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QUANTO E' PROBABILE CHE ESISTA UN CREATORE ?

Ultimo Aggiornamento: 27/11/2023 14:07
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27/11/2023 14:07
 
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UN MARGINE MOLTO RISTRETTO

Dal blog di Michaele Prescott, un articolo che dovrebbe convincere sull'impossibilità che l'Universo sia nato per caso e non per un preciso e finissimo disegno di una Mente Superiore.
Noi la chiamiamo DIO e voi?

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Questo è un estratto dal libro di John C. Lennox "God's Undertaker", che riassume perfettamente alcune delle prove per l'apparentemente miracolosa calibrazione del cosmo. Dopo aver discusso brevemente della abbondanza di carbonio resa possibile dalla risonanza molto specifica dei nuclei di elio e di berillio ("se la variazione fosse più dell'1 per cento in entrambi i casi, l'universo non poteva sostenere la vita"), Lennox si sposta su altre questioni. In termini di tolleranza consentita, questo esempio [del carbonio] diventa insignificante quando si considera la finezza della messa a punto di alcuni degli altri parametri esistenti in natura. Il Fisico teorico Paul Davies ci dice che, se il rapporto della forza nucleare forte e della forza elettromagnetica fosse stato diverso di una parte su 10^16 , le stelle non avrebbero potuto formarsi.


Ancora, il rapporto fra la forza elettromagnetica e la forza gravitazionale è anch'esso un delicato equilibrio. Aumentatela di una sola parte su 10^40 e possono esistere solo piccole stelle; diminuitela della stessa quantità e ci saranno solo grandi stelle.
È necessario disporre di grandi e piccole stelle dell'universo: quelle grandi producono elementi nelle loro fornaci termonucleari, mente le piccoli bruciano abbastanza a lungo per sostenere la vita sui pianeti .
Questo è il tipo di precisione di cui un tiratore scelto avrebbe bisogno per colpire una moneta posta sul lato opposto dell'universo osservabile, cioè a venti miliardi di anni luce di distanza! Se troviamo difficile immaginarlo, un ulteriore esempio suggerito dall' astrofisico Hugh Ross ci può aiutare. Coprite l'America con tante monete poste in una colonna in grado di raggiungere la Luna (380,000 km), poi fate la stessa cosa per un miliardo di altri continenti della stessa dimensione. Dipingete una moneta di rosso e mettetela da qualche parte in uno dei miliardi di pali. Bendate un amico e invitatelo a trovarla.
Le probabilità di trovarla sono circa una su 10^40 !

Il cosmo però ha altre splendide sorprese in serbo. Si ritiene che una modifica del rapporto di espansione e contrazione delle forze di appena una parte su 10^ 
55 del momento di Planck (soli 10^-43 secondi dopo l'origine dell'universo), avrebbe portato - per una troppo rapida espansione- ad un universo senza galassie, viceversa ad un rapido collasso.
Eppure anche questo esempio di precisione è completamente eclissato da quello che è forse l'esempio più sbalorditivo di tutti.
Il nostro universo è un universo in cui l'entropia (una misura del disordine) è in aumento: un fatto che è sancito dalla seconda legge della termodinamica. L' eminente Matematico Sir Roger Penrose scrive:

[* Nella teoria dei sistemi dinamici si chiama spazio delle fasi di un sistema lo spazio i cui punti rappresentano univocamente tutti e soli i possibili stati del sistema. Nella meccanica classica lo spazio delle fasi di solito rappresenta tutte le possibili posizioni e velocità di ogni pnto materiale.]

"Provate ad immaginare lo spazio delle fasi

  • ... di tutto l'universo.
    Ogni punto in questo spazio delle fasi rappresenta un modo diverso possibile in cui l'universo potrebbe essere iniziato. Dobbiamo immaginare il Creatore, armato di un 'chiodino' - che deve essere posizionato ad un certo punto nello spazio delle fasi ... Ogni diverso posizionamento creerebbe un universo diverso. Ora, dalla precisione necessaria per raggiungere l'obiettivo del creatore dipende l'entropia dell'universo che viene così creato. Sarebbe relativamente 'facile' produrre un universo ad alta entropia, perchè ci sarebbe un grande volume di spazio delle fasi disponibile per il punto iniziale rappresentato dal chiodino. Ma per creare un universo con uno stato di bassa entropia - in modo che esisterà davvero una seconda legge della termodinamica - il creatore deve puntare ad un volume molto inferiore di spazio delle fasi. Come minuscola sarebbe questa regione , in modo che un universo molto simile a quello in cui effettivamente viviamo possa essersi formato? "

    I suoi calcoli lo portano alla notevole conclusione che l'obiettivo del Creatore deve essere accurato per una parte su 10 elevato alla potenza di 10^123, cioè 1 seguito da 10 elevato ad una potenza di 123, un "
    numero che sarebbe impossibile scrivere nel modo decimale solito, perché anche se fossimo in grado di mettere uno zero su ogni particella dell'universo non ci sarebbero abbastanza particelle disponibili. " Di fronte, non ad uno, ma a molti spettacolari esempi di precisa messa a punto come questi, forse non è sorprendente che Paul Davies dica: "L'impressione che tutto sia nato a seguito d'un disegno intelligente è schiacciante.»

    (Dal Blog Di M. Prescott)


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