queriniana 2003, p. 1033).

Non a caso lo storico Flavio Giuseppe riserva a lui un’eccezione: «nelle “Antichità”, Gesù di Nazareth spicca come una relativa eccezione perché è sacerdote giornalista unitàun personaggio della Palestina del I secolo menzionato per nome al quale Flavio Giuseppe attribuisce un certo numero di gesta miracolose» (p. 705). Al contrario, a nessuno degli altri “profeti” lo storico ebraico attribuisce poteri miracolosi, nemmeno a Giovanni Battista. Anche per questo, ha proseguito Meier, «estrapolare queste gesta dal ministero pubblico di Gesù vuol dire eliminare gran parte di quello che era per lui fondamentale» (p. 1033).

Per quanto riguarda le gesta specifiche degli esorcismi, dopo aver a lungo analizzato la letteratura storico-scientifica prodotta dai principali e moderni studiosi, il celebre biblista è arrivato ad indicare come risalenti al Gesù storico gran parte dei racconti evangelici: il consenso maggiore tra gli studiosi è in particolare sul racconto dell’indemoniato di Gerasa (Mc 5,1-20), l’accenno alla guarigione di Maria Maddalena (Lc 8,2), il racconto del ragazzo posseduto (Mc 9,14-29) e quello dell’indemoniato muto (Mt 12,22-23 // Lc 11,14). La precisazione però è importante: lo storico non ha alcun potere di determinare se tali persone erano davvero dominate da Satana, ma «cercando di rimanere all’interno dell’ambito verificabile, almeno in linea di principio, dalla ricerca storica», valuta se «il Gesù storico ha effettivamente compiuto determinate azioni sorprendenti, straordinarie (per esempio, presunte guarigioni ed esorcismi), che sono state considerate miracoli da lui stesso e da quanti gli stavano attorno, oppure se tali resoconti provengono interamente dall’immaginazione creativa del cristianesimo primitivo» (p. 722).

Studiando i testi evangelici, gli scritti di Flavio Giuseppe e le fonti pre-sinottiche come la tradizione marciana e le tradizioni Q, L e M, la conclusione è che «Gesù praticò l’esorcismo», tali atti «godono di numerose testimonianze, non solo nella molteplicità delle fonti ma anche una molteplicità di forme di attuazione». Essi soddisfano anche i criteri storici di imbarazzo e di discontinuità. «Per quanto sconcertante possa apparire alla sensibilità moderna», ha quindi concluso il prof. Meier, «è abbastanza certo che Gesù fu, tra le altre cose, un esorcista ebreo del I secolo e probabilmente dovette non poco della sua fama e del richiamo di seguaci alla sua pratica di esorcismi» (p. 486). Lo stesso responso è raggiunto da gran parte degli storici del cristianesimo, tra di essi il celebre Graham H. Twelftree della London School of Theology, James Dunn dell’Università di Durham e Norman Perrin dell’Università di Chicago. Quest’ultimo, in particolare, ha scritto: «La testimonianza della pratica dell’esorcismo come un elemento del ministero di Gesù è in realtà molto forte: si possono trovare esorcismi in ogni strato della tradizione sinottica e i testi ebraici antichi considerano Gesù come un taumaturgo, cioè un esorcista» (N. Perrin, Rediscoverin the Teaching of Jesus Harper & Row 1976, p. 65).

Tornando alle affermazioni di Di Giacomo, gli esorcisti sanno bene che molte delle persone che assistono non sono realmente indemoniate. La collaborazione con gli psichiatri è costante: «Io invito gli psichiatri agli incontri con i soggetti afflitti quando ho un dubbio su un caso, e spesso concordiamo che si tratta di malattia mentale, isterismo, e non possessione»ha spiegato, ad esempio, l’esorcista polacco padre Andrzej Grefkowicz. Eppure in alcuni casi il Male «si manifesta in forma di grida, urla, rabbia, furore, e le minacce sono la regola. Una manifestazione nella forma o la levitazione sono meno comuni, ma possono accadere e, devo dirlo, li ho visti con i miei occhi»«Non sono di quelli che vedono il demonio dappertutto»ha affermato padre Cipriano De Meo, decano degli esorcisti italiani. «In gran parte dei casi non hanno bisogno dell’esorcista ma di un aiuto psicologico o psichiatrico, e li indirizzo a qualche specialista».

Proprio recentemente il teologo e vescovo di Modena, Erio Castellucci, ha praticato il suo primo esorcismo, avvertendo«è importante, per un cristiano, avere discernimento, perché molti casi sono di competenza dello psichiatra più che dell’esorcista». Coloro che affermano che però si tratta di un retaggio del passato «si sbagliano. È sufficiente vedere qualche esorcismo per capire che il male è un’entità precisa oltre che una realtà». Prima o poi qualcuno lo dirà pure ai preti progressisti.


Nuova Discussione
Rispondi
Questa è la vita: che conoscano Te, solo vero Dio, e Colui che hai mandato, Gesù Cristo. Gv.17,3
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:34. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com