(Pesaro) “Nel luglio 2015, in occasione della Convocazione nazionale, abbiamo consegnato a Papa Francesco una risposta fondamentale: la Bibbia, che non costituisce un talismano bensì uno strumento basilare da ‘consumare’ perché il deficit della Parola di Dio che accusiamo va colmato”. Lo ha ricordato Salvatore Martinez, presidente nazionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, parlando stasera agli animatori e responsabili (circa 4mila le presenze, tra laici e religiosi, registrate all’Adriatic Arena e provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero), riuniti fino a domani a Pesaro per la 42ª Conferenza nazionale. Ripercorrendo, attraverso i momenti e le date più salienti, il cammino tracciato in questi anni dal movimento carismatico, Martinez ha indicato nel gennaio 2016 l’approvazione dello statuto della Fondazione vaticana “Centro internazionale Famiglia di Nazareth”, che ha permesso di “portare in tutto il mondo il Vangelo della famiglia”. A suscitare un applauso della platea, la memoria dell’iniziativa lanciata mentre il Parlamento “disquisiva di utero in affitto”: fu allora, infatti, che il RnS propose “l’idea di una Veglia dedicata a tutte le donne e madri nei santuari e basiliche di tutta Italia, portando un fiore alla Vergine Maria”. Quindi, sempre due anni fa, il Giubileo della Misericordia, la Gmg a Cracovia e, nel 2017, il grande Giubileo d’oro, “con più di 120 Paesi presenti al Circo Massimo, per ringraziare e portare il nostro contributo di giubilo per questa corrente di grazia”. Sempre nello stesso anno, a luglio, venne “consacrato” il progetto Lab.Ora, strutturato per “generare tramite i giovani una leadership di servizio”. “Se nel cuore dei cattolici non torna la testimonianza cristiana, anche fossimo in condizione di fondare un partito dei cattolici si tratterebbe di un partito senza cattolici – ha spiegato Martinez -. A nulla, infatti, serve preparare il cambiamento se poi non esistono attori pronti ad attuarlo. Occorre inventarsi, dunque, nuove formule di aggregazione”.